S. C. Gioventù Periferie Cooperazione
Internazionale
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Settore Cooperazione
Internazionale e Pace /SC 5
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CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA
COMUNALE
25 novembre 2003
OGGETTO: COOPERAZIONE DECENTRATA E TAVOLI CITTÀ. LINEE DI
INDIRIZZO E CONTRIBUTO DI EURO 92.813,70 A ISOLA, CERCHIAMO LA PACE, LVIA,
CISV, GTT.
Proposta del
Vicesindaco Calgaro.
Premesso che:
per
cooperazione decentrata, s'intende, secondo la definizione offerta dalla
Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero Affari
Esteri, "L’azione di cooperazione allo sviluppo svolta dalle Autonomie
locali italiane, singolarmente o in consorzio fra loro, anche con il concorso
delle espressioni della società civile organizzata del territorio di
relativa competenza amministrativa, attuata in rapporto di partenariato
prioritariamente con omologhe istituzioni dei Pvs favorendo la partecipazione
attiva delle diverse componenti rappresentative della società civile dei
paesi partner nel processo decisionale finalizzato allo sviluppo sostenibile del
loro territorio.", la Città di Torino, per favorire l’azione di
cooperazione allo sviluppo con le città - partner dei Paesi in via di
Sviluppo, ha individuato, come metodo preferenziale di lavoro,
l’attivazione di tavoli - città, quale strumento di valorizzazione
progettuale e di rete tra le risorse istituzionali e della società civile
torinesi che lavorano su progetti di cooperazione internazionale.
Con
determinazione dirigenziale del 31 marzo 2003 esecutiva dal 14 aprile 2003
(mecc. 200302367/050), si è affidata una consulenza sulla "Costruzione e
attivazione di una metodologia per il monitoraggio e la valutazione delle
attività e degli obiettivi dei tavoli – città", al fine di
verificare se questa metodologia abbia la capacità di ottimizzare questo
lavoro in rete nell'ambito di un miglioramento e rafforzamento del ruolo di
regia che la Città di Torino intende avere nei processi di cooperazione
decentrata. Tale ricerca, che sarà ultimata entro il 2003, ha già
dato risultati significativi, sia per la tipologia del processo messo in atto
(metodo della progettazione partecipata) che per la valutazione positiva dello
strumento "tavolo". Accanto a questo studio scientifico, la valutazione positiva
dell'esperienza dei "tavoli - città" come strumento preferenziale di
cooperazione decentrata, proviene anche dal contesto nazionale che guarda
all'esempio di Torino come modello innovativo, efficace ed efficiente di
cooperazione allo sviluppo.
Tale esperienza, infatti, è stata
illustrata, su esplicita richiesta, al corso di formazione "Solaria"
dell'ANCI.
Durante l'anno, su impulso degli indirizzi emersi in occasione del
meeting “ Città solidali tra localizzazione e
globalizzazione” del 28 gennaio - 1 febbraio 2003, la Città di
Torino ha lavorato, con il sistema della cooperazione internazionale torinese,
su progetti da realizzarsi nelle seguenti città: Breza, Campogrande,
Cordoba, Gaza/Haifa, Kragujevac, Khouribka, Ouagadougou, Praia, Quetzaltenango,
Salvador de Bahia, Scutari.
I tavoli che hanno avuto un miglior
funzionamento sono stati otto (Breza, Campogrande, Cordoba, Gaza/Haifa,
Kragujevac, Ouagadougou, Praia, Quetzaltenango); i tavoli Scutari e Khouribka
non si sono riuniti: questo dato, tuttavia, non ha impedito alla Città di
sostenere azioni delle ONG e della società civile che testimoniano la
continuità dell'attenzione alla comunità civile delle città
partner, malgrado la necessità di sospendere o non avviare
temporaneamente i contatti istituzionali (in queste due città era in
corso il ricambio elettorale).
Salvador de Bahia si è aggiunta dopo la
missione della delegazione ufficiale della Città di Torino in Brasile nel
settembre 2003, durante la quale è stato firmato un accordo di
cooperazione con tale municipalità. Nonostante i tempi ristretti si sono
già svolte due riunioni del tavolo nel mese di ottobre, attorno a un
primo progetto di cooperazione allo sviluppo.
A conclusione di questo
proficuo e significativo processo, si possono individuare gli interventi
più opportuni per contribuire allo sviluppo sostenibile delle
città partner.
- BREZA
Da anni la Città di Torino sostiene delle
iniziative di cooperazione decentrata e solidarietà con la Città
di Breza (Bosnia Herzegovina), attraverso un progetto consortile supportato dai
protocolli siglati dalla regione Piemonte con la Provincia Zenica e la
Città di Torino con la Città di Breza.
Uno degli interventi
significativi in questo quadro è il sostegno al "Centro delle Donne"
della Città di Breza.
La Città di Torino, dallo scorso anno,
con deliberazione (200209214/050), ha avviato una collaborazione con la
Cooperativa Sociale I.SO.LA. per realizzare un progetto di cooperazione
biennale, denominato "Centro per la promozione del protagonismo giovanile e la
prevenzione delle dipendenze nella città di Breza" appoggiata dal Centro
Donne della Città di Breza.
L'iniziativa si rivolge ai
ragazzi/ragazze tra i 15 e i 25 anni (circa 2.000 beneficiari sul territorio
comunale) ed ha come obiettivi :
- Stimolare l'aggregazione e la partecipazione giovanile a livello
locale;
- Fornire spazi e promuovere la creatività e
l'autoimprenditorialità dei giovani;
- Sostenere i giovani nell'avere una visione chiara del proprio futuro
lavorativo;
- Rendere disponibile ai giovani e alla comunità locale la
possibilità di usufruire di nuove tecnologie;
- Informare sulle droghe e prevenire le dipendenze;
- Prevenire la diffusione dell'AIDS e di altre malattie sessualmente
trasmesse;
- Favorire il dialogo interetnico.
Le azioni vengono realizzate
con dei partner locali:
Comune di Breza
Centro Donne di Breza;
Dom
Zdravlja (Struttura pubblica sanitaria locale)
Scuole, in particolare medie
superiori.
Il progetto prevede inoltre una collaborazione con il Settore
Gioventù della Città di Torino.
La proposta della Cooperativa
I.SO.LA. è stata supportata dal Sindaco di Breza nel corso di una visita
a Torino, in quanto riteneva importante avviare un programma di prevenzione alle
dipendenze a causa del notevole incremento dell'uso di sostanze stupefacenti da
parte della popolazione giovanile ed individuando come intervento la
riattivazione di un centro di incontro e attività per i giovani. Il
Sindaco di Breza, presente al meeting delle Città Solidali organizzato
dalla Città di Torino dal 28 gennaio al 1 febbraio 2003, ha riconfermato
l'interesse per questo intervento e l'inserimento tra le priorità della
amministrazione bosniaca.
