Divisione Gioventu' e Cooperazione
Internazionale
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Settore Cooperazione
Internazionale e Pace /LL 0
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CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA
COMUNALE
17 maggio 2005
OGGETTO: COOPERAZIONE DECENTRATA E TAVOLI-CITTA'. LINEE DI
INDIRIZZO E CONTRIBUTI A COOPERATIVA SOCIALE I.SO.LA., ASSOCIAZIONE CERCHIAMO LA
PACE, O.N.G. CISV, ASSOCIAZIONE PERSONE COME NOI, PER EURO 75.800,00.
Proposta del Vicesindaco
Calgaro.
Premesso che per cooperazione
decentrata s'intende, secondo la definizione offerta dalla Direzione Generale
per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) del Ministero italiano Affari Esteri,
"
L’azione di cooperazione allo sviluppo svolta dalle Autonomie locali
italiane, singolarmente o in consorzio fra loro, anche con il concorso delle
espressioni della società civile organizzata del territorio di relativa
competenza amministrativa, attuata in rapporto di partenariato prioritariamente
con omologhe istituzioni dei Pvs favorendo la partecipazione attiva delle
diverse componenti rappresentative della società civile dei paesi partner
nel processo decisionale finalizzato allo sviluppo sostenibile del loro
territorio", la Città di Torino, per favorire l’azione di
cooperazione allo sviluppo con le Città-partner dei Paesi in via di
sviluppo, ha individuato, come metodo preferenziale di lavoro,
l’attivazione di Tavoli-Città, intesi come strumento di
valorizzazione progettuale e di rete tra le risorse istituzionali e della
società civile torinese che lavorano su progetti di cooperazione
internazionale.
Tra il 2003 e il 2004 si è affidata una prima
consulenza sulla
Costruzione e attivazione di una metodologia per il
monitoraggio e la valutazione delle attività e degli obiettivi dei
Tavoli–Città, una seconda su
L’integrazione delle
politiche di pari opportunità e politiche di genere con le politiche di
cooperazione internazionale: linee metodologiche, e una terza relativa alla
Costruzione di una metodologia per il monitoraggio e la valutazione dei
Tavoli-Città rispetto agli attori esterni e ai Tavoli nelle
Città-partner, al fine di verificare se questa metodologia abbia la
capacità di ottimizzare il lavoro in rete tra i soggetti della
cooperazione nell'ambito di un miglioramento e rafforzamento del ruolo di regia
che la Città di Torino intende avere nei processi di cooperazione
decentrata. Tali ricerche hanno avuto l'effetto di monitorare l'esistente e di
fornire indicazioni operative per il prosieguo dei lavori. Si segnalano in
particolare due indicazioni operative:
- l'impulso a verificare la fattibilità della promozione di questo
strumento di lavoro anche nelle Città-partner dei progetti di
solidarietà;
- l'indirizzo politico, condiviso con l'assessorato competente e la relativa
commissione consiliare, inerente alla costruzione di un Tavolo di coordinamento
sulle politiche di genere e le politiche di cooperazione decentrata, che
è stato convocato per il prossimo 24 maggio.
Tenendo conto
di questi due indirizzi politici comuni a tutti i Tavoli-Città si possono
individuare gli interventi più opportuni, in questa fase, per continuare
a sostenere lo sviluppo sostenibile delle Città-partner.
BREZA
Da anni la Città di Torino sostiene iniziative di cooperazione
decentrata e di solidarietà con la Città di Breza (Bosnia
Erzegovina), attraverso un progetto consortile supportato da un protocollo di
intesa tra l’Istituzione Bosniaca e gli Enti Locali Torinesi.
Uno degli
interventi più significativi e di più lunga data della
Città di Torino a Breza è il sostegno al Centro delle
Donne, mentre da due anni la Città di Torino ha avviato una
collaborazione con la Cooperativa Sociale I.SO.LA. di Torino, per realizzare un
progetto di cooperazione denominato "Centro per la promozione del protagonismo
giovanile e la prevenzione delle dipendenze nella città di Breza",
appoggiata dal suddetto Centro delle Donne. Questo ha permesso di
supportare le attività dell’associazione giovanile Desnek
per portare a termine la ristrutturazione a Breza di un Centro per il
protagonismo giovanile.
Altro progetto sostenuto dalla Città di
Torino ha per titolo “La cura di sé: la mente e il corpo”, e
prevede un’indagine sulla salute delle donne di Breza e
un’attività di consultorio.
La Cooperativa Sociale I.SO.LA,
sottolineando la necessità di sostenere i progetti avviati e di
supportare le diverse associazioni femminili e giovanili operanti nel territorio
della Municipalità bosniaca, ha presentato una richiesta di contributo
per la realizzazione delle tre iniziative sottodescritte, facenti parte del
progetto “Iniziative rivolte al supporto delle associazioni di donne e
giovani a Breza“ di durata biennale (anni 2005/06):
- Sviluppo di microimprenditoria femminile e giovanile nel settore
turistico-ricreativo.
Il progetto, approvato nel quadro della L.R.
84/01 con fondi MAE, ha come obbiettivi:
- Pubblica Amministrazione - Formazione – Servizi di Pubblica
Utilità: sostegno alla Municipalità bosniaca nell’apertura
di un nuovo spazio pubblico di promozione del territorio(APT) e nel formare
propri dipendenti nel campo della promozione turistica.
- Occupazione: incremento delle possibilità occupazionali di fasce
deboli (giovani e donne) tramite la costituzione di un’associazione e di
una piccola impresa. Creazione di un fondo di microcredito dedicato
all’imprenditoria femminile.
- Formazione: formazione professionale indirizzata a fasce deboli della
popolazione (giovani e donne) nella gestione dei servizi turistico
ricreativi.
- Ricostruzione: riadattamento di strutture e terreni di proprietà
pubblica per finalità turistico- ricreative e concessione in comodato
gratuito degli stessi.
- Sostegno alla società civile.
- Scambio giovanile internazionale “New Graffiti
age”.
Gi obiettivi del progetto sono:
- Realizzare scambi di esperienze attinenti alla condizione giovanile tra
associazioni di Kragujevac (Serbia Montenegro), Zagabria (Croazia), Stoccarda
(Germania), Strasburgo (Francia), Torino e Collegno (Italia) con modalità
di progettazione partecipata.
- Promuovere un’immagine positiva ed “europea” delle nazioni
balcaniche, tramite la scoperta di una cultura e di un sentire comuni.
- Presentare ai giovani politiche pubbliche positive nei loro confronti.
- Dare la possibilità data ad ognuno di essere protagonista e di
manifestare le proprie capacità.
Le attività
previste riguardano l’arte, la musica e altre forme di espressione
tipicamente giovanili.
- Animazione teatrale “Girls & Boys Go Abroad” per la
realizzazione di un forum giovanile a Breza.
Questa iniziativa
internazionale è promossa da un’organizzazione tedesca e permette
ai giovani partecipanti di riflettere sulle loro identità di genere in un
contesto interculturale. Lo strumento principale per agevolare la riflessione
è un lavoro preliminare di tipo seminariale sulle tecniche di teatro, da
svolgersi a livello locale in ogni nazione coinvolta (Bosnia-Erzegovina, Italia,
Germania). Nell’incontro previsto a Breza nella seconda metà del
2005 i partecipanti creeranno insieme alcune scenografie per condividere ed
esprimere i risultati del Forum Giovanile.
L'iniziativa si rivolge a giovani
di Breza tra 15 e 25 anni (circa 2.000 beneficiari sul territorio comunale) e ha
come obiettivi:
- Stimolare l'aggregazione e la partecipazione giovanile a livello
locale.
- Fornire spazi e promuovere la creatività e
l'autoimprenditorialità dei giovani.
- Sostenere i giovani nell'avere una visione chiara del proprio futuro
lavorativo.
- Rendere disponibile ai giovani e alla comunità locale la
possibilità di usufruire di nuove tecnologie.
- Informare sulle droghe e prevenire le dipendenze.
- Prevenire la diffusione dell'AIDS e di altre malattie sessualmente
trasmesse.
- Favorire il dialogo interetnico.
Le azioni vengono realizzate
con i seguenti partner locali: Municipalità di Breza, Centro delle
Donne di Breza, Dom Zdravlja (Struttura pubblica sanitaria locale),
scuole medie inferiori e superiori. L’iniziativa prevede inoltre una
collaborazione con il Settore Politiche Giovanili della Città di
Torino.
Nel corso della visita effettuata da rappresentanti della
Città di Torino a Breza lo scorso mese di febbraio, il sindaco di Breza
ha evidenziato la necessità di sostenere le tre iniziative della
Cooperativa Sociale I.SO.LA. sopradescritte, le quali al contempo sono state
inserite tra le priorità della Amministrazione bosniaca. Il progetto
proposto dalla Cooperativa Sociale I.SO.LA rientra nelle finalità
previste dalla cooperazione fra la Città di Torino e la Città di
Breza, espresse nel relativo protocollo di intesa, in quanto prevede una
metodologia di cooperazione decentrata che progetta interventi per lo sviluppo
con la partecipazione della popolazione a partire dalle esigenze espresse dal
territorio.
Si propone pertanto di approvare un contributo di Euro 31.300,00
al lordo delle eventuali ritenute di legge a favore della Cooperativa Sociale
I.SO.LA, via Vasco 6/b, Torino, a parziale copertura della spesa di Euro
41.640,00 preventivata per la realizzazione del progetto “Iniziative
rivolte al supporto delle associazioni di donne e giovani a Breza“, di
durata biennale (anni 2005/06), come da prospetto riassuntivo che si allega al
presente atto per formarne parte integrante e sostanziale e previa presentazione
di idonea rendicontazione corredata dalle pezze giustificative
dell'attività svolta.
La Cooperativa ha dichiarato che la
realizzazione dell’iniziativa prevede entrate (quote di partecipazione)
per Euro 2.900,00. Ha altresì dichiarato di aver effettuato analoghe
richieste di finanziamento alla Città di Torino – Settore Politiche
Giovanili e alla Città di Collegno per un totale presunto di Euro
2.400,00. La Cooperativa ha perciò presentato formale attestazione con la
quale si impegna a dichiarare, a consuntivo, tutte le entrate e finanziamenti
effettivamente percepiti (all. 1 - n. ). Considerate le entrate
presunte suesposte, il contributo concesso alla suddetta Cooperativa risulta
dunque pari a circa l’86% del preventivo allegato.
Il suddetto
contributo rientra nei criteri disciplinati dal Regolamento per le
modalità di erogazione dei contributi, approvato e facente parte
integrante della deliberazione (mecc. 9407324/01), Consiglio Comunale del 19
dicembre 1994, esecutiva dal 23 gennaio 1995.
KRAGUJEVAC
Kragujevac (quarta città della Repubblica di Serbia-Montenegro) da
molti anni ha rapporti con Torino, principalmente a causa della localizzazione
nel capoluogo serbo degli impianti automobilistici Zastava collegati con
l’industria automobilistica torinese e il suo indotto. Nel corso del tempo
ciò ha determinato un importante interscambio, vista la permanenza nella
nostra città di tecnici serbi e la presenza di tecnici e operatori
specializzati torinesi a Kragujevac.
Anche a seguito del conflitto nella ex
Jugoslavia, e delle sanzioni economiche a questo collegate, nell’ultimo
decennio si è assistito a un progressivo collasso del sistema industriale
serbo, all’interno del quale l’industria automobilistica ha visto
ridurre drasticamente fatturato e addetti, sino ad arrivare a un sostanziale
smembramento della Zastava.
Questo, insieme al problema dei profughi interni,
ha determinato a Kragujevac una situazione di emergenza, cui la Città di
Torino ha risposto, in collaborazione con le organizzazioni sindacali, la Croce
Rossa Italiana e l’Associazione Cerchiamo la Pace, con forniture di
ambulanze, strumenti e attrezzature mediche, indumenti per bambini. Inoltre la
Città di Torino ha coinvolto la Municipalità di Kragujevac in
momenti di dibattito internazionale, quale il Meeting Città solidali
tra localizzazione e globalizzazione (gennaio 2003), per contribuire a far
uscire la Serbia-Montenegro dall’isolamento internazionale.
Nel corso
degli ultimi due anni la nostra città ha contribuito, su richiesta
locale, ad appoggiare la realizzazione di due studi di fattibilità per
progetti di sviluppo finalizzati al sostegno delle piccole e medie imprese
nell’area di Kragujevac, ambedue condotti con il coinvolgimento
dell’Associazione Cerchiamo la Pace di Torino e in collaborazione con
l’Ambasciata Italiana a Belgrado, il Municipio di Kragujevac, il Ministero
del Lavoro della Repubblica Serba, il Ministero italiano degli Affari Esteri,
l’Istituto per il Commercio con l’Estero, il Centro Estero della
Camera di Commercio di Torino e il Centro Internazionale di Formazione
dell’ILO.
Tutte queste attività sono state rese possibili
attraverso il lavoro di sostegno politico e logistico garantito dal Tavolo
Torino-Kragujevac istituito nel 2003, e grazie all’attività di
accompagnamento realizzata dall’Associazione Cerchiamo la pace.
Per
quanto riguarda l’anno 2005/06 ci si propone di ricondurre le numerose
iniziative avviate a un progetto organico di sostegno alla città serba.
L’obiettivo principale, individuato col consenso delle parti sociali
locali, è quello di fornire una risposta concreta alla dilagante
disoccupazione (30% della forza-lavoro) e alla stagnante economia locale,
accompagnando le procedure necessarie per la realizzazione degli interventi di
cooperazione più sopra brevemente elencati.
Al fine di avviare questo
progetto organico è necessario:
- continuare ad avvalersi, per l’anno in corso,
dell’attività di accompagnamento progettuale
dell’Associazione Cerchiamo la pace.
