Il 25 aprile del 1945, il nostro Paese salutava l’avvio di una nuova stagione della sua storia, lasciandosi alle spalle anni terribili, che lo avevano segnato profondamente. La Liberazione arrivava come punto di partenza, a segnare l’inizio di un percorso verso un futuro diverso, una speranza condivisa che gettava le basi per quella libertà e quella democrazia in cui, ancora oggi, ci troviamo a vivere. 79 anni dopo, il 25 aprile è il momento del doveroso tributo, del necessario ricordo e del commosso ringraziamento, ma, al contempo, dell’affermazione di una grande responsabilità, che dobbiamo sentire sempre più nostra.
Nel corso del tempo, molte delle persone che hanno vissuto quella stagione ci hanno lasciato: persone con cui abbiamo avuto la fortuna di condividere parte del nostro cammino, che hanno combattuto per la libertà e hanno continuato a diffondere i valori della Resistenza e l’importanza di ciò che il 25 aprile rappresenta. A loro, e a tutte e tutti coloro che hanno contribuito alla lotta per la riconquista della democrazia, va la riconoscenza della nostra Città: Torino ha saputo lottare in prima linea per contribuire a riaffermare i valori che hanno costruito la base del Paese in cui viviamo, e che ancoraoggi ne sono pilastri fondanti.
Anno dopo anno, abbiamo il compito di rinsaldare quei valori che contraddistinguono questa giornata, che non può e non deve correre il rischio di trasformarsi in una ricorrenza vuota di significato. Non celebriamo soltanto il momento in cui, per il nostro Paese, si chiudeva una pagina fatta di oppressione e guerra, e se ne apriva una nuova, carica di speranza, nel segno della Libertà.
Quella di oggi è anche la Festa di tante persone, uomini e donne che, con coraggio e determinazione, hanno creduto in un futuro migliore, arrivando, a volte, a portare alle estreme conseguenze il loro sacrificio. Anche in ragione di quei sacrifici, il nostro pensiero deve andare a chi, a differenza nostra, si trova a vivere in situazioni di guerra, prevaricazione, mancanza di libertà.
In un momento storico come quello che stiamo attraversando, i valori del 25 aprile e della Resistenza sono più che mai necessari, così come è necessario continuare a tramandarli, perché anche le nuove generazioni abbiano la piena consapevolezza del fatto che, il 25 aprile di 79 anni fa fu un punto di partenza, il seme di una libertà che va coltivata, giorno dopo giorno.