Paolo
Leonardo dipinge usando come supporto non la tela, ma i manifesti pubblicitari.
Sui poster affissi per strada allinizio della sua carriera Leonardo
interveniva con azioni illegali,
e stravolgeva con violenza neo-espressionista i volti belli e senzanima
dei testimonial
delladvertising. Oggi i manifesti se li procura legalmente e la
sua attenzione è rivolta
a far emergere ampie vedute urbane e paesaggi magmatici dove cè
un solo colore
dominante: il rosso carminio.
Creando un cortocircuito tra limmaginario della pubblicità
e il suo stile pittorico che si
rifà ad artisti celeberrimi come Francis Bacon e Mimmo Rotella,
lartista esprime la Weltanschauung
delluomo occidentale entrato nel terzo millennio. Non a caso lo
sviluppo di
tutto il suo lavoro è correlato ad una elaborazione testuale ricca
di riferimenti filosofici,
letterari e musicali (cfr. Senza titolo, Artema, Torino, 2002).
Credo lui dice che la riproduzione fotografica seriale,
nella pubblicità, nella televisione,
ma anche nel cinema, attraverso il continuo, ossessivo bombardamento dimmagini
cui ci sottopone, abbia portato ad una dequalificazione della nostra visione.
Per cui noi
oggi non siamo più in grado di vedere e siamo come diventati ciechi.
Penso inoltre che certe
immagini fotografiche abbiano in sé una vita autonoma, quasi un
potere magico. Io mi
prendo cura di loro e le consegno alleternità, dove ogni
metamorfosi è possibile.
Francesca Persano
Mantenendo
la bellezza,
prepariamo quel giorno di
rinascita in cui la civiltà
metterà al centro delle sue
riflessioni, lungi dai princìpi
formali o dai valori sviliti della
storia, quella virtù viva che
fonda la comune dignità del
mondo e delluomo, e che
dobbiamo ora definire di
fronte a un mondo che la
insulta.
Albert Camus
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