Si propone pertanto di
approvare un contributo di Euro 9.000,00 al lordo delle eventuali ritenute di
legge a favore dell’Associazione di volontariato internazionale Cerchiamo
la pace, via Tarino 13, Torino, a parziale copertura (90%) della spesa di Euro
10.000,00 preventivata per la realizzazione dell’attività di
accompagnamento progettuale al Tavolo Torino-Kragujevac (anno 2005/06), come da
prospetto riassuntivo che si allega al presente atto per formarne parte
integrante e sostanziale (all. 2 - n. ) e previa presentazione di idonea
rendicontazione corredata dalle pezze giustificative dell'attività
svolta.
L’Associazione ha presentato formale dichiarazione con la quale
attesta che, per la copertura delle spese relative allo svolgimento del
progetto, non si avvarrà di altri contributi.
Il suddetto contributo
rientra nei criteri disciplinati dal Regolamento per le modalità di
erogazione dei contributi, approvato e facente parte integrante della
deliberazione (mecc. 9407324/01), Consiglio Comunale del 19 dicembre 1994,
esecutiva dal 23 gennaio 1995.
- predisporre con il Centro Internazionale di Formazione dell’ILO un
protocollo d’intesa per la co-progettazione e co-gestione del progetto
“Poverty reduction through the promotion of Small and Micro Enterprises
(SMEs) in Kragujevac - A decentralized cooperation project to support local
employement initiatives”. Tale protocollo segna un modo innovativo di
collaborazione della Città con le Agenzie Internazionali presenti a
Torino e si propone come modello innovativo nei processi e metodi di lavoro del
Settore.
A tal fine si dà mandato ai competenti uffici del
Settore Cooperazione Internazionale e Pace di predisporre il suddetto protocollo
d’intesa.
PALESTINA/ISRAELE
La Città di Torino è da anni impegnata a sostenere il
difficile percorso di pace in Medio Oriente attraverso attività di
sensibilizzazione, scambi e iniziative di cooperazione internazionale. Tale
volontà è stata ribadita dal Consiglio Comunale con la Mozione n.
50, approvata il 22 ottobre 1996, che ha impegnato il Sindaco a procedere agli
adempimenti necessari per formalizzare il gemellaggio con la Città
palestinese di Gaza e con una città israeliana, successivamente
identificata nella Città di Haifa. Così, con deliberazione della
Giunta Comunale (mecc. 9701362/01) del 6 marzo 1997, esecutiva dal 27 marzo
1997, la Città di Torino ha approvato la proposta di gemellaggio con le
due Città.
I rapporti che Torino intrattiene con le due città
sono di tipo bilaterale e si caratterizzano per un diverso stato di
maturità delle relazioni istituzionali esistenti. Con Gaza il patto di
gemellaggio è stato siglato già nel 1997, e si è
recentemente sviluppato con una serie di ipotesi progettuali sorte nel quadro
della rete di città europee denominata Eurogaza. Con Haifa
soltanto negli ultimi mesi, e segnatamente dopo le elezioni del giugno 2003,
sono stati definiti i punti sulla base dei quali avviare in modo concreto il
processo di cooperazione propedeutico alla sigla di un patto di
gemellaggio.
Il progetto EPIC (European, Palestinian and Israeli
Cities for health and social partnership).
Nel corso di un Meeting
svoltosi a Ginevra il 29 e 30 aprile 2003 questo progetto è stato
presentato dall’Organizzazione mondiale della Sanità a una serie di
città europee, tra cui Torino, e ai responsabili delle Associazioni di
autorità locali palestinesi (APLA) ed israeliane (ULAI). Esso si pone
l’obiettivo di affrontare i bisogni sociali e sanitari della popolazione
palestinese e israeliana, nonché di contribuire alla promozione di un
dialogo e di una cultura di pace avviando o rafforzando le partnership
tra otto città europee, otto palestinesi e otto israeliane.
La
Città di Torino, in considerazione della coerenza del progetto con gli
orientamenti e le linee di azione assunte in materia di cooperazione decentrata,
nonché della possibilità di mettere a disposizione competenze
tecniche e know-how delle proprie strutture pubbliche in materia sociale
e sanitaria, ha aderito a tale progetto individuando Gaza e Haifa come area
d’intervento.
Il progetto EPIC prevede varie fasi: la prima
(individuare un rappresentante, detto focal point, che operi anche in
loco) si è conclusa in seguito all’invio nei territori
israeliani e palestinesi di due focal point a luglio e dicembre 2003, e a
marzo e dicembre 2004, con l’obiettivo di verificare la fattibilità
di un intervento socio-sanitario orientato alle politiche di genere e di pari
opportunità (così come indicato dalla Mozione n. 8,
“Cooperazione internazionale, azioni di pari opportunità e bilancio
previsionale e programmatico 2003”, approvata dal Consiglio Comunale di
Torino in data 10 febbraio 2003).
