Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Servais 5,
oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI Roberto, CAPUTO
Valentina, CAVALLARI Paolo, CLARICI Laura, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio,
CAVONE Nicola, COLLURA Anna Maria, DEL BIANCO Marianna, DOMINESE Stefano,
FONTANA Marco, LAVECCHIA Felice, FARANO Nicola, MAFFEI Maurizio, NOVO Valerio,
PEPE Annunziata, PUGLISI Ettore, RABELLINO Renzo, Davide
TROIANO.
In totale n. 20 Consiglieri
OGGETTO: C.4 (ART.43 E 44 RED. DEC.) AVENTE AD OGGETTO: VARIANTE
PARZIALE N.194 AL P.R.G., AI SENSI DELL'ARTICOLO 17, COMMA 7, DELLA L.U.R.,
CONCERNENTE GLI IMMOBILI SITI TRA LE VIE "PACCHIOTTI, BASSE DI DORA, CARRERA E
BELLARDI" - ADOZIONE.
Il
Presidente Guido Alunno, di concerto con il Coordinatore della II Commissione
Claudio Cerrato, riferisce:
Con nota del 23/02/2011 prot.n. 775, la
Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata ha invitato la Circoscrizione ad
esprimere parere preventivo in merito all’adozione della Variante Parziale
n. 194 al P.R.G., concernente gli immobili ubicati nell’area compresa tra
le Vie Pacchiotti, Basse di Dora, Carrera e Bellardi, di cui alla deliberazione
del Consiglio Comunale n. mecc. 2011 00921/009.
L'area interessata dal
presente provvedimento è ubicata nell'isolato compreso tra le vie
Carrera, Bellardi, Pacchiotti e strada Vicinale Basse di Dora, in
prossimità di piazza Massaia, ed è destinata dal Piano Regolatore
vigente ad Area Normativa "M2 - isolati o complessi di edifici a funzione mista
con forte presenza di attività produttive". La destinazione è
produttiva, con esclusione delle attività nocive e moleste; l'indice
fondiario di zona è 1,00 mqSLP/mqSF.
La parte centrale dell'isolato
è occupata dalla sede della Ghibaudi S.p.A., quella a nord su via Carrera
e a sud su via Pacchiotti da fabbricati di civile abitazione ed attività
artigianali.
Il contesto urbano in cui si colloca attualmente lo
stabilimento della suddetta società è caratterizzato da edifici
residenziali ed aree per servizi zonali di istruzione inferiore (una scuola
materna ed una scuola elementare), parchi pubblici urbani e comprensoriali; ed
è ben dotato di opere di urbanizzazione, con comunicazione verso il
centro e l'esterno della città attraverso la direttrice del corso
Francia.
La destinazione produttiva ha però creato
problemi di coesistenza con le residenze circostanti e disagi legati all'accesso
allo stabilimento della Ghibaudi da parte di mezzi pesanti ed alla
movimentazione merci. Parallelamente, l'edificio industriale necessiterebbe di
pesanti interventi edilizi per l'adeguamento alle norme di settore ed alle nuove
esigenze della logistica; interventi onerosi e poco giustificabili sotto il
profilo economico in considerazione delle problematiche sopra evidenziate.
Tale contesto, nel 2008 la Ghibaudi S.p.A. ha siglato un accordo con le OO.SS.
che prevede il mantenimento dei livelli occupazionali e la disponibilità
dell'azienda a partecipare al disagio sostenuto dai lavoratori in seguito al
trasferimento; ciò comporta un impegno economico sopportabile anche
attraverso la trasformazione urbanistica della sede aziendale in disuso.
Il
trasferimento presso la nuova sede di Alpignano è avvenuto nell'agosto
del 2009 sulla base degli accordi descritti, con lo spostamento di tutte le
maestranze originariamente occupate.
A seguito del trasferimento
dell'attività industriale sopra descritta e della conseguente dismissione
dell'area si è ritenuto di pubblico interesse procedere con una variante
urbanistica che, da un lato, consenta di evitare il progressivo degrado
dell'area stessa e, dall'altro, la riqualifichi integrandola pienamente al
compendio urbano circostante.
Gli immobili già occupati
dalla Ghibaudi S.p.A. costituiscono un significativo tassello centrale di un
isolato di grandi dimensioni che, a seguito degli interventi di trasformazione,
sarà reso permeabile al transito pedonale e creerà l'occasione per
la realizzazione di un consistente spazio pubblico destinato a verde. In
relazione alla necessità di garantire la realizzazione dello spazio
pubblico centrale precedentemente descritto, infatti, il presente provvedimento
introduce una specifica scheda normativa con prescrizioni particolari.
In particolare con la trasformazione urbanistica de qua, la Città
acquisirà a titolo gratuito un'area di circa 3930 mq. di Superficie
Territoriale (di cui almeno 2.000 mq. da destinare a verde pubblico), da
sommarsi ai circa 240 mq., già di proprietà localizzati su via
Bellardi.
