Divisione Gioventu' e Cooperazione Internazionale
2004 11431/113
Settore Cooperazione Internazionale e Pace
LL
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CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

7 dicembre 2004


OGGETTO: TORINO, CITTA' AMICA DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI DEL MONDO. APPROVAZIONE DEL PROGETTO. SENZA IMPEGNO DI SPESA.

Proposta del Vicesindaco Calgaro e
dell'Assessore Pozzi.

La Città di Torino negli ultimi tre anni ha dato un sensibile impulso alle politiche di cooperazione allo sviluppo attraverso le seguenti attività:
I servizi educativi e la scuola sono da sempre contesti privilegiati nel creare movimenti di opinione e comportamenti collaborativi; per questo è naturale pensare che proprio dalla scuola, dai suoi protagonisti e dalla sua finalità intrinseca di luogo del diritto e di pari opportunità, muovano progetti di cooperazione decentrata.
La condivisione quotidiana, la multietnicità presente, l’obiettivo comune di acquisire conoscenze, ma, soprattutto, la presenza di soggetti che stanno costruendo la loro formazione sono il “terreno” ideale per disseminare buone pratiche di esercizio alla cittadinanza attiva.
Collaborazione, cooperazione, esercizio del diritto e partecipazione, affinchè non restino obiettivi di pochi ed esclusivi movimenti di opinione, devono tradursi in comportamenti che siano il più possibile condivisi; poiché contribuire a sostenere i Paesi in via di sviluppo costituisce una parte integrante e doverosa all’interno del processo di globalizzazione.
Perché questo avvenga, occorre conoscere ed incontrare le realtà anche più lontane.
Sfruttando il profondo senso di giustizia che i bambini possiedono e la loro naturale propensione curiosa ad imparare, accompagnati da adulti motivati e stimolati dai racconti in prima persona dei testimoni, si creano le condizioni perché nascano e si sviluppino progetti ed esperienze significative.
In questi anni i servizi educativi comunali hanno dato vita ad alcune esperienze che hanno visto il coinvolgimento dei bambini e ragazzi e delle loro famiglie in vere e proprie azioni di conoscenza, dialogo, amicizia e scambio mirato a ridurre le distanze tra i popoli:
asili nido in Palestina formazione di operatori per la prima infanzia
scambio con Khouribga gemellaggio di scuole dell’infanzia torinesi con scuole materne del Marocco
infanzia di Capo Verde gemellaggio di scuole torinesi con scuole di Capo Verde
i bambini del Chiapas gemellaggio di scuole torinesi con scuole del Messico
ludoteca a Scutari formazione di operatori per le ludoteche in Albania.
Sulla base di queste esperienze la Città di Torino intende promuovere il progetto: "Torino, città amica delle bambine e dei bambini del mondo”