La seconda fase, consistente
nell’organizzare scambi di operatori tra le tre Città coinvolte per
promuovere una reciproca comprensione dei sistemi e servizi sanitari e sociali,
per analizzare problemi, vincoli, debolezze, punti forti e per predisporre
strumenti per le attività future, è stata realizzata
nell’aprile e settembre del 2004. Ad aprile è stato organizzato a
Torino un Meeting internazionale di verifica fra tutte le città europee,
palestinesi e israeliane coinvolte. A settembre ha avuto luogo, sempre nella
nostra città, uno scambio tra enti municipali e associazioni femminili di
Torino, Gaza e Haifa sui temi della violenza domestica e della salute
riproduttiva delle donne.
In questi mesi si sta avviando la terza fase,
incentrata sull’organizzazione di progetti congiunti. E’ previsto il
sostegno a microprogetti promossi dalle associazioni femminili di Gaza e Haifa
che partecipano al Tavolo di lavoro sui temi della violenza domestica e salute
riproduttiva delle donne, secondo quanto indicato dal documento finale del
Meeting del settembre 2004. A tal fine questa Civica Amministrazione ha
realizzato nel mese di marzo 2005 una missione tecnica a Gaza e Haifa, per
mettere a punto temi e metodologie di intervento e per favorire la
continuità delle attività. Presso il Settore Cooperazione
Internazionale e Pace è stato inoltre costituito un Gruppo tecnico
permanente di coordinamento, al quale partecipano esperti/e di politiche di
genere che da anni lavorano con le associazioni femminili della Palestina e di
Israele.
Gaza e la rete Eurogaza.
La Città di Torino, gemellata dal 1997 con la Città di Gaza,
continua a seguire con attenzione le iniziative di cooperazione decentrata
promosse dal Gruppo di lavoro delle città europee che lavorano con e per
Gaza. A partire dal 2001, infatti, è stata attivata una rete di
progettazione tra le città europee gemellate con Gaza di cui fanno parte,
oltre a Torino, le città di Barcellona, Cascais, Dunkerque e Tromso, con
lo scopo di coordinare le azioni e sviluppare sinergie. Nell’ambito di
questo partenariato la Città di Torino ha partecipato a un progetto
integrato per la realizzazione di un Internet Center collocato nella Biblioteca
municipale della città palestinese, ristrutturata con il contributo di
Dunkerque e della cooperazione francese nei pressi di un’area verde
allestita grazie al finanziamento di Barcellona.
A supportare questo impegno
è stata votata la deliberazione (mecc. 200309776/50) del 25 novembre
2003, che ha deciso di confermare la partecipazione di Torino alla rete
Eurogaza, riconoscendola come modello significativo e ripetibile di
co-progettazione interistituzionale nell’ambito della cooperazione allo
sviluppo.
Su questo modello la Città sta lavorando su un progetto di
riqualificazione urbana del quartiere El Nasser di Gaza, così come
proposto da un progetto preliminare della Città di Barcellona. A tal
fine, anche attraverso missioni a Gaza, i focal point della Città
di Torino hanno individuato come possibile contributo al progetto integrato, in
interazione con il progetto EPIC, un intervento socio sanitario dedicato alle
donne del quartiere. È stata infatti rilevata l’opportunità
di costruire un centro polivalente/ambulatorio promosso dalle associazioni
femminili di Gaza in partenariato con la Municipalità e il comitato di
quartiere, dedicato agli interventi sociali a favore delle donne, dei minori,
degli anziani e delle famiglie presenti nel quartiere. Il progetto permane in
fase di definizione, e in occasione della suddetta missione del marzo 2005 ne
sono state ridefinite le modalità di attuazione.
Haifa.
I contatti intercorsi tra Torino e Haifa nell’ultimo anno, sia a
livello tecnico, sia istituzionale e sia di società civile, hanno
consentito di definire un memorandum di collaborazione che
consentirà di dare seguito all’indirizzo espresso nel 1997 dal
Consiglio Comunale nei confronti della Città israeliana. Si sono
così gettate le basi per forme concrete di collaborazione in ambito di
politiche di genere e pari opportunità, di politiche giovanili e
scolastiche e di scambi tra operatori, in particolare del mondo
sanitario.
