Divisione Infrastrutture e Mobilità
Settore Ponti e Vie d'Acqua
n. ord. 1
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 16
GENNAIO 2012
(proposta dalla G.C. 22 novembre 2011)
Convocato il Consiglio
nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo
Civico, oltre al Presidente FERRARIS Giovanni Maria ed al Sindaco FASSINO
Piero, i Consiglieri:
ALTAMURA Alessandro ALUNNO Guido Maria AMBROGIO Paola APPENDINO Chiara BERTHIER Ferdinando BERTOLA Vittorio CARBONERO Roberto CARRETTA Domenico CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CERVETTI Barbara Ingrid COPPOLA Michele CURTO Michele |
DELL'UTRI Michele FURNARI Raffaella GENISIO Domenica GRECO LUCCHINA Paolo GRIMALDI Marco LEVI Marta LEVI-MONTALCINI Piera LIARDO Enzo LO RUSSO Stefano MAGLIANO Silvio MANGONE Domenico MARRONE Maurizio MORETTI Gabriele |
MUSY Alberto MUZZARELLI Marco NOMIS Fosca PAOLINO Michele PORCINO Giovanni RATTAZZI Giulio Cesare RICCA Fabrizio SBRIGLIO Giuseppe SCANDEREBECH Federica TRICARICO Roberto TRONZANO Andrea VENTURA Giovanni VIALE Silvio |
In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 41 presenti,
nonché gli Assessori: CURTI Ilda - DEALESSANDRI Tommaso - GALLO Stefano - LAVOLTA
Enzo - LUBATTI Claudio - PASSONI Gianguido - SPINOSA Mariacristina - TISI
Elide.
Con la partecipazione del Segretario Generale PENASSO dr.
Mauro.
SEDUTA PUBBLICA
Proposta dell'Assessore Lubatti di concerto con l'Assessore Curti.
Tale costituzione avveniva in esecuzione della deliberazione
del Consiglio Comunale n. 167 del 19 luglio 1999 (mecc. 9904149/64),
esecutiva dal 2 agosto 1999, la quale dava avvio all'attuazione della legislazione
nazionale e regionale in materia di risorse idriche (Legge 5 gennaio 1994, n.
36 e Legge Regionale 20 gennaio 1997, n. 13) nella prospettiva di superare la
gestione dei servizi idrici da parte dei comuni del bacino torinese con
pluralità di tipologie e con notevoli differenziazioni organizzative in
relazione agli acquedotti, le fognature e gli impianti di depurazione.
La Giunta Comunale, con deliberazione n. 209 in data 20
febbraio 2001 (mecc. 200101244/064), esecutiva dal 12 marzo 2001, approvava una
bozza di "Convenzione Tipo tra i singoli Enti Locali e la SMAT S.p.A. per
il servizio idrico integrato", nonché una bozza di "Contratto Tipo
per la Concessione di beni in uso", ciò al fine di armonizzare ed
uniformare i rapporti contrattuali tra ciascun Ente Pubblico ed il futuro ente
gestore, fermo restando che, per tali atti, si prevedeva espressamente
l'adeguamento alla Convenzione che sarebbe stata predisposta dall'Autorità
d'Ambito, la sola competente, ai sensi di legge, in ordine all'affidamento del
servizio all'Ente Gestore.
In data 13 febbraio 2002 veniva sottoscritta la Convenzione
fra la Città di Torino e la SMAT S.p.A. per il servizio idrico integrato, con
la quale si affidava alla società la gestione del suddetto servizio
comprendente, in particolare: captazione, trattamento, adduzione e
distribuzione di acqua per usi civili ed industriali, nonché raccolta fognaria
degli scarichi e relativo controllo, depurazione delle acque reflue urbane,
loro relativa riutilizzazione, recupero ed immissione nell'ambiente e
smaltimento dei residui della depurazione.
