Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata

Ufficio Procedure Amm.ve Urbanistiche  

n. ord. 151

2011 01480/009

 

CITTÀ DI TORINO

 

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 26 SETTEMBRE 2011

 

(proposta dalla G.C. 15 marzo 2011)

 

 Sessione Ordinaria

 

Convocato il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo Civico, oltre al Presidente FERRARIS Giovanni Maria ed al Sindaco FASSINO Piero, i Consiglieri:

 

ALTAMURA Alessandro

ALUNNO Guido Maria

AMBROGIO Paola

APPENDINO Chiara

BERTHIER Ferdinando

BERTOLA Vittorio

CARBONERO Roberto

CAROSSA Mario

CARRETTA Domenico

CASSIANI Luca

CENTILLO Maria Lucia

COPPOLA Michele

CURTO Michele

FURNARI Raffaella

GENISIO Domenica

GRECO LUCCHINA Paolo

GRIMALDI Marco

LEVI Marta

LEVI-MONTALCINI Piera

LIARDO Enzo

LO RUSSO Stefano

MAGLIANO Silvio

MANGONE Domenico

MARRONE Maurizio

MORETTI Gabriele

MUSY Alberto

MUZZARELLI Marco

NOMIS Fosca

PAOLINO Michele

PORCINO Giovanni

RATTAZZI Giulio Cesare

RICCA Fabrizio

SBRIGLIO Giuseppe

SCANDEREBECH Federica

TRICARICO Roberto

TRONZANO Andrea

VENTURA Giovanni

VIALE Silvio

 

In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 40 presenti, nonché gli Assessori: BRACCIALARGHE Maurizio - CURTI Ilda - DEALESSANDRI Tommaso - PASSONI Gianguido - PELLERINO Mariagrazia - TISI Elide.

 

Risulta assente il Consigliere DELL'UTRI Michele.

 

Con la partecipazione del Segretario Generale PENASSO dr. Mauro.

 

SEDUTA PUBBLICA   

 

OGGETTO: VARIANTE PARZIALE N. 252 AL P.R.G., AI SENSI DELL'ARTICOLO 17 COMMA 7 DELLA L.U.R., CONCERNENTE L'AREA "PONTE MOSCA", COMPRESA NELL'ISOLATO DELIMITATO DA CORSO GIULIO CESARE, LUNGO DORA FIRENZE, VIA AOSTA E CORSO BRESCIA. ADOZIONE.

 

Proposta dell'Assessore Viano, fatta propria dal Sindaco Fassino ai sensi dell'articolo 34 comma 5 del Regolamento del Consiglio Comunale, comprensiva degli emendamenti approvati nella presenta seduta.  

 

          Il presente provvedimento riguarda l'area dell'isolato compreso tra corso Giulio Cesare, Lungo Dora Firenze, via Aosta e corso Brescia, di proprietà della Provincia di Torino.

          Si tratta di un lotto di circa 17.000 mq. che si configura per la maggior parte come un vuoto urbano, unicamente occupato, nella parte nord lungo l'asse di corso Brescia, da una disordinata presenza di costruzioni, in gran parte fatiscenti ed abbandonate. L'area è chiusa a nord da un alto muro di confine con un complesso residenziale realizzato nel 1912; sul lato sud, all'angolo tra Lungo Dora Firenze e via Aosta, è sorto in tempi più recenti un condominio di sei piani fuori terra, con pianta a croce, totalmente avulso dal contesto degli edifici circostanti.

          L'area è connotata da rilevanza urbana in quanto porta di accesso al centro aulico, lungo l'asse principale di ingresso da nord - corso Giulio Cesare - ed è, inoltre, nodo di intersezione con importanti direttrici di traffico e si caratterizza per significative relazioni paesaggistiche grazie al suo affaccio sul fiume ed alla sua ampia visibilità.

          Nonostante la valenza aulica del sito, il contesto urbano circostante è caratterizzato da fenomeni diffusi di degrado e di emarginazione sociale; l'intervento offre, pertanto, l'opportunità di riqualificazione ambientale del sito e di rivitalizzazione del quartiere.

          La forte presenza multietnica, associata al degrado materiale dei manufatti edilizi, ad elementi di vuoto urbano e di scarsa illuminazione, hanno reso infatti insicura la percezione dello spazio e creato un disagio crescente, denunciato anche all'Amministrazione con una petizione indirizzata al Consiglio Comunale nel novembre 2004, alla quale è seguito un incarico di ricerca al Politecnico di Torino per l'ambito considerato.

