Una mostra con cui si presenta al pubblico il nuovo capitolo collezionistico del Museo: 471 dischi d’artista, una collezione il cui nucleo principale fu raccolto negli anni da Giorgio Maffei e a cui la GAM ne ha aggiunti di ulteriori, in una logica di accrescimento futuro della raccolta.
La collezione è rappresentativa di molte tra le più importati sperimentazioni artistiche di ambito sonoro e poetico, a partire dalle prime ricerche sonore futuriste con performance di declamazione dinamica ed esecuzioni musicali di Filippo Tommaso Marinetti e Luigi Russolo. Il Dadaismo è rappresentato da opere di Richard Huelsenbeck, Kurt Schwitters, Tristan Tzara, Hugo Ball e Raoul Hausmann con i loro fono-poemi composti di sillabe in puro rapporto asemantico.