Con deliberazione della Giunta Comunale in data 12 marzo 2002
(mecc. 200201669/064), esecutiva dal 31 marzo 2002, oltre alle integrazioni
introdotte, relative alla durata ed alla decorrenza della convenzione, si
precisava la titolarità della SMAT S.p.A., a far data dal 1 aprile 2001, ad
introitare le tariffe relative al servizio di acquedotto e depurazione con
corresponsione del relativo canone.
L'ATO individuava, in via provvisoria, nella SMAT S.p.A.
(capogruppo della Associazione Temporanea di Imprese tra l'ACEA Pinerolese
Industriale S.p.A. e la SMAT S.p.A.), il coordinatore della riunificazione
delle gestioni pubbliche per lo svolgimento dei compiti occorrenti e per
organizzare l'attuazione della riunificazione delle gestioni nel rispetto della
vigente disciplina italiana ed europea. Alla luce delle modificazioni
introdotte dalla normativa di settore nel corso degli ultimi anni, nonché degli
atti dell'Autorità d'Ambito e di quanto concordato con Convenzione sottoscritta
il 13 febbraio 2002 e modificata il 12 giugno 2002, si riteneva opportuno
integrare ulteriormente i documenti sopra citati relativamente al servizio
fognario, disponendo che i cosiddetti "canoni di fognatura", che
precedentemente avevano natura di prestazione a carattere tributario, a seguito
delle novità introdotte dall'articolo 31, commi 28, 29 e 30, della Legge 23
dicembre 1998 n. 448, non avevano più natura tributaria, bensì di corrispettivi
a fronte della prestazione di un servizio.
In considerazione dell'intervenuta capacità di attuare la
piena operatività del servizio fognario su settori non ancora serviti da parte
della SMAT S.p.A., in qualità di soggetto gestore del servizio idrico
integrato, si riteneva che SMAT S.p.A. potesse introitare detti canoni, a far
data dal 1 gennaio 2003, in base alla deliberazione della Giunta Comunale in
data 12 agosto 2003 (mecc. 2003 06304/064), esecutiva dal 31 agosto 2003.
La Legge "Galli" ha definito la riorganizzazione dei
servizi idrici sulla base di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO). Il nuovo
schema delinea una netta distinzione di ruoli fra l'Autorità d'ambito ed il
Gestore, attribuendo alla prima funzioni di governo e di controllo ed al
secondo il compito di organizzare il servizio idrico integrato secondo criteri
di efficienza, efficacia ed economicità.
La Regione Piemonte, con la Legge Regionale n. 13 del 20
gennaio 1997, ha individuato sei ATO, tra i quali "l'Ambito 3
Torinese" (ATO 3).
L'ATO 3 è distribuito su un territorio piuttosto ampio,
interamente situato in Provincia di Torino ed è costituito da 306 Comuni
raggruppati in 13 Aree Territoriali Omogenee e 13 Comunità Montane.
Al fine di svolgere in modo coordinato le funzioni per
l'organizzazione del servizio idrico integrato, i Comuni appartenenti all'ATO 3
hanno stipulato apposita Convenzione, in base alla quale è stata costituita una
Conferenza dei rappresentanti degli Enti Locali che riunisce i Sindaci dei
Comuni non appartenenti a Comunità Montane (riuniti in aree omogenee di
pianura) ed i Presidenti delle Comunità Montane.
L'Autorità d'ambito, con la sua Conferenza e gli Uffici, è
l'organo di regolazione e committenza del sistema idrico integrato, posto in
capo agli Enti Locali, svolgente funzioni di rappresentanza della domanda
collettiva di servizio e di programmazione-controllo, in contraddittorio con il
Gestore, quest'ultimo affidatario della responsabilità complessiva sulla
produzione ed erogazione del sistema idrico integrato.
Il Piano d'ambito costituisce lo strumento di programmazione
del sistema idrico integrato nell'ATO3. Ne fanno parte il Piano degli
Interventi, il Piano economico-finanziario e lo sviluppo tariffario.
