Vice Direzione Generale Servizi
Tecnici - Ambiente - Edilizia Residenziale Pubblica - Sport
Settore Sostenibilità Energetica
Municipale
n. ord. 2
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 16
GENNAIO 2012
(proposta dalla G.C. 6 dicembre 2011)
Convocato il Consiglio
nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo
Civico, oltre al Presidente FERRARIS Giovanni Maria ed al Sindaco FASSINO
Piero, i Consiglieri:
ALTAMURA Alessandro ALUNNO Guido Maria AMBROGIO Paola APPENDINO Chiara BERTHIER Ferdinando BERTOLA Vittorio CARBONERO Roberto CARRETTA Domenico CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CERVETTI Barbara Ingrid COPPOLA Michele CURTO Michele |
DELL'UTRI Michele FURNARI Raffaella GENISIO Domenica GRECO LUCCHINA Paolo GRIMALDI Marco LEVI Marta LEVI-MONTALCINI Piera LIARDO Enzo LO RUSSO Stefano MAGLIANO Silvio MANGONE Domenico MARRONE Maurizio MORETTI Gabriele |
MUSY Alberto MUZZARELLI Marco NOMIS Fosca PAOLINO Michele PORCINO Giovanni RATTAZZI Giulio Cesare RICCA Fabrizio SBRIGLIO Giuseppe SCANDEREBECH Federica TRICARICO Roberto TRONZANO Andrea VENTURA Giovanni VIALE Silvio |
In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 41 presenti, nonché gli Assessori: CURTI Ilda - DEALESSANDRI Tommaso - GALLO Stefano - LAVOLTA Enzo - LUBATTI Claudio - PASSONI Gianguido - SPINOSA Mariacristina - TISI Elide.
Con la partecipazione del Segretario Generale PENASSO dr.
Mauro.
SEDUTA PUBBLICA
Proposta
dell'Assessore Lavolta.
Con deliberazione del Consiglio Comunale del 24 gennaio 2006
(mecc. 2006 00128/064), esecutiva dal 6 febbraio 2006, è stata approvata la
fusione con incorporazione della Società AMGA S.p.A. di Genova nella Società AEM
Torino S.p.A., che ha assunto la nuova denominazione IRIDE S.p.A. con sede a
Torino ed il trasferimento delle attività operative di AEM Torino S.p.A. alla
Società caposettore di pertinenza, denominata IRIDE Servizi S.p.A., con conseguente passaggio anche dei
Contratti di Servizio e delle Convenzioni in essere con la Città di Torino.
Pertanto, con determinazione dirigenziale del Settore
Pianificazione e Controllo Partecipazioni Aziendali, n. 479 del 6 novembre
2006, è stata assunta la presa d'atto con cui, a decorrere dal 31 ottobre 2006,
è divenuta efficace la sopracitata fusione ed, in particolare, il servizio
relativo alla manutenzione e gestione degli impianti di illuminazione pubblica
di proprietà della Città, già affidato all'AEM Torino S.p.A., è confluito nella
Società caposettore servizi agli Enti Locali IRIDE Servizi S.p.A..
Dall'1 luglio 2010, è diventato efficace l'atto di fusione per
incorporazione tra le società "IRIDE S.p.A.", di cui IRIDE Servizi
S.p.A rappresenta la società capo settore per le attività inerenti l'erogazione
dei servizi al Comune di Torino, tra cui la gestione degli impianti elettrici,
speciali, termici, di illuminazione pubblica e semaforici, ed "ENÌA
S.p.A.".
Pertanto, a partire da tale data la società incorporante, con
la nuova denominazione sociale di "IREN S.p.A.", ha assunto tutti i
diritti e gli obblighi delle società partecipanti alla fusione, proseguendo in
tutti i loro rapporti anteriori alla fusione stessa. Tali atti sono stati
approvati con deliberazione n. 75 della Giunta Comunale del 29 aprile 2009
(mecc. 2009 01800/064), esecutiva dall'11 maggio 2009, e conseguentemente se ne
è provveduto a prenderne atto con determinazione dirigenziale n. 341 del 6
agosto 2010 (mecc. 2010 04813/064) esecutiva dal 6 agosto 2010, mantenendo in
capo alla società controllata IRIDE Servizi S.p.A. la gestione dei servizi
erogati al Comune di Torino.
