Vasilis Sarioglou

Grecia / Greece

Fotografia / Photography

 

"FLATTEn/rINGS". Questi "Flattening" non sono soltanto appiattimenti nella maniera pittorica, sulla forma raffigurata dell’oggetto, ma anche sull’oggetto stesso. L’intera serie è formata da oggetti che sono stati schiacciati e appiattiti in uno sforzo di far perdere loro la terza dimensione, la profondità. È un processo che ha luogo prima di fotografarli, come se cercassi di intensificare il processo dell’appiattimento fotografico appiattendo io stesso l’oggetto, prima che lo facciano la macchina fotografica e la pellicola. Per quanto riguarda l’altro termine, "Flatterings", è inserito nei pezzi attraverso l’uso di luci al neon. Sulla superficie del duratrans c’è una luce al neon che circonda l’oggetto raffigurato, esaltandolo appiattito e schiacciato. Gli oggetti, e di conseguenza le loro immagini, portano un segno innegabile di coercizione, di violenza, che viene identificato dai primi processi dell’effettivo appiattimento dell’oggetto, ma che suggerisce allo spettatore l’esistenza di una sorta di violenza anche nel secondo processo, quello della fotografia.
È nato nel 1968. MOSTRE personali. 1998: "Energies", Greek Photo Web. 1994: Photographic Center of Athens; Turman Art Gallery, Terre Haute, Indiana. 1993: "Photographs for E.E.C.’s Program Poverty-3", Università della Macedonia, Salonicco.

"FLATTEn/rINGS". These "Flattenings" are not only flattenings in the painterly manner, of the depicted form of the object, but also of the object itself. The whole series consists of objects that have gone through a process of squeezing and flattening, in an effort to take away their third dimension, their width. It is a process that takes place before photographing as if I were trying to overtake the photographic process of flattening and flatten the objects myself, before the camera and the film can do it. As for the other term, "Flatterings", it is a quality injected in the pieces through the use of neon lights. On the surface of the duratrans there is neon light that surrounds and glorifies the flattened, squeezed object. The objects, and their images consequently, carry an undeniable sign of force, of violence, that is identified in the first process of the actual flattening of the object, but suggests to the viewer the existence of another kind of violence in the second process also, in the process of photographing.
Born in 1968. SOLO EXHIBITIONS. 1998: "Energies", Greek Photo Web. 1994: Photographic Center of Athens; Turman Art Gallery, Terre Haute, Indiana. 1993: "Photographs for the E.E.C.’s Program Poverty-3", University of Macedonia, Thessaloniki.