Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Servais 5,
oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI Roberto, CAPUTO
Valentina, CAVALLARI Paolo, CLARICI Laura, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio,
CAVONE Nicola, COLLURA Anna Maria, D’ACUNTO Angelo, DEL BIANCO Marianna,
DOMINESE Stefano, FONTANA Marco, LAVECCHIA Felice, LAZZARINI Massimiliano,
FARANO Nicola, MAFFEI Maurizio, MARRONE Maurizio, NOVO Valerio, PEPE Annunziata,
RABELLINO Renzo, VALLE Mauro.
In totale n. 22 Consiglieri
OGGETTO: C.4 PARERE (ARTT. 43 E 44 DEL REGOLAMENTO DEL DECENTRAMENTO)
AVENTE AD OGGETTO: PIANO URBANO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE (PUMS).
APPROVAZIONE.
Il Presidente
Guido Alunno, di concerto con il Coordinatore della II Commissione Claudio
Cerrato, riferisce:
con nota del 22 Settembre 2010 - Prot. n. 20149,
la Divisione Infrastrutture e Mobilità – Settore Mobilità ha
invitato la Circoscrizione ad esprimere parere preventivo in merito
all’approvazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS)
, di cui alla deliberazione del Consiglio Comunale n. mecc. 2010 03195/006.
La Città di Torino dagli anni Novanta sta vivendo una fase di
importanti trasformazioni economiche, sociali e culturali a cui si accompagna
una grande trasformazione in ambito urbanistico che deve essere correlata da una
pianificazione adeguata del sistema della mobilità.
Già dal
1995 la Città si è pertanto dotata di un Piano Urbano del Traffico
(PUT), aggiornato nel 2002, e nel 2000 di un Piano Generale del Trasporto Urbano
(PGTU), integrate dai piani di dettaglio adottati (Programma urbano dei
parcheggi, Piano esecutivo del traffico dell'area centrale, Piano degli
itinerari ciclabili, Piani esecutivi di regolamentazione della circolazione e
della sosta), redatti ai sensi delle Direttive del Codice della Strada.
Con
Legge n. 340 del 24 novembre 2000, il Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, all'articolo 22, ha istituito i Piani urbani della mobilità
(PUM) intesi come progetti del sistema della mobilità comprendenti
l'insieme organico degli interventi sulle infrastrutture di trasporto pubblico e
stradali, sui parcheggi di interscambio, sulle tecnologie, sul parco veicoli,
sul governo della domanda di trasporto attraverso la struttura dei mobility
manager, i sistemi di controllo e regolazione del traffico, l'informazione
all'utenza, la logistica e le tecnologie destinate alla riorganizzazione della
distribuzione delle merci nelle città.
La Regione Piemonte nel III
Piano Regionale dei Trasporti ha dichiarato la necessità di un "Piano
strategico della mobilità sostenibile" nell'area urbana torinese,
riassuntivo e sostitutivo dei vari PUM, PUT, PPU e che indirizzasse i programmi
triennali del TPL (D.G.R. n. 16-14366 del 20 dicembre 2004).
Nell'ottobre
2007, il Ministero dei Trasporti ha emanato le linee guida per il "Piano
Generale della Mobilità" in cui, efficienza, sicurezza,
sostenibilità, sono requisiti fondamentali che consentono di migliorare
la qualità della vita dei cittadini in riferimento ad una delle funzioni
fondamentali, quella del muoversi dai luoghi di residenza a quelli di lavoro, di
servizio, di studio, di svago e così via. Analoghi requisiti sono
definiti affinché le imprese possano assicurare la circolazione delle
merci in condizioni di economicità di gestione, di sicurezza del lavoro e
di rispetto dell'ambiente. Il tutto anche nell'ottica dell'impegno per una
mobilità sostenibile e per rispondere agli orientamenti dell'Unione
Europea in merito alle politiche ambientali, quali quelle contenute nel Libro
Verde del 2007, "Verso una nuova cultura della mobilità urbana", ed alle
politiche dei trasporti definite dal Libro Bianco del 2001, "La politica europea
dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte".
Al fine di pianificare
e gestire il sistema complessivo della mobilità, con un orizzonte
temporale di medio-lungo periodo (10 anni), in un quadro di coerenza ed
integrazione con i più recenti indirizzi sviluppati a livello dell'Unione
Europea ed a livello nazionale e regionale come sopra specificati, la
Città di Torino con deliberazione del Consiglio Comunale del 14 luglio
2008 (proposta dalla Giunta Comunale del 1 aprile 2008) (mecc 2008 01770/006),
ha approvato le linee d'indirizzo del Piano Urbano della Mobilità
Sostenibile, al fine di indurre un riequilibrio della domanda di trasporto tra
collettivo ed individuale. L'obiettivo è quello di ridurre la congestione
e migliorare l'accessibilità alle diverse funzioni urbane mediante una
politica incisiva della mobilità, che favorisca l'uso del trasporto
collettivo e persegua la sostenibilità del trasporto individuale e delle
merci attraverso un sistema integrato di trasporto urbano, che favorisca
l'intermodalità, ponendo particolare attenzione a rendere più
competitivo e accessibile il trasporto pubblico, rendendolo usufruibile da parte
di tutti.