Per le motivazioni su espresse, si propone:
- di approvare il prosieguo del Progetto EPIC nelle tematiche (progetti socio
sanitari nell’ambito delle politiche di genere), nelle forme (bilaterale
e, quando possibile, triangolare) e secondo la metodologia della progettazione
partecipata finora sperimentate. In tal senso si riconferma, così come
approvato nel punto 5 della deliberazione (mecc. 200408790/113) del 9 novembre
2004, il riconoscimento dell’Associazione Almaterra di Torino, come
soggetto deputato all’accompagnamento e alla mediazione interculturale per
quanto riguarda gli aspetti di genere e pari opportunità;
- di approvare le prospettive di cooperazione bilaterale con Gaza nel quadro
della rete Eurogaza;
- di approvare il memorandum per la definizione delle azioni di
cooperazione bilaterale tra Haifa e Torino ivi allegato, che fa parte integrante
del presente provvedimento (all. 3 -
n. );
- di dare mandato al Settore Cooperazione Internazionale e Pace di convocare
un Tavolo di concertazione tra tutti i soggetti che a Torino cooperano con le
città israeliane e palestinesi, sia per dare un quadro di riferimento ai
singoli progetti messi a punto su impulso della Città sia per offrire
alla cittadinanza un servizio di network tra conoscenze, competenze e
prospettive di progettazione in Medio Oriente. In tal senso si riconferma
l’indirizzo, già approvato al punto 5 della delibera n. mecc. 2004
08790/113 del 9 novembre 2004, nei confronti dell’O.N.G. CICSENE di
Torino, che è riconosciuta quale partner progettuale della Città
per l’attività di accompagnamento e mediazione interculturale per
quanto riguarda sia l’attivazione del Tavolo di concertazione a Torino e
sia il mantenimento delle relazioni con le città-partner di Torino in
Israele e nei Territori Autonomi Palestinesi in senso
ampio.
QUETZALTENANGO
La Città di Torino ha recentemente ricevuto una richiesta di
collaborazione per la realizzazione del progetto “Rafforzamento dello
sviluppo rurale del Municipio di Quetzaltenango (Guatemala) – seconda
fase” da parte della O.N.G. CISV di Torino, in qualità di capofila
di un consorzio di 5 O.N.G. torinesi partecipanti al tavolo
Torino-Quetzaltenango promosso dalla Civica Amministrazione, e in collegamento
con le O.N.G. di Quetzaltenango. L'iniziativa si inserisce nel quadro
dell'attività di cooperazione decentrata che la Città di Torino ha
avviato da anni all'interno del gemellaggio di solidarietà con la
città guatemalteca.
Il settore di intervento del suddetto progetto
è stato individuato all'interno del Tavolo Torino-Quetzaltenango tenutosi
nei mesi scorsi, e va intesto come intervento propedeutico all'avvio di un
Programma integrale di sviluppo della Valle del Palajunoj, presentato dal
consorzio di 5 O.N.G. al Ministero italiano degli Affari Esteri e in via di
approvazione. L'obiettivo generale del progetto è il rafforzamento dello
sviluppo rurale di Quetzaltenango e prevede 4 assi di obiettivi specifici:
istituzionale, sanitario, organizzativo-sociale e produttivo, ciascuno con
attività specifiche descritte nel progetto allegato. Tale iniziativa
trova riscontro nelle linee generali di sviluppo individuate dalla
Municipalità di Quetzaltenango in questi anni, e riconfermate dal Sindaco
Jorge Barrientos, eletto nel 2003, attraverso una lettera indirizzata al Sindaco
Sergio Chiamparino.
Si propone pertanto di approvare un contributo di
Euro 10.000,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge a favore della O.N.G.
CISV, Corso Chieri 121/6, Torino, a parziale copertura (43% circa) della spesa
di Euro 23.000,00 preventivata per la realizzazione del progetto
“Rafforzamento dello sviluppo rurale del Municipio di Quetzaltenango
(Guatemala) – seconda fase”, per la durata di sei mesi, come da
prospetto riassuntivo che si allega al presente atto per formarne parte
integrante e sostanziale (all. 4 - n. ) e previa presentazione di
idonea rendicontazione corredata dalle pezze giustificative dell'attività
svolta.
L’O.N.G. CISV ha presentato formale dichiarazione con la quale
attesta che, per la copertura delle spese relative allo svolgimento del
progetto, non si avvarrà di altri contributi.
Il suddetto contributo
rientra nei criteri disciplinati dal Regolamento per le modalità di
erogazione dei contributi, approvato e facente parte integrante della
deliberazione (mecc. 9407324/01), Consiglio Comunale del 19 dicembre 1994,
esecutiva dal 23 gennaio 1995.
ACCOMPAGNAMENTO PROGETTUALE AD INIZIATIVE DI
COOPERAZIONE CONGIUNTE CON STRUTTURE NAZIONALI E INTERNAZIONALI
A partire dal 2004 l’Associazione Persone come noi Onlus di Busca
(CN) sta svolgendo un’attività di accompagnamento progettuale in
favore del Settore Cooperazione Internazionale e Pace, che da un lato hanno
assicurato una crescita delle conoscenze tecniche da parte del personale del
Settore, e dall’alto hanno consentito la predisposizione di una serie di
interventi in raccordo con importanti strutture nazionali e internazionali
attive nel campo della cooperazione internazionale. L’obiettivo finale
è accreditare la Città di Torino come soggetto qualificato di
cooperazione decentrata.
Strutture nazionali.