          Lo studio che ne è seguito ha fornito indicazioni per la progettazione degli interventi e per valorizzare la morfologia del luogo e le sue architetture con i nuovi edifici e con il recupero di quelli storici.

          Il Protocollo di Intesa, sottoscritto in data 14 febbraio 2011, tra la Provincia di Torino e la Città e assunto da quest'ultima con deliberazione della Giunta Comunale (mecc. 2010 07262/009) ha sancito l'interesse dell'Ente provinciale a razionalizzare la collocazione dei propri uffici anche attraverso la valorizzazione patrimoniale di due compendi di ponte Mosca e corso G. Lanza nonchè l'interesse della Città a cambiare la destinazione urbanistica delle relative aree per attuare una riqualificazione dell'ambito di ponte Mosca, anche in coerenza con le esigenze della Circoscrizione 7.

          Il vigente P.R.G. destina l'area oggetto del presente provvedimento a Servizi pubblici S, lettere a - Aree per attrezzature di interesse comune, v - Aree per spazi pubblici a parco per il gioco e lo sport (di cui all'articolo 8, comma 62 delle N.U.E.A., servizi zonali ex. articolo 21 della L.U.R.) e lettera z - Aree per altre attrezzature di interesse generale (di cui all'articolo 8, comma 64 N.U.E.A., servizi extrastandard). Per tali aree le attività prescritte dal Piano sono disciplinate all'articolo 3 comma 15 lettere a, v e z.

          L'articolo 19 delle N.U.E.A. prevede al comma 24 una scheda specifica compresa tra le "Altre aree per verde e servizi con prescrizioni particolari" denominata "Area ex istituto Aldo Moro".

          L'area è, inoltre, compresa nella Zona Urbana Storico Ambientale (ZUSA) XXV ed i parametri urbanistico edilizi di riferimento sono, pertanto, descritti dalla tavola normativa n. 2.

          Sotto il profilo idrogeomorfologico l'area ricade in classe IIIb2b, di cui al comma 42 e seguenti del paragrafo 2.1.2 dell'Allegato B delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione e nelle "aree inondabili" articolo 4 deliberazione n. 9/2007 del 19 luglio 2007 del Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino del Fiume Po: Variante fasce fluviali del fiume Dora Riparia e capitolo 2 Parte Piana, paragrafo 2.1 Allegato B delle N.U.E.A. di P.R.G..

          Particolare attenzione dovrà essere rivolta alle disposizioni riportate nell'Allegato B delle N.U.E.A. "Norme sull'assetto idrogeologico e di adeguamento al PAI, al capitolo 1 "Norme geologiche generali di tutela, PAI e vincolo idrogeologico" ed al paragrafo 1.1 "Corsi d'acqua naturali/artificiali e tratti tombinati: fasce di rispetto e norme di salvaguardia" in quanto, in prossimità dell'area edificata, si è rilevata la presenza del "Canale Ceronda".

          In riferimento alla deliberazione della Giunta Regionale n. 12-8931 del 9 giugno 2008 (pubblicata sul B.U.R. n. 24 del 12 giugno 2008), inerente il D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. "'Norme in materia ambientale'. Primi indirizzi operativi per l'applicazione delle procedure in materia di Valutazione ambientale strategica di piani e programmi", si evidenzia che, ai sensi di tali indirizzi, sono di norma escluse dal processo di valutazione ambientale "le varianti obbligatorie di adeguamento a norme e piani sovraordinati, in caso di esclusivo recepimento di indicazioni normative, ivi comprese le varianti di esclusivo adeguamento al PAI",  le varianti parziali "non riguardanti interventi soggetti a procedure di VIA, che non prevedano la realizzazione di nuovi volumi, se non ricadenti in contesti già edificati, ovvero che riguardino modifiche non comportanti variazioni al sistema delle tutele ambientali previste dallo strumento urbanistico vigente o che non interessino aree vincolate ai sensi degli articoli 136, 142 e 157 del D.Lgs 42/2004 e s.m.i., nonché ambiti sottoposti a misure di salvaguardia e protezione ambientale derivanti da specifici disposti normativi".

          Ai sensi di tali indirizzi, si deve, pertanto, procedere alla verifica preventiva di assoggettabilità a valutazione ambientale nel caso di varianti parziali formate ed approvate ai sensi dell'articolo 17 comma 7 della Legge Regionale n. 56/1977 e s.m.i. se la portata dei possibili effetti ambientali, derivanti dalle nuove previsioni poste in essere dalle varianti stesse, sia tale da rendere necessaria una procedura valutativa.

