Div. Patrimonio
- Innovazione - Lavoro - Servizi al Cittadino
Settore Archivi e Gestione Documentale
n. ord. 182
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 7 NOVEMBRE 2011
(proposta dalla G.C. 31 agosto 2011)
Convocato il Consiglio
nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo
Civico, oltre al Presidente FERRARIS Giovanni Maria ed al Sindaco FASSINO
Piero, i Consiglieri:
ALTAMURA Alessandro ALUNNO Guido Maria AMBROGIO Paola APPENDINO Chiara BERTHIER Ferdinando BERTOLA Vittorio CARBONERO Roberto CAROSSA Mario CARRETTA Domenico CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CURTO Michele |
GENISIO Domenica GRIMALDI Marco LEVI Marta LEVI-MONTALCINI Piera LIARDO Enzo LO RUSSO Stefano MAGLIANO Silvio MARRONE Maurizio MORETTI Gabriele MUSY Alberto MUZZARELLI Marco |
NOMIS Fosca PAOLINO Michele PORCINO Giovanni RATTAZZI Giulio Cesare RICCA Fabrizio SBRIGLIO Giuseppe SCANDEREBECH Federica TRICARICO Roberto TRONZANO Andrea VENTURA Giovanni VIALE Silvio |
In totale, con il Presidente ed il Sindaco,
n. 36 presenti, nonché gli Assessori: BRACCIALARGHE Maurizio - CURTI Ilda -
DEALESSANDRI Tommaso - LAVOLTA Enzo - PASSONI Gianguido - SPINOSA
Mariacristina.
Risultano assenti i Consiglieri: COPPOLA Michele - DELL'UTRI Michele - FURNARI Raffaella - GRECO LUCCHINA Paolo - MANGONE Domenico.
Con la partecipazione del Segretario Generale PENASSO dr.
Mauro.
SEDUTA PUBBLICA
OGGETTO: REGOLAMENTO PER L'ACCESSO E LA FRUIZIONE DEI SERVIZI DELL'ARCHIVIO STORICO. APPROVAZIONE.
Proposta dell'Assessore Braccialarghe, comprensiva dell'emendamento approvato nella presente seduta.
Fonte primaria di
storia politica, civile ed amministrativa sono gli Ordinati (poi Atti Municipali), ossia i verbali
degli organi istituzionali preposti al governo della Città, serbati sin dal
1325.
Le Carte sciolte, dal 1111 al 1848,
documenti pergamenacei e cartacei, sono ripartiti per materia secondo i criteri
classificatori dell'enciclopedismo settecentesco, e riguardano istituzioni
culturali, congregazioni religiose, ospedali, edifici, strade, piazze, terreni,
fiumi, ponti, mulini, beni patrimoniali, ordini politici, milizie comunali,
bandi campestri, pedaggi, gabelle, dazi, teatri ecc. Comprendono bolle
pontificie, diplomi imperiali e preziosi codici, tra cui il Codice della
Catena, ossia il libro degli Statuti di Torino del 1360. Questo fondo completa
in larga misura le informazioni offerte dagli Ordinati.
Altre collezioni di
fondamentale interesse per le ricerche sono gli Editti, patenti
e manifesti (secc.
XV-XX), il carteggio del Vicariato
(sec. XVII-1848), i verbali delle Ragionerie (1767-1848), i Conti ed i Bilanci comunali (secc. XVIII-XX).
Particolarmente
ricca e preziosa è la raccolta dei Tipi
e Disegni con piante e
vedute generali e parziali della Città, disegni di edifici pubblici e privati,
civili e religiosi (secc. XVI-XX). Tale raccolta, con i Catasti descrittivi medievali e
quelli moderni figurati, con i relativi libri delle mutazioni, nonché con le
serie dei Progetti edilizi (circa
80.000 tavole, dal 1780 al 1915), e dei Regi
Biglietti e relativi allegati, è essenziale allo studio del
tessuto urbano torinese.