Alla luce dei principi che sono alla base delle suddette linee
d'indirizzo ed in coerenza con il "Piano d'azione sulla mobilità urbana"
che la Commissione delle comunità europee ha comunicato il 3 settembre
2009 al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale
europeo ed al Comitato delle Regioni, è stato elaborato il Piano Urbano
della Mobilità Sostenibile che si è sviluppato secondo una visione
strategica, coordinando tutte le componenti del complesso sistema della
mobilità (piano sistema), con scenari cadenzati nel tempo (piano
processo) e del quale potranno essere misurati gli effetti nel corso della sua
attuazione (piano di monitoraggio).
Nel corso dell'approfondimento e della
redazione del Piano, si sono evidenziati gli interventi strategici, essenziali
al perseguimento degli obiettivi del PUMS, che determineranno lo scenario futuro
del sistema della mobilità, la cui realizzazione in parte è in
corso e che vedranno la Città coinvolta, ancora per diversi anni, in uno
sforzo sia finanziario, sia di gestione dei disagi sul territorio,
compatibilmente con le risorse economiche che saranno progressivamente reperite.
Rientrano in questo gruppo il completamento del passante ferroviario e delle
linee di metropolitana.
Sul territorio cittadino sono previsti interventi di
diversa natura ma tutti rivolti al perseguimento di obiettivi comuni, che
mettono in primo piano il miglioramento dell'accessibilità delle persone
ai diversi spazi cittadini, la tutela della sicurezza ed il rispetto
dell'ambiente. In questo gruppo rientrano gli interventi che modificheranno
l'assetto delle strade (percorribilità, sicurezza, abbattimento
barriere...), quelli che miglioreranno la qualità della vita delle
persone e dell'ambiente urbano (riqualificazioni, riorganizzazioni,
pedonalizzazioni...), e quelli per la gestione intelligente della
mobilità (telematica a servizio della viabilità e della sicurezza
stradale...).
Infine, ma non meno importanti, sono stati inseriti tutti i
provvedimenti di natura gestionale per incentivare la fruizione dei servizi di
trasporto collettivo (aumento della qualità, servizi dedicati...) e per
il governo e la disciplina della circolazione stradale (restrizioni, ZTL...).
Il Piano individua quindi le azioni necessarie al raggiungimento degli
obiettivi strategici e le misure operative che costituiscono, nel loro
complesso, la concreta attuazione del Piano.
Le misure operative possono
anche essere lette secondo le linee della sostenibilità economica,
sociale ed ambientale, enunciate nei principi guida della strategia comune
europea in materia di mobilità (Libro Bianco e Libro Verde dell'Unione
europea) che definiscono:
- "sostenibilità economica" utilizzare al
meglio le risorse per massimizzare il bilancio
benefici/costi di una
data azione (principio dell'efficienza);
- "sostenibilità sociale"
garantire, nel modo più equo e diffuso possibile, anche ai soggetti
più deboli, il pieno diritto ad una buona accessibilità alle
funzioni della vita associata;
- "sostenibilità ambientale" contenere
gli impatti negativi della mobilità riducendo le
emissioni dei
gas serra, le emissioni inquinanti e minimizzando l'incidentalità
stradale.
Per conoscere lo scenario di riferimento del Piano è stata
inoltre predisposta una banca dati che si configura come strumento basilare sia
nella fase di analisi e valutazione dell'offerta e delle diverse
criticità, sia nell'attività di monitoraggio che dovrà
accompagnare le diverse fasi di attuazione e sviluppo del Piano. A partire dalla
banca dati, si sono quindi individuati e calcolati gli indicatori per ogni
singola azione, il cui valore al 2008 costituisce il riferimento a partire dal
quale si valuteranno le variazioni prodotte dal Piano. Si sono quindi fissati i
traguardi del Piano stimando i valori degli indicatori di risultato delle
diverse azioni, qualora siano attuati i diversi provvedimenti e realizzate le
opere previste nelle misure operative. Alcuni indicatori di risultato derivano
dall'utilizzo di modelli di simulazione mentre altri sono stimati sulla base
delle aspettative attese: la loro validità e quantificazione saranno
monitorati in itinere.
Nell’ambito della discussione sul PUMS si ritiene utile
segnalare la necessità di specificare alcuni interventi puntuali e di
approfondirne altri tramite l’istituzione di appositi tavoli di
lavoro.
Nel concreto non è presente nel Piano nessuna ipotesi futura di
parcheggio di interscambio attrezzato al parco Carrara con complementare
capolinea tranviario, la viabilità ciclabile è presente nelle sue
connotazioni principali attualmente esistenti solo per un uso ludico, il
potenziamento dei collegamenti dell’Alta Parella con il centro sono
assenti.
Riteniamo inoltre che sia necessario approfondire il completamento delle
zone 30 esistenti ed ampliarne in modo coordinato lo sviluppo, come per le aree
pedonali da istituire in aree maggiormente decentrate, rimane fondamentale
costruire con le amministrazioni circoscrizionali il capitolo delle
riqualificazioni, quest’ultimo di sottolineata importanza per la
trasformazione urbana dei nostri quartieri.
Il parere in questione
è stato discusso nel corso della seduta della II^ Commissione tenutasi
in data 13/10/2010.
Tutto ciò premesso