Come noto, la sensibilità verso i
problemi dell'ambiente e la necessità di ripensare gli spazi urbani con sempre
maggiore attenzione, richiedono uno sforzo volto al coordinamento dei temi
progettuali in una visione mirata alla valorizzazione dell'immagine complessiva
della Città.
La luce artificiale può e deve allora
essere vista non solo per l'aspetto tecnico, ma anche come momento essenziale
del modo di presentarsi della Città e come elemento determinante nel modellare
spazi urbani migliori: la luce artificiale crea e modella la Città di notte.
Peraltro, la necessità del "vedere
di notte" nasce in primo luogo da esigenze di sicurezza e la più antica è
quella della salvaguardia delle persone: l'illuminazione, pur senza scongiurare
il crimine, costituisce un elemento di difesa e di sostegno psicologico. Una
successiva esigenza, ancora di sicurezza, nasce dal traffico urbano: la luce artificiale
è necessaria per poter offrire una buona visione a chi guida un veicolo e
consentirgli di valutare le condizioni del percorso ed i suoi possibili
pericoli.
A questi aspetti si sono aggiunte,
successivamente, anche nuove esigenze di tipo ambientale, di valorizzazione
monumentale, paesaggistiche, di esaltazione dei colori, d'immagine urbana
notturna, che hanno portato allo studio e redazione, nell'anno 2000, di un
primo "Piano Regolatore dell'Illuminazione Comunale" e di un
"Piano della Luce Decorativa", che furono approvati con deliberazione
del Consiglio Comunale in data 18 dicembre 2000 (mecc. 0009798/06), esecutiva
dall'1 gennaio 2001.
Tali Piani, che richiesero anche la collaborazione
dell'Istituto Elettrotecnico Nazionale Galileo Ferraris, furono finalizzati,
nella loro prima stesura, a fornire le indicazioni relative ai parametri
tecnologici ed illuminotecnici da adottarsi nella progettazione dei nuovi
impianti di illuminazione pubblica.
A distanza di dieci anni dalla redazione
iniziale, la Civica Amministrazione ritiene opportuno, sentite e valutate le
diverse esigenze maturate nel tempo ed in esito all'approvazione della Legge
Regionale n. 31 del 24 marzo 2000, modificata dalla Legge Regionale n. 8 del 23
marzo 2004, integrata dalla deliberazione della Giunta Regionale n. 29-4373 del
20 novembre 2006, di attualizzare e rendere maggiormente funzionali alle nuove
realtà i Piani succitati mediante l'adozione di un nuovo "Piano Regolatore
dell'Illuminazione Comunale" ed un nuovo "Piano della Luce
Decorativa".
La tecnica e la cultura si sono nel
frattempo evolute, l'attenzione dell'opinione pubblica è cresciuta, la
necessità di contemperare l'esigenza di una buona illuminazione con il
risparmio energetico è oggi diventata indubbiamente prioritaria; si tratta allora di cogliere le disponibilità oggi
offerte dalle attuali tecnologie, anche come elementi decorativi coordinati,
per introdurle nelle progettazioni dello spazio urbano.
Sulla base di queste considerazioni
l'Amministrazione Comunale ha concordato con IRIDE Servizi S.p.A la redazione
del nuovo "Piano Regolatore dell'Illuminazione Comunale" (P.R.I.C.) e
del nuovo "Piano della Luce Decorativa" (P.L.D.) che, acquisite anche
le osservazioni fatte dai Settori Comunali interessati, vengono di seguito
illustrati:
Il Piano Regolatore dell'illuminazione
comunale
Sulla base delle considerazioni qui
accennate l'Amministrazione Comunale ha concordato, con IRIDE Servizi S.p.A.,
la redazione del nuovo "Piano Regolatore dell'Illuminazione Comunale"
(P.R.I.C.).
