Concedere la cittadinanza italiana a Patrick Zaki. E’ l’obiettivo della mozione che sarà presentata a Palazzo Madama dal Pd è che conta trai firmatari anche la senatrice a vita Liliana Segre, alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, Italia viva, + Europa, Lega e del gruppo Misto. Un documento bipartisan voluto dal dem Francesco Verducci e che punta a “impegnare il governo a provvedere con urgenza al riconoscimento della cittadinanza italiana a Patrick Zaki”, secondo quanto stabilisce la legge 91/92 e “ad adoperarsi con maggiore vigore in tutte le sedi europee e internazionali perché l’Egitto provveda, senza ulteriori indugi, al rilascio”.
Un’iniziativa bipartisan, a cui oltre a molti senatori dem ha aderito anche Maria Saponara del Carroccio. La mozione del vicepresidente della commissione Cultura e istruzione arriva a pochi giorni dalle parole del nuovo segretario del Pd, Enrico Letta che durante il suo discorso all’assemblea del PD di domenica ha ricordato la necessità di portare avanti la battaglia per la liberazione dello studente egiziano dell’università di Bologona detenuto al Cairo.
La mozione ricorda che la legge 91/92 consente di riconoscere allo straniero la cittadinanza italiana tramite un decreto del presidente della Repubblica, che puà firmarlo dopo aver sentito il Consiglio di Stato e dopo aver ottenuto un’apposita deliberazione del consiglio dei ministri. Mattarella, quindi, potrebbe concedere la cittadinana italiana a Zaki per “eminenti servizi resi all’Italia o quando ricorra un eccezionale interesse dello Stato”. Un interesse configurato, secondo la mozione, dalla “drammatica condizione in cui versa lo studente egiziano, sottoposto a un’ingiusta carcerazione e a condizioni inumane da parte di un regime che viola sistematicamente i diritti dei dissidenti politici”.
L’attivista e ricercatore egiziano è detenuto al Cairo dal 7 febbraio di due anni fa, un arresto avvenuto nel 2020 quanto è stato prelevato dagli agenti dell’Agenzia di sicurezza nazionale egiziana all’aeroporto del Cairo e arrestato. I pm di Mansoura, sua città natale, hanno ordinato la detenzione preventiva contestandogli i reati di “istigazione a proteste e propaganda di terrorismo sul proprio profilo Facebook”. Al momento dell’arresto, ricordano i senatori, Zaki stava frequentando un master presso l’università di Bologna. Studiava in Italia e, si sostiene nella mozione, gli va riconosciuta quanto prima la cittadinanza italiana.
Tra i firmatari del documento ci sono anche i senatori Paola Boldrini, Luciano D’Alfonso, Vincenzo D’Arienzo, Danila De Lucia, Andrea Ferrazzi, Vanna Iori, Daniele Manca, Salvatore Margiotta, Gianni Marilotti, Gianni Pittella, Tatiana Rojc, Sandro Ruotolo, Dario Stefàno e Mino Taricco.