Divisione Infrastrutture e Mobilità
Direzione Suolo
Settore Ponti e Vie d'Acqua
n. ord. 170
2011 00664/034
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 17 OTTOBRE 2011
(proposta dalla G.C. 15 febbraio 2011)
Convocato il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo Civico, oltre al Presidente FERRARIS Giovanni Maria ed al Sindaco FASSINO Piero, i Consiglieri:
ALTAMURA Alessandro ALUNNO Guido Maria AMBROGIO Paola APPENDINO Chiara BERTHIER Ferdinando BERTOLA Vittorio CARBONERO Roberto CAROSSA Mario CARRETTA Domenico CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CURTO Michele |
DELL'UTRI Michele GENISIO Domenica GRECO LUCCHINA Paolo GRIMALDI Marco LEVI Marta LEVI-MONTALCINI Piera LIARDO Enzo LO RUSSO Stefano MAGLIANO Silvio MANGONE Domenico MARRONE Maurizio MORETTI Gabriele |
MUSY Alberto MUZZARELLI Marco NOMIS Fosca PAOLINO Michele PORCINO Giovanni RATTAZZI Giulio Cesare RICCA Fabrizio SCANDEREBECH Federica TRICARICO Roberto TRONZANO Andrea VENTURA Giovanni VIALE Silvio |
In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 38 presenti, nonché gli Assessori: CURTI Ilda - DEALESSANDRI Tommaso - LAVOLTA Enzo - LUBATTI Claudio - PASSONI Gianguido - TEDESCO Giuliana.
Risultano assenti i Consiglieri: COPPOLA Michele - FURNARI Raffaella - SBRIGLIO Giuseppe.
Con la partecipazione del Segretario Generale PENASSO dr. Mauro.
SEDUTA PUBBLICA
Tale costituzione avveniva in esecuzione della deliberazione del Consiglio Comunale n. 167 del 19 luglio 1999 (mecc. 9904149/64), esecutiva dal 2 agosto 1999, la quale dava avvio all'attuazione della legislazione nazionale e regionale in materia di risorse idriche (Legge 5 gennaio 1994 n. 36 e Legge Regionale 20 gennaio 1997 n. 13) nella prospettiva di superare la gestione dei servizi idrici da parte dei comuni del bacino torinese con pluralità di tipologie e con notevoli differenziazioni organizzative in relazione agli acquedotti, le fognature e gli impianti di depurazione.
La Giunta Comunale, con deliberazione n. 209 in data 20 febbraio 2001 (mecc. 200101244/64), esecutiva dal 12 marzo 2001, approvava una bozza di "Convenzione Tipo tra i singoli Enti Locali e la SMAT S.p.A. per il servizio idrico integrato", nonché una bozza di "Contratto Tipo per la Concessione di beni in uso", ciò al fine di armonizzare ed uniformare i rapporti contrattuali tra ciascun Ente Pubblico ed il futuro ente gestore, fermo restando che, per tali atti, si prevedeva espressamente l'adeguamento alla Convenzione che sarebbe stata predisposta dall'Autorità d'Ambito, la sola competente, ai sensi di legge, in ordine all'affidamento del servizio all'Ente Gestore.
In data 13 febbraio 2002 veniva sottoscritta la Convenzione fra la Città di Torino e la SMAT S.p.A. per il servizio idrico integrato, con la quale si affidava alla società la gestione del suddetto servizio comprendente, in particolare: captazione, trattamento, adduzione e distribuzione di acqua per usi civili ed industriali, nonché raccolta fognaria degli scarichi e relativo controllo, depurazione delle acque reflue urbane, loro relativa riutilizzazione, recupero ed immissione nell'ambiente e smaltimento dei residui della depurazione.
Con deliberazione della Giunta Comunale in data 12 marzo 2002 (mecc. 2002 01669/64), esecutiva dal 31 marzo 2002, oltre alle integrazioni introdotte, relative alla durata ed alla decorrenza della convenzione, si precisava la titolarità della SMAT S.p.A., a far data dal 1 aprile 2001, ad introitare le tariffe relative al servizio di acquedotto e depurazione con corresponsione del relativo canone.