Considerando che il progetto proposto dalla
Coperativa Sociale I.SO.LA rientrava nelle finalità previste dalla
Città di Torino e dalla Città di Breza espresse nel protocollo di
intesa che prevede la metodologia di cooperazione decentrata per progettare
interventi per lo sviluppo con la partecipazione della popolazione a partire
dalle esigenze espresse dal territorio organizzato, la Giunta Comunale con
deliberazione del 19 novembre 2002 (mecc. 200209214/050) esecutiva 8/12/02 aveva
approvato un contributo a favore della Cooperativa Sociale I.SO.LA. per la
realizzazione del progetto biennale sopra descritto relativo al primo anno di
attuazione.
Pertanto in considerazione di quanto sopra esposto, al fine di
dare continuità all'intervento,
si propone di approvare un contributo
di Euro 15.085,00, come da preventivo inviato il Prot. 5583 I-1-2 del 23.10.03 e
ivi allegato, per la realizzazione della seconda fase del progetto biennale che
deve concludersi preferibilmente entro febbraio 2005.
- KRAGUJEVAC
L’attività di cooperazione con la
città di Kragujevac (Serbia-Montenegro) è iniziata recentemente,
ma è da diversi anni che il tessuto associativo e istituzionale
cittadino si attiva tramite azioni di cooperazione e solidarietà a favore
della città serba. Infatti la presenza di una grossa realtà
industriale automobilistica quale la “Zastava” e il suo percorso di
crisi e il ruolo importantissimo dell’istituto di formazione nel settore
della ingegneria e meccanica che richiama la funzione del nostro Politecnico,
ha favorito l’instaurarsi di rapporti privilegiati tra questi organismi.
La partecipazione della Municipalità di Kraguievac nella figura del
suo vicesindaco Prof. Dobrica Milovanovic al seminario della città di
Torino a gennaio u.s. sulla borsa delle opportunità di cooperazione e
l’istituzione del tavolo città ad hoc per la città di
Kragujevac, ha confermato l’impegno di questa Amministrazione nel
proseguire e sviluppare ulteriormente i rapporti di cooperazione con la
città serba.
Proprio in questa ottica, in sede di tavolo cittadino che
ha promosso il coinvolgimento di tutti gli attori già impegnati a
diverso titolo con attività di cooperazione con la città di
Kragujevac, sono stati proposti alcuni interventi in linea con le scelte
programmatiche di questa amministrazione e in relazione alle esigenze
prioritarie indicate dal vicesindaco Dobrica Milovanovic.
L’Associazione di Volontariato Internazionale “ Cerchiamo la
Pace”, che opera in campi profughi dell’ex-Yugoslavia dal 1993 e ha
già attuato azioni di solidarietà dal novembre 2002
nell’ambito del progetto “ SOS Zastava “, ha proposto, con
prot. 5041 -I-1-2 del 26 settembre 2003, un progetto per dare continuità
a quanto già intrapreso mediante tre azioni: costruzione di un sistema
di riscaldamento per i campi profughi, avvio di un corso di computer,
interventi urgenti per alcuni edifici dell’industria
metalmeccanica.
Tali interventi (la cui descrizione è approfondita nel
documento-progetto all. 2) vedono il coinvolgimento delle realtà
istituzionali e associative locali quali l’ufficio per gli Affari Sociali
della municipalità di Kraguievac, l’università popolare
“ Svetozar Markovic, l’orfanatrofio “Mladost", e realtà
di Torino quali la cooperativa I.So.La, la CGIL Torino-Comitato Zastava e
l’RSU Politecnico di Torino .
Il costo complessivo per la copertura
delle spese concernenti la realizzazione dell’intero progetto è di
25.344.65 . Il Comune di Torino intende orientare l’erogazione del
contributo a favore dell’Associazione “Cerchiamo la pace” per
potenziare l'azione (azione b) che prevede la formazione professionale, tramite
l’istituzione di un corso di computer, per otto disoccupati, al fine di
consentire loro, al termine del corso, di aprire una piccola società di
servizi. Il costo per il progetto di formazione professionale (azione b) ammonta
a Euro 11.160,81 Il Comune di Torino ritiene opportuno erogare un contributo di
Euro 8.928,70 a favore della Associazione di Volontariato internazionale
“ Cerchiamo la Pace” di Torino per la realizzazione del progetto
"Cooperazione con la città di Kragujevac" che deve conludersi
preferibilmente entro febbraio 2005.
Inoltre, facendo seguito alla richiesta
del sindaco di Kragujevac si ritiene opportuno interagire con la GTT per la
donazione di due autobus al Comune di Kragujevac (cfr. infra punto 14), per
offrire un contributo al problema dei trasporti urbani.
- SCUTARI
Il tavolo Scutari non si è riunito, dal momento
che quest'anno la città ha attraversato la delicata fase delle elezioni
amministrative: questo dato, tuttavia, non ha impedito alla Città di
sostenere azioni delle ONG e della società civile che testimoniano la
continuità dell'attenzione alla comunità civile delle città
partner.
a) In particolare, con determinazione dirigenziale 200209612/050
del 19 novembre 2002 era stata affidata alla LVIA (Associazione internazionale
volontari laici) la realizzazione del "progetto città di Scutari", dal
momento che in occasione della visita a Scutari nell'aprile 2002 era stato
firmato un accordo di cooperazione il 19 aprile 2002 fra il Comune di Torino
rappresentato dal Vicesindaco Marco Calgaro e il Comune di Scutari,
rappresentato dal Sindaco Omir Rusi per la definizione di un programma triennale
di attività, individuando come soggetto esecutore la Ong L.V.I.A. in
quanto riveste le caratteristiche adeguate sia tecniche che di competenza sulle
materie di cooperazione individuate.
Il “Progetto Città di
Scutari” prevedeva le seguenti attività:
- Sostegno alla pianificazione della Città di Scutari;
- Città pulita;
- Avvio della centrale del latte di Scutari
- Accompagnamento diverse attività
Tale progetto,
arrivato in fase conclusiva, costituisce un valido strumento conoscitivo dei
bisogni della Città al fine di individuare gli interventi più
opportuni e idonei da riproporre nel corso dei rinnovati contatti con le
istituzioni di Scutari dopo l'esito elettorale.
b) Accanto a queste
attività questo settore sta sostenendo, sia in forma di accompagnamento
istituzionale che in forma di contribuzione, il progetto promosso dal Progetto
Gioco della Divisione Servizi Educativi proposto dalla ONG COSPE, relativo alle
attività della ludoteca di Scutari.
Con deliberazione mecc.
200308969/50 si è assicurato anche quest'anno il sostegno alle
attività educative del Centro Donna "Passi Leggeri" del Comune di
Shkodra (= Scutari) in Albania, con particolare attenzione alle attività
della ludoteca, attraverso scambi di competenze ed esperienze della Città
di Torino e il Centro Donna di Shkodra.
- KHOURIBKA/ CITTÀ DEL MAROCCO
Anche la città di
Khouribka ha attraversato quest'anno la delicata fase del ricambio elettorale.