Il P.R.I.C. è costituito dai seguenti
elaborati progettuali:
Relazione; |
(allegato 1); |
Norme di attuazione; |
(allegato 2); |
Tavola 1 Impianti di alimentazione in serie ed in
derivazione - scala 1:25.000; |
(allegato 3); |
Tavola 1b Impianti di alimentazione in serie -
impianti oggetto di intervento di risparmio energetico - scala1:25.000 |
(allegato 4); |
Tavola 2 Vetustà degli impianti - scala 1:25.000 |
(allegato 5); |
Tavola 3 Tipo e colore delle sorgenti di luce - scala
1:25.000 |
(allegato 6); |
Tavola 4 Tipo di posa degli apparecchi di
illuminazione - scala 1:25.000 |
(allegato 7); |
Tavola
4a Tipo di apparecchi di illuminazione
- Apparecchi storici - scala 1:25.000 |
(allegato 8); |
Tavola 4b/1Tipo di apparecchi
di illuminazione - Apparecchi stradali - scala 1:25.000 |
(allegato 9); |
Tavola
4b/2 Tipo di apparecchi di illuminazione - Apparecchi stradali - scala
1:25.000 |
(allegato 10); |
Tavola 4b/3 Tipo di apparecchi
di illuminazione - Apparecchi stradali - scala 1:25.000 |
(allegato 11); |
Tavola
4c Tipo di apparecchi di illuminazione
- Apparecchi da arredo urbano - scala 1:25.000 |
(allegato 12); |
Tavola 4d Tipo
di apparecchi di illuminazione - Apparecchi da giardino e apparecchi a globo
- scala 1:25.000 |
(allegato 13); |
Tavola 5 Classificazione delle strade secondo il Piano Urbano del Traffico e PUMS - scala 1:25.000 |
(allegato 14); |
Tavola 6 Classificazione degli impianti di illuminazione in funzione del flusso luminoso disperso verso l'alto - scala 1:25.000 |
(allegato 15); |
Fascicolo Apparecchi di illuminazione |
(allegato 16); |
Tavola 7 Classificazione illuminotecnica delle strade e dei percorsi - scala 1:25.000 |
(allegato 17); |
Album Classificazione illuminotecnica delle strade e dei percorsi - Suddivisione per Circoscrizioni - scale varie |
(allegato 18); |
Tavola 8 Categorie dello Spazio Pubblico - scala 1:25.000 |
(allegato 19); |
Album Categorie dello Spazio Pubblico -
Suddivisione per Circoscrizioni - scale varie |
(allegato 20); |
Tavola 9 Classificazione
degli impianti di illuminazione in funzione del flusso luminoso disperso verso
l'alto, in base all'indice Rn di progetto - scala 1:25.000 |
(allegato 21); |
Tavola 10 Aree di riqualificazione |
(allegato 22). |
Il Piano Regolatore dell'Illuminazione Comunale della Città di
Torino è uno strumento unitario, esteso a tutto il territorio comunale, che
detta le prescrizioni di regolamentazione riguardanti i caratteri
illuminotecnici e formali per i progetti degli impianti di illuminazione.
Il P.R.I.C. si pone come obiettivi principali: l'illuminazione
corretta e funzionale di ogni parte della Città; la valorizzazione dei luoghi
urbani: strade, piazze, aree pedonali, aree verdi, nuclei storici, piste
ciclabili, aree porticate, ecc.; la razionalizzazione dei supporti e degli apparecchi
di illuminazione; la conservazione, in ambiti particolari, di supporti ed
apparecchi di illuminazione storici e/o tipici della Città; il rinnovo
programmato degli impianti; la limitazione del flusso luminoso verso l'alto; il
risparmio energetico.Tale Piano si attua attraverso: progetti di percorso,
progetti di area, progetti puntuali.
I progetti di percorso interessano le strade della grande
viabilità e sono estesi all'intero asse stradale, per garantire uniformità
progettuale sotto il profilo illuminotecnico, estetico e di colore della luce.
I progetti di area riguardano la progettazione degli impianti
di illuminazione che deve avvenire per aree omogenee. Il progetto di area,
anche se attuato per fasi, dovrà assicurare unitarietà di criteri per l'intera
area ed una corretta correlazione con le aree confinanti e con eventuali
progetti di percorso che interessano l'area.
I progetti puntuali riguardano interventi di particolare
rilevanza storico-ambientale (un'area pedonale, una piazza, un ambito di particolare
pregio, un'area ambientale).
Il Piano della Luce Decorativa
I progettisti incaricati di redigere il
Piano Regolatore dell'Illuminazione Comunale, analizzando le esperienze
torinesi e di altri Paesi europei in materia d'illuminazione decorativa, hanno
valutato l'opportunità di dare ordine a tale materia e di formulare anche uno
specifico "Piano della Luce Decorativa" (P.L.D.) per la Città. Il
P.L.D. è costituito dai seguenti elaborati progettuali:
Relazione |
(allegato 23); |
Norme di attuazione |
(allegato 24); |
Tavola 1 - Luoghi e monumenti - fuori scala |
(allegato 25); |
Album - Luoghi e monumenti - scale varie |
(allegato 26); |
Fascicolo - Luoghi e monumenti già illuminati - Schede |
(allegato 27). |
Il predetto Piano individua, su tutto il
territorio comunale, luoghi e monumenti sui quali dovranno svilupparsi
successivi progetti d'illuminazione decorativa.