L'ATO individuava, in via provvisoria, nella SMAT S.p.A. (capogruppo della Associazione Temporanea di Imprese tra l'ACEA Pinerolese Industriale S.p.A. e la SMAT S.p.A.), il coordinatore della riunificazione delle gestioni pubbliche per lo svolgimento dei compiti occorrenti e per organizzare l'attuazione della riunificazione delle gestioni nel rispetto della vigente disciplina italiana ed europea. Alla luce delle modificazioni introdotte dalla normativa di settore nel corso degli ultimi anni, nonché degli atti dell'Autorità d'Ambito e di quanto concordato con Convenzione sottoscritta il 13 febbraio 2002 e modificata il 12 giugno 2002, si riteneva opportuno integrare ulteriormente i documenti sopra citati relativamente al servizio fognario, disponendo che i cosiddetti "canoni di fognatura", che precedentemente avevano natura di prestazione a carattere tributario, a seguito delle novità introdotte dall'articolo 31, commi 28, 29 e 30, della Legge 23 dicembre 1998 n. 448, non avevano più natura tributaria, bensì di corrispettivi a fronte della prestazione di un servizio.
In considerazione dell'intervenuta capacità di attuare la piena operatività del servizio fognario su settori non ancora serviti, da parte della SMAT S.p.A., in qualità di soggetto gestore del servizio idrico integrato, si riteneva che SMAT S.p.A. potesse introitare detti canoni, a far data dal 1 gennaio 2003, in base alla deliberazione della Giunta Comunale in data 12 agosto 2003 (mecc. 2003 06304/064), esecutiva dal 31 agosto 2003.
La Legge "Galli" ha definito la riorganizzazione dei servizi idrici sulla base di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO). Il nuovo schema delinea una netta distinzione di ruoli fra l'Autorità d'Ambito ed il Gestore, attribuendo alla prima funzioni di governo e di controllo e al secondo il compito di organizzare il servizio idrico integrato secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità.
La Regione Piemonte, con la Legge Regionale del 20 gennaio 1997 n. 13, ha individuato sei ATO, tra i quali "l'Ambito 3 Torinese" (ATO 3).
L'ATO 3 è distribuito su un territorio piuttosto ampio, interamente situato in Provincia di Torino ed è costituito da 306 Comuni raggruppati in 13 Aree Territoriali Omogenee e 13 Comunità Montane.
Al fine di svolgere in modo coordinato le funzioni per l'organizzazione del servizio idrico integrato, i Comuni appartenenti all'ATO 3 hanno stipulato apposita Convenzione, in base alla quale è stata costituita una Conferenza dei rappresentanti degli Enti Locali che riunisce i Sindaci dei Comuni non appartenenti a Comunità Montane (riuniti in aree omogenee di pianura) ed i Presidenti delle Comunità Montane.
L'Autorità d'Ambito, con la sua Conferenza e gli Uffici, è l'organo di regolazione e committenza del sistema idrico integrato, posto in capo agli Enti Locali, svolgente funzioni di rappresentanza della domanda collettiva di servizio e di programmazione-controllo, in contraddittorio con il Gestore, quest'ultimo affidatario della responsabilità complessiva sulla produzione ed erogazione del sistema idrico integrato.
Il Piano d'ambito costituisce lo strumento di programmazione del sistema idrico integrato nell'ATO3. Ne fanno parte il Piano degli Interventi, il Piano economico-finanziario e lo sviluppo tariffario.
Il Piano degli Interventi previsto dal Piano d'ambito ha ad oggetto lo sviluppo e l'ammodernamento delle reti e degli impianti per l'intero ATO 3.
La realizzazione degli investimenti previsti nel Piano d'ambito, con le sue eventuali modifiche ed aggiornamenti, è alla base della strategia d'intervento del Gestore per il periodo di gestione al fine di migliorare la qualità del servizio erogato in un'ottica di efficacia ed economicità dello stesso.
La gestione del sistema idrico integrato comprende altresì la progettazione, lo svolgimento delle procedure d'appalto e di direzione dei lavori in essi previsti, da realizzarsi secondo le vigenti norme.
Il Gestore si è impegnato all'esecuzione di tutte le attività necessarie alla realizzazione delle opere previste nel Piano d'ambito e definite puntualmente nei Programmi annuali di investimento deliberati dall'Autorità.
