OGGETTO: PROGRAMMI DI RECUPERO URBANO DENOMINATI CONTRATTI DI
QUARTIERE. APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA RELATIVO ALL'AMBITO DI VIA
ARQUATA.
Proposta del Sindaco Castellani,
e dell'Assessore Artesio.
I fondi di cui all'art. 2 della Legge 23 dicembre 1996, n. 662, sono destinati all'attuazione
di interventi sperimentali nel settore dell'edilizia residenziale sovvenzionata e annesse
urbanizzazioni, da includere nell'ambito di programmi di recupero urbano denominati Contratti
di Quartiere.
Con decreto del Ministero dei LL.PP. del 22 ottobre 1997, pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale del 30 gennaio 1998 n. 24, è stato approvato il bando di gara relativo al finanziamento
dei suddetti interventi.
Le domande dei Comuni devono essere presentate alla Regione entro il 29 giugno 1998.
La Regione verificherà la sussistenza dei requisiti di accesso al bando e trasmetterà le
richieste al C.E.R.. Quest'ultimo procederà alla scelta definitiva dei Comuni cui attribuire il
finanziamento.
L'area di via Arquata ha i requisiti necessari per l'attuazione di un programma di
sperimentazione in edilizia con l'obiettivo del rinnovo edilizio e funzionale della zona e di
interventi di recupero sociale, al fine di incrementare l'occupazione e favorire l'integrazione
sociale, così come previsto dalla normativa.
La zona, infatti, oltre ad essere connotata da aspetti di notevole degrado edilizio e disagio
sociale è stata già oggetto di dialogo tra il Comune e la popolazione ivi residente.
Inoltre è stata individuata come zona di azione di sviluppo partecipato nell'ambito del
Progetto Speciale Periferie, istituito con deliberazione del Consiglio Comunale del 9 dicembre
1997 (mecc. 9707550/49), esecutiva dal 22 dicembre 1997.
Con deliberazione della Giunta Comunale del 19 marzo 1998 (mecc. 9801997/49), esecutiva
dal 9 aprile 1998, è stata incaricata l'associazione Avventura Urbana per la redazione della
proposta.
Gli elaborati prodotti sono:
- proposta di contratto di quartiere, di cui alla lettera a, del secondo comma, Art. 2 del bando
di concorso, contenuta nelle pagine da 1 a 29, dell'allegato A alla presente deliberazione.
- piano di recupero e inserimento urbanistico di cui alla lettera b, del secondo comma,
dell'Art. 2 del bando di concorso, contenuto nelle pagine da 50 a 53 dell'allegato A e
nell'attestazione di conformità di cui all'allegato B alla presente deliberazione (il progetto
pertanto si configura quale attuazione del PRG senza alcuna previsione di variazione).
- progetto preliminare dell' intervento di risanamento conservativo degli alloggi, di cui alla
lettera c, del secondo comma, dell'Art. 2 del bando di concorso, contenuto nelle pagine da
35 a 69 dell'allegato A.
- programma di sperimentazione, di cui alla lettera d, del secondo comma, dell'Art. 2 del
bando di concorso, contenuto nelle pagine da 70 a 73 dell'allegato A.
- scheda dati statistici, di cui alla lettera e, del secondo comma, dell'Art. 2 del bando di
concorso, contenuti nelle pagine 77 e 78 dell'allegato A.
- programma di accompagnamento sociale, contenuto nelle pagine da 9 a 34 dell'allegato
A, che contiene anche gli interventi previsti per la formazione professionale e l'avvio
all'occupazione dei residenti nel quartiere.
Il lavoro è stato svolto anche attraverso la costituzione di un tavolo che ha raccolto i soggetti
che interagiscono o vorrebbero interagire con il quartiere in una dimensione locale e con un'ottica
di tipo partecipato. Detto tavolo ha affiancato il processo di formazione del programma di
recupero con riunioni periodiche, durante le quali sono stati esposti ed ascoltati progetti a diverso
grado di maturazione.
Questi progetti sono stati recepiti tra le azioni di sviluppo locale del Contratto di Quartiere,
assieme ad un percorso mirato a consolidare la modalità di lavoro fin qui seguita, ad incrementare
lo scambio di informazioni ed a integrare le diverse prassi operative sul territorio, perseguendo
obiettivi condivisi.
Il bando di concorso prevede inoltre che venga individuato un responsabile del Contratto
di Quartiere che assuma e coordini le opportune iniziative per il raggiungimento degli obiettivi
prefissati e costituisca riferimento, nelle diverse fasi procedimentali, del Segretariato generale del
Comitato per l'Edilizia Residenziale (C.E.R.) e della Regione Piemonte. A tale scopo si propone
di individuare l'Arch. Giovanni Magnano, Dirigente del Progetto Speciale Periferie.
Partecipano al programma degli interventi sia la Città che l'Agenzia Territoriale per la Casa
(ATC), già IACP.
In proposito, l'ATC ha approvato le linee guida e gli obiettivi contenuti nell'allegato
programma con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 18 maggio 1998.
La Città partecipa al Contratto di Quartiere con il finanziamento delle opere di sistemazione
e ristrutturazione degli spazi pubblici di relazione: strade, parcheggi pubblici, verde e arredo
urbano.