Il P.L.D. si pone come obiettivi
principali: la valorizzazione notturna dei beni architettonici ed ambientali
della Città; l'individuazione, anche notturna, dei segni di riconoscimento
diurno di un'area o di un borgo; la fruibilità visiva di luoghi e monumenti di
notte, nel massimo rispetto delle loro caratteristiche formali ed ambientali.
Il nuovo P.L.D. costituisce un contributo
al superamento della logica dell'illuminazione decorativa riservata quasi
esclusivamente ai più importanti monumenti del centro città: la ricerca delle
opere da illuminare non è infatti limitata all'area centrale ed ai suoi edifici
storici più importanti, ma si è ora estesa a tutto il territorio comunale.
Tale Piano individua luoghi e monumenti
sui quali si sono già sviluppati o si svilupperanno successivi progetti
d'illuminazione decorativa che, nel massimo rispetto delle caratteristiche
architettoniche ed ambientali, tenderanno a renderli fruibili anche di notte.
Monumenti, fontane, ponti, chiese, teatri
e quant'altro costituisca, per quell'area o quel borgo, un segno di riconoscimento
diurno, potrà esserlo anche nelle ore notturne.
Il P.L.D. si attua con progetti specifici
per singoli luoghi o monumenti.
Il Piano Regolatore dell'Illuminazione
Comunale ed il Piano della Luce Decorativa si attuano attraverso i Programmi pluriennali
delle Opere Pubbliche di illuminazione, che saranno concertati preventivamente
tra IRIDE Servizi S.p.A. ed i competenti Uffici della Città di Torino e
realizzati attraverso interventi annuali, correlati con gli altri programmi di
intervento della Città.
Gli aspetti normativi
Sia il nuovo Piano Regolatore
dell'Illuminazione Comunale che il nuovo Piano della Luce Decorativa sono
conformi alle leggi ed alle normative nazionali ed internazionali, ed in
particolare alla Legge Regionale n. 31 del 24 marzo 2000, modificata dalla
Legge Regionale n. 8 del 23 marzo 2004, integrata dalla deliberazione della
Giunta Regionale n. 29-4373 del 20 novembre 2006.
Le finalità di tali leggi regionali sono:
- la
riduzione dell'inquinamento luminoso ed ottico del servizio di illuminazione
pubblica, con particolare attenzione alla riduzione dei consumi ed al
miglioramento dell'efficienza luminosa degli impianti;
- la
salvaguardia dei bioritmi naturali delle piante e degli animali (delle rotte
migratorie dell'avifauna) dai fenomeni di inquinamento luminoso;
- il
miglioramento dell'ambiente conservando gli equilibri ecologici delle aree
naturali protette (ai sensi della Legge 6 dicembre 1991 n. 394);
- la
riduzione dei fenomeni di abbagliamento ed affaticamento visivo, provocati da
inquinamento ottico, per migliorare la sicurezza della circolazione stradale;
- la
tutela dei siti degli osservatori astronomici professionali e non, e delle zone
circostanti, dall'inquinamento luminoso;
- il
miglioramento della qualità della vita e delle condizioni di fruizione dei
centri urbani e dei beni monumentali ed architettonici.
La Legge Regionale 31/2000 prevede,
inoltre, la redazione dei Piani Regolatori dell'Illuminazione Comunale
(P.R.I.C.) per la disciplina delle nuove installazioni, nonché i tempi e le
modalità di adeguamento delle installazioni esistenti sui territori di
competenza. L'obbligo di redazione compete ai Comuni con popolazione superiore
ai 50 mila abitanti e, facoltativamente, a quelli con popolazione superiore ai
30 mila abitanti.
Tutti gli impianti di illuminazione
pubblica esterna di nuova realizzazione od in rifacimento dovranno essere
adeguati alle norme tecniche dell'Ente Italiano di Unificazione (UNI) e del
Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI), che definiscono i requisiti di qualità
dell'illuminazione stradale e delle aree esterne in generale per la limitazione
dell'inquinamento luminoso.