          In relazione a quanto sopra si evidenzia che la presente variante interessa un'area ricompresa in un contesto parzialmente edificato classificato di categoria B) ai sensi del D.M. n. 1444/1968, nella quale il P.R.G. vigente prevede interventi di riorganizzazione volti alla riqualificazione dell'intero ambito in relazione alle prescrizioni particolari dettate dal presente provvedimento.

          In considerazione del valore urbano dell'area che, come già detto, potrà essere la porta Nord di accesso al centro storico, e del processo di riqualificazione che si sta sviluppando nelle aree limitrofe sulla sponda sinistra della Dora (ex Enel via Bologna, ex Ceat corso Regio Parco...), si ritiene proponibile una nuova destinazione d'uso prevalentemente terziaria che offra la possibilità di localizzare funzioni che contribuiscano al rinnovamento del quartiere.

          In particolare la presente variante prevede, quindi, la modifica della destinazione urbanistica da servizi pubblici ad area normativa terziaria con prescrizioni particolari.

          Si segnala, in ogni caso, che l'area oggetto di intervento non risulta sottoposta a vincolo paesaggistico - ambientale e non ricade all'interno di aree protette o vincolate, non è soggetta a vincolo archeologico e risulta esterna alle zone sottoposte a vincolo idrogeologico (Legge Regionale n. 45/1989).

          Premesso quanto sopra, al fine di garantire il corretto inserimento ambientale dei nuovi volumi, sono state avviate verifiche finalizzate all'individuazione degli elementi territoriali ed ambientali vulnerabili presenti all'interno dell'ambito interessato dalla variante, il cui esito è stato puntualmente illustrato nella "Relazione tecnica di verifica preventiva dell'assoggettabilità alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.)". Tale relazione è stata valutata dal Settore Ambiente e Territorio che, con determinazione dirigenziale n. 174 del 22 giugno 2011 (mecc. 2011 42426/126) ha escluso la variante in oggetto dalle successive fasi di valutazioni della procedura V.A.S. con prescrizioni tecniche specifiche (allegato 1 bis lettera p.).

          Il competente Settore Ambiente e Territorio si esprimerà, inoltre, riguardo alla coerenza con il "Piano di Classificazione Acustica del territorio del Comune di Torino" approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione del 20 dicembre 2010 (mecc. 2010 06483/126), ai sensi della Legge quadro sull'inquinamento acustico n. 447/1995 e della Legge Regionale 20 ottobre 2000 n. 52 di adeguamento al D.P.R. n. 142/2004, i cui esiti verranno puntualmente resi prima dell'approvazione del presente provvedimento.

          In particolare, la variante prevede quanto segue:

1)      il cambiamento di destinazione urbanistica dell'area in oggetto: da Servizi pubblici S, lettere a - Aree per attrezzature di interesse comune, v - Aree per spazi pubblici a parco per il gioco e lo sport, z - Aree per altre attrezzature di interesse generale ad Area TE con prescrizioni particolari: PONTE MOSCA;

2)      l'annullamento del comma 24 dell'articolo 19 delle N.U.E.A. al P.R.G. relativo alla scheda specifica compresa tra le "Altre aree per verde e servizi con prescrizioni particolari" denominata "Area ex istituto Aldo Moro";

3)      la modifica dell'articolo 8 del fascicolo I delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G., con l'inserimento in calce al comma 56 dello stesso articolo (area normativa TE) del nuovo comma 56 quater, contenente le seguenti disposizioni normative: "TE con prescrizioni particolari: PONTE MOSCA di seguito riportata in sintesi:

Art. 8 comma 56 quater  "TE con prescrizioni particolari: PONTE MOSCA"

Sarà redatto un Piano esecutivo unitario di iniziativa privata per la riqualificazione dell'isolato con la realizzazione di un complesso a terziario ed a servizi.

Parametri urbanistico-edilizi:

La Superficie Territoriale dell'ambito (ST) è di mq. 17.308 con Indice Territoriale di mq./mq. 1,35.

La Superficie Lorda di Pavimento generata (SLP) è pari a circa mq. 23.366. Le altezze della nuova costruzione dovranno confrontarsi con l'attuale edificio di 10 piani fuori terra insistente lungo corso Giulio Cesare e con gli edifici presenti nel contesto urbano circostante.

