Il Laboratorio Città Sostenibile è una struttura istituita nel 1999 dalla Città di Torino in convenzione con l’Ordine degli Architetti di Torino per promuovere i valori della città “luogo di tutti” attraverso progettualità e azioni volte a promuovere le diverse dimensioni della sostenibilità nella rigenerazione e nella gestione urbana, con particolare attenzione al coinvolgimento dei sistemi educativi e dei cittadini più giovani.
L’attività del LabCS si contraddistingue per l’approccio interdisciplinare e la scelta di coniugare la pedagogia con le discipline dell’urbanistica e dell’architettura, coinvolgendo l’area educativa con quelle dell’innovazione, dell’ambiente, della rigenerazione urbana, del verde pubblico e della mobilità. L’obiettivo è favorire sensibilità e progettualità sui temi dello sviluppo urbano sostenibile attraverso azioni sulla trasformazione e la cura della città.
Con queste finalità il LabCS collabora con altri Settori della Città e con diversi Enti, Atenei e Istituzioni Culturali, in coerenza con gli indirizzi di Torino Unesco Learning City, dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e dell’Agenda Torino 2030.
Lungo la sua attività le azioni promosse dal LabCS hanno interessato oltre 140 ambiti territoriali, più di 4.200 spazi architettonici e urbani, centinaia di proposte di intervento “dal basso” tradotte in oltre 180 interventi in strutture e spazi pubblici.
In particolare per ITER il Laboratorio Città Sostenibile supporta l’attività di valorizzazione dei Centri per ripensare funzioni e contesti innovativi per l’apprendimento, sono esempi di questa attività la Scuola Centro Civico e il Centro di Riuso creativo ReMida e contribuisce allo sviluppo del progetto “Scuola Aperte” attraverso i Patti Educativi di Comunità, anche per ripensare le relazioni Scuola-Città in chiave di rigenerazione sociale, culturale e urbana.
I progetti prima e dopo della Scuola Centro Civico e del Centro di Riuso creativo ReMida.
Le attività del LabCS sono definite da un Piano programma approvato dal CdA di ITER.
Responsabile: arch. Pier Giorgio Turi
Struttura tecnica: arch. Federica Castiglioni, arch. Raffaella Leonforte Bruno