Viene, inoltre, ceduta alla Città una edificabilità
pari a circa mq. 1.780 di SLP, prevalentemente a residenza libera, per la quale
è stato individuato un possibile lotto autonomo e funzionale. La
Città potrà, inoltre, valutare l'opportunità di utilizzare
la SLP in parola per la realizzazione di residenza pubblica o convenzionata, in
aggiunta alle quote stabilite dall'articolo 6 delle N.U.E.A. per gli interventi
superiori ai 4.000 mq.
Gli impegni relativi al trasferimento alla
Città della proprietà dell'area e dei diritti edificatori saranno
formalizzati dalla proprietà con separato atto d'obbligo sottoscritto
prima dell'approvazione della presente variante.
Pertanto la SLP generata
dalla trasformazione dell'area viene distribuita per un indice corrispondente a
0,7 mqSLP/mqSF alla proprietà e per un indice di 0,3 mqSLP/mqSF in capo
alla Città, mentre complessivamente la capacità edificatoria
è coerente con l'indice di zona, corrispondente ad 1mqSLP/1mqSF.
Con la cessazione dell'attività industriale svolta dalla Ghibaudi S.p.A.
si estende all'intero isolato la destinazione urbanistica "M1-isolati misti
prevalentemente residenziali", più cautelativa e coerente con l'edificato
residenziale, di artigianato e di servizio attualmente esistente.
La suddetta destinazione, normata all'articolo 8, punto 8, delle N.U.E.A. del
P.R.G., è residenziale e consente l'insediamento al piano interrato,
terreno e primo di attività commerciali al dettaglio, per la ristorazione
e pubblici esercizi, artigianali di servizio, di produzione (purché
compatibili con la residenza in relazione all'inquinamento atmosferico ed
acustico, in applicazione delle specifiche disposizioni normative di settore),
di ricerca anche a carattere innovativo, agenzie bancarie e, anche ai piani
superiori, studi professionali. A tutti i piani sono consentiti gli usi
ricettivi.
In relazione alle limitazioni ed ai vincoli sulle aree
limitrofe agli aeroporti di cui al D. Lgs. n. 96/2005, integrato dal D.Lgs. n.
151/2006, si è ritenuto di sottoporre all'ENAC, competente in materia,
l'ipotesi progettuale sottesa alla variante urbanistica, per acquisire un parere
preventivo, ferme restando le ulteriori verifiche in fase attuativa degli
interventi. Con parere prot. 0002670/OOT del 25 luglio 2008, su istanza dei
richiedenti, l'ENAC Ente Nazionale per l'Aviazione Civile - Direzione Operazioni
Torino, ha espresso il nulla osta di competenza, rispetto alla
compatibilità dei fabbricati previsti dall'ipotesi progettuale con la
esistente struttura aeroportuale di Torino-Aeritalia.
In riferimento alla
deliberazione della Giunta Regionale n. 12-8931 del 9 giugno 2008 (pubblicata
sul BUR n. 24 del 12 giugno 2008), inerente il D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. " 'Norme
in materia ambientale'. Primi indirizzi operativi per l'applicazione delle
procedure in materia di Valutazione ambientale strategica di piani e programmi",
si evidenzia che, ai sensi di tali indirizzi, sono di norma escluse dal processo
di valutazione ambientale le varianti parziali "non riguardanti interventi
soggetti a procedure di VIA, che non prevedano la realizzazione di nuovi volumi,
se non ricadenti in contesti già edificati, ovvero che riguardino
modifiche non comportanti variazioni al sistema delle tutele ambientali previste
dallo strumento urbanistico vigente o che non interessino aree vincolate ai
sensi degli articoli 136, 142 e 157 del D.Lgs 42/2004 e s.m.i., nonché
ambiti sottoposti a misure di salvaguardia e protezione ambientale derivanti da
specifici disposti normativi".
In relazione a quanto sopra, per la presente variante è stata
condotta la verifica preventiva di assoggettabilità a valutazione
ambientale e con Determinazione Dirigenziale cron. n. 365 del 26 novembre 2010,
il Settore Ambiente e Territorio della Città ha provveduto all'esclusione
della Variante dal processo di V.A.S. subordinatamente ad alcune prescrizioni
richiamate dalla specifica scheda normativa.
Il provvedimento di variante in oggetto non comporta decremento di
aree per Servizi pubblici e si specifica che, per effetto di tutte le varianti
parziali al P.R.G. vigente adottate ed approvate successivamente alla data di
approvazione del P.R.G., compreso il presente provvedimento, non si producono
gli effetti di cui al comma 4 dell'articolo 17 della Legge Urbanistica
Regionale.
La presente variante ha rilevanza esclusivamente comunale,
non presenta incompatibilità con i Piani sovracomunali vigenti e
costituisce variante parziale al P.R.G. vigente ai sensi dell'articolo 17, comma
7, della Legge Urbanistica Regionale.
Il parere in questione è
stato discusso nel corso della seduta della II^ Commissione tenutosi in data
08/03/2011.
Tutto ciò premesso