Mostra dedicata a Mario Merz, in occasione del centenario della nascita dell’artista che si celebrerà il’1 gennaio 2025, negli spazi della Fondazione a Torino.
In esposizione una selezione di lavori tra installazioni, igloo, tavoli, tele e opere su carta. Alle opere già presenti nel primo allestimento, per questa nuova fase, si aggiungono tre altre opere imponenti in termini di contenuto e di misura.
Il progetto espositivo prende le mosse a partire dal concetto legato alla necessità di individuare la natura profonda che si cela dietro ai modelli per arrivare alla base del pensiero umano, il quale nella sua diversità è definito sempre da leggi che sfuggono allo scorrere del tempo e alla molteplicità degli ambienti. La frase che dà il titolo all’esposizione è stata estrapolata da uno scritto di Mario Merz e si ricollega a questa necessità di guardare alla natura e allo scorrere del tempo per poter raggiungere un senso di leggerezza concettuale, che si ritrova nel nucleo di opere presentate. Nei lavori in mostra vi sono elementi e concetti che si ripropongono e che si legano in un percorso che, citando sempre Merz, mantiene l’assurdità e la leggerezza della favola…
Sul sito ScatTo il Fotoblog di Torino è presente la mostra di Mario Merz