Divisione Servizi Sociali e  Rapporti con le Aziende Sanitarie

Settore Piano Regolatore Sociale, Vigilanza, Anziani e Sicurezza  

       n. ord. 20

2010 08933/019

CITTÀ DI TORINO

 

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 14 FEBBRAIO 2011

 

(proposta dalla G.C. 28 dicembre 2010)

 

     Sessione Ordinaria

 

Convocato il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:

 

ANGELERI Antonello

BOERO Valter

BONINO Gian Luigi

BRESCIA Mario

BRUNO Giuseppe Maurizio

CALGARO Marco

CANTORE Daniele

CASSANO Luca

CASSIANI Luca

CENTILLO Maria Lucia

CUGUSI Vincenzo

CUNTRO' Gioacchino

CUTULI Salvatore

FERRANTE Antonio

FIORINO Salvatore

FURNARI Raffaella

GALASSO Ennio Lucio

GALLO Domenico

GALLO Stefano

GANDOLFO Salvatore

GENISIO Domenica

GENTILE Lorenzo

GIORGIS Andrea

GRIMALDI Marco

LAVOLTA Enzo

LEVI-MONTALCINI Piera

LO RUSSO Stefano

LONERO Giuseppe

LOSPINUSO Rocco

MAURO Massimo

MORETTI Gabriele

OLMEO Gavino

PETRARULO Raffaele

PORCINO Gaetano

RATTAZZI Giulio Cesare

SALINAS Francesco

SALTI Tiziana

SAVINI Manuela

SCANDEREBECH Federica

SILVESTRINI Maria Teresa

TEDESCO Giuliana

TROIANO Dario

TROMBINI Claudio

TRONZANO Andrea

VENTRIGLIA Ferdinando

ZANOLINI Carlo

 

In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 48 presenti, nonché gli Assessori: BORGIONE Marco - BORGOGNO Giuseppe - DEALESSANDRI Tommaso - SBRIGLIO Giuseppe - SESTERO Maria Grazia - VIANO Mario.

 

Risultano assenti i Consiglieri: CERUTTI Monica - FREDA Paola - GHIGLIA Agostino.

 

Con la partecipazione del Segretario Generale PENASSO dr. Mauro.

 

SEDUTA PUBBLICA

 

OGGETTO: APPROVAZIONE DELL'AVVIO DEL PERCORSO DI COSTRUZIONE DEL PIANO DI ZONA, INDIVIDUAZIONE DEL TAVOLO POLITICO ISTITUZIONALE - PRESA D'ATTO DEL PROFILO DI SALUTE.

 

          Proposta dell'Assessore Borgione.  

 

          Con deliberazione del 17 novembre 2003 (mecc. 2003 06026/019), dichiarata immediatamente eseguibile, il Consiglio Comunale approvava il Piano dei Servizi Sociali 2003/2006. Tale deliberazione rappresentava l'esito di un percorso di programmazione partecipata, che la Città aveva compiuto, nelle more della emanazione della Legge Regionale di recepimento della Legge 328/2000, facendo propri i principi e le metodologie indicate dalla stessa Legge nazionale e dai contenuti del primo Piano Nazionale del Sistema Integrato di Interventi e Servizi Sociali.

          Nell'ambito dei tavoli di lavoro per l'individuazione del Piano dei Servizi Sociali venne rinsaldata una modalità di programmazione già praticata dai Servizi Sociali Torinesi, ossia quella del confronto con le Istituzioni ed in particolare con gli attori sociali del territorio. Sindacati e Terzo Settore vennero in quell'occasione chiamati a rappresentare l'interesse e lo sviluppo della comunità.

          Il dialogo e la cooperazione con i partecipanti dei tavoli di lavoro, è proseguito nella fase di realizzazione delle azioni e degli obiettivi del Piano dei Servizi Sociali. Tale interlocuzione è proseguita e prosegue tuttora  all'interno dei gruppi misti partecipati, con i quali ogni Settore della Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le A.S.L., si confronta.

          Successivamente con deliberazione del 26 giugno 2007 (mecc. 2007 04160/019) la Giunta Comunale approvava l'architettura del Piano Regolatore Sociale (P.R.S.) e ne sanciva l'avvio dei lavori.