Il Gestore, per la progettazione, realizzazione, direzione lavori e collaudo delle opere previste nel Piano d'ambito, è tenuto al rispetto delle norme vigenti in materia di affidamento di servizi, forniture ed appalti di opere pubbliche, in base alla convenzione per la gestione del servizio idrico integrato nell'Ambito Territoriale Ottimale 3 "Torinese".
A tal proposito la SMAT S.p.A. ha inoltrato al Settore Ponti e Vie d'Acqua, al fine di ottenerne l'autorizzazione all'esecuzione, trattandosi di opere da realizzare su territorio della Città, il progetto preliminare, redatto dalla medesima Società e che si allega al presente provvedimento, unitamente al Piano Particellare (allegati dal n. 1 al n. 11), riguardante la costruzione di canale nero in via Agudio.
Il progetto prevede la realizzazione di un canale fognario nero avente come finalità il potenziamento di quello esistente che risulta idraulicamente insufficiente oltre a presentare problemi strutturali. L'opera nel suo complesso consente di raddoppiare il collettore esistente per un tratto che va dalla via Agudio all'incrocio con via Sassi, fino alla camera di monte del sifone esistente nel parco del Meisino, sulla sponda orografica destra del fiume Po.
Il collettore ha inizio in via Agudio, in prossimità della via Sassi, attraversa la via Agudio e si sviluppa parallelamente alla stessa in un'area destinata a verde. Dopo un tratto di 560 ml. riattraversa la via Agudio per andare in direzione della via latistante la scuola elementare e in via del Meisino si innesta al collettore esistente, in una apposita camera di ispezione che sarà successivamente l'innesto del tratto facente parte del secondo lotto. Il tratto in progetto ha una lunghezza complessiva di circa 900 ml. e la sua funzione primaria è quella di potenziare la capacità di deflusso del sistema fognario esistente.
Le opere previste comprendono:
- la realizzazione di un tratto di collettore del diametro di 140 cm. mediante tubi in c.a. turbocentrifugati per una lunghezza di circa 490 ml. da realizzarsi in trincea, parte in vie già sistemate e parte in terreno naturale;
- realizzazione di un tratto di collettore del diametro di 140 cm. mediante la tecnica del microtunnelling per una lunghezza di circa 410 ml.;
- realizzazione di pozzetti di ispezione, di raccordo o di caduta, in calcestruzzo gettato in opera;
- realizzazione di pozzi di grande diametro in calcestruzzo armato e micropali per l'esecuzione del microtunnelling.
L'opera rientra nel Programma degli investimenti 2008/2010 dell'ATO 3 (numero identificativo intervento 1913) approvato con deliberazione n. 305 del 27 febbraio 2008 della Conferenza della medesima Autorità.
Considerato che la realizzazione del progetto presentato da SMAT S.p.A. comporterà l'avvio del procedimento espropriativo in quanto parte delle aree interessate dalla costruzione dell'opera prevista sono di proprietà privata, si ritiene opportuno delegare a SMAT S.p.A. il potere espropriativo per l'acquisizione delle suddette aree, ad esclusione della dichiarazione di pubblica utilità, dell'emissione del decreto d'occupazione d'urgenza e temporanea e del decreto di asservimento.
Per disciplinare compiutamente la delega di esercizio del predetto potere espropriativo in favore di SMAT S.p.A., si rende necessario approvare apposita Convenzione tra la Città e la suddetta società, il cui schema, allegato al presente provvedimento, ne costituisce parte integrante (allegato 12).
Si precisa che S.M.A.T. S.p.A. ha quantificato le indennità stabilite nel piano particellare allegato al progetto e se ne accollerà il relativo esborso, oltre al pagamento delle spese legali a seguito di eventuali contenziosi giudiziari, così come delle eventuali maggiorazioni delle indennità scaturite a seguito di determinazione del Giudice; la legittimazione passiva, relativamente ad eventuali contenziosi giudiziali, spetterà in via esclusiva a SMAT S.p.A.: la Città, pertanto, non risponderà di eventuali irregolarità procedimentali, gestionali e patrimoniali.
