Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
n. ord. 18
2010 05256/009
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 14 FEBBRAIO 2011
(proposta dalla G.C. 21 settembre 2010)
Convocato
il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del
Palazzo Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco
CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:
ANGELERI Antonello BOERO Valter BONINO Gian Luigi BRESCIA Mario BRUNO Giuseppe Maurizio CALGARO Marco CANTORE Daniele CASSANO Luca CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CUGUSI Vincenzo CUNTRO' Gioacchino CUTULI Salvatore FERRANTE Antonio FIORINO Salvatore FURNARI Raffaella |
GALASSO Ennio Lucio GALLO Domenico GALLO Stefano GANDOLFO Salvatore GENISIO Domenica GENTILE Lorenzo GIORGIS Andrea GRIMALDI Marco LAVOLTA Enzo LEVI-MONTALCINI Piera LO RUSSO Stefano LONERO Giuseppe LOSPINUSO Rocco MAURO Massimo MORETTI Gabriele |
OLMEO Gavino PETRARULO Raffaele PORCINO Gaetano RATTAZZI Giulio Cesare SALINAS Francesco SALTI Tiziana SAVINI Manuela SCANDEREBECH Federica SILVESTRINI Maria Teresa TEDESCO Giuliana TROIANO Dario TROMBINI Claudio TRONZANO
Andrea VENTRIGLIA
Ferdinando ZANOLINI
Carlo |
In totale, con il Presidente ed il
Sindaco, n. 48 presenti, nonché gli Assessori: BORGIONE Marco - BORGOGNO
Giuseppe - DEALESSANDRI Tommaso - SBRIGLIO Giuseppe - SESTERO Maria Grazia -
VIANO Mario.
Risultano assenti i Consiglieri:
CERUTTI Monica - FREDA Paola - GHIGLIA Agostino.
Con la partecipazione del Segretario
Generale PENASSO dr. Mauro.
SEDUTA PUBBLICA
Proposta dell'Assessore
Viano, comprensiva degli emendamenti approvati nella presente seduta.
Attualmente l'isolato, occupato per la maggior parte dal
complesso edilizio di proprietà della Società IRIDE S.p.A., è costituito da:
- un corpo di fabbrica destinato ad uffici
a 5 piani f.t., prospettante su corso Siccardi e che si estende con un corpo ad
un piano f.t. all'interno del lotto, realizzato negli anni 1967-1974;
- un corpo di fabbrica destinato ad uffici
a 3 piani f.t., prospettante sulle vie Antonio Giuseppe Bertola e San Dalmazzo,
realizzato negli anni '20 del Novecento. I fronti neoclassici sono stati
conservati, mentre le parti interne sono state oggetto di interventi notevoli
di ristrutturazione;
- un fabbricato di servizio ad un piano
f.t., posto nell'interno cortile e realizzato negli anni '50;
- un fabbricato di servizio ed uffici a 2
piani f.t., posto lungo via San Dalmazzo e realizzato negli anni '60;
- un corpo di fabbrica destinato ad
autorimessa ad un piano f.t., prospettante lungo le vie San Dalmazzo e Santa
Maria, realizzato negli anni '60.
Tali fabbricati, con caratteristiche molto eterogenee,
insistono su un sedime di 4.283 mq.. Completa l'isolato un edificio
residenziale posto all'angolo tra corso Siccardi e via Santa Maria, realizzato
a 8 e 5 piani f.t. negli anni '60.
Il complesso edilizio è destinato dal P.R.G. vigente: per
le porzioni comprese tra corso Siccardi
e le vie Antonio Giuseppe Bertola e San Dalmazzo, ad area normativa TE, Aree o
complessi di edifici a destinazione terziaria e per la parte posta all'angolo
tra Via Santa Maria e via San Dalmazzo, ad area normativa AT, Area da
trasformare compresa nella Zona Urbana Centrale Storica.
In particolare, gli edifici destinati
a terziario sono classificati tra gli "Edifici recenti", costruiti
dopo il 1945 (articolo 10, comma 10, gruppo 6 delle N.U.E.A.), ad eccezione di
una porzione minore relativa al fronte dell'edificio a 3 piani f.t. posto
all'angolo tra via Antonio Giuseppe Bertola e via San Dalmazzo che è
classificata tra gli "Edifici del periodo tra le due guerre",
comprendenti gli edifici che hanno integrato e completato la costruzione
ottocentesca della Città nel periodo tra le due guerre (articolo 10, comma 9, gruppo
5 delle N.U.E.A.).
