Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Dirigenza di Coordinamento Urbanistica
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
n. ord. 147
2006 02894/009
OGGETTO: VARIANTE N. 100 AL P.R.G. AI SENSI DEGLI ARTT. 15 E 17 DELLA L.R. N. 56/1977 E S.M.I. - ADEGUAMENTO ALLA CIRCOLARE P.G.R. 8 MAGGIO 1996 N. 7/LAP ED AL PIANO PER L'ASSETTO IDROGEOLOGICO - P.A.I. - OSSERVAZIONI - CONTRODEDUZIONI - ADOZIONE PROGETTO DEFINITIVO.
Proposta dell'Assessore Viano.
Con deliberazione n. 149 del Consiglio Comunale
del 10 ottobre 2005 (mecc. 2005 01718/009), esecutiva in data
24 ottobre 2005, è stato adottato, ai sensi degli artt.
15 e 17 della L.R. n. 56/1977 e s.m.i., il progetto preliminare
della variante strutturale n. 100 al vigente P.R.G., di adeguamento
alla circolare P.G.R. 8 maggio 1996 n. 7/LAP ed al Piano per l'Assetto
Idrogeologico - P.A.I..
La predetta deliberazione è stata depositata
in visione presso la Segreteria Comunale per la durata di 60 giorni
consecutivi e, precisamente, dal 22 novembre 2005 al 20 gennaio
2006.
Dell'avvenuto deposito è stata data notizia
al pubblico mediante avviso pubblicato presso l'Albo Pretorio
nel periodo suddetto e sul B.U.R. del 1° dicembre 2005.
Dal trentunesimo al sessantesimo giorno sono
pervenute n. 39 osservazioni nel pubblico interesse alle quali
occorre controdedurre; oltre tale data ed entro il 31 marzo 2006
sono state presentate, altresì, n. 8 osservazioni fuori
termine di cui 4 di Enti Pubblici e di Ordini Professionali i
cui contenuti riguardano argomenti di interesse generale.
In relazione a quanto sopra l'Amministrazione
ha ritenuto di esaminare tutte le 47 osservazioni complessivamente
pervenute.
Tali osservazioni vengono allegate integralmente
al presente provvedimento e richiamate in sintesi con le relative
controdeduzioni e le proposte di emendamento.
Le osservazioni sono state sintetizzate al fine
di individuare schematicamente le problematiche rilevate che,
in alcuni casi, trattano tematiche diverse, con formulazione di
puntuali rilievi sia sugli aspetti meramente urbanistico edilizi
che sugli aspetti di carattere idrogeomorfologico.
In base a tale suddivisione, le osservazioni
sono state, quindi, oggetto di successive operazioni di analisi,
la prima delle quali volta ad individuare e catalogare separatamente
i vari problemi sollevati al fine di garantire criteri unitari
ed uniformi di valutazione.
Sono pervenute sette osservazioni di carattere
generale che riguardano vari aspetti tecnici e normativi del provvedimento
in esame e che hanno comportato risposte più o meno articolate,
con il conseguente accoglimento parziale o totale delle osservazioni
avanzate.
Le osservazioni di carattere puntuale, che in
alcuni casi sollevano questioni di rilievo più ampio e
generale, sono quaranta; di queste 10 riguardano aree della parte
piana e 30 aree del territorio collinare.
In considerazione del carattere spiccatamente
tecnico delle problematiche affrontate dalla variante n. 100 è
stato necessario avvalersi della collaborazione degli stessi specialisti
che avevano affiancato gli uffici già nella fase di formazione
del provvedimento, dalle analisi condotte sul territorio alla
stesura dei documenti tecnici su cui si fonda la variante, il
cui ruolo fondamentale è stato quello di esaminare le osservazioni
riferite ad ambiti territoriali specifici.
Le osservazioni puntuali, finalizzate ad ottenere
maggiori possibilità di intervento per l'area di riferimento,
hanno richiesto ordinariamente il cambio della sottoclasse geologica
verso una più favorevole e, in alcuni casi, la modifica
della normativa riferita alla sottoclasse attribuita.
Le osservazioni sono state accolte quando le
indagini di maggior dettaglio prodotte a supporto dell'osservazione
sono state ritenute sufficientemente documentate e condivisibili
sotto il profilo tecnico e nei casi in cui si siano riscontrate,
anche tramite sopralluoghi, situazioni locali meno pericolose,
potenzialmente attribuibili a classi meno condizionanti e tali
condizioni devono riguardare l'intera area oggetto di osservazione.
Non è stato pertanto possibile accogliere
le osservazioni relative alla classificazione di porzioni di territorio
collinare riferite a lotti estesi, caratterizzati da una situazione
di stabilità non omogenea e/o con caratteristiche non attribuibili
alla sottoclasse richiesta anche se fondate su riscontri affidabili.
In questi casi, sulla base di ulteriori approfondimenti,
si valuterà l'adozione di specifica variante urbanistica.
Nel caso in cui l'accoglimento dell'osservazione
comporti la riperimetrazione della sottoclasse geologica di riferimento
la stessa è allegata alla scheda tecnica.
