Carceri, la ministra Cartabia incontra i vertici del Dap: “Partite le vaccinazioni di detenuti e personale”
E da qui, subito, arriva la prima notizia. Negli istituti penitenziari sono partite le vaccinazioni sia del personale, sia dei detenuti. Per i primi da un paio di settimane, per i secondi da qualche giorno. E nell’elenco figurano le carceri siciliane (a Catania), dell’Abbruzzo (a L’Aquila), del Friuli.
A questo tema la ministra della Giustizia Cartabia dedica le prime attenzioni. Perché “proteggersi dal virus è indispensabile ed è essenziale e urgente che le vaccinazioni nelle carceri proseguano velocemente”. “Il governo – dice Cartabia – ha fatto tutto quello che aveva in suo potere inserendo tra le priorità del programma vaccinale le carceri insieme agli altri luoghi di comunità”. La ministra ha preso il formale impegno di “seguire con attenzione l’andamento delle vaccinazioni sul territorio nazionale” rendendo pubbliche tutte le notizie e le informazioni che saranno pubblicate sul sito del ministero della Giustizia, proprio come ogni settimana vengono resi noti i dati del contagio.
Nel suo breve discorso la Guardasigilli, che già a Milano incontrava abitualmente i detenuti di san Vittore per parlare di Costituzione, definisce il carcere “un luogo di comunità, nel quale di conseguenza la situazione complessiva e il benessere di ciascuno alimenta quello di tutti”. Da qui scaturisce la considerazione che per affrontare la pandemia non si può prescindere dal fatto che il carcere è un insieme di persone, una comunità appunto, nella quale contano ovviamente le condizioni di ogni singola persona, ma la storia di un detenuto diventa poi quella di tutti.
Cartabia è realista. Ammette che “i problemi e le difficoltà sono moltissime” e dice espressamente “non vi prometto che le risolverò tutte”. Ma, aggiunge, “ogni vostra esigenza non sfuggirà all’attenzione del direttore e alla mia”. Nei prossimi giorni Cartabia incontrerà anche i sindacati.
Reagisce con soddisfazione il Garante dei detenuti del Lazio e dell’Umbria Stefano Anastasia: “Non avevamo dubbi che la ministra Cartabia avrebbe dato un impulso decisivo alla vaccinazione delle comunità penitenziarie. Ma, a questo punto, aspettiamo un corale e sollecito riscontro da tutte le Regioni, in modo che in poche settimane possano essere vaccinati tutti i detenuti, gli operatori e i volontari impegnati nelle carceri italiane.”.