La deliberazione della Giunta Regionale
n. 29-4373 del 20 novembre 2006 individua infine le "aree ad elevata
sensibilità" all'inquinamento luminoso (osservatori astronomici, aree
protette, parchi, riserve naturali, oasi naturalistiche, zone umide, zone di
rifugio per uccelli migratori, punti di osservazione di prospettive panoramiche
ed aree di interesse monumentale, storico e documentale sensibili
all'inquinamento ottico).
Occorre pertanto procedere all'approvazione del progetto
generale sopra richiamato, nell'ottica ed ai fini degli adempimenti previsti
dal Contratto di Servizi stipulato tra la Città di Torino ed IRIDE Servizi
S.p.A..
Trattandosi
di uno strumento a valenza generale, che individua linee guida comportamentali
nella redazione di progetti e nella realizzazione di nuovi interventi nel campo
dell'illuminazione pubblica, prescrittivi sull'intero territorio comunale, il
presente provvedimento prescinde dall'acquisizione dei pareri di cui
all'articolo 43 del Regolamento del Decentramento.
Tutto ciò premesso,
Dato atto che i pareri di
cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla
regolarità tecnica;
Con voti
unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
2) di
dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed
unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi
dell'articolo 134, comma 4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000
n. 267.
PER
L'AMBIENTE, INNOVAZIONE E
SVILUPPO,
LAVORI PUBBLICI,
VERDE
E IGIENE URBANA
F.to
Lavolta
Si esprime parere
favorevole sulla regolarità tecnica.
IL
DIRETTORE DIREZIONE
PARTECIPAZIONI
MUNICIPALI
F.to
Mora
IL
DIRIGENTE SETTORE
SOSTENIBILITA'
ENERGETICA MUNICIPALE
F.to
Rozzo
Il Presidente pone in votazione il provvedimento.
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei modi di regolamento.
Risultano assenti
dall'Aula, al momento della votazione:
Carretta Domenico,
Coppola Michele, il Vicepresidente Vicario Magliano Silvio, Mangone Domenico,
Musy Alberto, Sbriglio Giuseppe, Scanderebech Federica
Non partecipano alla
votazione:
Ambrogio Paola,
Appendino Chiara, Bertola Vittorio, Carbonero Roberto, Cervetti Barbara Ingrid,
Furnari Raffaella, Greco Lucchina Paolo, Liardo Enzo, Marrone Maurizio, Ricca
Fabrizio, Tronzano Andrea
PRESENTI 23
VOTANTI 23
FAVOREVOLI 23:
Altamura Alessandro,
Alunno Guido Maria, Berthier Ferdinando, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia,
Curto Michele, Dell'Utri Michele, il Sindaco Fassino Piero, il Presidente
Ferraris Giovanni Maria, Genisio Domenica, Grimaldi Marco, Levi Marta,
Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Moretti Gabriele, Muzzarelli Marco,
Nomis Fosca, Paolino Michele, Porcino Giovanni, il Vicepresidente Rattazzi
Giulio Cesare, Tricarico Roberto, Ventura Giovanni, Viale Silvio
Il Presidente dichiara approvata la proposta della Giunta.
Il Presidente pone in
votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento.
IL
CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei
modi di regolamento, ai sensi di legge.
Risultano assenti
dall'Aula, al momento della votazione:
Carretta Domenico,
Coppola Michele, il Vicepresidente Vicario Magliano Silvio, Mangone Domenico,
Musy Alberto, Sbriglio Giuseppe, Scanderebech Federica
Non partecipano alla
votazione:
Ambrogio Paola,
Appendino Chiara, Bertola Vittorio, Carbonero Roberto, Cervetti Barbara Ingrid,
Furnari Raffaella, Greco Lucchina Paolo, Liardo Enzo, Marrone Maurizio, Ricca
Fabrizio, Tronzano Andrea
PRESENTI 23
VOTANTI 23
FAVOREVOLI 23:
Altamura Alessandro,
Alunno Guido Maria, Berthier Ferdinando, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia,
Curto Michele, Dell'Utri Michele, il Sindaco Fassino Piero, il Presidente
Ferraris Giovanni Maria, Genisio Domenica, Grimaldi Marco, Levi Marta,
Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Moretti Gabriele, Muzzarelli Marco,
Nomis Fosca, Paolino Michele, Porcino Giovanni, il Vicepresidente Rattazzi
Giulio Cesare, Tricarico Roberto, Ventura Giovanni, Viale Silvio
Il Presidente dichiara
approvata l'immediata eseguibilità del provvedimento.
In originale firmato:
IL SEGRETARIO
Penasso
IL
PRESIDENTE
Ferraris