L'esame delle osservazioni puntuali è
stato inoltre fatto con riferimento al rispetto delle normative
di settore quale la Circolare P.G.R. 8 maggio 1996 n. 7/LAP che
detta specifiche prescrizioni in merito alle caratteristiche delle
classi geologiche ed agli interventi ammessi, nonché agli
effetti generati sul territorio dalle modifiche richieste, con
particolare riferimento alla necessità di limitare l'incremento
del carico antropico.
Per quanto attiene, in particolare, le osservazioni
puntuali relative alla parte piana si è rilevato che alcune
richieste di modifica riguardano le fasce fluviali delimitate
dal P.A.I. e, in un caso, la zona riconosciuta inondabile per
rottura degli invasi in corrispondenza del Torrente Stura di Lanzo.
Le osservazioni che sono state ritenute condivisibili
sotto il profilo tecnico, vengono specificamente segnalate alla
Regione Piemonte, non potendosi provvedere alle modifiche conseguenti
che sono di competenza dell'Autorità di Bacino del Fiume
Po.
In ogni caso, qualora successivamente all'approvazione
della presente variante, sulla base di indagini di maggior dettaglio,
dovessero riscontrarsi situazioni locali meno pericolose potenzialmente
attribuibili a classi meno condizionanti, si potrà valutare
un eventuale provvedimento organico di variante urbanistica.
Per quanto riguarda invece le osservazioni di
carattere generale e normativo si rileva una considerevole varietà
nei temi trattati, naturalmente sempre nell'ambito delle condizioni
idrogeologiche dei suoli, con contenuti di carattere urbanistico
- edilizio diversamente graduati.
L'indicazione prioritaria è stata quella
di valutare le proposte contenute nelle osservazioni in relazione
al loro apporto migliorativo, spesso di semplificazione o precisazione
delle norme, purchè in coerenza con gli obiettivi di mitigazione
del rischio della variante n. 100 e con le norme di settore.
Data la complessità e la delicatezza
delle questioni trattate, la valutazione circa le eventuali modifiche
da apportare è stata fatta dagli uffici congiuntamente
agli specialisti incaricati, anche confrontandosi con altri uffici
comunali e regionali.
A
seguito dell'accoglimento delle osservazioni, come puntualmente
specificato negli allegati "Sintesi osservazioni e controdeduzioni/proposte
di emendamento" e "Segnalazioni e correzioni di errori
materiali presentate dagli uffici/proposte di emendamento",
si sono apportate varie modifiche al Progetto Preliminare della
variante n. 100 al P.R.G..
Dal punto di vista cartografico si è
rivista la modalità di individuazione delle derivazioni
d'acqua comunali o consortili (bealere), si sono revisionate le
attribuzioni di alcune sottoclassi geologiche e si è provveduto
allo spostamento e all'eliminazione di aree in dissesto rappresentate
sugli elaborati grafici; si è, infine, proceduto alla rettifica
delle incongruenze derivanti dalla sovrapposizione e trasposizione
di files diversi ed all'aggiornamento delle legende.
Dal punto di vista normativo, si sono apportate
modifiche relative alle norme concernenti la definizione di derivazioni
d'acqua comunali o consortili (bealere), si sono estesi e specificati
gli interventi ammessi in alcune sottoclassi geologiche e quelli
esentati dalla predisposizione di verifiche tecniche e si sono
apportati correttivi alle modalità di riclassificazione
delle aree in monitoraggio ed alla disciplina delle opere pubbliche
e di uso pubblico in determinate situazioni di rischio. Infine,
si è provveduto ad apportare le rettifiche, le specificazioni
e le correzioni degli errori materiali.
In relazione alle ricadute di carattere ambientale,
anche a seguito di interlocuzione con gli uffici regionali, il
presente provvedimento non risulta formalmente assoggettato alle
verifiche di compatibilità ambientale, in quanto la natura
stessa della variante è tesa ad un migliore e più
compatibile sviluppo urbano nel rispetto delle indicazioni idrogeologiche
e del contenimento del carico antropico.
Tuttavia si è ritenuto di affiancare
il provvedimento con una "Verifica di pre-fattibilità
ambientale" affidata al Politecnico di Torino - Dipartimento
Georisorse e Territorio, al fine di valutare l'impatto complessivo
sul territorio della presente variante.
In base a tale analisi, i contenuti della variante
e le prescrizioni in essa contenute risultano sufficienti a garantire
la gestione corretta delle problematiche esistenti e migliorative
per quanto attiene in particolare il tema dell'assetto idrogeologico.
In considerazione del fatto che l'approvazione
del presente provvedimento riveste fondamentale importanza per
la Città in quanto costituisce strumento di riferimento
per l'attività urbanistica ed edilizia indirizzato alla
mitigazione del rischio, atteso da anni dagli operatori pubblici
e privati, e preso atto che è prossima la scadenza dell'attuale
Amministrazione, in questa fase si portano all'esame del Consiglio
Comunale esclusivamente gli elaborati sopra elencati, sufficienti
e determinanti per la definizione e comprensione delle modifiche
apportate a seguito dell'accoglimento delle osservazioni e delle
segnalazioni degli uffici.