La civica amministrazione, interessata ad aprire contatti istituzionali, vista
la grande affluenza migratoria che proviene a Torino da quell'area, ha
continuato a sostenere i progetti delle ONG che lavorano con continuità
nella città.
- Quest'anno, in particolare, si sono svolte e concluse le attività
relative al progetto di formazione professionale denominato "Progetto pilota per
il sostegno e la riqualificazione delle tradizioni artigianali in Marocco",
presentato dall'Associazione Culturale Hafa e promosso con la Divisione Lavoro
Orientamento e Formazione. Il Progetto prevedeva uno scambio tra artigiani
marocchini e piemontesi, attraverso la realizzazione di due laboratori, uno a
Torino ed uno in Marocco.
Grazie al contributo della Città
di Torino sono stati inseriti nel progetto cinque giovani immigrati residenti a
Torino originari della Regione di Chaouia-Ourdigha (in cui è situata
Khouribka), ed è stata prevista una terza fase di formazione e
inserimento lavorativo dei giovani in aziende artigiane torinesi.
Gli
inserimenti sono avvenuti in aziende artigiane della lavorazione del legno e del
metallo, con risultati significativi.
- Per l'anno 2003-2004, nell'ambito del programma di scambi Pianeta Possibile,
si è data priorità su quattro aree, una delle quali è
appunto Khouribka, per l'implementazione di progetti di scambi scolastici e per
lo studio di fattibilità di progetti relativi alla formazione
professionale delle donne (deliberazione 200308995/50).
- Questo settore, ha iniziato ad attuare attività di supporto, per
quanto di sua specifica competenza, al progetto promosso dal Settore Minori
Stranieri Nomadi e Adulti in Difficoltà della Divisione Servizi Socio
Assistenziali sul rimpatrio assistito dei minori rumeni e marocchini (siglato da
protocolli di intesa con il governo rumeno e il governo marocchino).
- Infine è stata continua la partecipazione della Città alle
attività del comitato di lavoro EUROMED afferente alla FMCU relativamente
ai progetti di cooperazione euromediterranea, nella cui rete sono incluse alcune
città del Marocco e segnatamente: Casablanca, Al Hoceima, Laayoune,
Salè.
Queste molteplici iniziative e risorse, sia
istituzionali che della società civile, stanno inducendo a ripensare la
tipologia di intervento della Città di Torino nell'area marocchina che
permane un'area di forte attenzione politica per questa municipalità
visto il forte flusso di immigrazione proveniente da questo Paese, nel tentativo
di individuare una metodologia coordinata degli interventi già in atto,
piuttosto che una zona geografica preferenziale di azione in proprio. Prima di
individuare eventuali interventi, s'intende programmare, a partire dal prossimo
anno, la convocazione di un tavolo di coordinamento cittadino relativo ai
progetti che la società civile e istituzionale torinese intrattengono con
le città del Marocco.
- GAZA - "EUROGAZA"
La Città di Torino è
gemellata con la città di Gaza dal 1997; in questi anni le relazioni di
partenariato tra le due Città si sono orientate prevalentemente sulla
formazione, con un'attenzione particolare al mondo giovanile.
Dal 2001
è stata attivata una rete di progettazione tra le Città Europee
gemellate con Gaza di cui fanno parte, oltre Torino, le città di
Barcellona, Cascais, Dunkerque e Tromso allo scopo di coordinare le azioni e
sviluppare sinergie. Il progetto di realizzazione di un Internet Center,
realizzato con del. 2003 07191/050 del 23 settembre 2003 nasce su proposta della
Città di Gaza in seguito agli incontri realizzati dalla citata rete delle
città e confermato nel corso della videoconferenza del 1 febbraio 2003
tra il Sindaco della Città di Torino e il Sindaco della Città di
Gaza. L'intento è quello di collocare il Centro Internet nella Biblioteca
Pubblica Municipale di Gaza, ristrutturata ed allestita con il contributo della
Città di Dunkerque e della cooperazione francese. L'idea del progetto
nasce dalla impossibilità pratica per i giovani palestinesi di uscire da
Gaza per attività di formazione o scambi culturali, diviene perciò
prioritario l'uso di internet come strumento disponibile per scambiare punti di
vista, informazioni, conoscenze ed opinioni al di fuori della Palestina.
L'allestimento di un "Centro Internet", che possa diventare nel tempo un vero e
proprio "Centro Informagiovani", potrà contribuire a rafforzare le
relazioni tra i giovani delle Città gemellate di Torino e Gaza,
affiancandosi alle attività già in corso e previste di scambi
scolastici e giovanili.
Accanto a questo progetto, che ora entra nella sua
fase esecutiva, la Città di Torino intende confermare la sua
partecipazione al gruppo di lavoro tra le città facenti parte della rete
di cooperazione "Eurogaza" per lo studio di fattibilità relativo al
progetto di riqualificazione urbana del quartiere Barrio el Nasser di Gaza,
così come proposto da un progetto preliminare della Città di
Barcellona. Per il momento il contributo della Città di Torino riguarda
essenzialmente la messa a disposizione delle professionalità
istituzionali interne affinché ci sia una compartecipazione tecnica alla
redazione del progetto integrato; in un secondo momento la Città
dovrà individuare un settore di intervento specifico.
Eurogaza
è un gruppo di coordinamento tra le città europee gemellate con
Gaza nato su proposta della stessa città palestinese. Obiettivo di questo
gruppo è coordinare gli interventi di cooperazione anche in funzione
della futura presentazione di progetti congiunti di cooperazione alla
Comunità Europea. Si sono svolti già tre incontri (Barcellona
2001, Torino 2002 e Dunkerque 2003) nell'ambito dei quali si è potuta
confermare la volontà di essere una rete, informale, di
solidarietà con Gaza.
Dato il significato operativo e politico di
questa rete di cooperazione, la Città intende confermare l'adesione a
"Eurogaza" e intende contribuire ad implementare questo tavolo di lavoro europeo
riconoscendolo come modello unico significativo e ripetibile di coprogettazione
interistituzionale europea nell'ambito della cooperazione allo sviluppo.
- HAIFA - GAZA
Con deliberazione (mecc. 9701362/01) si approvava
il Gemellaggio della Città di Torino con Gaza ed Haifa. Mentre con la
città di Gaza la Città avviava rapporti effettivi di cooperazione,
con la città di Haifa non si erano individuati i percorsi di
collaborazione più opportuni.
Quest'anno, sotto l'egida dell'OMS
(organizzazione Mondiale della Sanità), la Città, con del. 2003
05327
dell'8 luglio 2003, ha aderito a un progetto in ambito socio sanitario che
prevede l'intervento di una città europea, una israeliana e una
palestinese.
