Atto n. 28
Il Consiglio di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO -
PARELLA", convocato nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta
ordinaria del
21 FEBBRAIO 2011
Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Servais 5,
oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI Roberto, CAPUTO
Valentina, CAVALLARI Paolo, CLARICI Laura, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio,
CAVONE Nicola, COLLURA Anna Maria, DEL BIANCO Marianna, DOMINESE Stefano,
LAVECCHIA Felice, FARANO Nicola, MAFFEI Maurizio, MARRONE Maurizio, NOVO
Valerio, PEPE Annunziata, PUGLISI Ettore, RABELLINO Renzo, Davide TROIANO,
VALLE Mauro.
In totale n. 21 Consiglieri
Risultano assenti i Consiglieri: BOSSO Giovanni, D’ACUNTO
Angelo, FONTANA Marco LAZZARINI Massimiliano.
Con l'assistenza del
Segretario Dott.ssa Anna Maria GROSSO
Ha adottato in
SEDUTA PUBBLICA
il presente provvedimento così indicato all'ordine del
giorno:
C4 PARERE (ARTT.43 E 44 DEL REGOLAMENTO DEL
DECENTRAMENTO) AVENTE AD OGGETTO: APPROVAZIONE NUOVO REGOLAMENTO SCUOLE
DELL’ INFANZIA COMUNALI E CONSEGUENTI MODIFICHE AL REGOLAMENTO COMUNALE
NIDI D’INFANZIA.
CITTÀ DI
TORINO
CIRCOSCRIZIONE N.4 - SAN DONATO -
PARELLA
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE
OGGETTO: C4 PARERE (ARTT. 43 E 44 REGOLAMENTO DECENTRAMENTO) AVENTE AD
OGGETTO: APPROVAZIONE NUOVO REGOLAMENTO SCUOLE DELL'INFANZIA COMUNALI E
CONSEGUENTI MODIFICHE AL REGOLAMENTO COMUNALE NIDI D'INFANZIA.
Il Presidente Guido Alunno,
di concerto con il Coordinatore della V Commissione Stefano Dominese,
riferisce.
Con nota prot. n. 1427 del 2 febbraio 2011, la Divisione
Servizi Educativi ha invitato la Circoscrizione ad esprimere un parere
preliminare, ai sensi degli artt.43 e 44 del Regolamento sul Decentramento, in
ordine alla proposta di deliberazione avente ad oggetto:
“Approvazione
nuovo regolamento scuole dell’infanzia comunali e conseguenti modifiche al
regolamento comunale nidi d’infanzia”.
Il vigente Regolamento
comunale delle scuole dell’infanzia è in vigore da 15 anni:
è stato
Approvato dal Consiglio Comunale nel 1996 e modificato nel
2001, solo per quanto riguarda i criteri e punteggi per l’accesso. I
cambiamenti avvenuti dopo la sua approvazione lo hanno reso per alcune parti
inapplicabile, perché in contrasto con norme successive, per altre parti
non più adeguato rispetto all’evoluzione del pensiero pedagogico,
al contesto cittadino dei servizi per l’infanzia, all’organizzazione
del Comune, alle mutate condizioni sociali ed economiche della
popolazione.
Uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda le norme di
riferimento statali. Dal 2001 le scuole dell’infanzia comunali sono
riconosciute paritarie ai sensi della Legge n.62 del 20 marzo 2000 e fanno
quindi parte del sistema nazionale dell’istruzione, al cui ordinamento
devono corrispondere. Pertanto le disposizioni statali vengono applicate anche
nelle nostre scuole e, negli ultimi anni, il panorama normativo è
notevolmente cambiato: il Decreto Legislativo n. 59 del 19 febbraio 2004, ha
definito le norme generali relative alla scuola dell’infanzia; con Decreto
del Ministro della Pubblica Istruzione in data 31 luglio 2007 sono state
approvate le indicazioni per il curricolo; il Decreto n. 89 del Presidente della
Repubblica 20 marzo 2009, ne ha ridefinito l’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico.
Il nuovo Regolamento che si propone
all’approvazione è stato quindi elaborato nel rispetto ed in
coerenza con l’insieme delle norme statali che riguardano
l’ordinamento delle scuole dell’infanzia e si colloca nel sistema
degli atti comunali di programmazione e di disciplina del servizio.
E’
il frutto di una impegnativa consultazione effettuata negli scorsi mesi, che ha
coinvolto tutti i soggetti interessati: tutte le direttrici ed i direttori dei
Circoli Didattici comunali, tutto il personale docente ed amministrativo delle
scuole d’infanzia comunali, le Organizzazioni Sindacali, le
Circoscrizioni, rappresentanti dei gestori delle scuole dell’infanzia
convenzionate, l’Ufficio Territoriale del Ministero dell’Istruzione
attraverso una rappresentanza di dirigenti scolastici delle scuole infanzia
statali, genitori delle scuole comunali e convenzionate.