In tal senso si da mandato esplicito agli uffici
comunali di predisporre la documentazione coordinata finale (integrata
con eventuali emendamenti consiliari), comprensiva dei documenti
non allegati al presente provvedimento, ma tecnicamente derivati
in modo univoco dagli elementi contenuti nel provvedimento stesso;
tale documentazione coordinata finale costituisce pertanto il
corpo documentale del Progetto Definitivo per la sua successiva
trasmissione agli uffici regionali al fine dell'approvazione definitiva
della variante urbanistica.
Si autorizzano gli uffici ad apportare, ove
occorra, al momento della predisposizione della documentazione
complessiva, le modifiche ritenute necessarie ed opportune nella
specifica funzione di adeguamento alle norme di legge, nonché
le modifiche di carattere tecnico - formale al pari giudicate
opportune e, comunque, dirette ad una migliore redazione della
documentazione.
Si dà atto che, ai sensi dell'art. 18
delle norme di attuazione di P.A.I., con l'approvazione regionale
della presente variante, le delimitazioni delle aree in dissesto
aggiorneranno e integreranno le prescrizioni del P.A.I..
Si dà atto che, in considerazione di
quanto specificato in narrativa e nell'elaborato delle Osservazioni
e Controdeduzioni, si trasmettono agli Uffici Regionali le segnalazioni
relative alle Osservazioni n. 6 (società GEFIM) e n. 36
(Società LZ), che riguardano rispettivamente la verifica
del limite dell'area soggetta all'onda di piena per collasso dei
bacini artificiali e la modifica della perimetrazione della fascia
B, in conseguenza dell'effettiva altimetria del terreno.
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 15 commi
2 e 6 della L.R. n. 56/1977 e s.m.i, la deliberazione di adozione
del progetto preliminare della Variante n. 100 è stata
inviata in data 7 dicembre 2005 alla Provincia di Torino che,
con deliberazione della Giunta Provinciale n. 43-24319-2006 del
31 gennaio 2006, ha espresso parere favorevole in quanto la variante
non presenta incompatibilità con il Piano di Coordinamento
della Provincia, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale
n. 291 - 26243 del 1° agosto 2003 e con i progetti sovracomunali
approvati.
Con determinazione dirigenziale n. 10-42152-2006
la Provincia di Torino ha, altresì, presentato alcune osservazioni
che sono state puntualmente analizzate nell'elaborato allegato
alla presente deliberazione.
Si può, pertanto, procedere all'adozione
del progetto definitivo della variante n. 100 al P.R.G., ai sensi
degli artt. 15 e 17 della L.R. n. 56/1977 e s.m.i..
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Visto il P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Visti gli artt. 15 e 17 della L.R. 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49
del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi nella parte narrativa che qui integralmente si richiamano:
1) di prendere atto che sono pervenute n. 47 osservazioni presentate nel pubblico interesse riportate in narrativa e negli allegati (all. da 2 a 7 - nn. );
2) di approvare le controdeduzioni alle osservazioni pervenute e riportate nell'allegato (all. 8 - n. );
3) di adottare, pertanto, il progetto definitivo della variante strutturale n. 100 al vigente P.R.G. ai sensi degli artt. 15 comma 7 e 17 comma 4 della L.U.R., comprensiva delle modifiche apportate a seguito dell'accoglimento, totale o parziale, di parte delle osservazioni presentate nel pubblico interesse e delle modifiche introdotte da parte degli uffici, per precisazioni e correzioni (all. 1 - n. - all. da 9 a 40 - nn. );
4) di dare mandato agli Uffici Comunali di predisporre la documentazione coordinata, integrata con eventuali e ulteriori emendamenti consiliari, non compresa nel presente provvedimento, ma costituente parte integrante e sostanziale del Progetto Definitivo, per la successiva trasmissione agli uffici regionali per l'approvazione definitiva ai sensi di legge;
5) di prendere atto che si autorizzano gli
uffici di apportare, ove occorra, al momento della predisposizione
della documentazione complessiva, le modifiche ritenute necessarie
e opportune nella specifica funzione di adeguamento alle norme
di legge, nonché le modifiche di carattere tecnico - formale
al pari giudicate opportune e, comunque, dirette ad una migliore
redazione della documentazione.
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità
contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti
o indiretti sul Bilancio;
6) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
Sono stati inoltre approvati i seguenti emendamenti all'allegato 8 "Sintesi Osservazioni e Controdeduzioni - Proposte di Emendamento" al provvedimento:
Nell'osservazione n. 7, nelle parte delle controdeduzioni:
- dopo le parole "in sottoclasse II2 (c)" aggiungere le seguenti: "e III b2 (c)";
- dopo le parole "quelle previste per" sostituire le parole "tale sottoclasse" con "tali sottoclassi".
Nell'osservazione n. 32, nelle parte delle controdeduzioni, dopo "CLASSIFICAZIONE PROPOSTA: invariata," sostituire le parole "IIIa1 (c)" con "IIIa (c)".