Steve Coleman, sassofono alto
Jonathan Finlayson, tromba
Rich Brown, basso
Sean Rickman, batteria
Posto unico numerato € 10
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Steve Coleman non suona a Torino da così tanti anni che possiamo considerare questo concerto un “debutto” in città. Nel tempo il sassofonista americano, fondatore del movimento artistico M–Base, si è imposto come un caposcuola, creatore di una musica dal rigore geometrico, una sorta di hip hop matematico, che ha lasciato un segno indelebile sul jazz contemporaneo. Capace di attingere al bagaglio storico del jazz (Charlie Parker e Sonny Rollins su tutti) come di usare le musiche tradizionali latinoamericane o africane studiate con passione e rigore, Coleman riesce ad amalgamare il tutto con la propria cifra stilistica distintiva, fatta di figure ritmiche funk che spingono melodie e improvvisazioni labirintiche, connesse a simbologie che collegano le parti del corpo umano, i ritmi biologici e l’ordine del cosmo. Nel suo storico gruppo brillano alcuni tra i musicisti più incisivi della scena statunitense, su tutti il trombettista Jonathan Finlayson.