OGGETTO: QUALITÀ DELL'ARIA. MODIFICHE ALLA
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. MECC. 201000387/21 DEL 26 GENNAIO 2010 E
NUOVE LIMITAZIONI DEL TRAFFICO.
Proposta dell'Assessore
Lavolta
di concerto con l’Assessore Lubatti.
L’inquinamento atmosferico costituisce uno
dei principali fattori di criticità ambientale di tutte le grandi aree
urbane europee, ed in particolare quelle che si trovano nella pianura padana a
causa della particolare condizione orografica e meteoclimatica di questo
territorio che non consente la dispersione degli inquinanti. Condizione che
contribuisce, in modo determinante, a rendere Torino una delle città
italiane con il più alto tasso di inquinamento atmosferico.
Le
maggiori criticità riguardano le concentrazioni di micropolveri, biossido
di azoto e ozono (inquinante secondario che si forma all’interno di un
ciclo di reazioni che coinvolgono in particolare gli ossidi di azoto). Studi
epidemiologici condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
stimano che il persistere delle alte concentrazioni di questi inquinanti si
rivelano pregiudizievoli per la salute.
Già da tempo la Città
di Torino ha adottato misure per migliorare la situazione intervenendo
principalmente sul traffico veicolare, che dai dati desunti da IREA (Inventario
Regionale delle Emissioni in Atmosfera) rappresenta il principale responsabile
delle emissioni dei suddetti inquinanti.
Nello specifico, con dati riferiti
al 2007, per la Città di Torino risulta che il trasporto su strada
è responsabile del 58% delle emissioni di biossido di azoto
(NO
2) e dell’85% di quelle delle micropolveri (PM10).
L’entità delle emissioni di questi inquinanti può variare in
funzione delle modalità di utilizzo dell’autoveicolo
(velocità, accelerazione ecc.), delle caratteristiche del motore, della
categoria euro, ma soprattutto dell’alimentazione. In particolare i
veicoli alimentati a diesel emettono decisamente più NO
2 e
PM10 rispetto a quelli alimentati a benzina.
In attuazione dei provvedimenti
a tutela dell’aria assunti dalla Regione Piemonte, Stralcio di Piano per
la mobilità (D.G.R. n. 66-3859 del 18 settembre 2006 e successivi
aggiornamenti), e a seguito dei lavori del Tavolo Provinciale di Coordinamento,
la Città di Torino ha messo in atto una serie di provvedimenti
consistenti principalmente in limitazioni della circolazione per i veicoli che
hanno i più elevati valori di emissione per PM10 ed NO
2.
Così come previsto dalle DGR regionali, che individuano le azioni le
quali, articolate nell’arco di quattro anni, dovevano consentire di
raggiungere sul territorio Piemontese una riduzione significativa delle
emissioni di questi inquinanti, la Città di Torino ha introdotto
progressivamente negli anni limitazioni della circolazione su tutto il
territorio cittadino in base alle categorie di emissione dei veicoli, che hanno
portato alla situazione attuale normata dall’ultimo provvedimento adottato
dalla Città il 26 gennaio 2010. Le disposizioni previste dalla
deliberazione della Giunta Comunale (mecc. 1000387/021), che sono state attuate
con successiva ordinanza
n. 283 del 26.01.2010, prevedono le seguenti limitazioni:Dal
lunedì al venerdì dei giorni feriali non possono circolare, su
tutto il territorio cittadino:
-
dalle ore 8 alle 19 tutti i veicoli
per
trasporto persone aventi al massimo 8 posti a sedere oltre il
conducente (categoria M1)
alimentati a benzina con omologazioni precedenti
all’Euro 1 (Direttiva 91/441/CE),
tutti i veicoli diesel categoria
M1 con omologazioni precedenti all’Euro 3 (Direttiva 1999/96/CE)
immatricolati da più di dieci anni. Per i veicoli diesel con
omologazione euro 2, la circolazione è limitata dalle ore 9 alle 17, dal
lunedì al venerdì dei giorni feriali se il conducente è
residente nel Comune di Torino.