L'iter espropriativo prevedrà, tra l'altro, l'apposizione del vincolo espropriativo sulle aree interessate alla realizzazione dell'opera e comporterà l'obbligo, da parte di SMAT S.p.A., di ottemperare alle comunicazioni, previste dalla legge, ai proprietari interessati.
L'opera non sarà finanziata dalla Città poiché tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e programmata, straordinaria e di rinnovamento di opere, impianti, reti e canalizzazioni compresi nel Programma degli Interventi, sono a carico del Gestore ed i relativi oneri s'intendono interamente compensati con la tariffa del sistema idrico integrato.
Il progetto è stato esaminato dai seguenti Settori: Direzione Suolo, Settore Ponti e Vie d'Acqua, Settore Urbanizzazioni, Settore Riqualificazione Spazio Pubblico, Settore Infrastrutture Suolo, Settore Mobilità, Divisione Servizi Tecnici per le grandi Opere Edilizie e Verde Pubblico, Settore Ambiente e Territorio e Settore Valorizzazione Patrimonio Immobiliare, che hanno espresso tutti parere favorevole.
Tuttavia, alcuni Settori hanno richiesto modifiche al progetto non sostanziali o hanno avanzato osservazioni che dovranno essere recepite da SMAT S.p.A. nelle successive fasi procedurali.
A tal uopo sono allegati alla presente deliberazione i seguenti pareri:
- Settore Mobilità in data 14 settembre 2010 (allegato 13);
- Settore Ambiente e Territorio, prot. n. 11354/6.9.4/2 del 14 settembre 2010 (allegato 14);
- Settore Valorizzazione Patrimonio Immobiliare, prot. n. 36/TO4-009/S-P.G. dell'8 ottobre 2010 (allegato 15): si precisa, a tal fine, che essendo stata rilevata l'erronea indicazione catastale riguardo ad un'area ricompresa nel piano particellare, la società SMAT dovrà, prima di avviare il procedimento nei confronti degli interessati, individuare esattamente il reale ed attuale proprietario di detto immobile;
- Divisione Servizi Tecnici per le grandi Opere Edilizie e Verde Pubblico, prot. n. 5747/6.8.3. del 18 ottobre 2010 (allegato 16).
Inoltre, il Settore Ponti e Vie d'Acqua fa rilevare che, in corrispondenza del pozzo 6, ha inizio un tratto di arginatura realizzata recentemente a protezione dell'area ad Est di Lungo Stura Lazio e che tale arginatura non dovrà subire modifiche nello stato di consistenza in cui si trova.
A seguito dell'accoglimento dei rilievi avanzati dai citati Settori della Città da parte della società SMAT, potrebbe essere necessario apportare cambiamenti nel piano particellare: si precisa, pertanto, che, nel caso di rilevanti variazioni consistenti, per esempio, nell'aggiunta di nuovi soggetti proprietari coinvolti nella procedura ablativa o di nuove aree nel piano particellare, si procederà con deliberazione di Giunta Comunale al fine di prendere atto del nuovo progetto preliminare e del relativo piano particellare, approvata la quale sarà possibile la stipula della Convenzione di delega del potere espropriativo alla società SMAT.
Sarà cura della SMAT S.p.A., inoltre, chiedere ed ottenere preventivamente tutte le altre autorizzazioni necessarie e/o previste dalla legislazione vigente.
Il Comune di Torino, in base alla Convenzione sottoscritta con la SMAT S.p.A. in data 13 febbraio 2002, per il servizio idrico integrato, ed alle s.m.i. deve sostenere e favorire l'attività di quest'ultima attraverso il puntuale svolgimento delle pratiche amministrative inerenti la gestione del servizio e ricadenti nelle sue competenze o titolarità, tra le quali l'adozione di atti finalizzati ad approvare la realizzazione dei progetti inerenti le nuove fognature pubbliche che interessano il territorio cittadino.
Tutto ciò premesso,
Vista la Legge Regionale n. 56/1977 e s.m.i.;
Visto il D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i.;
Visto il Piano Regolatore Generale, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995 pubblicata sul B.U.R. n. 21 del 24 maggio 1995;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla
regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
per i
motivi esposti nella parte narrativa, che qui integralmente si richiamano:
1) di prendere atto del progetto e di autorizzare la realizzazione, sul territorio cittadino, del canale nero in via Agudio, così come previsto nel progetto preliminare, redatto da SMAT S.p.A., che si allega al presente provvedimento unitamente al Piano Particellare (all. 1-11 - nn. ).