Alcune serie
documentarie sono raggruppate nel fondo denominato Collezioni il quale è
ripartito in sezioni: vi si reperiscono censimenti, statistiche, mercuriali,
ruoli delle imposte, atti di stato civile del primo Ottocento, liste di leva,
registri scolastici, nonché provvidenze diverse relative al quindicennio della
dominazione francese (1798-1814), del quale sono serbati inoltre gli atti
deliberativi ed il carteggio degli uffici, denominati rispettivamente Ordinati e Carte del periodo francese.
Dal 1848 in poi la
documentazione prodotta dai vari servizi comunali è raccolta nella serie ampia
ed articolata degli Affari,
i quali in un certo senso si saldano alle Carte sciolte, da cui tuttavia formalmente si
differenziano per la maggiore organicità della documentazione, che fotografa il
moderno assetto degli Uffici, la relativa quantità e l'autonoma organizzazione
della rispettiva memoria. Da tali carteggi emerge il lavoro preparatorio degli
atti deliberativi del Consiglio e della Giunta, raccolti nella serie degli Atti municipali.
L'Archivio Storico
civico di Torino custodisce anche i Protocolli
e minutari dei
segretari-notai (dal XV secolo), le Scritture
private (dal XVII secolo), vari Atti di lite (riguardanti soprattutto confini
territoriali, gestione dei beni comunali, ragioni d'acqua ...), nonché le serie
degli Atti pubblici del Segretario
e dei Contratti
stipulati dalla Città.
All'Archivio sono
aggregati fondi archivistici appartenenti ad enti ed uffici cessati, quali ad
esempio l'ex Comune di Cavoretto, l'ex Ospedale di Carità, l'Ente Comunale di
assistenza, istituzioni educative e benefiche soppresse.
Negli ultimi
decenni l'Archivio Storico si è arricchito con l'acquisizione di raccolte
documentarie, iconografiche e bibliografiche di grande interesse. La più ricca
e prestigiosa è la Collezione Simeom,
dovuta alla competenza e all'amore del collezionista Silvio Simeom, il quale
raccolse per lunghi anni le testimonianze più varie della storia subalpina:
incunaboli e cinquecentine, antichi almanacchi, preziosi libretti d'opera,
utili guide, menù, fogli volanti, opuscoli, belle incisioni, disegni e carte
topografiche ed inoltre un rarissimo esemplare a colori del Theatrum Sabaudiae, opera
celebrativa edita ad Amsterdam nel 1682, ricca di splendide immagini di Torino
e di varie altre località del Ducato sabaudo.
Episodio recente
nella vita quasi millenaria dell'Archivio Storico è l'acquisizione della
cospicua Raccolta Gec,
di satira, umorismo e costume, costituita da opere grafiche, periodici e libri.
Il patrimonio iconografico si è inoltre arricchito con una straordinaria
raccolta di Cartografia geografica
e con una non meno pregevole raccolta di iconografia popolare.
Da alcuni anni è
stato costituito, in seno all'Archivio Storico, un Archivio fotografico, ricco di oltre
500.000 fra fototipi, stampe, trasparenti e numerosi album, che accoglie tra
l'altro immagini e lastre già appartenenti a studi fotografici della vecchia Torino,
collezioni monotematiche e la fototeca con riproduzioni di documenti
d'archivio. Un cospicuo numero di fotografie degli anni 1940-70 è inoltre
conservato nel fondo d'origine, l'Archivio
della Gazzetta del Popolo, consegnato alla Città a seguito
della chiusura del quotidiano. In questo speciale archivio sono custoditi
inoltre clichés e ritagli, con preziose notizie su personaggi ed avvenimenti di
quegli anni.
Una emeroteca ed
una biblioteca specializzata in storia torinese ed in questioni amministrative
completano il profilo dell'Archivio Storico Comunale di Torino.
L'Archivio Storico è aperto al pubblico e prevalentemente
fruito da studenti o professionisti e studiosi, ma si rileva anche la presenza
cittadini alla ricerca di una risposta a quesiti diversi sugli aspetti più vari
della vita della comunità torinese dal XII secolo ad oggi: vicende
amministrative, trasformazioni urbanistiche ed architettoniche, sviluppo
economico, attività culturali, relazioni sociali, crescita demografica ecc.