Il Piano degli Interventi previsto dal Piano d'ambito ha per
oggetto lo sviluppo e l'ammodernamento delle reti e degli impianti per l'intero
ATO 3.
La realizzazione degli investimenti previsti nel Piano
d'ambito, con le sue eventuali modifiche ed aggiornamenti, è alla base della
strategia d'intervento del Gestore per il periodo di gestione al fine di
migliorare la qualità del servizio erogato in un'ottica di efficacia ed
economicità dello stesso.
La gestione del sistema idrico integrato comprende altresì la
progettazione, lo svolgimento delle procedure d'appalto e di direzione dei
lavori in essi previsti, da realizzarsi secondo le vigenti norme.
Il Gestore si è impegnato all'esecuzione di tutte le attività
necessarie alla realizzazione delle opere previste nel Piano d'ambito e
definite puntualmente nei Programmi annuali di investimento deliberati
dall'Autorità.
Il Gestore, per la progettazione, realizzazione, direzione
lavori e collaudo delle opere previste nel Piano d'ambito, è tenuto al rispetto
delle norme vigenti in materia di affidamento di servizi, forniture ed appalti
di opere pubbliche, in base alla convenzione per la gestione del servizio
idrico integrato nell'Ambito Territoriale Ottimale 3 "Torinese".
A tal proposito la SMAT S.p.A. ha
inoltrato al Settore Ponti e Vie d'Acqua, al fine di ottenerne l'autorizzazione
all'esecuzione, trattandosi di opere da realizzare su territorio della Città,
il progetto preliminare, redatto dalla medesima Società e che si allega al
presente provvedimento unitamente al Piano Particellare (allegati 1-36),
riguardante la costruzione del collettore di fognatura lungo la via Anselmetti
tra strada del Drosso ed il torrente Sangone - lotto II/A.
L'opera in progetto rientra in un
complesso di opere infrastrutturali connesse con la realizzazione del Centro
Agro Alimentare Torinese "C.A.A.T." di Grugliasco delle quali la
Città, negli anni '90, si è fatta carico, nell'ambito di Convenzioni ed Accordi
di Programma con la Regione, per potenziare il collegamento di Torino con il
sito del suddetto C.A.A.T..
Tra queste opere era ricompresa la
realizzazione di un collettore bianco di grande portata, della lunghezza
complessiva di 4.840 ml. che, partendo dalla zona dello scalo ferroviario di
Grugliasco, percorrendo, in adiacenza, la strada del Portone e proseguendo
lungo la via Anselmetti raggiungesse il Sangone.
L'opera fu divisa in due lotti principali
dei quali il primo, di lunghezza pari a 1.730 ml., lungo strada del Portone nel
tratto tra Grugliasco e via Bertani, è stato completamente realizzato mentre il
secondo, di lunghezza pari a 3.110 ml., previsto da via Bertani al torrente
Sangone, percorrendo la via Anselmetti, diviso in ulteriori tre sub-lotti
funzionali (II/A, II/B e II/C), è stato realizzato solo nel tratto centrale
(lotto II/B), per una lunghezza di 1.090 ml..
Il progetto preliminare di costruzione
del collettore di fognatura lungo la via Anselmetti, tra strada del Drosso ed
il torrente Sangone, lotto II/A della lunghezza di 631 ml., oggetto del
presente provvedimento, prevede la realizzazione del tratto terminale, di
recapito nel corpo idrico superficiale, del grande collettore, di cui ai
summenzionati accordi con la Regione.
L'altro tratto ancora da realizzare, il
lotto II/C, è attualmente in fase di progettazione da parte di SMAT S.p.A..
L'opera oggetto del presente
provvedimento sarà costituita:
- da
un tratto di 560 ml di tubazione in cemento armato turbocentrifugato di
diametro interno pari a 250 cm. realizzata con scavo in galleria con la tecnica
del microtunnelling, sottopassando la strada del Drosso;
- dal
manufatto di sfocio in conglomerato cementizio a sezione rettangolare di
lunghezza pari a 71 ml., larghezza di 250 cm. ed altezza variabile da 350 a 565
cm., realizzato con scavo manuale in galleria tradizionale per circa 60 ml. e
meccanizzato a cielo aperto per il restante tratto.