Il progetto EPIC (European, Palestinian and Israeli Cities for
healt and social partnership) ha impegnato la Città a:
- promuovere la costituzione di un Comitato Locale costituito da
rappresentanti del governo locale, delle istituzioni sociali e sanitarie e della
società civile, che sostenga il progetto nelle fasi di pianificazione e
di implementazione;
- individuare un rappresentante ("focal point") che operi a livello di campo
anche in Palestina e Israele;
- organizzare scambi di tecnici tra le Città e ricevere le delegazioni
delle Città con le quali si coopera;
- svolgere, sul proprio territorio, iniziative di informazione e di
promozione;
- avviare interventi di carattere sociale e sanitario coordinati
dall'O.M.S.
La Civica Amministrazione, nel rispetto dell'attuale
situazione socio-politica delle due Città, ha aderito al progetto EPIC
con l'intenzione di verificare la fattibilità di un intervento
socio-sanitario orientato alle politiche di genere e di pari opportunità,
così come indicato dalla Mozione n. 8, " Cooperazione internazionale,
azioni di pari opportunità e bilancio previsionale e programmatico 2003
", approvata dal Consiglio Comunale di Torino in data 10 febbraio 2003.Con
determinazione dirigenziale (200305708/050) del 15 luglio 2003 si dava incarico
a due esperti di cooperazione internazionale di Focal Point del progetto EPIC.
La missione che hanno svolto in Palestina ed Israele ha portato frutti sia
relativamente alla fattibilità di un progetto socio sanitario nell'ambito
delle politiche di genere che nella ripresa dei rapporti interistituzionali con
la città di Haifa.
In questo quadro, la Municipalità intende
continuare a far parte di questo processo di dialogo attraverso due
azioni:
- a livello di società civile: sostenere la progettualità
nell'ambito delle politiche di genere con Gaza ed Haifa attraverso la
modalità di triangolazione delle diverse esperienze esistenti;
- a livello di rapporti interistituzionali, allo scopo di arrivare a una
triangolazione anche a questo livello, non appena le condizioni politiche lo
consentiranno, continuare i rapporti di fiducia e cooperazione bilaterali sia
con Gaza, preferibilmente nell'ambito di Eurogaza, che con Haifa, attraverso
l'avvio delle procedure per arrivare alla firma di un protocollo di cooperazione
con la città sui temi delle politiche di sostegno alle fasce deboli.
In questa logica, sempre allo scopo di migliorare i rapporti di
amicizia e collaborazione con le due città si segnala che il contributo
deliberato a favore del CICSENE per il Progetto di scambi "Pianeta Possibile"
(deliberazione 200308095/50) è stato orientato all'implementazione degli
scambi scolastici con Gaza e allo studio di fattibilità di percorsi e
progetti di scambi con Haifa.
- OUAGADOUGOU
Con deliberazione (mecc. 200210424/050) del 3
dicembre 2002 la Giunta ha individuato la LVIA quale beneficiaria del contributo
di Euro 28.000,00 a parziale copertura delle spese per il "Progetto per la
promozione di iniziative di cooperazione decentrata tra la Città di
Torino e la Città di Ouagadougou, Burkina Faso" previsto dal mese di
dicembre 2002 al mese di dicembre 2003. Tale progetto prevedeva interventi
nell'ambito:
- della gestione dei rifiuti in ambito urbano;
- culturale (in particolare nel campo del cinema – FESPACO di
Ouagadougou e Torino Film Festival);
- della promozione dello sport;
- del sostegno alla sicurezza alimentare;
- del sostegno alle piccole imprese locali;
- del sostegno in campo sociale per affrontare le problematiche di quartieri a
rischio e collaborare alla nascita di agenzie di sviluppo locale;
- dell’inserimento di Ouagadougou nella rete DelNet (formazione a
distanza per operatori di sviluppo locale), progetto del BIT di
Torino.
Nell'ambito di questa progettualità, le cui
attività sono ancora in corso, sono stati prodotti interventi
significativi a favore della città di Ouagadougou grazie al ruolo di
regia esercitato dalla Città tra tutte le risorse del sistema della
cooperazione internazionale torinese:
- la firma del protocollo di cooperazione con la municipalità di
Ouagadougou durante il meeting delle città solidali (gennaio-febbraio
2003);
- la donazione da parte dell'AMIAT, durante il meeting, di un camion e due
attrezzi per la raccolta dei rifiuti urbani;
- lo stage di operatori del verde pubblico di Ouagadougou presso le strutture
del Verde Pubblico di questa civica amministrazione;
- gli interventi coordinati con i Servizi Culturali nell'ambito delle
tematiche cinematografiche (Fespaco e premiazione di un regista burkinabé
a Torino);
- Accompagnamento all'invio di un autobus della GTT, donato dal Comune di
Torino, per il trasporto urbano (cfr. infra n. 14)
Con Prot. 6230
I-1_2 del 14 novembre 2003, l'associazione LVIA ha sottoposto al Comune di
Torino, in continuità con il precedente progetto sostenuto per
l’anno 2002-2003 dal titolo “Progetto per la promozione di
iniziative di cooperazione decentrata tra la città di Torino e la
città di Ouagadougou, Burkina Faso” un progetto denominato
"Progetto per il Supporto Tecnico delle Iniziative di Cooperazione Decentrata
Avviate tra la Città Di Torino e la Città di Ouagadougou, Burkina
Faso " (cfr. all.3).
Obiettivo generale del progetto è accompagnare i
rapporti di partenariato-gemellaggio già attivati tra la Città di
Torino e la Città di Ouagadougou nell’ottica di facilitare gli
scambi di competenze e il trasferimento di capacità e risorse appropriate
tra le due Città.
In quest'ambito gli ambiti di intervento sono i
seguenti:
- Collaborazione nel settore della gestione dei
rifiuti
- Collaborazione finalizzata alla valorizzazione delle
attività culturali, in particolare nel settore della
cinematografia
- Collaborazione nel settore della gestione del verde
pubblico
Gli interventi proposti sono coerenti con le azioni
fin'ora avviate e con i rapporti di collaborazione istituzionale consolidati con
la città di Ouagadougou, pertanto, visto il protocollo di cooperazione
con Ouagadouogu in cui LVIA era indicata dalle due municipalità come ONG
accompagnatrice del processo di cooperazione decentrata in corso, si ritiene
opportuno dare continuità al progetto accordando un contributo di
20.000,00 Euro per le attività che devono concludersi preferibilmente
entro febbraio 2005.
- PRAIA
Dopo i rapporti avviati in occasione del meeting di
gennaio - febbraio 2003, si è svolta nella città di Praia una
missione tecnica a maggio con l'obiettivo di rilevarne i bisogni.
Tra le 15
richieste espresse dalla municipalità in occasione dalla missione, il
Comune di Torino, oltre ad alcune donazioni (si delibera l'invio di tre autobus
per alunni nelle modalità di cui infra al n. 14), e attività di
scambio, ha ritenuto opportuno approfondire tre ambiti in cui il sistema Torino
si sente maggiormente adeguato a produrre delle risposte significative e
coerenti con le esigenze espresse: 1) Un programma di riqualificazione urbana
del quartiere Tirachapeu; 2) Un programma sul turismo; 3) un programma di
formazione pedagogica per i formatori capoverdiani che si interessano di ragazzi
e di adolescenti (educativa di strada).