Il progetto prevede la realizzazione di un canale fognario nero avente come finalità il potenziamento di quello esistente che risulta idraulicamente insufficiente oltre a presentare problemi strutturali. L'opera nel suo complesso consente di raddoppiare il collettore esistente per un tratto che va dalla via Agudio all'incrocio con via Sassi, fino alla camera di monte del sifone esistente nel parco del Meisino sulla sponda orografica destra del fiume Po.
Il collettore ha inizio in via Agudio, in prossimità della via Sassi, attraversa la via Agudio e si sviluppa parallelamente alla stessa in un'area destinata a verde. Dopo un tratto di 560 ml. riattraversa la via Agudio per andare in direzione della via latitante la scuola elementare e in via del Meisino si innesta al collettore esistente in una apposita camera di ispezione che sarà successivamente l'innesto del tratto facente parte del secondo lotto. Il tratto in progetto ha una lunghezza complessiva di circa 900 ml. e la sua funzione primaria è quella di potenziare la capacità di deflusso del sistema fognario esistente;
2) di dare atto che l'opera rientra nel Programma degli investimenti 2008/2010 dell'ATO 3 (numero identificativo intervento 1913) approvato con deliberazione n. 305 del 27 febbraio 2008 della Conferenza della medesima Autorità.
L'opera non sarà finanziata dalla Città poiché tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e programmata, straordinaria e di rinnovamento di opere, impianti, reti e canalizzazioni compresi nel Programma degli Interventi, sono a carico del Gestore ed i relativi oneri s'intendono interamente compensati con la tariffa del sistema idrico integrato.
Le suddette opere sono approvate ai soli fini dell'adempimento previsto dalla Convenzione sottoscritta con la SMAT S.p.A. in data 13 febbraio 2002, per il servizio idrico integrato.
Il presente provvedimento non comporta oneri a carico della Città;
3) di delegare a SMAT S.p.A. l'esercizio del potere espropriativo, ad esclusione della dichiarazione di pubblica utilità, dell'emissione del decreto d'occupazione d'urgenza e temporanea e del decreto di asservimento, per l'acquisizione delle aree necessarie alla realizzazione del progetto relativo alla costruzione di canale nero in via Agudio, ai sensi dell'articolo 6, comma 8, del D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i. Si precisa che S.M.A.T. S.p.A. ha quantificato le indennità stabilite nel piano particellare allegato al progetto e se ne accollerà il relativo esborso, oltre al pagamento delle spese legali a seguito di eventuali contenziosi giudiziari, così come delle eventuali maggiorazioni delle indennità scaturite a seguito di determinazione del Giudice; la legittimazione passiva, relativamente ad eventuali contenziosi giudiziali, spetterà in via esclusiva a SMAT S.p.A.: la Città, pertanto, non risponderà di eventuali irregolarità procedimentali, gestionali e patrimoniali;
4) di approvare l'allegato schema di Convenzione finalizzato alla disciplina puntuale del potere espropriativo delegato a SMAT S.p.A. (all. 12 - n. );
5) di prendere atto che il progetto è stato esaminato dai seguenti Settori: Direzione Suolo, Settore Ponti e Vie d'Acqua, Settore Urbanizzazioni, Settore Riqualificazione Spazio Pubblico, Settore Infrastrutture Suolo, Settore Mobilità, Divisione Servizi Tecnici per le grandi Opere Edilizie e Verde Pubblico, Settore Ambiente e Territorio e Settore Valorizzazione Patrimonio Immobiliare, che hanno espresso tutti parere favorevole.
Alcuni Settori, tuttavia, hanno richiesto modifiche al progetto non sostanziali o hanno avanzato osservazioni (all. 13-16 - nn. ).
Inoltre, il Settore Ponti e Vie d'Acqua fa rilevare che, in corrispondenza del pozzo 6, ha inizio un tratto di arginatura realizzata recentemente a protezione dell'area ad Est di Lungo Stura Lazio e che tale arginatura non dovrà subire modifiche nello stato di consistenza in cui si trova.
