Consiglio Comunale

 

2011 00587/002

 

 

 C I T T À  D I  T O R I N O

 

MOZIONE  N. 12

 

Approvata dal Consiglio Comunale in data 3 marzo 2011

 

OGGETTO: BOLLINO BLU CONTRO L'ANORESSIA.   

 

Il Consiglio Comunale di Torino,

 

CONSAPEVOLI CHE

 

-        l'immagine di sé ed il modello di riferimento, in particolare per le ragazze in età adolescenziale, rappresentano un terreno sensibile sia in relazione agli stili di vita ed alla promozione della salute, sia per ciò che riguarda la comunicazione sociale e, di conseguenza, le azioni poste in essere da istituzioni, organizzazioni, associazioni;

-        il cosiddetto "modello anoressico", così come proposto in gran parte dalla moda e da strategie di marketing in relazione alla produzione ed alla vendita di abbigliamento per teen-agers, induce frequentemente le ragazze a sentirsi "fuori taglia" ed in sovrappeso anche quando gli indici di massa corporea rientrano nella norma;

 

CONSIDERATO CHE

 

-        in Italia, tra i 12 e i 25 anni vi è una prevalenza di disturbi vari dell'alimentazione che oscilla tra il 7% e il 10%;

-        nell'Italia del Nord i casi di anoressia raggiungono valori dell'1%, contro una media italiana dello 0,3-0,5%;

-        il 10% delle ragazze nel nord risulta essere sottopeso a seguito di diete di vario genere;

-        nella sola città di Torino sono prevedibili circa 100 nuovi casi all'anno di anoressia nervosa;

-        in Italia sono in considerevole aumento sia il numero di casi (anche tra i maschi), sia le forme ad esordio precoce;

 

TENENDO CONTO CHE

 

-        per poter incidere positivamente su questi problemi, è necessario un piano d'azioni ad ampio spettro, ma non bisogna sottovalutare alcuni piccoli aspetti che in realtà sono in grado di modificare sia la percezione di sé sia l'accettazione sociale dei modelli di riferimento;

-        è noto il bisogno tipico dell'età adolescenziale di far parte di gruppi di pari con specifici punti di riferimento;

-        lo stesso Ministero per le politiche giovanili, con il manifesto della moda, si rivolge al mondo della comunicazione e della produzione per invertire la tendenza che vede proporre capi di abbigliamento e look al di sotto della taglia 44;

-        anche nella nostra realtà i negozi per giovani, in particolare se appartenenti a catene specializzate e quindi più frequentati dalle adolescenti, presentano frequentemente il problema di non avere taglie superiori alla 44-46 e, spesso, alla taglia esposta corrisponde una taglia inferiore. Si determina così una situazione in cui le ragazze vengono indirizzate verso negozi con prodotti per taglie conformate e il disagio generato può determinare, insieme all'inevitabile sofferenza legata al rifiuto e all'esclusione, anche la possibilità di intraprendere diete pericolose senza controlli medici e senza reali necessità fisiche;

 

IMPEGNA

 

Il Sindaco e la Giunta :

1)      creare, in raccordo con le Associazioni del settore, una sorta di marchio di qualità e di accoglienza per i negozi "amici" di tutte le ragazze;

2)      sviluppare, in raccordo con le altre Istituzioni, le azioni necessarie a contrastare il fenomeno, e a promuovere stili di vita sani che consentano, in particolare alle giovani generazioni, di costruire un'immagine di sé non penalizzata dall'uso distorto della pubblicità o della comunicazione e da modelli di fisico femminile che esaltano la magrezza.