La missione di ottobre/novembre ha
avuto l'obiettivo:
- di individuare grazie al supporto tecnico di due consulenti tecnici, una
strategia di intervento sul quartiere Tirachapeu (determinazione 200308537/50);
- rilevare i primi dati economici ricettivi del settore turistico;
- impostare un percorso di formazione educativa
Per il settore
turistico e per la formazione, visto il coinvolgimento e la disponibilità
di altri enti, la Città si limita a supportare le iniziative di
cooperazione.
Per il quartiere Tirachapeu, quartiere disagiato di Praia, il
Comune di Torino sarà il capofila e il volano di microinterventi
urbanistici e sociali (progetti di quartiere), che saranno presentati,
finanziati e supportati da altri attori del "sistema Torino" e del "sistema
Italia": in particolare è intenzione di questa civica amministrazione
coinvolgere altri enti locali per dar corso ad un'azione integrata di
cooperazione decentrata tra alcuni comuni d'Italia e il comune di Praia.
A
tal fine si è affidato con determinazione (200307236/050) del 15
settembre 2003 la produzione di un DVD come strumento di marketing utile per
presentare al sistema torinese, e italiano, le possibilità tecniche e
finanziarie di diversi interventi sul Tirachapeu.
La missione tecnica di
ottobre/novembre ha prodotto e inquadrato tecnicamente una strategia complessiva
di intervento sul quartiere, propedeutica all'avvio degli studi di
fattibilità, della definizione dei progetti e dei piani finanziari per
ogni intervento.
La strategia individuata evidenzia la possibilità di
costruire un programma integrato urbanistico e sociale con la realizzazione di
microinterventi dai quali partire per ristrutturare e bonificare il quartiere
sotto il profilo della rigenerazione urbana.
Vista l'analisi tecnica
effettuata, la Giunta è in grado di individuare gli indirizzi politici di
cooperazione allo sviluppo con la città di Praia - Capoverde, secondo il
percorso su precisato.
In particolare, sul quartiere Tirachapeu, la civica
amministrazione ha intenzione di contribuire con interventi socio-urbanistici
per il valore di Euro 35.000, da impegnarsi sul bilancio 2004, e 20.000 sul
bilancio 2005. L'impegno sarà subordinato alla firma di un Accordo di
Cooperazione e alla stesura di un protocollo specifico e tecnico sul Programma
Tirachapeu.
La Giunta inoltra, approva l’invio di tre autobus per
studenti a sostegno delle politiche sociali e scolastiche di
Praia.
- CORDOBA
In seguito all'emergenza sanitaria di Cordoba, con
lettera protocollata il 21-10-02 n. 1549 (all. 1 - n. ), l'Intendencia
Municipal de la Ciudad de Cordoba a firma del sindaco dr. German L. Kammerath,
richiedeva, in forza del gemellaggio storico tra la Città di Torino e la
Città di Cordoba, al Sindaco Sergio Chiamparino una donazione di
medicinali destinati alla popolazione più debole, in particolare medicine
antibiotiche per i bambini .
Il settore Cooperazione Internazionale e Pace
con lettera del 3-12-02 prot. n. 6095 coinvolgeva la Croce Rossa Italiana -
Comitato Provinciale di Torino (di seguito denominato CRI) quale ente
internazionale in grado di assolvere tale compito (all 3 - n. ). Il meeting
delle città gemellate, tenutosi a Torino dal 27 gennaio al 1 febbraio
2003, a cui ha partecipato la delegazione di Cordoba, è stata l'occasione
per definire tempi e dettagli burocratici tra la CRI e la Città di
Cordoba.Con deliberazione (mecc. 200301406/50) dell’8 aprile 2003 questa
Giunta devolveva un contributo all'ente croce rossa italiana per il progetto di
emergenza sanitaria per la città di Cordoba argentina.
In seguito alla
missione della delegazione ufficiale del Comune di Torino a Cordoba nel
settembre 2003 le due città gemellate sin dal 1986 hanno firmato un
ulteriore protocollo d'intesa definendo gli ambiti di cooperazione. In
particolare sono stati individuati altri filoni progettuali quali: i trasporti
urbani , la questione sanitaria, l'organizzazione di
un tavolo permanente di lavoro Torino-Cordoba, la
questione culturale e il progetto Bus. A tal proposito, s'intende donare,
tramite l'apporto tecnico della GTT, 13 autobus a Cordoba per il trasporto
urbano (cfr. infra punto 14).
- CAMPOGRANDE
Le città di Torino e Campogrande hanno
siglato un accordo di cooperazione internazionale il 25 maggio 2002 riconfermato
il primo febbraio 2003 in occasione del Meeting “Città Solidali
tra localizzazione e Globalizzazione” promosso dal Settore Cooperazione
Internazionale e Pace, per individuare modalità durature di scambio con
tutte le città del Sud del mondo con cui Torino ha stabilito negli
ultimi anni relazioni solidali. Proprio in linea con questo orientamento
è stata elaborata una proposta progettuale che fosse indirizzata alla
soluzione del problema di gestione dei rifiuti solidi dell’area urbana
della città di Campogrande . Tale iniziativa ha comportato il
coinvolgimento dell’Azienda Multiservizi Igiene Ambientale di Torino con
la quale la Municipalità di Torino ha siglato una convenzione, per
sviluppare attraverso le strutture tecniche dell’Amiat uno studio di
fattibilità del nuovo sistema di gestione dei rifiuti della città
di Campogrande. Il progetto ha l’obiettivo, attraverso tale incarico, di
raggiungere una corretta e moderna gestione dei rifiuti abbinata alla massima
possibile produzione di energia elettrica attraverso la realizzazione di un
impianto di incenerimento con recupero energetico. La molteplicità delle
risorse finanziarie e umane necessarie alla sua realizzazione ha richiesto il
coinvolgimento attivo delle organizzazioni della società civile locali e
del network di tecnici italiani e brasiliani per la veicolazione necessaria
del know how e del supporto tecnologico per la concreta realizzazione del
progetto
Considerata la specificità dell’iniziativa e la
particolare attenzione che la Municipalità riserva alle politiche di
Cooperazione Internazionale nei confronti dei paesi in via di sviluppo situati
nell’area dell’America Latina, considerato che la città di
Torino e la città di Campogrande hanno siglato un Accordo di Cooperazione
che promuove iniziative che permettano l’interscambio dei loro cittadini e
delle iniziative culturali commerciali e in generale di tutte le
attività che possono far parte dei loro interessi comuni, considerato
che nello svolgimento di tale progetto vi è il coinvolgimento attivo del
tessuto associativo ed imprenditoriale della città e ciò va
sicuramente a beneficio dello sviluppo economico –sociale delle reciproche
realtà metropolitane confermato dalla costituzione del
tavolo-città Campogrande - Torino, considerato che la città ha
siglato una convenzione con l’Azienda Multiservizi Igiene Ambientale
Torino S.p.A per lo sviluppo del progetto del sistema integrato di gestione dei
rifiuti, con del. 2003- 06539/50, la Città di Torino ha affidato
all'AMIAT l'incarico di sviluppare, attraverso le proprie strutture tecniche, lo
studio del nuovo sistema di gestione dei rifiuti della città di Campo
Grande.