L'opera rientra nel Programma degli
Investimenti 2010/2012 dell'ATO 3 Torinese (numero identificativo intervento
648), approvato con deliberazione n. 403 del 28 ottobre 2010 della Conferenza
della medesima Autorità.
Considerato che la realizzazione del progetto presentato da
SMAT S.p.A. comporterà l'avvio del procedimento espropriativo in quanto parte
delle aree interessate dalla costruzione dell'opera prevista sono di proprietà
privata, si ritiene opportuno delegare a SMAT S.p.A. il potere espropriativo
per l'acquisizione delle suddette aree, ad esclusione della dichiarazione di
pubblica utilità, dell'emissione del decreto d'occupazione d'urgenza e
temporanea e del decreto di asservimento.
Per disciplinare compiutamente la delega di esercizio del
predetto potere espropriativo in favore di SMAT S.p.A., si rende necessario
approvare apposita Convenzione tra la Città e la suddetta Società, il cui
schema, allegato al presente provvedimento, ne costituisce parte integrante
(allegato 37).
Si precisa che SMAT S.p.A. ha quantificato le indennità stabilite nel piano particellare allegato al progetto e se ne accollerà il relativo esborso, oltre al pagamento delle spese legali a seguito di eventuali contenziosi giudiziari, così come delle eventuali maggiorazioni delle indennità scaturite a seguito di determinazione del Giudice; la legittimazione passiva, relativamente ad eventuali contenziosi giudiziali, spetterà in via esclusiva a SMAT S.p.A.: la Città, pertanto, non risponderà di eventuali irregolarità procedimentali, gestionali e patrimoniali. L'iter espropriativo prevederà, tra l'altro, l'apposizione del vincolo espropriativo sulle aree interessate alla realizzazione dell'opera e comporterà l'obbligo, da parte di SMAT S.p.A., di ottemperare alle comunicazioni, previste dalla legge, ai proprietari interessati.
Relativamente a tale progetto è stata segnalata la presenza di un coltivatore diretto su aree di proprietà comunali, per il quale occorrerà verificare l'eventuale diritto all'indennità aggiuntiva ex articolo 42 del D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i.. Inoltre si sottolinea che, stante la presenza di un ricorso promosso contro la Città da alcuni cittadini che gestiscono degli orti urbani abusivi lungo strada del Drosso, nella zona a ridosso del fiume Sangone, sarà necessario integrare l'avvio del procedimento anche nei confronti dei ricorrenti che hanno trascritto la citata domanda giudiziale, per accertamento di diritti reali presso il Tribunale di Torino; pertanto, non sarà possibile la costituzione volontaria di servitù di passaggio in favore di SMAT su tali aree oggetto di contenzioso, dovendosi invece procedere ad asservimento coattivo (nota della Direzione Urbanistica n. prot. 4148 del 4 ottobre 2010 - allegato 38 - e nota del Settore Valorizzazione Patrimonio Immobiliare n. prot. 15174 del 30 luglio - allegato 39).
L'opera non sarà finanziata dalla Città poiché tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e programmata, straordinaria e di rinnovamento di opere, impianti, reti e canalizzazioni compresi nel Programma degli Interventi, sono a carico del Gestore ed i relativi oneri s'intendono interamente compensati con la tariffa del sistema idrico integrato.
Il progetto è stato esaminato in due successive fasi.
Ad una prima fase, durante la quale i Settori della Città interessati dall'intervento avevano avanzato osservazioni generali e particolari, nonchè richieste di modifica del tracciato del progetto di fognatura, è seguita la presentazione del progetto preliminare, oggetto del presente provvedimento, accompagnato da una nota con le controdeduzioni da parte dei progettisti.