Nel 2005
la suddetta Associazione si è adoperata per attivare rapporti di
reciproca conoscenza e di ricerca di copertura finanziaria nei confronti del
Ministero italiano degli Affari Esteri (Direzione Generale per la Cooperazione
allo Sviluppo e singole Direzioni Geografiche), a partire da quattro interventi
giudicati prioritari dalla Città medesima:
- progetto Cento Città per il Brasile
- progetto Le ali della colomba (Palestina)
- interventi post tsunami nel sud est asiatico
- evento Il mondo in piazza a Torino
Si sintetizzano
di seguito le iniziative curate dall’Associazione.
In relazione al
primo progetto, nel quale Torino opera come capofila delle città italiane
su delega dell’Anci, è stata verificata la disponibilità
dell’Ufficio Territoriale competente della DGCS a contribuire a una
iniziativa rivolta ai minori nell’area di Salvador de Bahia e
successivamente di Campo Grande, città con le quali Torino siglato
specifici accordi di cooperazione. Il progetto è svolto in collaborazione
con l’UNICRI, agenzia del sistema delle Nazioni Unite che ha sede nella
nostra città. in ordine all’esigenza di garantire tutela ai minori
e sicurezza ai cittadini brasiliani.
Inoltre, su proposta
dell’Associazione, l’Ufficio VIII della DGCS sta attivando
attraverso la Banca Mondiale un Fondo fiduciario che prevederà un
significativo intervento nelle città gemellate con Torino, e in
particolare nello Stato brasiliano della Bahia.
Per quanto riguarda il
secondo progetto l’Associazione sta operando per inserire
nell’ambito della rete Eurogaza un intervento da realizzarsi in
collaborazione con le Città di Dunkerque e Barcellona, tenendo conto
delle priorità tematiche e geografiche espresse
dall’Autorità Nazionale Palestinese.
Per quanto attiene invece
agli interventi post tsunami, Torino è considerata partner
importante dalla DGCS e l’Associazione sta collaborando alla definizione
di una strategia unitaria dei soggetti interessati a collaborare con il MAE e le
Regioni, in attesa di una definizione coerente delle priorità geografiche
e settoriali.
Infine, per quanto riguarda l’Evento a Torino programmato
per settembre 2005 è stato realizzato un contatto con l’Ufficio II
della DGCS, ricevendone la disponibilità a co-finanziare la
manifestazione tramite un contributo finanziario e in servizi.
Strutture internazionali
Per quanto poi attiene alla progettazione in ambito europeo, la
Città sta partecipando a tre programmi consortili tra città
nell’ambito del programma UrbAL Rete 12, per i quali
l’Associazione sta procedendo alla definizione dei documenti di progetto
in coordinamento con la segreteria tecnica della Rete presso la
municipalità di Barcellona.
Inoltre, nell’ambito del
Programma comunitario Cultura 2000, è stato predisposto un primo
documento di progetto per l’Evento a Torino del settembre 2005, per il
quale si prevede una definitiva presentazione entro il prossimo mese di
maggio.
Al fine di consolidare il raccordo (rapporti di reciproca
conoscenza e di ricerca di copertura finanziaria) con le suddette strutture
nazionali e internazionali attive nel campo della cooperazione internazionale
è necessario continuare ad avvalersi, per l’anno in corso,
dell’attività di accompagnamento progettuale
dell’Associazione Persone come noi.
Si propone pertanto di approvare un
contributo di Euro 25.500,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge a favore
dell’Associazione Persone come noi Onlus, via Stazione 9, Fraz.
Castelletto, 12022 Busca (CN), a parziale copertura (89% circa) della spesa di
Euro 28.500,00 preventivata per la realizzazione dell’attività di
accompagnamento progettuale ad iniziative di cooperazione congiunte con
strutture nazionali e internazionali (anno 2005), come da prospetto riassuntivo
che si allega al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale (all.
5 - n. ) e previa presentazione di idonea rendicontazione corredata
dalle pezze giustificative dell'attività svolta.
L’Associazione
ha presentato formale dichiarazione con la quale attesta che, per la copertura
delle spese relative allo svolgimento del progetto, non si avvarrà di
altri contributi.
Il suddetto contributo rientra nei criteri disciplinati dal
Regolamento per le modalità di erogazione dei contributi, approvato e
facente parte integrante della deliberazione (mecc. 9407324/01), Consiglio
Comunale del 19 dicembre 1994, esecutiva dal 23 gennaio 1995.
Tutto
ciò premesso,
LA GIUNTA COMUNALE
Visto che ai sensi dell’art. 48 del Testo
Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs.
