Daniela Bozzetto
Un occhio fisso e dilatato che s’avvicina piano piano, quasi a contatto, per sentire il pulsare, spiare lo scorrere degli umori, percepire il calore di forme
indefinite, in bilico tra organico e inorganico.
Le fotografie di Daniela Bozzetto, con un passato da pittrice, sono immagini
che esplorano ciò che sta sotto la superficie. Esplora il non detto, quello che
si riesce a intercettare più con i sensi che con la ragione. Quell’elettricità che
si avverte quando il nostro sesto senso agisce, facendo “sentire” sensazioni
difficili da spiegare. Quella sfera che confina tra carne e spirito, tra naturale e
sovrannaturale, turgido e in decomposizione. I suoi ritratti e racconti fotografici –scatti dal vero mai ritoccati– sono sempre connotati da un’atmosfera
sottovuoto e algida, come in una teca, che racchiude l’arcano in un vaso di
pandora. C’è una commistione tra repulsione e attrazione. L’attenzione si
blocca e si sta ad osservare come il tempo lavora sulla vita, sulle cose in vita.
Forme estratte dal loro contesto e dal loro habitat narrativo per evocare altro;
magari ravvicinate in macro. Uova sode che si maculano, che si fagocitano,
mancanti di parti, diventano ovuli, cellule, pianeti, bulbi. Saponi che si crepano, colano, mostrano rughe come porzioni di pelle coltivata in laboratorio.
Dietro l’angolo c’è sempre un fascino per la mutazione, per il feticcio, che si
inserisce nella galassia artistica del post human, con un gusto per il macabro
rielaborato in una richiesta di partecipazione emotiva e sensoriale verso il
pubblico.
La superficie di uova, saponi, placente, denti diventa pelle che respira, forse
aliena o mutante, forse nuove forme, in una fascinazione perturbante che
pone il soggetto al centro, con uno stilema di clinicità minimal, da cui è
difficile distogliere lo sguardo, nonostante l’inquietudine.
Nata a Torino nel 1971
Diplomata all'Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino
PERSONALI
1997. Circolo De Amicis, Torino
1998. Peste, Hiroshima mon amour, Torino
2000. Àuto da fé, Spazio Fine, Torino
2000. Café des Artes, Torino
2004. Progetto Compote, casa privata, Torino
COLLETTIVE
1997. 100% black out, Le Arcate dei Murazzi del Po, Torino
1999. Azimut, Torino
1999. Les gens que j’aime, casa privata, Torino
1999. Tuttologica, Le Arcate dei Murazzi del Po, Torino
1999. Vietato sporgersi dentro, Centro Culturale Anita, Aosta
2000. Reazione Arte, Biblioteca Civica, Carignano (To)
2000. Confronti - Gegenüberstellungen, Galleria Sommeiller, Pinerolo (To)
2001. Nascita e rinascita, Espace, Torino
2003. Trundle Studios, Londra
2004. JK gallery, Londra
d_bozzetto@hotmail.com