Il progetto preliminare e la nota con le controdeduzioni sono stati nuovamente sottoposti ai Settori interessati (Settore Suolo, Settore Mobilità, Settore Grandi Opere del Verde Pubblico, Settore Ambiente e Territorio e Direzione Patrimonio), che hanno espresso tutti parere favorevole, taluni con osservazioni che dovranno essere recepite o delle quali SMAT S.p.A. dovrà tenere conto, fornendo opportuno riscontro nelle successive fasi procedurali.
A tal fine sono allegati alla presente deliberazione i seguenti pareri:
- Settore Grandi Opere del Verde Pubblico, prot. n. 5685/TO6.05.16 del 14 ottobre 2010 (allegato 40);
- Settore Ambiente e Territorio, prot. n. 11498/6.9.4/4 del 17 settembre 2010 (allegato 41).
A seguito dell'accoglimento dei rilievi avanzati dai citati
Settori della Città da parte della società SMAT, potrebbe essere necessario
apportare cambiamenti nel piano particellare: si precisa, pertanto, che, nel
caso di rilevanti variazioni consistenti, per esempio, nell'aggiunta di nuovi
soggetti proprietari coinvolti nella procedura ablativa o di nuove aree nel
piano particellare, si procederà con deliberazione di Giunta Comunale, al fine
di prendere atto del nuovo progetto preliminare e del relativo piano
particellare, approvata la quale sarà possibile la stipulazione della
Convenzione di delega del potere espropriativo alla società SMAT.
Inoltre, sarà cura della SMAT S.p.A., chiedere ed ottenere
preventivamente tutte le altre autorizzazioni necessarie e/o previste dalla
legislazione vigente.
Il Comune di Torino, in base alla Convenzione sottoscritta con la SMAT S.p.A. in data 13 febbraio 2002, per il servizio idrico integrato, ed alle s.m.i. deve sostenere e favorire l'attività di quest'ultima attraverso il puntuale svolgimento delle pratiche amministrative inerenti la gestione del servizio e ricadenti nelle sue competenze o titolarità, tra le quali l'adozione di atti finalizzati ad approvare la realizzazione dei progetti inerenti le nuove fognature pubbliche che interessano il territorio cittadino.
Tutto ciò premesso,
Vista la Legge Regionale n.
56/1977 e s.m.i.;
Visto il D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i.;
Visto il Piano Regolatore Generale, approvato con
deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995
pubblicata sul B.U.R. n. 21 del 24 maggio 1995;
Dato atto che i pareri di cui all'articolo 49 del suddetto
Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
per i
motivi esposti nella parte narrativa, che qui integralmente si richiamano:
1) di
prendere atto del progetto per la costruzione, sul territorio cittadino, del
collettore di fognatura lungo la via Anselmetti tra strada del Drosso ed il
torrente Sangone - lotto II/A, secondo quanto previsto nel progetto preliminare,
redatto da SMAT S.p.A., che si allega al presente provvedimento unitamente al
Piano Particellare (all. 1-36 - nn. ).
L'opera in progetto rientra in un complesso di opere
infrastrutturali connesse con la realizzazione del Centro Agro Alimentare
Torinese "C.A.A.T." di Grugliasco delle quali la Città, negli anni
'90, si è fatta carico, nell'ambito di Convenzioni ed Accordi di Programma con
la Regione, per potenziare il collegamento di Torino con il sito del suddetto
C.A.A.T..
Tra queste opere era ricompresa la realizzazione di un
collettore bianco di grande portata, della lunghezza complessiva di 4.840 ml.
che, partendo dalla zona dello scalo ferroviario di Grugliasco, percorrendo, in
adiacenza, la strada del Portone e proseguendo lungo la via Anselmetti
raggiungesse il Sangone.
Il progetto preliminare di costruzione del collettore di
fognatura lungo la via Anselmetti, tra strada del Drosso ed il torrente
Sangone, lotto II/A della lunghezza di 631 ml., oggetto del presente
provvedimento prevede la realizzazione del tratto terminale, di recapito nel
corpo idrico superficiale, del grande collettore di cui ai summenzionati
accordi con la Regione;
2) di
dare atto che l'opera rientra nel Programma degli Investimenti 2010/2012
dell'ATO 3 (numero identificativo intervento 648), approvato con deliberazione
n. 403 del 28 ottobre 2010 della Conferenza della medesima Autorità.