18 agosto 2000 n. 267, la Giunta compie tutti gli atti rientranti, ai sensi
dell’art. 107, commi 1 e 2 del medesimo Testo Unico, nelle funzioni degli
organi di governo che non siano riservati dalla Legge al Consiglio Comunale e
che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del
Sindaco o degli organi di decentramento;
Dato atto che i pareri di cui
all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità
tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi,
espressi in forma palese;
D E L I B E R A
- di approvare un contributo di Euro 31.300,00 al lordo
delle eventuali ritenute di legge a favore della Cooperativa Sociale a r.l.
I.SO.LA, via Vasco 6/b, 10124 Torino, P. IVA 07001110019, a parziale copertura
della spesa di Euro 41.640,00 preventivata per la realizzazione del progetto
“Iniziative rivolte al supporto delle associazioni di donne e giovani a
Breza“, di durata biennale (anni 2005/06);
- di approvare un contributo di Euro 9.000,00 al lordo delle eventuali
ritenute di legge a favore dell’Associazione di volontariato
internazionale Cerchiamo la pace, via Tarino 13, 10124 Torino, C.F. 97564940019,
a parziale copertura della spesa di Euro 10.000,00 preventivata per la
realizzazione dell’attività di accompagnamento progettuale al
Tavolo Torino-Kragujevac (anno 2005/06);
- di dare mandato ai competenti uffici del Settore Cooperazione Internazionale
e Pace di predisporre un protocollo d’intesa con il Centro Internazionale
di Formazione dell’ILO per la co-progettazione e co-gestione del progetto
“Poverty reduction through the promotion of Small and Micro Enterprises
(SMEs) in Kragujevac - A decentralized cooperation project to support local
employement initiatives”;
- di approvare il prosieguo del Progetto EPIC nelle tematiche (progetti socio
sanitari nell’ambito delle politiche di genere), nelle forme (bilaterale
e, quando possibile, triangolare) e secondo la metodologia della progettazione
partecipata finora sperimentate. In tal senso si riconferma, così come
approvato nel punto 5 della deliberazione (mecc. 200408790/113) del 9 novembre
2004, il riconoscimento dell’Associazione Almaterra di Torino come
soggetto deputato all’accompagnamento e alla mediazione interculturale per
quanto riguarda gli aspetti di genere e pari opportunità;
- di approvare le prospettive di cooperazione bilaterale con Gaza nel quadro
della rete Eurogaza;
- di approvare il memorandum per la definizione delle azioni di
cooperazione bilaterale tra Haifa e Torino, che si allega al presente
provvedimento per farne parte integrante;
- di dare mandato al Settore Cooperazione Internazionale e Pace di convocare
un Tavolo di concertazione tra tutti i soggetti che a Torino cooperano con le
città israeliane e palestinesi, sia per dare un quadro di riferimento ai
singoli progetti messi a punto su impulso della Città sia per offrire
alla cittadinanza un servizio di network tra conoscenze, competenze e
prospettive di progettazione in Medio Oriente. In tal senso si riconferma,
così come approvato nel punto 5 della deliberazione (mecc. 200408790/113)
del 9 novembre 2004, l’indirizzo nei confronti dell’O.N.G. CICSENE
di Torino come partner progettuale della Città per
l’attività di accompagnamento e mediazione interculturale per
quanto riguarda sia l’attivazione del Tavolo di concertazione a Torino e
sia il mantenimento delle relazioni con le città-partner di Torino in
Israele e nei Territori Autonomi Palestinesi in senso ampio;
- di approvare un contributo di Euro 10.000,00 al lordo delle eventuali
ritenute di legge a favore della O.N.G. CISV (Comunità Impegno Servizio
Volontariato), corso Chieri 121/6, 10132 Torino, C.F. 80101280016, a parziale
copertura della spesa di Euro 23.000,00 preventivata per la realizzazione del
progetto “Rafforzamento dello sviluppo rurale del Municipio di
Quetzaltenango (Guatemala) – seconda fase”, per la durata di sei
mesi;
- di approvare un contributo di Euro 25.500,00 al lordo delle eventuali
ritenute di legge a favore dell’Associazione Persone come noi Onlus, via
Stazione 9, Fraz. Castelletto, 12022 Busca (CN), C.F. 96062100043, a parziale
copertura della spesa di Euro 28.500,00 preventivata per la realizzazione
dell’attività di accompagnamento progettuale ad iniziative di
cooperazione congiunte con strutture nazionali e internazionali (anno
2005);
- di demandare a successiva determinazione dirigenziale l'impegno di spesa e
la devoluzione dei contributi di cui ai punti nn. 1-2-8-9.
I
suddetti contributi rientrano nei criteri disciplinati dal Regolamento per le
modalità di erogazione dei contributi, approvato e facente parte
integrante della deliberazione n. mecc. 9407324/01, C.C. del 19 dicembre 1994,
esec. dal 23 gennaio 1995;
- di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto
palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi
dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto
2000 n.
267.
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