Le consultazioni
sono state realizzate sulla base di un documento di lavoro elaborato dalla
Divisione Servizi Educativi, che indicava le finalità del servizio e
sviluppava tre temi: i principi organizzativi, l’accesso e la
partecipazione. Nelle scuole le direttrici ed i direttori hanno raccolto le
osservazioni ed i contributi del personale su tutti i temi individuati; gli
altri attori coinvolti, hanno partecipato ad uno dei tre gruppi che avevano come
oggetto di lavoro uno degli argomenti proposti. All’interno dei tre gruppi
si sono quindi trovati a confronto sullo stesso tema persone portatrici di
visioni ed interessi diversi, il che ha arricchito le discussioni e le
proposte.
Tutti i contributi raccolti nella fase delle consultazioni sono
raccolti in un report che rende conto dell’ampia partecipazione, del gran
numero di questioni affrontate e delle proposte formulate, molte delle quali
accolte nel nuovo Regolamento.
Come indicato all’articolo1, il
Regolamento contiene le norme-quadro entro le quali il servizio si realizza.
Più in specifico, nel Regolamento vi sono norme che:
- indicano le finalità del servizio ed i principi organizzativi e di
funzionamento;
- disciplinano l’accesso, la frequenza e la permanenza delle bambine e
dei bambini nel servizio, garantendo la trasparenza delle attività
gestionali e la parità di trattamento;
- prevedono le modalità e le strutture della partecipazione delle
famiglie e ne dispongono i principi per il loro funzionamento;
- delineano gl’indirizzi in ordine alle relazioni ai soggetti
cointeressati nel “ sistema scuola cittadino” ed al loro
coinvolgimento.
Nel confronto con l’attuale Regolamento, la
novità più rilevante nella struttura del documento
consiste nel
rinviare ad altri atti della Giunta Comunale e dei dirigenti, secondo competenza
, la disciplina dell’organizzazione del lavoro nei servizi e negli uffici,
gli organici delle scuole, l’accesso al lavoro nei servizi educativi e
l’assegnazione dei dipendenti ai Circoli, l’orario di lavoro, le
mansioni attribuite ai diversi profili professionali, il conferimento delle
supplenze, i procedimenti di mobilità e trasposizione, il funzionamento
degli organi collegiali, le modalità per garantire la qualità,
l’elaborazione dei progetti formativi delle singole sedi.
Nei
contenuti, i cambiamenti principali riguardano:
- la definizione sistema cittadino delle scuole dell’infanzia e
l’impegno della Città a costituire un organismo a cui saranno
invitati a partecipare l Ufficio Territoriale del Ministero
dell’Istruzione, le scuole paritarie convenzionate e le Circoscrizioni
comunali, per programmare uno sviluppo dei servizi coerente con la dinamica
della domanda e per coordinare le modalità d’accesso;
- il riferimento del servizio di un progetto unitario per le bambine ed i
bambini da 0 a 6 anni;
- il riferimento alla “Carta delle città educative” ed alla
“Convenzione Internazionale sui Diritti del Fanciullo” quali
documento fondamentali per indicare le finalità del servizio;
- l’individuazione del Circolo Didattico Comunale come unità
organizzativa territoriale dei servizi educativi per l’infanzia della
Città;
- la collegialità quale principio pedagogico ed organizzativo su cui si
basa l’organizzazione del lavoro dell’intero servizio,
- la possibilità di organizzare le sezioni omogenea o eterogenea;
- l’omogeneizzazione dei criteri d’accesso alla scuola
dell’infanzia rispetto a quelli dei nidi d’infanzia comunali,
esclusa l’applicazione dell’ISEE a parità di punteggio;
- l’istituzione di un’apposita commissione, in analogia a quanto
avviene per i nidi d’infanzia, per esaminare le domande e la
documentazione medica presentata dalle famiglie per valutare la gravità
dei problemi di salute di una persona compresa nel nucleo famigliare o della
bambina o del bambino e attribuire la priorità assoluta nelle
graduatorie;
- le procedure per l’ammissione dei bambini con priorità
assoluta, affinché l’inserimento avvenga in una scuola in cui possa
esser realizzato un progetto d’effettiva inclusione;
- le modalità per l’assegnazione dei posti e l’accettazione
da parte delle famiglie, in analogia a quanto avviene peri i nidi
d’infanzia comunali;
- la struttura della Commissione Unica Circoscrizionale e le sue competenze,
prevedendo una composizione “ristretta” per gli adempimenti relativa
all’approvazione delle graduatorie comunali ”allargata” per
affrontare questioni di sistema con le scuole statali e paritarie
convenzionate;
- la possibilità di conservare il posto alle bambine ed ai bambini
assenti per giustificati motivi per un massimo di tre mesi, termine prorogabile
solo in casi assolutamente straordinari;
- la ridefinizione degli ambiti della partecipazione delle famiglie e degli
organismi collegiali: abolizione del Consiglio di Circolo e del Comitato di
Gestione, sostituiti dalla Commissione Scuola Famiglia per sottolineare
l’orientamento della partecipazione verso temi educativi più che
verso quelli amministrativo-gestionali;
- il riconoscimento e la promozione dell’associazionismo fra le famiglie
come forma efficace di partecipazione e l’impegno della Città a
favorirne la nascita ed agevolarne il funzionamento e le attività;
- l’istituzione della Conferenza dei Presidenti delle Commissioni Scuola
Famiglia quale organismo consultivo dell’Amministrazione sullo sviluppo
delle politiche educative per l’infanzia, gl’indirizzi
programmatici, le modalità della partecipazione delle famiglie alla vita
della scuola ed i diversi aspetti del funzionamento del servizio;
- la possibilità di prevedere forme d’informazione e
consultazione generalizzate delle famiglie, anche quelle non frequentanti le
scuole dell’infanzia comunali, al livello cittadino e
circoscrizionale.