Prescrizioni particolari:

i parcheggi pubblici andranno realizzati separati ed indipendenti da quelli pertinenziali.

Orientamenti progettuali: le aree di concentrazione sono distribuite con la seguente modalità:

-        le utilizzazioni edificatorie private nella parte sud e ovest dell'isolato (individuato dal corso Giulio Cesare ed il Lungo Dora Firenze);

-        le aree per i servizi pubblici prevalentemente nella parte nord ed est dell'isolato.

Nello stabile che insiste sui numeri civici 10 e 14c di corso Brescia, si rileva la presenza di svariate associazioni e cooperative operanti nell'edificio da dodici anni come la Cooperativa Senza Frontiere, lo Sportello IGI, lo Spazio Sociale Aggregativo, l'Associazione Interzona Fuoriluogo, l'Associazione AFAQ, l'Associazione Voglia di Futuro, l'Associazione Donne Senegalesi Torino, l'Associazione Isola di Arran, lo Sportello Cal, la redazione di Polvere, l'Associazione l'Ago nel Pagliaio, l'Associazione DAI-donne aids informazione, l'Associazione Tampep.

La struttura è un punto di riferimento nel quartiere come spazio per attività culturali, di supporto, di consulenza, di integrazione, di mediazione dei conflitti, sia per i cittadini italiani che per quelli stranieri, presenza rilevante tra i residenti del quartiere.

In tal senso dovranno essere preservate le funzioni sociali delle associazioni e delle cooperative presenti nello stabile in oggetto, proponendo loro una ricollocazione nell'area destinata a servizi o concertando con la Provincia di Torino ed il Comune un'altra soluzione.

La presenza del canale Ceronda che percorre diagonalmente l'area, andrà verificata puntualmente e dovrà essere correttamente valutata nella fase progettuale. Gli interventi attuativi devono in ogni caso rispettare le specifiche prescrizioni di carattere idrogeologico.

Viabilità: dovrà essere valutata con attenzione la sistemazione dei percorsi di connessione tra le varie parti del complesso dal punto di vista sia dell'accessibilità sia della fruizione visuale.

Allineamento e distribuzione planivolumetrica: dovrà essere privilegiato il limite perimetrale lungo il corso e l'affaccio sul fiume. La soluzione progettuale dovrà confrontarsi con l'edificio a torre posto nella parte sud-est dell'isolato e con il complesso dell'impresa Grassi, per il quale dovrà essere progettata una confrontanza che non precluda possibili aperture verso sud.

4)      La conseguente attribuzione all'area in oggetto dei parametri di trasformazione urbanistici ed edilizi della zona normativa di appartenenza afferenti TE rientrante nella ZUSA XXV (Tavola normativa n. 2) e delle specifiche prescrizioni dell'area TE per PONTE MOSCA.

          Il presente provvedimento comporta decremento di aree per Servizi pubblici pari a circa 17.308 mq. di superficie, indotto dalle modifiche apportate alle previsioni pianificatorie; ha rilevanza comunale e non presenta incompatibilità con i Piani sovracomunali vigenti. Si specifica che, per effetto di tutte le varianti parziali al P.R.G. vigente adottate ed approvate successivamente alla data di approvazione del P.R.G., compreso il presente provvedimento, non si producono gli effetti di cui al comma 4 dell'articolo 17 della Legge Urbanistica Regionale; costituisce pertanto variante parziale al P.R.G. vigente ai sensi dell'articolo 17, comma 7 della Legge Urbanistica Regionale.

          La presente deliberazione è stata trasmessa ai sensi degli articoli 43 e 44 del Regolamento del Decentramento al Consiglio della Circoscrizione 7 per l'acquisizione del relativo parere.

          Il predetto Consiglio Circoscrizionale, nella seduta del 26 luglio 2011, ha espresso parere favorevole circa la proposta variante (all. 2 - n.       ) proponendo tuttavia di aggiungere all'articolo 8 comma 56 quater N.U.E.A. "TE con prescrizioni particolari: PONTE MOSCA" la seguente previsione: "Parte del nuovo complesso, in misura non inferiore al 10% della Superficie Lorda di Pavimento, dovrà essere destinata alle attività della Circoscrizione 7 con assegnazione di spazi dedicati alle fasce deboli.". In parziale accoglimento di quanto richiesto dalla Circoscrizione, alla suddetta scheda normativa, nella descrizione del "Tipo di servizio previsto", viene previsto quanto segue: "Aree per parcheggio, aree per spazi pubblici a parco per il gioco e lo sport, spazi per ulteriori servizi costruiti da concordare con la Circoscrizione 7 e mettere a disposizione per rispondere ai bisogni delle fasce deboli di quel territorio".