Pare significativo evidenziare qualche dato:
- il patrimonio
storico documentario ricopre circa 25.000 metri lineari e l'incremento rilevato
negli ultimi anni è di circa 1.000 - 1.500 metri l'anno;
- i pezzi
movimentati sono mediamente oltre 70.000 l'anno, comprensivi dei prelievi per
le consultazioni degli utenti, dei controlli interni e delle schedature;
- ogni anno si
registrano circa 4.700 utenti in sala studio ed oltre 400 sono i fruitori dei
servizi dell'Archivio Fotografico. Sul totale degli utenti circa il 5% è
rappresentato da stranieri, mentre circa il 20% sono professionisti che
svolgono ricerche legate alla loro attività;
- annualmente,
fra le varie attività dell'Archivio, si svolge un graduale e costante processo
di digitalizzazione, ad oggi oltre 20.000 files, di trattamento file e
microfilmatura (sinora circa 2.500 bobine con oltre 7 milioni di fotogrammi);
- la selezione
conservativa della documentazione vede impegnate più persone e, nel solo 2008,
il volume di documenti sottoposti a scarto ha superato i 63.000 chilogrammi.
L'accesso degli utenti alle sale studio ed ai servizi della
fototeca è stato normato nel corso degli ultimi decenni da varie disposizioni
senza l'organicità necessaria a creare un compendio di norme di agevole
reperibilità. Gli atti di aggiornamento delle tariffe dei servizi sono stati
talora integrati da aggiornamenti sulle condizioni di ottenimento dei servizi,
ma recentemente si è avvertita la necessità di ricondurre ad un'unica fonte
regolamentare le modalità di fruizione dei servizi.
Il Regolamento che si propone in allegato (allegato 1),
oltre a dichiarare la missione dell'Archivio Storico della Città di Torino,
prende in esame gli elementi essenziali del funzionamento delle sale e
dell'archivio fotografico: accesso ed orari, servizi offerti e gratuità,
laddove ricorre, ma soprattutto enuncia i divieti, tutti mirati alla
salvaguardia dell'integrità ed alla conservazione del patrimonio che è reso
accessibile agli utenti ma che occorre preservare per consegnarlo alle future
generazioni nelle migliori condizioni.
Si vuole inoltre sottolineare che il lavoro condotto da
tutto il personale dell'Archivio è ispirato ai principi del "Codice di
deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi storici",
emanato con provvedimento del 14 marzo 2001 dal Garante per la protezione dei
dati personali. In particolare è stata promossa la diffusione e la conoscenza
del codice al fine di favorire il pieno rispetto dei diritti, delle libertà
fondamentali e della dignità delle persone cui si riferiscono i dati conservati
nell'Archivio.
La delicatezza di gran parte del materiale che viene dato
in visione agli utenti richiede inoltre la definizione di regole e procedure
operative mirate a dettagliare le modalità di consultazione, di manipolazione
dei documenti storici ed immagini d'epoca, l'utilizzo delle postazioni
informatiche, la richiesta di materiali o duplicazioni.
Tali regole ed aspetti operativi, che hanno lo scopo di
affiancare e completare gli aspetti regolamentari dettagliando limiti e vincoli
al solo fine di salvaguardare il patrimonio affidato, sono demandati alla
Giunta Comunale che provvederà alla loro approvazione, contestualmente
all'approvazione del nuovo Tariffario dei servizi offerti dall'Archivio
Storico, ai sensi dell'annuale deliberazione consiliare di indirizzo in materia
di tributi locali e tariffe ed in particolare la deliberazione del Consiglio
Comunale in data 25 marzo 2011 (mecc. 2011 01526/024) provvederà.
Al fine di coordinare l'entrata in funzione del
Regolamento, delle Norme operative, nonché del nuovo Tariffario, si stabilisce
che il Regolamento che qui si propone entri in vigore il primo giorno del mese
successivo all'approvazione, da parte della Giunta Comunale, delle Norme e del
Tariffario.
