Alla GAM è presentata un’esposizione dedicata a Simone Forti, influente artista nello sviluppo delle pratiche performative contemporanee.
La mostra pone in dialogo due recenti acquisizioni della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT: opere storiche realizzate da Forti all’inizio degli anni Settanta: un video, Bottom, del 1973 e una serie di 4 disegni, Illuminations, del 1972.
Movimento e suono, la loro inestricabile relazione, è ciò che lega le opere esposte. Il suono si propaga. I corpi e l’intero ambiente rispondono e al contempo determinano quelle vibrazioni. Forti mette in risonanza sé stessa e il mondo attorno. L’intero suo percorso artistico agisce come un diapason: assorbe e crea onde attraverso lo spazio, siano esse fatte di gesti, di voci o di musica.
Un’altra mostra è dedicata a Gianni Caravaggio, la terza di un ciclo rivolto al lavoro di artisti italiani, di volta in volta accostato ad alcune riflessioni di poetica.
Dall’intera mostra emerge il potere evocativo delle opere e delle immagini che, nel presentare se stesse, rimandano sempre anche a ulteriori immagini e ad ulteriori significati. Il pensiero che riconosce tali rimandi è il pensiero per analogiam, dove ogni forma è anche metafora e dove in ogni granello di materia si può riconoscere inscritto l’emblema del tutto. Il pensiero per analogia trova nel finito la memoria dell’infinito e nella più piccola realtà la presenza di quanto ci sovrasta: i visitatori troveranno tra le opere un panno posato a terra, una coperta nera ricamata di stelle bianche, disposte in un preciso ordine.
Per maggiori informazioni: Simone Forti (dal 20/10/23 al 25/02/24) e Gianni Caravaggio (dal 1/11/23 al 17/03/24)