- SALVADOR DE BAHIA
La relazione con Salvador de Bahia si
è sviluppata fortemente dopo la missione della delegazione ufficiale
della Città di Torino in Brasile nel settembre 2003, durante la quale
è stato firmato un accordo di cooperazione con tale municipalità.
Nonostante i tempi ristretti si sono svolte già due riunioni del tavolo
nel mese di ottobre, attorno a un primo progetto di cooperazione allo sviluppo
sui temi della formazione professionale per panificatori. Il progetto,
presentato dall'associazione OAF-I e sostenuto con la Divisione Lavoro,
Orientamento e Formazione, ha come obiettivo principale, oltre
l’insegnamento delle tecniche di base per la realizzazione dei principali
prodotti di panificazione (pane, grissini, pizze), di fornire agli stagiaires
anche le conoscenze per la gestione autonoma di attività produttive che
permettano loro di riattivare il centro di panificazione già esistente
presso l’Organizzazione di aiuto Fraterno di Padre Clodoveo Piazza nella
città di Salvador de Bahia .
- PROGETTO "CENTO CITTÀ PER CENTO PROGETTI PER IL
BRASILE"
La Città di Torino è consapevole che gli
interventi di cooperazione decentrata non possono risolvere gli enormi problemi
di riequilibrio Nord – Sud che sottintendono una nuova visione da parte
dei Governi della globalizzazione, ma è convinta che una serie di azioni
dal basso possano contribuire a fornire una leva che può avviare i
processi di cambiamento nelle relazioni ed offrire strumenti di intervento ai
Governi dei Paesi Emergenti.
Dopo l'incontro con il Presidente Lula ed alcuni
esponenti del Suo Governo, in occasione della visita della Delegazione Torinese
avvenuta lo scorso 9 settembre a Brasilia, sono chiari a questa civica
amministrazione alcuni dei principali obiettivi che il Governo brasiliano vuole
realizzare nel corso del suo mandato e che, in sintesi, si possono tradurre
nell’ambizione di costruire un processo di inclusione di milioni di
cittadini ai diritti di cittadinanza e allo sviluppo umano.
- Sicurezza alimentare
- Marginalità e violenza
- Democrazia partecipata
- Rilancio economico soprattutto all’interno del Paese
Su
questi temi il ruolo delle Autonomie Locali Italiane, con il loro entroterra di
Società Civile, può essere significativo.
Dal punto di vista
metodologico il percorso potrebbe essere il seguente:
- Promozione della definizione di un accordo quadro definito dai rispettivi
Governi nazionali per il tramite dell’Ambasciatore d’Italia in
Brasile.
- Individuazione del sistema dei Poteri Locali italiani che hanno in atto, o
intendono avere accordi di cooperazione con realtà analoghe del Brasile.
- Coinvolgimento delle Organizzazioni Non Governative (ONG) e del sistema di
formazione per la finalizzazione dei progetti avviati o da avviare in Brasile.
Tali progetti rappresentano il contenuto strategico della proposta italiana e
sono sostanzialmente un programma di potenziamento del settore “servizi
per i cittadini” che il sistema enti locali italiano potrebbe cofinanziare
e sostenere nel più generale “Progetto 100 Città”.
Scuola dell’Acqua, smaltimento rifiuti, risanamento urbanistico,
miglioramento dei trasporti, promozione di capacità imprenditoriali per
la creazione di un tessuto di micro e piccola impresa, rappresentano
indicativamente il “pacchetto servizi”.
Su questo
percorso la Città s'impegna a individuare le forme e gli strumenti per
mettere a punto un progetto definito.
- QUETZALTENANGO
In attesa dell'esito elettorale della
Città di Quetzaltenango, la Città di Torino ha ritenuto opportuno
continuare a testimoniare l'interesse e l'amicizia con i cittadini di
Quetzaltenango attraverso il sostegno alle attività promosse dalle ONG
torinesi che sono presenti in modo continuativo in Guatemala . Questa civica
amministrazione ha ricevuto richiesta di collaborazione per la realizzazione del
progetto "Rafforzamento dello sviluppo rurale del Municipio di Quetzaltenango"
(Guatemala) da parte della ong CISV in qualità di capofila di un
consorzio di Ong torinesi partecipanti al tavolo Torino - Quetzaltenango
promosso dalla Città di Torino e in collegamento con il tavolo delle Ong
di Quetzaltenango. L'iniziativa si inserisce nel quadro dell'attività di
cooperazione decentrata che la Città di Torino ha avviato da anni
all'interno del gemellaggio di solidarietà e cooperazione con la
città guatemalteca. Il settore di intervento che propone il progetto
citato è stato individuato all'interno del Tavolo-Città ,
tenutosi nei mesi scorsi, come intervento propedeutico all'avvio di un Programma
integrale di sviluppo della Valle del Palajunoj , presentato dal consorzio di
cinque Ong al Ministero degli Affari Esteri italiano e in via di approvazione.
L'obbiettivo generale del progetto è il rafforzamento dello sviluppo
rurale di Quetzaltenango e prevede 4 assi di obbiettivi specifici:
Istituzionale, Sanitario, Organizzativo-sociale e Produttivo con attività
specifiche descritte nel progetto allegato per la durata di 6 mesi. Tale
iniziativa trova riscontro nelle linee generali di sviluppo individuate
dall'Amministrazione di Quetzaltenango espresse dal Sindaco Quemè nella
sua recente visita a Torino. Per tali ragioni si ritiene opportuno devolvere un
contributo di 20.000,00 Euro alla ONG CISV per la realizzazione di questo
progetto le cui attività devono concludersi preferibilmente entro
febbraio 2005.
- PROGETTO "BUS E COOPERAZIONE".
In seguito alle numerose
richieste pervenute dalle città gemellate per azioni di cooperazione nel
settore dei trasporti urbani, il settore Cooperazione Internazionale e Pace ha
individuato e avviato il coordinamento del progetto "Bus e Cooperazione",
progetto di donazione di autobus usati da inviare a città e Paesi che
hanno relazioni di cooperazione con Torino. Considerato che:
- sono giunte alla Civica Amministrazione richieste di donazione di bus usati
da parte di diverse Città "Gemellate" o di Città che hanno
instaurato "Accordi di cooperazione" e segnatamente Cordoba, Ouagadougou, Praia
e Kragujevac;
- la GTT, azienda di trasporti di proprietà del Comune di Torino, non
ha, attualmente e fino al 2005, disponibili propri mezzi usati;
- la GTT è da sempre sensibile a queste tematiche e, in stretta
collaborazione con la Città di Torino, desidera dare un contributo per
migliorare il sistema dei trasporti nelle diverse città con cui la
municipalità di Torino ha relazioni internazionali;
- la GTT garantisce a propri costi un coordinamento dell'operazione e una
supervisione tecnica e giuridica all'iniziativa;
- la GTT ha formulato per l'iniziativa un suo progetto con un preventivo dei
costi decisamente vantaggioso come da Prot. 24526 del 14.11.2003 ivi
allegato;
si ritiene utile sostenere il progetto denominato "Bus e
Cooperazione", redatto dalla GTT, con un contributo finanziario di Euro
28.800,00, su una cifra totale preventivata di Euro 36.000,00 come da progetto e
preventivo allegati.