Ai sensi degli articoli 43 e 44 del Regolamento del
Decentramento la presente proposta di deliberazione è stata trasmessa alle
Circoscrizioni per l'espressione del parere di competenza.
Non hanno espresso parere le Circoscrizioni 4, 5 e 9.
Hanno espresso parere favorevole le Circoscrizioni 1, 2, 3, 6, 7, 8 e 10 (all. 2 - 8 - nn. ).
Tutto ciò premesso,
Dato atto che i pareri di cui all'articolo 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
2) di revocare tutti i precedenti provvedimenti aventi come oggetto la regolamentazione della materia oggetto del presente provvedimento. La revoca avrà la medesima decorrenza prevista nel successivo punto 4);
3) di demandare alla Giunta Comunale, contestualmente all'approvazione del nuovo Tariffario dei servizi, la definizione e l'approvazione delle Norme operative a corredo del nuovo regolamento;
4) di rinviare l'entrata in vigore del presente Regolamento al 1 giorno del mese successivo a quello in cui saranno approvati dalla Giunta Comunale le Norme operative ed il Tariffario di cui al precedente punto 3), al fine di coordinare l'entrata in vigore dell'intero nuovo quadro normativo e tariffario;
5) di dare atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile in quanto il presente atto non comporta effetti diretti né indiretti sul bilancio.
TURISMO
E PROMOZIONE
DELLA
CITTÀ
F.to
Braccialarghe
Si esprime parere
favorevole sulla regolarità tecnica.
IL
DIRIGENTE SETTORE ARCHIVI
E
GESTIONE DOCUMENTALE
F.to Benedetto
Il Presidente pone in votazione il provvedimento comprensivo dell'emendamento approvato nella presente seduta.
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei
modi di regolamento.
Risultano assenti dall'Aula,
al momento della votazione:
Carossa Mario, Ricca Fabrizio,
Viale Silvio
Non partecipano alla
votazione:
Ambrogio Paola, Appendino
Chiara, Bertola Vittorio, Carbonero Roberto, Liardo Enzo, il Vicepresidente
Vicario Magliano Silvio, Marrone Maurizio, Musy Alberto, Scanderebech Federica,
Tronzano Andrea
PRESENTI 23
VOTANTI 23
FAVOREVOLI 23:
Altamura Alessandro, Alunno
Guido Maria, Berthier Ferdinando, Carretta Domenico, Cassiani Luca, Centillo
Maria Lucia, Curto Michele, il Sindaco Fassino Piero, il Presidente Ferraris
Giovanni Maria, Genisio Domenica, Grimaldi Marco, Levi Marta, Levi-Montalcini
Piera, Lo Russo Stefano, Moretti Gabriele, Muzzarelli Marco, Nomis Fosca,
Paolino Michele, Porcino Giovanni, il Vicepresidente Rattazzi Giulio Cesare,
Sbriglio Giuseppe, Tricarico Roberto, Ventura Giovanni
Il
Presidente dichiara approvato il provvedimento nel testo quale sopra emendato.
In originale firmato:
IL SEGRETARIO
Penasso
IL PRESIDENTE
Ferraris
REGOLAMENTO PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZI
AL PUBBLICO DELL'ARCHIVIO STORICO
Premessa
L'Archivio Storico della Città di Torino svolge funzioni di
raccolta, conservazione, ordinamento, inventariazione, valorizzazione e
comunicazione del patrimonio documentale della Città.
L'Archivio garantisce l'idonea conservazione e
utilizzazione a scopi scientifici, didattici, documentari e conoscitivi del
patrimonio archivistico legato alla storia politica, amministrativa, sociale,
economica e culturale di Torino e fornisce all'utenza servizi finalizzati alla
sua fruizione.
Articolo 1 - Accesso e orari
1. L'Archivio
Storico della Città di Torino è aperto al pubblico, con accesso libero e
gratuito, dal lunedì al venerdì nei giorni non festivi dalle 8,30 alle 16,30.
