Quarta edizione particolarmente ricca sia nel programma sia nel coinvolgimento attivo dei sempre più numerosi partner e della città. Muoversi fra le culture, viaggiando grazie al cinema, consente di scoprire dei tratti comuni che, dal nostro punto di vista, non riusciamo a immaginare. Eppure la condizione umana nel lavoro è sicuramente un tema universale. Il lavoro come strumento per trovare un posto nella società, come occasione di riscatto e crescita, ma anche come vessazione, simbolo di lotta per i diritti e talvolta reso, nei fatti, una schiavitù.
L’edizione di quest’anno, allarga lo sguardo sul panorama internazionale e accoglie opere da diverse parti del mondo, dove il filo comune è sempre una doppia lotta: per i diritti del lavoro, per i diritti grazie al lavoro. Per questo le parole «lavoro» e «diritti» sono così collegate fra loro e sono l’asse lungo il quale il festival, diretto da Annalisa Lantermo, continua a muoversi.
Il Festival si apre martedì 3 ottobre con il film coreano Da-eum so-hee (Next Sohee) di July Jung (Corea del Sud, 2022, 134′), che racconta l’esperienza traumatica di una studentessa che lavora in un call center e che viene schiacciata dalla pressione insostenibile messa in atto da un’impresa senza scrupoli.
Per maggiori informazioni: https://www.jobfilmdays.org/