Speciale Elezioni 2001
PER SAPERNE DI PIÚ
LE SCHEDE ELETTORALI

La prima scheda per l'elezione dei deputati della parte maggioritaria, è simile a quella utilizzata per l'elezione del Senato, con una differenza: accanto al nome di ciascun candidato potranno comparire, posti sulla stessa riga, anche più simboli, fino ad un massimo di cinque.

Qualora un candidato sia collegato a più di cinque liste dovrà scegliere con quali dei simboli corrispondenti sarà contraddistinto sulla scheda. Il candidato collegato a più di una lista potrà, invece se lo ritiene, avvalersi di un simbolo differente da quelli delle liste a lui collegate, per sottolineare il valore unitario della candidatura.

Allo stesso modo, sarà possibile che un candidato utilizzi un simbolo particolare nel proprio collegio, diverso anche da quello utilizzato dai candidati aventi gli stessi collegamenti negli altri collegi della circoscrizione, e ciò per sottolineare una specificità politica locale.

L'elettore potrà esprimere il voto tracciando un solo segno, apponendolo o sul nome del candidato prescelto o su uno soltanto dei simboli corrispondenti o, comunque, all'interno del rettangolo che li contiene.

Il voto è valido solo quando è espresso con un unico segno e la scheda non contiene altre scritte o elementi di riconoscimento.

La seconda scheda per l'attribuzione dei seggi con il sistema proporzionale riporta accanto a ciascun simbolo i nomi dei candidati della lista circoscrizionale. Ciascuna lista non potrà presentare candidati in misura superiore a un terzo dei seggi spettanti alla circoscrizione (a seconda dei casi, dunque, le liste saranno formate da un minimo di uno ad un massimo di quattro candidati).

Nella lista potranno essere compresi anche nomi di candidati nei collegi uninominali della stessa circoscrizione, purché tra la candidatura del collegio e la lista stessa sia stato effettuato il collegamento. È possibile candidarsi, per la parte proporzionale, con il medesimo simbolo di lista in tre circoscrizioni.

L'elettore potrà esprimere il voto tracciando un solo segno sul simbolo della lista, senza esprimere un voto di preferenza per qualcuno dei candidati compresi nella lista. La lista, infatti, è "bloccata": se ad essa spettano degli eletti, questi sono proclamati secondo l'ordine in cui i nomi compaiono sulla scheda.

Possono partecipare alla ripartizione proporzionale solo quelle liste che hanno riportato almeno il 4% del totale nazionale dei voti espressi con la seconda scheda. Restano inutilizzati i voti riportati dalle liste con meno del 4% sul piano nazionale.

Una volta stabilito quali liste sono ammesse alla ripartizione proporzionale, si tratta di vedere come distribuire, tra di esse, i 155 seggi. È a questo punto che viene introdotto il cosiddetto "scorporo", un meccanismo finalizzato ad accrescere le possibilità di conquista dei seggi proporzionali per le liste che abbiano riportato poche vittorie (o nessuna) nei collegi uninominali. Per far ciò si "scorpora", cioè si sottrae, a ciascuna delle liste una parte dei voti ottenuti nei collegi uninominali dagli eletti collegati alle liste stesse: la sottrazione non riguarda, infatti, tutti i voti ottenuti dai candidati vincitori nei collegi uninominali, ma soltanto il numero minimo necessario per la vittoria, che corrisponde al numero dei voti ottenuto dal candidato arrivato secondo, aumentato di un voto. In nessun caso la sottrazione può però essere inferiore al 25% del totale dei voti validi espressi nel collegio (a meno che il candidato vincente abbia ottenuto egli stesso meno del 25%: in questo caso vengono sottratti tutti i suoi voti).

Se il candidato eletto nel collegio uninominale è collegato a più di una lista nella parte proporzionale, la sottrazione (sempre ai soli fini dell'attribuzione dei seggi proporzionali) viene suddivisa tra le diverse liste collegate in rapporto ai voti ottenuti da ciascuna di esse (con la seconda scheda).

Determinato nei modi descritti il totale nazionale dei voti che ciascuna lista può utilizzare, si procede alla ripartizione complessiva dei 155 seggi, stabilendo quanti di questi spettano a ciascuna lista.

I seggi assegnati a ciascuna lista sul piano nazionale vanno poi ripartiti fra le circoscrizioni, tenendo conto dei risultati relativi conseguiti in ciascuna di esse (scorporo pro quota).

Infine, una volta determinato il numero di eletti che in ogni circoscrizione spetta a ciascuna lista, vengono proclamati deputati i candidati presenti sulla scheda secondo i loro ordine nella lista stessa. Nel caso in cui il numero dei seggi cui una lista ha diritto sia superiore nella circoscrizione, al numero dei candidati inseriti (che può andare da 1 a 4), vengono proclamati deputati candidati non eletti nei collegi uninominali, fra quelli collegati alla lista considerata, che hanno riportato la più alta percentuale.

SENATO DELLA REPUBBLICA
COLORE DELLA SCHEDA: GIALLO PAGLIERINO
CAMERA DEI DEPUTATI UNINOMINALE
COLORE DELLA SCHEDA: ROSA
CAMERA DEI DEPUTATI PROPORZIONALE
COLORE DELLA SCHEDA: GRIGIO
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Informazioni a cura del Servizio Elettorale Città di Torino

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