INTRO |
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Fiorenzo Alfieri
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Ha raggiunto
la dodicesima edizione la rassegna Nuovi Arrivi e, come era già
avvenuto nel 2005, anche quest’anno l’Assessorato alla Cultura
del Comune di Torino ha scelto come sede l’Accademia Albertina delle
Belle Arti di Torino. Una location più che mai azzeccata, perché
in questo modo le opere di sei giovani artisti emergenti, selezionati
con acribia e passione da Olga Gambari, sono esposte all’interno
di un Istituto di Alta Cultura che ha come mission prioritaria la formazione
di giovani artisti. Così facendo i primi e i più attenti
spettatori saranno proprio gli studenti dell’Accademia e forse non
è un caso che in questa XII puntata sia assai aumentato il numero
di autori che si sono formati o che ancora frequentano i corsi di Pittura,
Scultura, Decorazione, Grafica e Scenografia all’Albertina.
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UN PASSAPORTO PER IL MONDO
Prosegue nel 2006 con la seconda edizione di Passaportoil sostegno di
UniCredit Private Banking a Nuovi Arrivi: una borsa viaggio in una capitale
europea e un premio d’acquisto per il vincitore, che entra così
a fare parte della collezione d’Arte Contemporanea del Gruppo
UniCredit. |
L’arte
da sempre rappresenta un insieme di valori. Valori che sono al contempo
universali ed estetici, di storia e di cultura, trasmessi dall’immagine
delle opere ma anche dal loro significato. E, come i valori più
profondi, anche l’arte non ha confini. Non ha confini estetici.
Luigi Guidobono Cavalchini Garofoli |
CENTRO
DOCUMENTAZIONE ARTI VISIVE
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La
dodicesima edizione di Nuovi Arrivi conferma il ruolo che questa manifestazione
ha assunto negli ultimi anni: un trampolino di lancio per artisti emergenti.
Luigi Ratclif |
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Proposta
per un piccolo gioco: Anormalità. Normalità. Parole che slittano una nell’altra, a cominciare dalla lingua che le pronuncia e l’orecchio che le ascolta. Se provi a leggerle, con l’articolo davanti, suonano uguali, ambigue sin dal suono che emettono, onomatopeiche in maniera diretta riguardo al loro stato e definizione. Non c’è nulla di più anormale della normalità e viceversa. È una questione di punti di vista, di prospettive, sguardi. La realtà è un coacervo di esperienze e percezioni soggettive, che genera realismi paralleli. Una giornata qualsiasi, piena di gesti qualsiasi, naturali e normali. Ma quanti modi ci sono per alzarsi dal letto, per tenere una penna in mano, camminare, fare l’amore, bere un bicchiere d’acqua? Quando si dice “normale” si concorda e accetta una modalità per convenzione, un modello praticabile e collettivo, perché ogni individuo rappresenta un’anomalia allo status. Così partendo da un codice comunicativo accettato, cioè proprio cosa sia normale e cosa non, è partito il lavoro nel gruppo dei giovani artisti di Nuovi Arrivi 2006, arricchito quest’anno da un “workshop” che ha accompagnato tutta la gestazione della mostra, con il coordinamento dell’artista Luigi Gariglio. La forma è stata quella di un vero work in progress, il tema è stato sicuramente stimolato dal fatto che, in tutti e sei, esistono un rapporto e una riflessione sulla sottile inquietudine relativa alla normalità apparente del contesto in cui si vive, ambiente naturale e metropolitano, spazio pubblico e privato. Anche il lavoro di gruppo che in questi mesi si è svolto, concretizzato in un dialogo continuo tra incontri e chat di confronto tra i giovani artisti, ha usato le categorie di a/normalità per creare spunti produttivi verso l’elaborazione di un’opera comune.Via via si sono ripuliti i progetti che nascevano, e si è arrivati all’essenzialità più assoluta di un’attenzione che registra i propri rumori quotidiani. Per chiedersi se sia normale, e viceversa, la guerra o la pace, la vita o la morte, il bianco o il nero, bisogna partire dai gesti più comuni, da ciò che praticamente facciamo, mangiamo, odoriamo, pensiamo mentre ci si interroga sulle grandi questioni esistenziali. Lì è la chiave di lettura, l’inizio dell’incontro e della conoscenza reciproca, per tollerare le altrui a/normalità.Alla fine del cammino appare un’unica grande categoria, lanormalità, dove ogni individuo è compreso e accolto. Condiviso. Olga Gambari |
ANTONELLA
MORABITO - ANTONIO LA GROTTA - FRANCESCA RENOLFI - GABRIELE OTTINO - GIORGIO
RUBBIO - PIXEL PANCHO
ZONA ARRIVI Alessandro Gioiello - Eva Frapiccini -
WORK IN PROGRESS Luigi Gariglio
dal 10 novembre al 07 dicembre 2006
Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino