a cura di Olga Gambari |
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FRANCESCA RENOLFI
Gattinara (VC) 1980 2006.
Premio Dams. Biennale Giovani Artisti, Pinacoteca Nazionale, Bologna |
Al
centro c’è il proprio corpo, osservato con l’autoritratto
in un’indagine che cerca ombre, esalazioni, scorci ed auree per
capire la materia impalpabile che si muove dentro. Francesca Renolfi prende
il sé visibile e sensibile, il luogo più familiare, osservandolo
come un terreno d’indagine; ne fissa le sfaccettature e ne immagina
sfumature, per scoprire aspetti in controluce che raccontino altre storie.
Il suo è un lavoro di autoritratto dove la fotografia si mescola
alla pittura, partendo dallo sguardo radiografico della fotocopia a cui
si sovrappongono l’olio e l’acrilico fluorescente. Serie di
copie simili e mai uguali.Autoscatti dove va in gioco la relazione del
doppio, del riflesso nell’immagine, in uno scandaglio dell’identità
che assume le tinte del chiaro di luna e del mare profondo. L’artista
si guarda come altro da sé, e si riconosce solo in parte, in un
lavoro di ombre dove vengono a galla tante identità parallele;
alcune vivono di notte, altre di giorno. Per questo la pratica della serie,
come un obbiettivo nascosto che scatta e scruta, cogliendo di sorpresa,
e per questo la luce di wood, che mostra i molteplici aspetti del reale
che convivono contemporaneamente. |
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FRANCESCA RENOLFI
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