È altresì vietata negli stessi
orari la circolazione dinamica dei
ciclomotori e motocicli con motore termico
a due tempi delle categorie L1 e L3 non conformi alla normativa Euro 1
(Direttiva 97/24/CE)
ed immatricolati da più di dieci anni.
-
dalle ore 8,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19 tutti i
veicoli
per
trasporto merci aventi massa massima non
superiore a 3,5 ton utilizzati per il trasporto e la distribuzione delle merci e
per l’esercizio delle attività commerciali, artigianali,
industriali, agricole e di servizio, (categoria N1)
alimentati a benzina
con omologazioni precedenti all’Euro 1 (Direttiva 91/441/CE)
e
tutti i veicoli diesel categoria N1 con omologazioni precedenti all’Euro
3 (Direttiva 1999/96/CE)
immatricolati da più di dieci anni.
È altresì vietata, negli stessi orari, la circolazione
dinamica dei
ciclomotori e motocicli con motore termico a due tempi a tre
ruote delle categorie L2, L4 e L5 non conformi alla normativa Euro 1
(Direttiva 97/24/CE) ed immatricolati da più di dieci anni.
Al fine di
ridurre l’uso del mezzo privato in centro ed incentivare l’uso del
trasporto pubblico è stata istituita, con deliberazione della Giunta
Comunale del 12 febbraio 2010 (mecc. 1000659/119) un’unica area centrale
(ZTL centrale) con controllo elettronico degli accessi e vietata al transito dei
veicoli non autorizzati, con orario dal lunedì al venerdì dalle
ore 7.30 alle ore 10.30.
Parallelamente ai provvedimenti di limitazione del
traffico
la Città si è
concentrata e continuerà concentrarsi su interventi strutturali e sul
loro potenziamento. In particolare:
- incremento e potenziamento
dell’offerta di trasporto pubblico locale (estensione della linea 1 della
metropolitana e futura realizzazione della linea 2, completamento del passante
ferroviario ed avvio del servizio ferroviario metropolitano);
- miglioramento
del parco mezzi di GTT con l’introduzione di veicoli a minore impatto dal
punto di vista delle emissioni inquinanti in atmosfera;
- realizzazione di
nuove piste ciclabili per rispondere alla necessità di una
mobilità alternativa ed attivazione, a far data dal giugno 2010 del
servizio di biciclette condivise a prelievo automatizzato TOBike, attualmente in
fase di ampliamento;
- progettazione della estensione delle aree pedonali
oltre gli attuali 400.000 m
2 già realizzati e diffusione delle
“zone 30”, che permettono di aumentare la sicurezza dei pedoni e
ciclisti, incentivando quindi la mobilità alternativa a quella
automobilistica.
- predisposizione, in sinergia con altri soggetti pubblici e
privati, di un piano per il trasporto pulito delle merci.
- attivazione di un
servizio di car e van sharing con veicoli a basso impatto ambientale per la
condivisione dei veicoli con conseguente diminuzione dei veicoli circolanti e
delle emissioni inquinanti.
Inoltre, in aggiunta alle azioni messe in atto
per limitare il traffico privato, la Città si è concentrata anche
su altre tematiche come lo sviluppo del teleriscaldamento, la riqualificazione
energetica del patrimonio edilizio e interventi di sostituzione delle caldaie
negli edifici del centro cittadino, non raggiungibili dalla rete di
teleriscaldamento, attraverso la cooperazione tra le ESCO e il sistema
creditizio locale.
Tutti i provvedimenti sopra citati, di limitazione del
traffico e di tipo strutturale, hanno contribuito al miglioramento della
qualità dell’aria che si è potuto riscontrare negli anni in
Torino, così come emerge dalle concentrazione degli inquinanti rilevate
dalle centraline dislocate sul territorio comunale e gestite da ARPA Piemonte.
Infatti, rispetto al 2006, anno di introduzione dei provvedimenti di
limitazione del traffico
- per quanto riguarda il PM10, nel 2011 si sono
registrati valori medi inferiori del 24% e il numero di superamenti del valore
limite giornaliero è diminuito mediamente del 32%;
- per quanto
riguarda l’NO
2, nel 2011 si sono registrati valori medi
inferiori del 19% e il numero di superamenti del livello orario di protezione
della salute è diminuito mediamente di circa il 90%.
Nonostante i
miglioramenti sopra descritti, comunque, i valori relativi al PM10 ed NO
2
in città rimangono al di sopra dei limiti consentiti
dall’Unione Europea.
Sia per l’NO
2 che per
il
PM10 è stata richiesta alla Commissione Europea, da parte della Regione
Piemonte, una proroga del termine stabilito per raggiungere i rispettivi valori
limite. A seguito della decisione della Commissione Europea di non concedere la
suddetta proroga, si rischia una sanzione per il mancato rispetto di tali
valori limite. In tal caso, la Regione Piemonte potrebbe ripartire la sanzione,
per concomitanza di responsabilità, sui comuni dove non vengono
rispettati i limiti e responsabili di non avere attuato completamente le
indicazioni contenute nel piano per il risanamento e la tutela della
qualità dell’aria approvato dalla Regione stessa.
Si sottolinea
peraltro che, nel quadro del miglioramento della qualità dell’aria
nell’arco del periodo 2006 – 2011, sia pure come detto insufficiente
a rispettare i limiti imposti dalla UE, l’anno 2011, a differenza degli
anni precedenti, ha interrotto il trend positivo (registrato dal 2006 al 2010)
che aveva visto ridurre anno dopo anno le concentrazioni degli inquinanti
riportandole ai valori medi del 2008, anche a causa delle sfavorevoli condizioni
meteorologiche verificatesi. Tale interruzione del trend positivo si è
registrata anche nei primi mesi del 2012. Questa situazione detta la
necessità di introdurre nuovi provvedimenti al fine di riprendere un
trend positivo di riduzione degli inquinanti atmosferici legati alle emissioni
veicolari, oltre che per intervenire a livello culturale spingendo la
popolazione ad usare meno l’auto privata, privilegiando l’uso del
TPL e le altre forme di mobilità sostenibile, orientando altresì
il mercato nella direzione di commercializzare tipologie di veicoli a minore
impatto ambientale.
Le limitazioni proposte sono essenzialmente concentrate
sui veicoli diesel, poiché tali veicoli sono i maggiori responsabili
delle emissioni inquinanti, soprattutto di micropolveri e biossido di azoto,
tanto più che recentemente l’IARC (Agenzia Internazionale per la
Ricerca sul Cancro, che è parte dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità) ha classificato i gas di scarico da motori diesel nel gruppo 1,
sostanze cancerogene certe per l’uomo, modificando la precedente
classificazione che li inseriva nel gruppo 2B, ossia possibili cancerogeni. Si
prevede inoltre di estendere le limitazioni anche per i veicoli alimentati a
benzina con omologazioni precedenti all’Euro 2 e a tutti i veicoli euro 0
compresi quelli alimentati a gpl e metano a causa degli alti valori di emissione
degli ossidi di azoto che li caratterizzano.
Le misure di seguito descritte
sono peraltro coerenti con le indicazioni proposte dalla Provincia e assunte dal
Tavolo di Coordinamento Provinciale svoltosi in data 23 ottobre 2012, durante il
quale la Provincia stessa ha invitato i comuni dell’area metropolitana
partecipanti al suddetto tavolo, oltre ad uniformare le attuali limitazioni con
quanto previsto dallo Stralcio di Piano per la mobilità, a bloccare i
veicoli più inquinanti e quindi tutti i veicoli Euro 0 anche se
alimentati a gpl o metano, i veicoli benzina Euro 1 e diesel Euro 3.
Con il
presente provvedimento si intende quindi approvare il seguente piano di
limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti, modificando la
delibera della Giunta Comunale del 26 gennaio 2010 (mecc. 1000387/021). Il piano
prevede due diversi livelli di nuove limitazioni:
1. modifica, con carattere
permanente a partire dal 7 gennaio 2013, e subordinatamente
all’installazione della cartellonistica relativa, delle attuali
limitazioni, vietando la circolazione su tutto il territorio cittadino a tutti i
veicoli con omologazioni Euro 0 adibiti al trasporto persone compresi quelli
alimentati a gpl e metano dal lunedì al venerdì (esclusi i
festivi) dalle ore 8.00 alle 19.