2. Nei mesi di
luglio e agosto è aperto con orario ridotto: lunedì, mercoledì e giovedì dalle
8,30 alle 16,30; martedì e venerdì dalle 8,30 alle 13,30.
3. Particolari
esigenze potranno richiedere variazioni dell'orario che, disposte con
provvedimento del Dirigente, verranno rese note mediante avvisi all'ingresso,
sul sito www.comune.torino.it/archiviostorico e comunicate agli organi di
informazione.
4. I locali
dell'Archivio Storico sono videosorvegliati al fine di tutelare i beni di
interesse storico e culturale ivi conservati; la video-sorveglianza prevede la
registrazione delle immagini e la loro conservazione come previsto dalla vigente
normativa.
Articolo 2 - Funzionamento delle sale e
consultazione dei documenti
1. Per accedere
alle sale di studio gli utenti devono compilare annualmente appositi moduli per
rendere note le proprie generalità e comunicare ad ogni accesso il proprio
nominativo.
2. La
consultazione dei documenti avviene esclusivamente nelle sale appositamente
attrezzate per l'utenza, entro i limiti di capienza dei posti a sedere, escluse
le postazioni informatiche; gli utenti devono tenere un comportamento che non provochi
danno ai materiali concessi in consultazione e disturbo agli altri studiosi.
3. I fondi in
corso di ordinamento e inventariazione sono esclusi dalla consultazione.
4. Materiale
documentale può essere sottratto alla libera consultazione degli utenti nel
rispetto dell'articolo 122 del Decreto Legislativo 42/2004 nonché ai sensi del
Decreto Legislativo 196/2003.
5. I documenti
microfilmati o digitalizzati debbono essere consultati sulle apposite
postazioni e non sono consultabili in originale, se non per motivate ragioni
relative alla natura della ricerca e previa autorizzazione di un funzionario
responsabile.
6. La
consultazione di registri scolastici, fascicoli personali, cartelle cliniche e
libretti di lavoro è consentita esclusivamente ai soggetti cui i documenti si
riferiscono; pertanto l'interessato dovrà esibire un documento di identità
ovvero, se trattasi di persona incaricata, dovrà esibire idonea documentazione
che comprovi la rappresentanza del titolare del diritto.
7. L'Archivio si
impegna a vigilare affinché la gestione e la fruizione degli archivi avvenga
nel rispetto del "Codice di deontologia e di buona
condotta per i trattamenti di dati personali per scopi storici" approvato dal Garante per la protezione dei dati
personali.
Articolo 3 - Servizi offerti e costi
1. L'Archivio
offre agli utenti i seguenti servizi:
a. ricerca di
documenti e immagini;
b. copie
fotostatiche;
c. copie
autentiche;
d. copie su
file;
e. fotoriproduzioni (noleggio di
riproduzioni fotografiche, riprese fotografiche/digitali, fornitura di
file-immagine).
2. Fatte salve
le esigenze di tutela dell'integrità fisica e culturale dei beni custoditi
dall'Archivio Storico e le disposizioni sulle riproduzioni e sui diritti
spettanti agli autori, la riproduzione con qualsiasi strumento, tecnica,
procedimento, anche attualmente non noto, e l'uso di tali beni e del materiale
relativo ai medesimi sono soggetti a pagamento.
3. La Giunta
Comunale provvede a definire le condizioni e le procedure per l'ottenimento dei
servizi e approva le tariffe che sono esposte nelle sale di studio e vengono
periodicamente aggiornate.
4. I costi
indicati nel Tariffario non comprendono le eventuali spese di spedizione ed
imballaggio che sono a carico del richiedente.
5. La visione
dei documenti e degli atti è gratuita, salvo le spese di ricerca il cui
pagamento può essere richiesto anticipatamente.