"Torino, città amica delle bambine e dei bambini" si propone, mediante progetti, eventi, percorsi didattici, come luogo di dialogo, di confronto per una cultura della solidarietà, della cooperazione e della pace.
Lo scopo è di contribuire, attraverso il coinvolgimento diretto delle bambine e dei bambini e la mediazione attiva degli insegnanti e delle famiglie, ad accrescere la consapevolezza dei cittadini grandi e piccoli verso realtà di vita così lontane da noi, ma sempre più sotto gli occhi di tutti.
Smuovere quindi l’indifferenza, diventare strumenti per costruire pace e solidarietà, orientare quindi la formazione in direzione dell’universalismo dei valori e dei comportamenti, trovare l’universale che è dentro di noi che ci permette di vedere nell’altro noi stessi.
Il superamento del pregiudizio, della discriminazione nei confronti delle minoranze, dell’altro, del diverso, dell’insorgere della xenofobia e del conflitto etnico, non può che compiersi attraverso l’attivazione di progetti che vedano le giovani generazioni impegnate in percorsi di solidarietà per contrastare la diffusione dell’indifferenza ai gravi problemi di una parte consistente del mondo.
Il progetto “Torino, città amica delle bambine e dei bambini del mondo”, si articola su più livelli di intervento:
- A livello cittadino, attraverso eventi culturali come concerti, mostre, spettacoli riferiti a città e paesi con cui Torino ha costruito o sta avviando processi di amicizia, dialogo e cooperazione, con lo scopo di aprire percorsi di sensibilizzazione e di educazione alla solidarietà, alla cooperazione tra le città e ad uno sviluppo sostenibile. Una prima tappa potrebbe essere rappresentata dall'evento di piazza sulla cooperazione decentrata previsto per il maggio 2005 nell'ambito del quale potrebbe essere riservato, per ogni area città, un pannello per le scuole gemellate in cui esporre il materiale didattico prodotto durante l'anno con i bambini
- Nel mondo scolastico, avviare un programma di educazione alla cooperazione internazionale e al dialogo tra le città del mondo, rendendo le bambine e i bambini protagonisti e ambasciatori di una cultura dell’amicizia, della pace e del rispetto di ogni diversità.
Si prevedono a tale scopo:
- Gemellaggi tra le scuole di Torino e le scuole di città dei Paesi del sud del mondo con cui Torino è gemellata o ha stipulato accordi di cooperazione (Cordoba, Praia, Salvador di Bahia Campogrande, Quetzaltenango, Ouagadougou, Breza, Kragujevac, Khouribka, Gaza, Haifa) per il tramite dell’accompagnamento di organizzazioni e associazioni che da anni si occupano di progetti e sostegni internazionali, per una conoscenza più diretta dei problemi dei Paesi in via di sviluppo.
- Scambio di materiali e di esperienze tra le scuole delle città gemellate sui diversi modi di vivere, sulla propria cultura, sulla scuola, sui luoghi, le abitudini quotidiane, sulla casa e sulla famiglia.
- Campagna di sensibilizzazione “1 euro per bambino” per sostenere specifici microprogetti di solidarietà come costruzione e arredamento di una scuola, di un servizio pediatrico, di un comedor infantil ( mensa per i bambini ), di un pozzo. Anche in questi casi è indispensabile il rapporto stretto con le organizzazioni e le associazioni che possono seguire e accompagnare in loco i progressi e il procedimento degl’interventi, riportando alla scuola e alle famiglie, visibilmente e concretamente, attraverso video e foto, il risultato del loro impegno e lo stimolo a continuare, traendone gioia, senso di fiducia e soddisfazione nella consapevolezza che “collaborare e aiutare fa star bene”- “aiutare gli altri aiuta noi stessi”.
- Progetti di scambio e formazione a livello adulto. Momenti formativi e di aggiornamento, confronto tra i diversi modelli educativi e scolastici, costituendo gruppi di insegnanti e genitori pronti a confrontarsi con altre realtà, in un clima di parità, di scoperta e conoscenza.
- A tale scopo si propone di creare due punti informativi , uno rivolto al mondo della cooperazione e uno al mondo della scuola.
L’impegno delle scuole per la cooperazione internazionale costituisce il primo elemento di costruzione di un più ampio Sistema di partecipazione dei soggetti cittadini alle progettualità di cooperazione e solidarietà promosse dalla Città ( scuole, cooperative, associazioni, istituzioni, società civile ) in tal senso esso si propone quale modello riproducibile anche in questi altri contesti.
Sulla base di queste considerazioni e Visto
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto che ai sensi dell’art. 48 del Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, la Giunta compie tutti gli atti rientranti, ai sensi dell’art. 107, commi 1 e 2 del medesimo Testo Unico, nelle funzioni degli organi di governo che non siano riservati dalla Legge al Consiglio Comunale e che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del Sindaco o degli organi di decentramento;
Dato atto che i pareri di cui all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
dando atto che il presente provvedimento non comporta oneri di spesa;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

D E L I B E R A

di approvare il progetto “Torino, città amica delle bambine e dei bambini del mondo” per le motivazioni espresse in narrativa.
Si dà atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il provvedimento non comporta impegno di spesa o diminuzione di entrata.
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