2. ferme restando le limitazioni permanenti,
introduzione graduale del divieto di circolazione per i veicoli alimentati a
benzina Euro 1 e diesel Euro 3.
Pertanto, si decide che, a partire dal 7
gennaio 2013 e subordinatamente all’installazione della cartellonistica
relativa, dal lunedì al venerdì (esclusi i festivi) sarà
vietata la circolazione per i veicoli adibiti al
trasporto persone
alimentati a
benzina con omologazioni precedenti all’Euro 2 e
alimentati a
diesel con omologazioni precedenti all’Euro 4
limitatamente all’area della ZTL centrale
dalle ore 10.30 alle
17, mantenendo comunque valide le limitazioni presenti nella stessa area
previste dalle deliberazioni della Giunta Comunale del 12 febbraio 2010 (mecc.
1000659/119) e del 27 aprile 2010 (mecc. 1002058/119) attuate con successiva
ordinanza n. 2547 del 28.05.2010 e s.m.i.
I risultati che saranno raggiunti
in termini di qualità dell’aria il 30 marzo 2013 saranno sottoposti
ad analisi per l’assunzione di successivi provvedimenti in merito.
Si
precisa che dalla data di approvazione della presente deliberazione non saranno
più rilasciati, nell’ambito della ZTL centrale, nuovi permessi a
veicoli adibiti al trasporto persone alimentate a diesel che non siano almeno
euro 4 ed alimentate a gpl o metano che non siano almeno euro 1. I permessi in
scadenza dalla data di approvazione della presente deliberazione fino al 30
maggio 2013 di veicoli adibiti al trasporto persone alimentate a diesel che non
siano almeno euro 4 ed alimentate a gpl o metano che non siano almeno euro 1,
potranno essere rinnovati, su richiesta, per un periodo massimo di un
anno.
Fatte inoltre le necessarie verifiche tecniche con ARPA Piemonte per
verificare le modalità di trasmissione dei dati rilevati dalle stazioni
di rilevamento degli inquinanti, con successivo provvedimento potranno essere
individuati ulteriori limitazioni alla circolazione di autoveicoli, nella
stagione 2012/2013, da applicarsi dopo un numero predefinito di sforamenti
consecutivi delle concentrazioni giornaliere di PM10 ed i criteri per
l’eventuale sospensione di tali limitazioni. Nel caso in cui la
qualità dell’aria raggiunga condizioni di maggiore criticità
(sia in termini di numero di giorni di sforamenti delle concentrazioni limite
che di entità della concentrazione) nonostante quanto attuato, potranno
essere previste giornate di totale chiusura del traffico.
Al fine
inoltre di favorire l’utilizzo di veicoli alternativi utili a contenere le
emissioni inquinanti si propone il rilascio del permesso ZTL Rosso a titolo
gratuito per due anni ai veicoli elettrici di nuova immatricolazione.
Per
quanto concerne deroghe, esenzioni ed esclusioni al presente provvedimento si
rimanda all’elenco allegato alla presente deliberazione per farne parte
integrante.
Il presente provvedimento, fatte salve ulteriori limitazioni, si
applica su tutto il territorio cittadino, e ad esclusione delle vie indicate nel
sopraccitato allegato.
L’esecuzione del presente provvedimento è
demandata ad apposita ordinanza dirigenziale.
Tutto ciò
premesso,
1° ai sensi dell’art. 124, 1° comma, del Testo Unico delle
Leggi sull’Ordinamento degli EE.LL. (Decreto Legislativo 18.8.2000 n. 267)
è pubblicata all’Albo Pretorio del Comune per 15 giorni consecutivi
dal 17 novembre 2012 al 1° dicembre 2012;
2° ai sensi
dell’art. 134, 3° comma, del Testo Unico delle Leggi
sull’Ordinamento degli EE.LL. (Decreto Legislativo 18.8.2000 n. 267)
è esecutiva dal 27 novembre 2012.