Si precisa a tal proposito che sono giunte alla
Città di Torino, le richieste da parte delle Città di:
- Cordoba (Argentina) gemellata con la Città di Torino, con la quale si
è stipulato un protocollo di collaborazione specifico durante la recente
missione in loco svolta nel mese di settembre 2003 (Prot. 5260 IX - 10-18 del
8.10.03);
- Praia (Capo Verde) con la quale si intende stipulare accordo di cooperazione
nei prossimi mesi (Prot. 6051 IX-10-18 del 11.11.03);
- Ouagadougou (Burkina) con la quale è stato firmato l'Accordo di
cooperazione nel 2002 (Prot. 1385-I-V-4 del 11.10.03);
- Kragujevac (Serbia) con la quale si è proseguito in un lavoro di
cooperazione storico iniziato nel 1997 (Prot. 6031 - IX-10-18 del 11.11.03);
Il contributo finanziario richiesto e quello previsto, che
include la valorizzazione dalle risorse tecniche, finanziarie, umane e di
servizi che i diversi enti coinvolti aggiungono all'operazione di donazione,
consentirà di reperire:
n 13 bus per la Città di Cordoba
Argentina;
n 3 bus per alunni per la Città di Praia
n 2 bus per la
Città di Kragujevac;
n 1 bus per il parco urbano di
Ouagadougou.
Tra i diversi enti coinvolti nell'iniziativa, la GTT, grazie al
ruolo di regia assunto dal Comune di Torino, si è avvalsa della
compartecipazione dell'azienda di trasporti DOLOMITIBUS della provincia di
Belluno e della stessa Provincia di Belluno. La Dolomitibus ha accettato di
partecipare all’iniziativa garantendo alla GTT la disponibilità di
19 bus (in buone condizioni d’uso) a prezzo assolutamente scontato e fuori
mercato, la donazione gratuita di pezzi di ricambio, e i servizi amministrativi
necessari. La Provincia di Belluno ha garantito il costo dell'invio a Genova
dei mezzi destinati all'Argentina.
L'iniziativa avrà inizio entro la
fine del 2003 per concludersi in momenti differenti auspicabilmente entro il
2004.
Visto
- Il Regolamento (CE) n.
1659/98
del Consiglio, del 17 luglio 1998, relativo alla cooperazione
decentralizzata;
- l’art.118 ult.co. della Costituzione e l'art 4 co. 3
lett. a Legge 59/97 sul “Principio di sussidiarietà
orizzontale”;
- la L. 49/87 “Nuova discipline della cooperazione
dell’Italia con i paesi in via di sviluppo”;
- la L.R. 67/95
”Interventi regionali per la promozione della cultura e
dell’educazione di pace per la cooperazione e la solidarietà
internazionale”;
- l'art. 2 lett. m dello Statuto della Città di
Torino che indirizza la Città a "contribuire alla cooperazione pacifica
fra i popoli e le nazioni" nonché l'art. 3 I co. Lett. n e II co;
- la
mozione del Consiglio Comunale n. 44 del 3 dicembre 2001 su "Cooperazione
internazionale" (mecc. 200109070/02); la mozione n. 23 del 20 maggio 2002 su
"Cooperazione internazionale e pari opportunità" (mecc. 200203546/002);
la mozione n. 8 del 10 febbraio 2003 su "Cooperazione internazionale, azioni di
opportunità e bilancio previsionale e programmatico 2003" (mecc.
200300802/002).
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA COMUNALE
Visto che ai sensi dell’art. 48 del Testo
Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs.
18 agosto 2000 n. 267, la Giunta compie tutti gli atti rientranti, ai sensi
dell’art. 107, commi 1 e 2 del medesimo Testo Unico, nelle funzioni degli
organi di governo che non siano riservati dalla Legge al Consiglio Comunale e
che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del
Sindaco o degli organi di decentramento;
Dato atto che i pareri di cui
all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità
tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi,
espressi in forma palese;
D E L I B E R A
1) BREZA
1.1.) di aderire alla proposta
della Cooperativa I.SO.LA. - Cooperativa Sociale a.r.l. - via Fratelli Vasco, 6b
10124 Torino (P.IVA 07001110019) a sostegno della seconda annualità del
progetto denominato "Centro per la promozione del protagonismo giovanile e la
prevenzione delle dipendenze nella città di Breza" (Bosnia Herzegovina),
per i motivi descritti in narrativa (cfr. all. 1 – n.
);
1.2.) di approvare un contributo complessivo di Euro 15.085,00, al lordo
delle eventuali ritenute di legge a parziale copertura delle spese come da
preventivo allegato, alla Cooperativa I.SO.LA. - Cooperativa Sociale a.r.l. -
Via Fratelli Vasco, 6b 10124 Torino (P.IVA 07001110019) per la realizzazione
delle attività previste dal progetto le quali devono concludersi
preferibilmente entro febbraio 2005;
1.3.) di demandare a successive
determinazioni dirigenziali l'impegno di spesa di Euro 15.085,00 al lordo delle
eventuali ritenute di legge, a carico del Settore Cooperazione internazionale e
Pace e la relativa devoluzione del contributo e successiva liquidazione.
2.
KRAGUJEVAC
2.1). di approvare il sostegno ai problemi dei trasporti urbani
attraverso al donazione di due autobus, come esplicitato in narrativa e
deliberato al punto 14.
2.2.) di aderire alla proposta della Associazione di
Volontariato Internazionale “ Cerchiamo la Pace”, - via Perrone 3
bis 10122 Torino (C.F. 97564940019) a sostegno del progetto "Cooperazione con la
Città di Kragujevac" - azione b - nella città di Kragujevac per i
motivi descritti in narrativa;
2.3) di approvare, per le ragioni e le
finalità espresse in premessa, un contributo di Euro 8.928,70 come da
preventivo allegato (cfr. all. 2 – n. ) alla Associazione di
Volontariato Internazionale “Cerchiamo la Pace”, - via Perone 3 bis
10122 Torino (C.F. 97564940019) per le attività indicate nell'azione b
del progetto le quali devono concludersi preferibilmente entro febbraio
2005;
2.4.) di demandare a successive determinazioni dirigenziali l'impegno
di spesa di Euro 8.928,70, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a carico
del Settore Cooperazione internazionale e Pace e la relativa devoluzione del
contributo e successiva liquidazione.
