Il Fondo Alberto e Angelica Musy vuole proseguire il tour teatrale “Game Over: per un nuovo inizio” nelle scuole e parlare di carcere a 1500 ragazzi.
E in questo modo parlare agli adulti di domani di seconde opportunità, riscatto, ma anche di errori, speranze, voglia di partecipare.
Chi siamo
Il Fondo Alberto e Angelica Musy crede nel reinserimento sociale delle persone detenute grazie allo studio e al lavoro e coltiva un grande sogno: dimostrare che nella vita vale sempre la pena dare e darsi una seconda opportunità.
(Foto: Angelica con Stefano Bollani e il Direttore Domenico Minervini incontrano gli studenti detenuti nel Polo Universitario del Carcere di Torino)Una storia breve (per ora!) ma intensa
Per raccontare le origini del Fondo Musy è indispensabile raccontare di Alberto e di Angelica.
Alberto Musy: avvocato, professore di Diritto (il più giovane Ordinario d’Italia), Consigliere Comunale a Torino, padre di 4 figlie, marito di Angelica, vittima di un agguato il 21 marzo 2012.
Angelica, dopo la tragica scomparsa di Alberto, istituisce un Fondo che con le sue attività possa parlare ancora di Alberto, delle sue passioni, dei suoi interessi, del suo impegno per la comunità e del suo sguardo ottimista sul prossimo e sul mondo. Nasce così, nel 2014, il Fondo Alberto e Angelica Musy.
Il Fondo ha già fatto tanta strada:
- Sostiene 14 borse lavoro per altrettanti detenuti studenti del Carcere di Torino
- Ha scritto e prodotto lo spettacolo teatrale “Game Over: per un nuovo inizio”
- Ha realizzato 18 repliche di “Game Over” incontrando circa 2500 studenti
- Organizza eventi di raccolta fondi e porta a conoscere la realtà del carcere artisti di primissimo piano: Paolo Conte nel 2016, Stefano Bollani nel 2018, Neri Marcorè nel 2019. Sempre al Teatro Regio, sempre sold-out!
Cosa faremo con il tuo aiuto
Porteremo in tour lo spettacolo teatrale “Game Over: per un nuovo inizio” scritto e interpretato da Elisabetta Baro e Franco Carapelle dell’Associazione Teatro e Società, con intermezzi di improvvisazione rap a cura di Alp King.
Con “Game Over: per un nuovo inizio” porteremo all’attenzione degli studenti che si affacciano alle prime grandi scelte della vita due storie vere, che corrono parallele: quella di Alberto Musy e della sua famiglia e quella di Flavio, un giovane che sta scontando una lunga pena in carcere. Un racconto che regalerà spazio per riflettere sulle seconde possibilità della vita, mostrando come a volte agli errori si possa porre rimedio.
In Game Over, le storie del carcere, degli errori commessi e la forza di chi si impegna per ripartire guidano i giovani spettatori in una riflessione dentro sé stessi, sul futuro e sui sogni da realizzare.
In due anni abbiamo incontrato circa 2500 studenti, ma non vogliamo fermarci qui.
Con il tuo sostegno quest’anno potremo incontrare altri 1500 studenti.
Perché portare in tour uno spettacolo sul carcere? E perché proprio ai ragazzi di IV e V superiore?
Perché vogliamo condividere un messaggio di positività e ottimismo proprio con coloro che si propongono di prendere in mano la propria vita, le proprie scelte, di lì a poco;
Perché il carcere è u no spazio lontano dal nostro immaginario ma che fa parte delle nostre città e può raccontare centinaia di storie di riscatto da cui ciascuno può imparare molto andando oltre le sbarre mentali del pregiudizio e dei luoghi comuni che ci separano dal mondo della detenzione.
Abbiamo bisogno di 10.000€ per incontrare almeno 1500 studenti.
Con questa somma:
– replicheremo “Game Over” in 7 scuole. Ogni replica ha un costo di 1.200 € in cui sono compresi i costi di organizzazione e comunicazione, il cachet degli attori, il trasporto delle attrezzature, i materiali per gli studenti.
– organizzeremo uno spettacolo finale in Carcere il 21 marzo , anniversario dell’attentato ad Alberto Musy, a cui inviteremo i detenuti studenti del Polo Universitario nel Carcere di Torino, una rappresentanza degli studenti incontrati nelle scuole, quanti lavorano nell’ambito dei progetti sostenuti dal Fondo e altri ospiti illustri.
(Foto: sala studio all’interno del Polo Universitario presso il Carcere) (Foto: Intermezzo rap di Alp King durante una replica di Game Over in una scuola di Torino)Con chi stiamo collaborando?
- Il Polo Universitario presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”
- Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo
- Associazione Sulle Regole
- Teatro e Società
Come ti ringrazieremo?
Tutti i doni della campagna sono stati realizzati dalle tante realtà che lavorano all’interno della Casa Circondariale di Torino.
Se doni 20€ diventi “SPETTATORE DELLA DIVERSITA'” e ottieni uno dei pesciolini-segnalibro in stoffa realizzati dall’Ass. Arione in collaborazione con l’Ass. EssereUmani nell’ambito del Progetto L.E.I., uno spazio dove le detenute del padiglione femminile del carcere Lorusso e Cutugno imparano le prime basi del cucito, ma non solo. Capita infatti che le donne riprendano in mano matite e pennelli per dare vita a creazioni ibride che sanno esaltare la fantasia di ognuna.
Se doni 50€ diventi “FAN DEL RISCATTO” e ottieni ua selezione delle migliori miscele di caffè prodotte dalla Coop. Pausa Cafè. Le materie prime sono importate direttamente dai produttori di caffè dei presidi internazionali di Slow Food del Centro America. La tostatura a legna, lenta e leggera, avviene presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino.
Se doni 100€ diventi “ABBONATO ALLA BONTA'” e ottieni un duo di birre della Coop. Pausa Cafè da condividere con gli amici. La Birra nasce ai piedi del Monviso, nel carcere di Saluzzo dove i detenuti producono birre artigianali ispirate ai tradizionali stili: Pils, Ale, Weiss, Saison vengono riproposti con attenzione alle tradizionali metodologie produttive.
Se doni 100€ diventi “ABBONATO ALLA BELLEZZA'” e ottieni una T-shirt a scelta, selezionabile dal catalogo 2019 della Coop. Extraliberi, che stampa tutte le magliette della sua collezione all’interno del padiglione E del Carcere di Torino.
Se doni 500€ diventi “PRODUTTORE DEL FUTURO'” e avrai la possibilità di godere di una cena speciale all’interno del carcere di Torino, presso il ristorante di Liberamensa, aperto ormai da 11 anni “all’interno delle mura”. Un menù degustazione che coinvolge detenuti lavoratori dalla composizione al servizio, in una formazione continua e stimolante.
Fonte: produzionedalbasso.com
Per continuare a leggere l’articolo: https://www.produzionidalbasso.com/project/possibilita-oltre-le-sbarre-il-fondo-musy-per-le-scuole-su-carcere-pregiudizi-e-scelte-di-vita/