6. Sono gratuite
le ricerche:
a. effettuate per accertate ragioni di
studio; gli studiosi sono pertanto tenuti ad autocertificare sulla richiesta di
ammissione, sotto la propria responsabilità, le ragioni per le quali effettuano
le ricerche;
b. di registri scolastici, fascicoli
personali, cartelle cliniche e libretti di lavoro effettuate dagli utenti cui
si riferiscono i dati personali oggetto della ricerca;
c. effettuate per ragioni di servizio dal
Personale dipendente dal Comune di Torino; questo è tenuto sotto la propria
responsabilità ad autocertificare tali ragioni sull'apposito modulo.
7. La Giunta,
nel corso dei successivi aggiornamenti, potrà individuare eventuali nuovi
ambiti di esenzione dal pagamento delle tariffe, così come potrà individuare
nuovi servizi e i relativi costi.
8. Riprese e
servizi fotografici con mezzi propri a cura di professionisti e società,
preventivamente autorizzati, potranno essere effettuati gratuitamente quando si
tratti di finalità di promozione e documentazione dell'attività dell'Archivio.
Articolo 4 - Divieti
1. Non è
consentito l'accesso alle sale di studio con ombrelli, caschi, zaini o borse;
pertanto questi oggetti devono essere depositati nell'apposito guardaroba
dotato di armadietti con serratura.
2. In sala
studio non è consentito l'uso di telefoni cellulari; è altresì vietato
consumare cibi o bevande e introdurre animali.
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consentito fotografare o effettuare riprese video nei locali dell'Archivio;
esigenze particolari dovranno essere preventivamente segnalate alla Direzione e
autorizzate, previo pagamento delle tariffe previste.
4. E' vietato
alterare in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo lo stato dei documenti in
consultazione e degli arredi.
5. Non è
consentito agli utenti riprodurre con mezzi propri i documenti, mappe e
planimetrie in visione. Motivate eccezioni devono essere preventivamente
autorizzate dal Dirigente.
6. E' altresì
vietato:
a. alterare l'ordine
dei documenti;
b. apporre note
o richiami;
c. appoggiare
oggetti sui documenti, compresi fogli per appunti;
d. utilizzare stilografiche, pennarelli,
evidenziatori e matite colorate sul tavolo di consultazione.
7. La Direzione
dell'Archivio può disporre il divieto temporaneo o permanente di consultazione
di documenti per motivi di conservazione.
8. E' altresì
fatto divieto assoluto di copiare i file in visione nelle postazioni
informatiche delle sale di studio.
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materiali ottenuti dall'Archivio e per cui è stato pagato il corrispettivo
previsto dal tariffario devono essere usati esclusivamente per le finalità per
cui sono stati richiesti; è pertanto vietato cedere a terzi, a qualsiasi
titolo, i materiali o copia di essi.
10. In tutti i
locali dell'Archivio vige l'assoluto divieto di fumo.
Articolo 5 - Pubblicazioni
1. Gli utenti
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copie all'Archivio; per le tesi di laurea è richiesta una sola copia.
2. Nel caso di
pubblicazione, sia cartacea sia con strumenti informatici, di immagini e
documenti ottenuti dall'Archivio Storico dovranno essere riportati l'ubicazione
e gli estremi archivistici, per consentirne la rintracciabilità a tutti gli
studiosi, oltre alla dicitura "su concessione dell'Archivio Storico della
Città di Torino" e l'espressa avvertenza del divieto di ogni ulteriore
riproduzione o duplicazione.
Articolo 6 - Inosservanza delle norme
1. In caso di
inosservanza delle norme e in ogni caso in cui il comportamento dell'utente
possa pregiudicare lo stato di conservazione, di ordinamento o di reperibilità
dei documenti consultati il Dirigente dell'Archivio può stabilire l'esclusione
dell'utente stesso dalla sala studio.
2. L'esclusione
dalla sala studio potrà avere una durata variabile a seconda della gravità
dell'inosservanza riscontrata.
3. Qualora venga riscontrato un danno materiale ai documenti, agli arredi e alle attrezzature a disposizione degli utenti oltre alla esclusione dalla sala studio l'Amministrazione potrà procedere alla richiesta di risarcimento dei danni, fatta salva la responsabilità penale.