Considerata l'importanza che le opere di riqualificazione degli spazi pubblici rivestono per
il raggiungimento della riqualificazione urbana del quartiere di via Arquata, tali opere verranno
realizzate a prescindere dal buon esito della domanda di finanziamento.
Analogamente sono previste, a carico della Città, azioni di sviluppo locale partecipato, che
consistono nell'attuazione di progetti a carattere socio assistenziale e socio culturale, nonché nella
realizzazione di corsi di formazione professionale volti alla promozione di attività imprenditoriali
e occupazionali dei residenti.
Poiché anche queste azioni sono ritenute di fondamentale importanza per la riqualificazione
del quartiere, la Città si impegna alla loro realizzazione a prescindere dal buon esito della domanda
di finanziamento. In tal modo si intende assicurare l'avvio di un programma minimo di
rigenerazione sociale, ritenuto indispensabile per la zona interessata dal Contratto di Quartiere.
Il Programma prevede inoltre la ristrutturazione e l'adeguamento alle norme di sicurezza del
salone da destinare al cinema ed allo spettacolo, di rilevanza locale, sito in corso Dante 14.
Queste opere possono essere finanziate dalla Regione Piemonte nell'ambito dei fondi
destinati ai Programmi di Recupero Urbano.
Il programma degli interventi prevede anche il risanamento conservativo delle parti comuni
degli edifici. Queste opere possono essere finanziate dal Ministero in proporzione alle quote di
proprietà dell'ATC. Ma l'ATC, per realizzare i lavori deve disporre dell'intera somma, comprese
le quote a carico dei proprietari privati. Inoltre, dati i tempi ristretti, non è possibile acquisire la
delega da tutti i condomini.
Pertanto, per assicurare la copertura finanziaria per le opere di risanamento conservativo
delle parti comuni, la soluzione più opportuna si ritiene sia il ricorso al Fondo Investimenti
Piemonte (FIP), che anticipa il finanziamento totale, da restituire in 10 anni, rivalutato.
E' perciò opportuno chiedere alla Regione Piemonte di prevedere una misura apposita nella
redazione della legge regionale di programmazione del Fondo Investimenti Piemonte per gli anni
1999, 2000 e 2001.
Questi finanziamenti dovrebbero essere assegnati all'ATC, a fronte dell'impegno a recuperare
le somme dai singoli proprietari.
Per i casi nei quali non fosse possibile applicare questa misura, perché i privati si trovano in
condizione di indigenza, si valuteranno i singoli casi in relazione alla possibilità di utilizzare i fondi
per l'assistenza economica agli anziani di cui alla deliberazione del Consiglio Comunale del 14
febbraio 1984 (mecc. 8309600/19).
Nel corso dei lavori di preparazione del programma sono state concordate azioni coordinate
che coinvolgono, oltre al Comune, diversi Enti Pubblici operanti nel territorio interessato dagli
interventi: l'ATC, la Regione Piemonte e l'Azienda Elettrica Municipale.
Il coordinamento di tali azioni richiede l'assunzione di impegni e il rispetto di accordi
specifici da parte dei singoli Enti Pubblici.
Si propone di prendere atto degli impegni che ciascun Ente ha assunto in modo informale e
che perfezionerà attraverso la sottoscrizione di appositi accordi, secondo la descrizione sintetica
riportata nell'allegato E alla presente deliberazione.
E' opportuno, pertanto procedere all'approvazione della proposta di Contratto di Quartiere
costituita dagli elaborati allegati.
Tutto ciò premesso,
3) di inviare il presente atto alla Regione Piemonte perché venga esaminato e trasmesso al
Segretariato Generale del CER per l'ammissione al finanziamento per la somma di Lire
20.000.000.000, come risulta dalle schede progettuali contenute nell'allegato A;
4) di richiedere alla Regione Piemonte, nell'ambito della programmazione delle risorse regionali
destinate al Fondo Investimenti Piemonte, la predisposizione delle risorse necessarie a
coprire comunque l'anticipazione dei fondi a carico dei privati proprietari residenti negli
alloggi ceduti dall'ATC, onde garantire la possibilità di realizzare gli interventi di
risanamento conservativo delle parti comuni previsti dal programma sugli immobili non di
totale proprietà pubblica;
5) di chiedere alla Regione Piemonte la partecipazione finanziaria al programma attraverso il
finanziamento della ristrutturazione del cinema sito in corso Dante 14, come risulta dalla
scheda Q, di cui all'allegato D alla presente deliberazione, per Lire 1.772.265.000;
6) di prendere atto che l'ATC partecipa al programma di interventi, attraverso il finanziamento
della ristrutturazione dell'impianto idrosanitario degli edifici per un importo di Lire
1.679.444.000, come risulta dal piano finanziario, di cui all'allegato A alla presente delibera
(pag.18);
7) di prendere atto degli impegni, che ciascun Ente Pubblico ha assunto in modo informale e
perfezionerà con la sottoscrizione di appositi accordi, in merito all'attuazione del Contratto
di Quartiere come risulta dal documento di sintesi di cui all'allegato E alla presente
deliberazione;
8) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente
provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 47, 3° comma, della Legge 8
giugno 1990, n. 142.
______________________________________________________________________________