          Con l'attivazione del P.R.S. la Città intendeva dotarsi di uno strumento per la programmazione delle politiche e degli interventi sociali nella accezione più ampia di Politiche per il Welfare, o di quelle politiche capaci di influenzarne gli esiti. Obiettivo fondamentale era: innalzare il livello di benessere di tutti i cittadini ed in particolare di quelli che vivono una condizione di difficoltà. Strumento per connettere diversi atti di programmazione, tra i quali anche il Piano di Zona.

          La salute dei cittadini in quanto stato di benessere veniva posta al centro delle priorità cittadine, considerata risorsa e bene primario, oltre che prerequisito per lo sviluppo sociale ed economico.

          Per questa ragione, fin dalle fasi preparatorie del percorso, era stata ribadita l'importanza  di includere nel più generale processo del P.R.S. il Piano di Zona e la costruzione dei Profili e Piani di Salute, questi ultimi, già previsti dalla Legge Regionale 18/2007 "Norme per la Programmazione socio-sanitaria 2007/2010" e successivamente disciplinati dalle Linee Guida Regionali approvate con D.G.R. n. 3-9978/08.

          Pertanto, all'interno del processo di sviluppo del P.R.S. ed in collaborazione con le A.S.L. TO1 e TO2 con DORS, Centro di Documentazione per la promozione della salute e Sepi, Servizio di Epidemiologia della Regione Piemonte, all'inizio dell'anno 2009 è stato avviato operativamente il percorso per la costruzione dei Profili di Salute circoscrizionali (coincidenti con i Distretti sanitari). Dopo una prima fase preparatoria di metodi e materiali curata dall'Ufficio di Piano, che ha coordinato tutte le attività di proposta e accompagnamento tecnico alla produzione dei Profili di Salute.

          Oggi è disponibile il Profilo di Salute della Città, quale complessa lettura del contesto di salute dei territori cittadini. Il Profilo di Salute disponibile si compone di un'articolata documentazione che racchiude: i Profili di Salute della dieci Circoscrizioni ed elaborazioni sovrazonali, quali per esempio, la cornice demografica ed epidemiologica della Città. Le elaborazioni contenute  richiamano costantemente la peculiare struttura demografica della Città, gli effetti sociali delle grandi opere e trasformazioni urbanistiche, gli esiti della crisi economica, e si confrontano con le esigenze di integrazione dei nuovi cittadini e con gli esiti di salute correlati agli stili di vita degli individui.

          L'insieme di percorsi, iniziative, partnership e Profili territoriali, sviluppati nella cornice del P.R.S. costituiscono ora il terreno migliore per l'avvio del Piano di Zona 2011-2013, percorso necessario ed obbligatorio, secondo le disposizioni regionali.

          Infatti, nelle more dell'approvazione del proprio Piano Sociale la Giunta Regionale del Piemonte ha approvato con la D.G.R. 28-12295 del 5 ottobre 2009, le "Linee guida per la predisposizione dei Piani di Zona ai sensi della Legge Regionale 8 gennaio 2004, n. 1 - Triennio 2010-2012".

          Successivamente su richiesta dell'A.N.C.I. ed in considerazione della difficoltà dei Comuni piemontesi di predisporre i Profili e Piani di Salute nei termini previsti, la Giunta Regionale ha prorogato i termini per la predisposizione dei Piano di Zona da avviarsi entro il 31 dicembre 2010 e da concludersi il 31 dicembre 2011 e conseguentemente modificando il triennio di riferimento del Piano di Zona, ora 2010/2013.

          Le Linee Guida regionali introducono elementi di omogeneità, fornendo strumenti obbligatori informativi di rendicontazione, un modello per l'adozione obbligatoria dell'Accordo di programma. Particolare rilievo viene conferito ai Profili di Salute, quale lettura del contesto di salute e benessere attuale e atteso del territorio alla base del Piano di Zona.

          La programmazione partecipata individuata dalle disposizioni regionali, dovrà essere sviluppata per fasce d'età in coerenza con gli obiettivi strategici regionali e prevedere l'attivazione di almeno tre tavoli tematici: Fragilità Sociali (Adulti ), Anziani e Minori, che la Città intende integrare con i tavoli Disabilità, Integrazione (Immigrazione ), Centro Relazioni e Famiglie.