Le istanze dei vari Settori di cui sopra dovranno essere recepite da SMAT S.p.A. nelle successive fasi procedurali.
Si precisa, in particolare, che essendo stata rilevata l'erronea indicazione catastale riguardo ad un'area ricompresa nel piano particellare, la società SMAT dovrà, prima di avviare il procedimento nei confronti degli interessati, individuare esattamente il reale ed attuale proprietario di detto immobile.
A seguito dell'accoglimento dei rilievi avanzati dai citati Settori della Città da parte della società SMAT, potrebbe essere necessario apportare cambiamenti nel piano particellare: si precisa, pertanto, che, nel caso di rilevanti variazioni consistenti, per esempio, nell'aggiunta di nuovi soggetti proprietari coinvolti nella procedura ablativa o di nuove aree nel piano particellare, si procederà con deliberazione di Giunta Comunale al fine di prendere atto del nuovo progetto preliminare e del relativo piano particellare, approvata la quale sarà possibile la stipula della Convenzione di delega del potere espropriativo alla società SMAT;
6) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134, comma 4, del testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
L'ASSESSORA ALLA VIABILITA'
E TRASPORTI
F.to Sestero
L'ASSESSORE ALL'URBANISTICA
ED AL PATRIMONIO
F.to Viano
Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
PONTI E VIE D'ACQUA
F.to Marengo
IL DIRETTORE DELLA DIVISIONE
URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA
F.to Virano
Si esprime parere favorevole sulla regolarità contabile.
per IL VICE DIRETTORE GENERALE
RISORSE FINANZIARIE
Il Dirigente Delegato
F.to Tornoni
Il Presidente pone in votazione il provvedimento.
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei modi di regolamento.
Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione:
Ambrogio Paola, Berthier Ferdinando, Carbonero Roberto, Carossa
Mario, il Sindaco Fassino Piero, Greco Lucchina Paolo, il Vicepresidente
Vicario Magliano Silvio
Non partecipano alla votazione:
Appendino Chiara, Bertola Vittorio, Liardo Enzo, Marrone Maurizio,
Musy Alberto, Ricca Fabrizio, Scanderebech Federica, Tronzano Andrea
PRESENTI 23
VOTANTI 23
FAVOREVOLI 23:
Altamura Alessandro, Alunno Guido Maria, Carretta Domenico,
Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Curto Michele, Dell'Utri Michele, il
Presidente Ferraris Giovanni Maria, Genisio Domenica, Grimaldi Marco, Levi
Marta, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mangone Domenico, Moretti
Gabriele, Muzzarelli Marco, Nomis Fosca, Paolino Michele, Porcino Giovanni, il
Vicepresidente Rattazzi Giulio Cesare, Tricarico Roberto, Ventura Giovanni,
Viale Silvio
Il Presidente dichiara approvata la proposta della Giunta.
Il Presidente pone in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento.
IL
CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei modi di regolamento, ai sensi di legge.
Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione:
Ambrogio Paola, Berthier Ferdinando, Carbonero Roberto, Carossa
Mario, il Sindaco Fassino Piero, Greco Lucchina Paolo, il Vicepresidente
Vicario Magliano Silvio
Non partecipano alla votazione:
Appendino Chiara, Bertola Vittorio, Liardo Enzo, Marrone Maurizio,
Musy Alberto, Ricca Fabrizio, Scanderebech Federica, Tronzano Andrea
PRESENTI 23
VOTANTI 23
FAVOREVOLI 23:
Altamura Alessandro, Alunno Guido Maria, Carretta Domenico,
Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Curto Michele, Dell'Utri Michele, il
Presidente Ferraris Giovanni Maria, Genisio Domenica, Grimaldi Marco, Levi
Marta, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mangone Domenico, Moretti
Gabriele, Muzzarelli Marco, Nomis Fosca, Paolino Michele, Porcino Giovanni, il
Vicepresidente Rattazzi Giulio Cesare, Tricarico Roberto, Ventura Giovanni,
Viale Silvio
Il Presidente dichiara approvata l'immediata eseguibilità del
provvedimento.
In originale firmato:
IL SEGRETARIO
Penasso
IL PRESIDENTE
Ferraris