L'opera non sarà finanziata dalla Città poiché tutti gli
interventi di manutenzione ordinaria e programmata, straordinaria e di
rinnovamento di opere, impianti, reti e canalizzazioni compresi nel Programma
degli Interventi, sono a carico del Gestore ed i relativi oneri s'intendono
interamente compensati con la tariffa del sistema idrico integrato.
Le suddette opere sono approvate ai soli fini
dell'adempimento previsto dalla Convenzione sottoscritta con la SMAT S.p.A. in
data 13 febbraio 2002, per il servizio idrico integrato.
Il presente provvedimento non comporta oneri a carico della
Città;
3) di
approvare l'allegato schema di Convenzione finalizzato alla disciplina puntuale
del potere espropriativo delegato a SMAT S.p.A. (all. 37 - n. );
4) di
delegare a SMAT S.p.A. l'esercizio del potere espropriativo, ad esclusione
della dichiarazione di pubblica utilità, dell'emissione del decreto
d'occupazione d'urgenza e temporanea e del decreto di asservimento, per
l'acquisizione delle aree necessarie alla realizzazione del collettore di
fognatura lungo la via Anselmetti tra strada del Drosso ed il torrente Sangone
- lotto II/A, ai sensi dell'articolo 6, comma 8 del D.P.R. n. 327/2001 e
s.m.i.. Si precisa che SMAT S.p.A. ha quantificato le indennità stabilite nel
piano particellare allegato al progetto e se ne accollerà il relativo esborso,
oltre al pagamento delle spese legali a seguito di eventuali contenziosi
giudiziari, così come delle eventuali maggiorazioni delle indennità scaturite a
seguito di determinazione del Giudice; la legittimazione passiva, relativamente
ad eventuali contenziosi giudiziali, spetterà in via esclusiva a SMAT S.p.A.:
la Città, pertanto, non risponderà di eventuali irregolarità procedimentali,
gestionali e patrimoniali.
Si evidenzia che, relativamente a tale progetto è stata
segnalata la presenza di un coltivatore diretto su aree di proprietà comunali,
per il quale occorrerà verificare l'eventuale diritto all'indennità aggiuntiva
ex articolo 42 del D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i.. Inoltre, stante la presenza di
un ricorso promosso contro la Città da alcuni cittadini che gestiscono degli
orti urbani abusivi lungo strada del Drosso, nella zona a ridosso del fiume
Sangone, sarà necessario integrare l'avvio del procedimento anche nei confronti
dei ricorrenti che hanno trascritto la citata domanda giudiziale per
accertamento di diritti reali presso il Tribunale di Torino; pertanto, non sarà
possibile la costituzione volontaria di servitù di passaggio in favore di SMAT
su tali aree oggetto di contenzioso, dovendosi invece procedere ad asservimento
coattivo (nota della Direzione Urbanistica n. prot. 4148 del 4 ottobre 2010 e
nota del Settore Valorizzazione Patrimonio Immobiliare n. prot. 15174 del 30
luglio 2010 - all. 38-39 - nn. );
5) di prendere atto che il progetto è stato esaminato dai Settori Suolo, Mobilità, Grandi Opere del Verde Pubblico, Ambiente e Territorio e dalla Direzione Patrimonio, che hanno espresso tutti parere favorevole, taluni con osservazioni che dovranno essere recepite o delle quali SMAT S.p.A. dovrà tenere conto, fornendo opportuno riscontro nelle successive fasi procedurali (all. 40-41 - nn. ).