Tutti i punti sopra indicati rendono evidente
come il nuovo Regolamento che si propone
all’approvazione sia
profondamente diverso da quello vigente.
Entrerà in vigore
nell’anno scolastico 2011-2012, ma la Giunta Comunale potrà
posticipare l’applicazione delle norme relative all’accesso ad un
anno scolastico successivo, in base alla verifica della disponibilità
finanziaria necessaria per procedere alla modifica del programma
informatico.
Contestualmente all’entrata in vigore del
presente Regolamento viene abrogato il vigente.
Poiché
l’abrogazione di alcune norme produce una carenza di disciplina degli
istituti di cui all’articolo 9 del nuovo Regolamento (organici delle
scuole, accesso al lavoro, assegnazione dei dipendenti ai circoli,
organizzazione ed orario di lavoro nei servizi e negli uffici, mansioni
attribuite ai diversi profili professionali, conferimento delle supplenze,
procedimenti di mobilità e trasposizione) si dà atto che nel
rispetto delle norme che disciplinano le norme sindacali ed attraverso un
adeguato confronto costruttivo si individuerà il contenuto degli atti
organizzativi nelle predette materie. Al fine di dotare i servizi di
un’adeguata regolamentazione, in attesa della definizione di quanto sopra,
si dà atto che il dirigente competente riassumerà temporaneamente
le disposizioni in materia prevista dall’attuale Regolamento, che
contrastino con l’atto in approvazione.
L’abolizione del
Consiglio di Circolo stabilita col nuovo Regolamento rende necessaria la
modifica del Regolamento comunale dei nidi d’infanzia, in quanto
nell’organismo vi sono rappresentanti dei genitori e del personale sia
delle scuole che dei nidi d’infanzia. Devono quindi essere abrogati gli
articoli che ne prevedono la composizione le modalità di funzionamento e
le competenze.
Contestualmente si provvede all’abrogazione del
“Regolamento per le scuole materne rette da enti convenzionati e per le
scuole materne non convenzionate”, approvato dal Consiglio Comunale con
deliberazione 19 luglio 1955 e successivamente modificato, che non è
applicato in quanto contiene norme ormai in contrasto con la legislazione nel
frattempo intervenuta.
La proposta di deliberazione, oggetto della richiesta
di parere, è stata esaminata in sede di V Commissione Permanente di
Lavoro in data 9 febbraio 2011.
Nel riconoscere l’estrema
difficoltà d’intervenire su un argomento così complesso e
dalle profonde ripercussioni sociali, si esprime parere
favorevole, ritenendo le variazioni proposte importanti
e necessarie.
Tutto ciò
premesso,
LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE
- Visto l'art.54 dello Statuto;
- Visto il Regolamento del Decentramento, approvato con deliberazione del
Consiglio Comunale n.133 (mecc. 1996 00980/49) del 13 maggio 1996 e s.m.i., il
quale, fra l'altro, all'art.43 elenca i provvedimenti per i quali è
obbligatorio l'acquisizione del parere dei Consigli Circoscrizionali ed
all'art.44 ne stabilisce i termini e le modalità;
- Visti gli artt. 49 e 107 del Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli
Enti Locali approvato con D.L.gs 18 agosto 2000 e
s.m.i.;
PROPONE AL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE
di esprimere Parere favorevole, ai sensi degli
artt.43 e 44 del Regolamento sul Decentramento, in ordine alla proposta di
deliberazione avente ad oggetto:
APPROVAZIONE NUOVO REGOLAMENTO SCUOLE
DELL’ INFANZIA COMUNALI E CONSEGUENTI MODIFICHE AL REGOLAMENTO COMUNALE
NIDI D’INFANZIA.
OMISSIS DELLA DISCUSSIONE
Risultano assenti dall’aula al momento della votazione i
Consiglieri Maffei e Rabellino per cui i Consiglieri presenti in aula al momento
del voto sono 19.
VOTAZIONE PALESE
PRESENTI: 19
VOTANTI:16
VOTI FAVOREVOLI: 16
ASTENUTI:3
(Novo-Marrone-Puglisi)
Pertanto il
Consiglio
DELIBERA
- di esprimere Parere favorevole, ai sensi degli artt.43 e 44
del Regolamento sul Decentramento, in ordine alla proposta di deliberazione
avente ad oggetto:
APPROVAZIONE NUOVO REGOLAMENTO SCUOLE
DELL’ INFANZIA COMUNALI E CONSEGUENTI MODIFICHE AL REGOLAMENTO COMUNALE
NIDI D’INFANZIA.