          In recepimento di tale modifica e della determinazione dirigenziale sulla V.A.S. sopra riportata, per maggior completezza, si provvede a sostituire l'elaborato di variante (allegato 1bis).

Tutto ciò premesso,

 

 LA GIUNTA COMUNALE  

 

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

Visto il P.R.G. approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;

Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i.;

Dato atto che i pareri di cui all'articolo 49 del suddetto Testo Unico sono:

favorevole sulla regolarità tecnica;

Con voti unanimi, espressi in forma palese;  

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

 

per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si richiamano:

1)      di adottare la variante parziale n. 252 al vigente Piano Regolatore Generale di Torino, ai sensi dell'articolo 17, comma 7, della L.U.R., concernente l'area "Ponte Mosca", compresa nell'isolato delimitato da corso Giulio Cesare, Lungo Dora Firenze, via Aosta e corso Brescia (all. 1 bis - n.           ).

Viene dato atto che è non richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;

2)      di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134, comma 4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.  

 

L'ASSESSORE ALL'URBANISTICA

F.to Viano

 

Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.

 

IL DIRETTORE DELLA DIVISIONE

URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA

F.to Virano

 

IL DIRIGENTE SETTORE

PROGETTI E STRATEGIE URBANE

F.to Grognardi

 

  

Il Presidente pone in votazione il provvedimento comprensivo degli emendamenti approvati nella presente seduta.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

procede alla votazione nei modi di regolamento.

 

Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione:

Carossa Mario, Coppola Michele, Greco Lucchina Paolo, Tronzano Andrea


Non partecipano alla votazione:

Ambrogio Paola, Bertola Vittorio, Carbonero Roberto, Furnari Raffaella, Liardo Enzo, Marrone Maurizio, Musy Alberto, Ricca Fabrizio, Scanderebech Federica

 

PRESENTI 27

VOTANTI 25

 

ASTENUTI 2:

Levi-Montalcini Piera, il Vicepresidente Vicario Magliano Silvio

 

FAVOREVOLI 23:

Altamura Alessandro, Alunno Guido Maria, Carretta Domenico, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Curto Michele, il Sindaco Fassino Piero, il Presidente Ferraris Giovanni Maria, Genisio Domenica, Grimaldi Marco, Levi Marta, Lo Russo Stefano, Mangone Domenico, Moretti Gabriele, Muzzarelli Marco, Nomis Fosca, Paolino Michele, Porcino Giovanni, il Vicepresidente Rattazzi Giulio Cesare, Sbriglio Giuseppe, Tricarico Roberto, Ventura Giovanni, Viale Silvio

 

CONTRARI 2:

Appendino Chiara, Berthier Ferdinando

 

Il Presidente dichiara approvato il provvedimento nel testo quale sopra emendato.

 

Il Presidente pone in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

procede alla votazione nei modi di regolamento, ai sensi di legge.

 

Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione:

Carossa Mario, Coppola Michele

 

Non partecipano alla votazione:

Ambrogio Paola, Appendino Chiara, Bertola Vittorio, Carbonero Roberto, Furnari Raffaella, Greco Lucchina Paolo, Liardo Enzo, Marrone Maurizio, Musy Alberto, Ricca Fabrizio, Scanderebech Federica, Tronzano Andrea

 

PRESENTI 26

VOTANTI 25

 

ASTENUTI 1:

il Vicepresidente Vicario Magliano Silvio

 

FAVOREVOLI 24:

Altamura Alessandro, Alunno Guido Maria, Carretta Domenico, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Curto Michele, il Sindaco Fassino Piero, il Presidente Ferraris Giovanni Maria, Genisio Domenica, Grimaldi Marco, Levi Marta, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mangone Domenico, Moretti Gabriele, Muzzarelli Marco, Nomis Fosca, Paolino Michele, Porcino Giovanni, il Vicepresidente Rattazzi Giulio Cesare, Sbriglio Giuseppe, Tricarico Roberto, Ventura Giovanni, Viale Silvio

 

CONTRARI 1:

Berthier Ferdinando

 

Il Presidente dichiara approvata l'immediata eseguibilità del provvedimento.

 

 

In originale firmato:

IL SEGRETARIO

Penasso

IL PRESIDENTE

Ferraris