A seguito dell'accoglimento dei rilievi avanzati dai citati Settori della Città da parte della società SMAT, potrebbe essere necessario apportare cambiamenti nel piano particellare: si precisa, pertanto, che, nel caso di rilevanti variazioni consistenti, per esempio, nell'aggiunta di nuovi soggetti proprietari coinvolti nella procedura ablativa o di nuove aree nel piano particellare, si procederà con deliberazione di Giunta Comunale al fine di prendere atto del nuovo progetto preliminare e del relativo piano particellare, approvata la quale sarà possibile la stipulazione della Convenzione di delega del potere espropriativo alla società SMAT;
6) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134, comma 4, del testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
TRASPORTI, INFRASTRUTTURE
E MOBILITA'
F.to Lubatti
L'ASSESSORE ALL'URBANISTICA
ED EDILIZIA PRIVATA
F.to Curti
Si esprime
parere favorevole sulla regolarità tecnica.
IL
DIRIGENTE DEL SETTORE
PONTI
E VIE D'ACQUA
F.to
Marengo
IL
DIRETTORE DELLA DIVISIONE
URBANISTICA
ED EDILIZIA PRIVATA
F.to
Virano
Si esprime
parere favorevole sulla regolarità contabile.
per
IL VICE DIRETTORE GENERALE
RISORSE
FINANZIARIE
Il
Dirigente Delegato
F.to
Tornoni
Il Presidente pone in votazione il provvedimento.
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei modi di regolamento.
Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione:
Carretta Domenico, Coppola Michele, Liardo Enzo, il Vicepresidente
Vicario Magliano Silvio, Musy Alberto, Sbriglio Giuseppe, Scanderebech Federica
Non partecipano alla votazione:
Ambrogio Paola, Appendino Chiara, Bertola Vittorio, Carbonero
Roberto, Cervetti Barbara Ingrid, Furnari Raffaella, Greco Lucchina Paolo,
Marrone Maurizio, Ricca Fabrizio, Tronzano Andrea
PRESENTI 24
VOTANTI 24
FAVOREVOLI 24:
Altamura Alessandro, Alunno Guido Maria, Berthier Ferdinando,
Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Curto Michele, Dell'Utri Michele, il
Sindaco Fassino Piero, il Presidente Ferraris Giovanni Maria, Genisio Domenica,
Grimaldi Marco, Levi Marta, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mangone
Domenico, Moretti Gabriele, Muzzarelli Marco, Nomis Fosca, Paolino Michele,
Porcino Giovanni, il Vicepresidente Rattazzi Giulio Cesare, Tricarico Roberto,
Ventura Giovanni, Viale Silvio
Il Presidente dichiara approvata la proposta della Giunta.
Il Presidente pone in
votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento.
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei modi di regolamento, ai sensi di legge.
Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione:
Carretta Domenico, Coppola Michele, il Vicepresidente Vicario
Magliano Silvio, Musy Alberto, Scanderebech Federica
Non partecipano alla votazione:
Ambrogio Paola, Appendino Chiara, Bertola Vittorio, Carbonero
Roberto, Cervetti Barbara Ingrid, Furnari Raffaella, Greco Lucchina Paolo,
Liardo Enzo, Marrone Maurizio, Ricca Fabrizio, Tronzano Andrea
PRESENTI 25
VOTANTI 25
FAVOREVOLI 25:
Altamura Alessandro, Alunno Guido Maria, Berthier Ferdinando,
Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Curto Michele, Dell'Utri Michele, il
Sindaco Fassino Piero, il Presidente Ferraris Giovanni Maria, Genisio Domenica,
Grimaldi Marco, Levi Marta, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mangone
Domenico, Moretti Gabriele, Muzzarelli Marco, Nomis Fosca, Paolino Michele,
Porcino Giovanni, il Vicepresidente Rattazzi Giulio Cesare, Sbriglio Giuseppe,
Tricarico Roberto, Ventura Giovanni, Viale Silvio
Il Presidente dichiara approvata l'immediata eseguibilità del
provvedimento.
In originale firmato:
IL SEGRETARIO
Penasso
IL
PRESIDENTE
Ferraris