          Presenti ai tavoli tematici, quali portatori degli interessi della Comunità locale, oltre alle istituzioni, dovranno essere: il Terzo Settore e pertanto Associazionismo e Cooperazione Sociale così come definiti dalla D.G.R. 79-2953 del 22 maggio 2006, le Organizzazioni Sindacali ed altri soggetti individuati dagli articoli 2, 10 e 14 della Legge Regionale 1/2004, quali ad esempio IPAB e i soggetti privati.

          I tavoli in relazione alle tematiche trattate vedranno la partecipazione delle Divisioni comunali e degli Enti via, via interessati.

          Le Linee Guida regionali stabiliscono che per i Comuni capoluogo di Provincia, in quanto Enti Gestori delle attività sociali e sociali a rilievo sanitario (ai sensi dell'articolo 9 della Legge Regionale 1/2004), sia il Consiglio Comunale a deliberare l'avvio del processo e l'istituzione del tavolo Politico Istituzionale.

          Le stesse Linee Guida riconoscono alla Città di Torino "in quanto Ente gestore del più ampio bacino demografico della Regione", la possibilità di esprimere percorsi adattati alle peculiarità metropolitane, fermo restando l'obbligo di dare luogo ad un percorso multiplo, centrale e circoscrizionale con la partecipazione delle AA.SS.LL. afferenti al territorio cittadino.

          Relativamente a tale riconosciuta peculiarità si deve provvedere ora a deliberare l'avvio del percorso e l'istituzione del Tavolo politico istituzionale, che in ragione appunto delle stesse peculiarità riconosciute al percorso cittadino, dovrà necessariamente essere composto da:

-        il Rappresentante Legale dell'Ente Gestore, che  per la Città e per effetto di delega, è l'Assessore alla Famiglia e ai Servizi Sociali;

-        il Rappresentante dei Presidenti di Circoscrizione;

-        il Presidente della Provincia di Torino;

-        i Direttori Generali (o Commissari) delle A.S.L. TO1 e TO2;

-        il Direttore della Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le A.S.L..  

Tutto ciò premesso,

 

LA GIUNTA COMUNALE

 

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

Dato atto che i pareri di cui all'articolo 49 del suddetto Testo Unico sono:

favorevole sulla regolarità tecnica;

Con voti unanimi, espressi in forma palese;  

 

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

 

1)      di approvare l'avvio del percorso di costruzione del Piano di Zona;

2)      di istituire il tavolo Politico Istituzionale nella composizione descritta in narrativa.

Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;

3)      di prendere atto del Profilo di Salute nella sua articolazione circoscrizionale, allegato e parte integrante del presente provvedimento (allegato 1 in tre volumi) (all. 1 - n.            ).  

L'ASSESSORE

ALLA FAMIGLIA, SALUTE E

POLITICHE SOCIALI

F.to Borgione

 

 

Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.

 

IL DIRIGENTE

SETTORE PIANO REGOLATORE SOCIALE,VIGILANZA, ANZIANI

E SICUREZZA

F.to Gaeta

 

  

 

Il Presidente pone in votazione il provvedimento.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

procede alla votazione nei modi di regolamento.

 

Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione:

Cassano Luca, Ferrante Antonio, Gandolfo Salvatore, Lonero Giuseppe, Lospinuso Rocco, Salti Tiziana, Troiano Dario

 

Non partecipano alla votazione:

Angeleri Antonello, Boero Valter, Brescia Mario, Cantore Daniele, Fiorino Salvatore, Furnari Raffaella, Savini Manuela, Scanderebech Federica, Tronzano Andrea

 

PRESENTI 32

VOTANTI 32

 

FAVOREVOLI 32:

Bonino Gian Luigi, Bruno Giuseppe Maurizio, Calgaro Marco, Cassiani Luca, il Presidente Castronovo Giuseppe, Centillo Maria Lucia, il Sindaco Chiamparino Sergio, Cugusi Vincenzo, Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore, Galasso Ennio Lucio, Gallo Domenico, Gallo Stefano, Genisio Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Lavolta Enzo, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mauro Massimo, Moretti Gabriele, Olmeo Gavino, Petrarulo Raffaele, Porcino Gaetano, Rattazzi Giulio Cesare, Salinas Francesco, Silvestrini Maria Teresa, Tedesco Giuliana, Trombini Claudio, il Vicepresidente Ventriglia Ferdinando, Zanolini Carlo

 

Il Presidente dichiara approvata la proposta della Giunta.

 

 

In originale firmato:

IL SEGRETARIO

        Penasso

IL PRESIDENTE

Castronovo