Visita ad hoc del Garante nazionale al carcere di Torino “Lorusso e Cutugno”
Roma, 22 marzo 2021 – Sabato scorso il Presidente del Garante nazionale per i diritti delle persone private della libertà, Mauro Palma, si è recato nella Casa circondariale di Torino per incontrare una rappresentanza delle persone ristrette nella sezione femminile che avevano indirizzato nei giorni scorsi una lettera con osservazioni sulla realtà della propria esecuzione penale e con proposte circa la possibilità di ridurre il persistente sovraffollamento.
Nel gruppo che ha interloquito con il Garante nazionale era presente Dana Lauriola, il cui caso è stato recentemente oggetto di attenzione per il negato accesso a misure alternative alla detenzione nonostante la brevità della pena e per le motivazioni poste alla base del diniego. Ovviamente, il Garante nazionale non entra nel merito di tali decisioni. La visita era mirata ad accertare di persona le modalità attraverso cui la finalità costituzionale dell’esecuzione penale viene nel concreto perseguita nella situazione attuale. Le persone detenute presenti all’incontro hanno formulato proposte anche sul piano normativo che è compito del Garante nazionale raccogliere come elemento di comprensione delle difficoltà e delle attese che si avvertono ancor più forti nelle realtà chiuse in questo periodo critico per tutti.
L’occasione della breve visita all’Istituto torinese ha fornito la possibilità di verificare anche la permanenza di condizioni assolutamente inaccettabili nella parte dell’Istituto che ospita persone in osservazione psichiatrica. Più volte il Garante nazionale ha segnalato che le condizioni previste per chi si trova in condizioni di disagio psichico, spesso molto rilevante, all’Interno della sezione prevista non sono rispettose né della dignità e della sofferenza delle persone coinvolte, né della dignità di coloro che operano nella sezione con compiti di garanzia e sicurezza in una situazione di grave difficoltà. Il Garante ha preso atto della chiusura ormai da mesi di un ambiente riportato alla luce della cronaca torinese nei giorni scorsi, così come è stato informato della previsione di lavori di risistemazione della sezione. Per questi ultimi ha chiesto oggi con lettera all’Amministrazione di essere informato sui tempi di realizzazione e sulle specifiche progettuali al fine di assicurarsi che i lavori non comportino una ulteriore restrizione dei già angusti spazi di ciascuna stanzetta di pernottamento.
Su questo attende un riscontro rapido perché non si può rispondere all’emergere di una situazione soggettiva patologica con condizioni che offendono la dignità della persona.