I colloqui e le visite nei luoghi di privazione della libertà

Casa Circondariale Lorusso e Cutugno

I colloqui effettuati nel 2020 con le persone ristrette all’interno della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno sono stati in totale 444, suddivisi per Padiglione come da tabella:

I colloqui consentono alle persone detenute di segnalare quali siano le problematiche riscontrate durante la detenzione e permettono di offrire un supporto informativo sulle procedure da seguire per le diverse pratiche amministrative. Le persone accedono ai colloqui attraverso: la compilazione dell’apposito Modulo 393 (domandina), la segnalazione da parte di un soggetto esterno, la richiesta tramite email o posta cartacea.

 

La maggior parte delle persone detenute, nel corso del 2020,  ha lamentato problematiche legate agli affetti familiari, aggravate dalla distanza creatasi dalle sospensioni prolungate dei colloqui visivi dovuti alle misure restrittive in vigore. Fanno seguito le problematiche relative alle questioni di salute e alla difficoltà di accedere alle cure e ai presidi sanitari necessari.

 

Numerose sono state le richieste di aiuto relative a pratiche del Patronato dovute all’impossibilità di accesso all’Istituto da parte delle ACLI. Per questo motivo l’Ufficio Garante, soprattutto nei primi mesi di apertura estiva dopo il primo lockdown, si è fatto carico di reperire la documentazione necessaria di persone che ne facevano richiesta rispetto a: borse di studio, attestazioni DSU e ISEE, Naspi, Assegni Familiari, Pensioni Sociali, ecc.. La documentazione raccolta è stata poi inviata al Patronato per la regolare presentazione delle domande.

 

Un ampio numero di colloqui effettuato dall’Ufficio Garante riguarda i soggetti detenuti extracomunitari che incontrano difficoltà  a regolarizzare la loro posizione sul territorio, presentare richiesta di protezione internazionale oppure di sostegno nell’avvio delle pratiche per l’espulsione alternativa alla detenzione o per il trasferimento in un istituto estero. 

Di seguito il grafico riportante le varie motivazioni di intervento:

Nella prima fase di chiusura per l’emergenza sanitaria da Covid-19, nei mesi di marzo e aprile, i colloqui visivi all’interno della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno sono stati sostituiti da chiamate whatsapp. Ne sono state registrate in totale 112, suddivise per Padiglione come da tabella:

Ad eccezione del  periodo tra marzo e aprile (che si differenzia per l’uso di dispositivi elettronici), la metodologia di lavoro nel 2020 non ha subito sostanziali variazioni: ad ogni colloquio segue l’apertura di una pratica per fornire una risposta o un orientamento ai bisogni ed interessi della persona. La pratica si conclude con l’invio all’interessato, di una lettera cartacea contenente le azioni svolte dall’Ufficio.

La maggior parte delle volte il colloquio verte su problematiche dovute ad una scarsa conoscenza delle figure a cui rivolgersi e degli strumenti a disposizione della persona. Un esempio ne sono le numerose richieste di intervento per  motivi giudiziari, pratiche del patronato, problematiche relative alla casa e alla post detenzione, temi di non stretta competenza dell’Ufficio. Nel rispetto e nella tutela di tutta la sfera di diritti che concernono la persona detenuta, l’obiettivo è  indirizzare la persona verso canali adeguati e fungere da ponte tra il dentro e il fuori, al fine di aiutare la persona ad accedere ai servizi a sua disposizione.