3. SCUTARI
di approvare il
percorso di collaborazione avviato con la città di Scutari come descritto
in narrativa.
4. CITTÀ DEL MAROCCO
di approvare, per le ragioni e
le finalità espresse in premessa, visto il forte flusso di immigrazione
proveniente da questo Paese, l'individuazione di un momento di coordinamento
degli interventi già in atto, che la società civile e
istituzionale già intrattengono con le città del
Marocco.
- GAZA - "EUROGAZA"
di confermare per le motivazioni espresse
in narrativa la partecipazione alla rete di città europee "Eurogaza",
gruppo di coordinamento tra le città europee gemellate con Gaza nato su
proposta della stessa città palestinese, riconoscendolo come modello
unico significativo e ripetibile di coprogettazione interistituzionale
nell'ambito della cooperazione allo sviluppo.
6. HAIFA - GAZA
Nell'ambito
del progetto EPIC - OMS di approvare i seguenti indirizzi di proseguimento del
progetto:
- a livello di società civile: sostenere la progettualità
nell'ambito delle politiche di genere con Gaza ed Haifa attraverso la
modalità di triangolazione delle diverse esperienze esistenti;
- a livello di rapporti interistituzionali, allo scopo di arrivare a una
triangolazione anche a questo livello: continuare i rapporti di fiducia e
cooperazione bilaterali sia con Gaza, preferenzialmente nell'ambito di Eurogaza,
che con Haifa, attraverso l'avvio di un percorso che porti alla firma di un
protocollo di cooperazione con la città sui temi delle politiche di
sostegno alle fasce deboli.
7. OUAGADOUGOU
7.1) di aderire
alla proposta della Ong LVIA di sostegno al progetto " denominato "Progetto per
il Supporto Tecnico delle Iniziative di Cooperazione Decentrata Avviate tra la
Città Di Torino e la Città di Ouagadougou, Burkina Faso ", (all. 3
– n. ) per i motivi descritti in narrativa; le attività del
progetto devono concludersi possibilmente entro febbraio 2005;
- di concedere un contributo di Euro 20.000,00 all'Ong LVIA Corso IV
Novembre, 28 -12100 CUNEO - C.F.80018000044, per i motivi descritti in
narrativa;
- di demandare a successive determinazioni dirigenziali l'impegno di
spesa di Euro 20.000,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge, a carico del
Settore Cooperazione internazionale e Pace e la relativa devoluzione del
contributo e successiva liquidazione;
7.4) di approvare
l’invio di un autobus a sostegno delle politiche di trasporto urbano come
indicato al punto 14;
8. PRAIA
8.1.) di approvare il percorso
progettuale come descritto in narrativa, con la municipalità di Praia
nell'ottica di una formalizzazione a breve dei rapporti di cooperazione
decentrata con tale municipalità e in particolare si
approva:
8.2.) di approvare il sostegno sociale e scolastico con l'invio di
mezzi urbani (autobus per alunni) come esplicitato in narrativa e deliberato al
punto 14;
8.3.) di approvare il percorso di definizione di un protocollo di
cooperazione allo sviluppo che evidenzi in modo particolare il progetto di
riqualificazione urbana del quartiere TiraChapeu;
di individuare un
contributo, a sostegno di detto progetto, nella misura di 35.000,00 Euro sul
bilancio 2004 e 20.000,00 Euro sul bilancio 2005, per i primi microinterventi
che saranno analizzati, decisi, monitorati e controllati dalle due
Municipalità;
8.4.) di rinviare a successivi atti amministrativi
l'individuazione specifica degli interventi, dei soggetti esecutori, degli
strumenti e delle procedure amministrative più opportune, nonché
dei relativi impegni di spesa;
9. CORDOBA
di approvare le attività
amministrative rivolte ad individuare gli interventi concreti da realizzare a
Cordoba nell'ambito dei filoni progettuali indicati dal protocollo di
cooperazione firmato a Cordoba nel settembre 2003 quali: l'emergenza sanitaria,
i trasporti urbani (attraverso la donazione di 13 autobus come esplicitato in
narrativa e come deliberato al punto 14)
, la questione
sanitaria, l'organizzazione di un tavolo permanente di lavoro
Torino-Cordoba
, e la questione culturale.
10.
CAMPOGRANDE
di approvare il programma di cooperazione in corso con la
città di Campogrande, come descritto in narrativa.
11. SALVADOR DE
BAHIA
di approvare il programma di cooperazione in corso con la città
di Salvador de Bahia, come descritto in narrativa.
12. PROGETTO CENTO
CITTÀ PER CENTO PROGETTI DEL BRASILE DI LULA
di approvare il percorso
già avviato per la definizione del progetto "Cento Città per cento
progetti per il Brasile" e di rinviare a successivi atti dirigenziali
l'individuazione degli strumenti tecnici necessari per definire, puntualizzare e
valorizzare questo progetto.
13. QUETZALTENANGO
13.1) di aderire alla
proposta della Ong CISV di sostegno al progetto "Rafforzamento dello sviluppo
rurale del Municipio di Quetzaltenango" (all. 4 – n. ), per i
motivi descritti in narrativa;
13.2.) di concedere un contributo di Euro
20.000,00 all'Ong CISV (capofila consorzio) c.so Chieri, 121/6 - 10132 Torino -
C.F. 80101280016, per le attività descritte in narrativa che devono
concludersi preferibilmente entro febbraio 2005;
13.3.) di demandare a
successive determinazioni dirigenziali l'impegno di spesa di Euro 20.000, al
lordo delle eventuali ritenute di legge, a carico del Settore Cooperazione
internazionale e Pace e la relativa devoluzione del contributo e successiva
liquidazione.
14. PROGETTO BUS
14.1) di individuare, per le motivazioni
espresse in narrativa che integralmente si richiamano, la GTT, Gruppo Trasporti
torinesi, - Corso Turati 19/a, 10100 Torino - CF 08555280018 P.I. 08559940013
quale beneficiario del contributo di Euro 28.800,00, a parziale copertura delle
spese per il progetto denominato "Bus e Cooperazione", per il reperimento di 19
bus usati da inviare alle Città che hanno relazioni di Cooperazione
internazionali con la Civica Amministrazione, all'interno del periodo novembre
2003-prima metà del 2004, come da progetto e preventivo allegati (all. 5
– n. );
14.2) di riservare a successive determinazioni
dirigenziali l'impegno della spesa e la relativa devoluzione del contributo di
Euro 28.800,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge.
Si dichiara che
l'erogazione dei contributi è conforme con quanto disposto dall'art. 77,
comma 4 e 3 dello Statuto della Città di Torino e dal Regolamento per le
modalità di erogazione dei contributi approvato con deliberazione del
consiglio Comunale del 19/12/94 (mecc. 9407324/01) esecutiva dal 23 gennaio
1995;
14.3) di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del
distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente
eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma del T.U. approvato con
D.Lgs. 18 agosto 2000 n.
267.
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