Valèrie Joubert
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Il viaggio attraverso la relazione corpo/spazio è al centro di mio lavoro. Definisco tale relazione in una moltitudine di punti di contatto effimeri tra i corpi. Il senso del viaggiare che voglio evidenziare non è quello della meta da raggiungere ma nell’andare stesso, nell’uscire da sé, nell’accumulare di contatti, d’esperienze e di conoscenze che sempre trasformano chi è partito. Potrei anche parlare di "pali della luce" in movimento che permettono il passaggio d’energia quando entrano in contatto. Questi scambi energetici sono le chiavi di volte delle mie installazioni. Dal 1998 ho iniziato a lavorare con fotografie di gruppi di persone. La mia pratica non è esattamente ritrattistica né esattamente quella del fotoreportage. Scelgo un luogo unico che diventa il teatro della dinamica del gruppo". L’opera presentata "Spazi intimi" è nata nell’ambito di uno scambio interculturale tra l’Italia e la Germania.
è nata nel 1966. MOSTRE COLLETTIVE. 1999: "Poeticamente abita l’Uomo", Opere nel Parco Caprotti, Bergamo. 1998: "Dove vanno le nuvole", Francoforte; "Prego... dopo di Lei", Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo e Artimpresa Prima Edizione 1998. PREMI. Premio Speciale della direzione Artistica di Savignano Immagine Portfolio in Piazza 1999.
The voyage through the body/space relationship is at the centre of my work. I define that relationship in a multitude of ephemeral points of contact between bodies. The sense of journey that I want to highlight is not that of the destination to be reached, but of the travelling itself, of leaving oneself, accumulating contacts, experiences and knowledge that always transform those who set out. I could also speak of "light pole"’ in movement that permit the passage of energy when they come into contact. These exchanges of energy are the keys to the vaults of my installations. In 1998 I began to work with the photography of people in groups, and my process is neither exactly ritualistic nor exactly that of photoreportage. I choose a unique place that becomes the theatre for the dynamics of the group. The work presented, "Interiors Space", was born of an intercultural exchange between Italy and Germany.
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