Per gli edifici destinati a terziario, da attuarsi secondo
le definizioni dell'Allegato A delle N.U.E.A., sono consentiti interventi fino
alla ristrutturazione edilizia, ad eccezione della facciata, riconosciuta quale
"fronte caratterizzante ambienti urbani", per la quale sono ammessi
esclusivamente interventi fino al risanamento conservativo.
Per le aree localizzate all'angolo tra le vie Santa Maria e
San Dalmazzo, sono ammessi interventi di riqualificazione dell'ambiente storico
attraverso la demolizione di edifici, la costruzione di nuovi edifici, la
riplasmazione ed il riuso degli edifici esistenti.
Tali aree sono soggette a specifiche
prescrizioni, descritte dalle schede normative del fascicolo II delle Norme
Urbanistico Edilizie di Attuazione, diversamente da quelle che regolamentano la
generalità del tessuto consolidato.
Come
espressamente richiamato dall'articolo 10 delle N.U.E.A., gli interventi nelle
Aree da Trasformare sono definiti di completamento ai sensi dell'articolo 13,
terzo comma, lettera f) della L.U.R. e, poiché ricomprese all'interno della
Zona Urbana Centrale Storica, sono di categoria A secondo il D.M. n. 1444 del 2
aprile 1968 e di recupero ai sensi e per gli effetti dell'articolo 27 e
seguenti della Legge 457/1978.
Gli
interventi ricompresi nelle Aree da Trasformare devono altresì acquisire il
preventivo parere favorevole della competente Commissione Regionale per i Beni
Culturali e Ambientali di cui all'articolo 91 bis della L.U.R., che potrà
imporre diverse od ulteriori prescrizioni in fase progettuale degli interventi.
In
particolare, per l'area in esame, la specifica scheda normativa n. 20
denominata "Via S. Maria angolo via S. Dalmazzo" (fascicolo II delle
N.U.E.A.- Schede Normative), prescrive i parametri di trasformazione e le
relative modalità.
Sotto
il profilo archeologico, l'isolato in oggetto è, inoltre, compreso
nell'"Area Centrale Storica", così come risulta dall'Allegato tecnico
n. 15 del P.R.G. "Aree di interesse archeologico e paleontologico".
La
Società IRIDE S.p.A. ha presentato istanza formale di variante urbanistica al
fine di valorizzare il compendio immobiliare in oggetto, i cui utili
contribuiranno alla realizzazione di importanti investimenti, fra i quali la
Centrale di Teleriscaldamento di Torino Nord.
La
proposta progettuale presentata consiste nel riordino del tessuto edilizio
attraverso la demolizione degli edifici recenti e, in particolare, dei bassi
fabbricati e delle maniche interne all'isolato - conservando al contempo il
fabbricato segnalato per il "fronte caratterizzante l'ambiente
urbano" - e la contestuale ricostruzione della cortina edilizia e dei
fronti verso lo spazio pubblico con la ricucitura dell'isolato secondo le
"regole edilizie" che hanno "costruito" l'intorno
ambientale.
Più
specificatamente le scelte progettuali proposte prevedono:
- l'edificazione di un nuovo volume di 9
piani f.t. con fronte continuo su corso Siccardi in raccordo con l'edificio
residenziale di altra proprietà di 8 piani f.t. con altezza massima pari al
colmo della copertura esistente;
- la realizzazione di un nuovo volume a 5
piani f.t. su via Bertola - parzialmente svuotato sul fronte per creare un
segno architettonico - da collegarsi con l'edificio di valore storico, che si
conserva;
- la ristrutturazione e la sopraelevazione
di un piano tramite innalzamento dell'attuale copertura fino ad un'altezza
massima in gronda pari a m. 18 dello stesso edificio di valore storico posto
all'angolo tra le vie Bertola e San Dalmazzo;
- la realizzazione di un nuovo volume a 6
piani f.t. all'angolo tra le vie San Dalmazzo e Santa Maria, che si raccordi
con l'edificio di valore storico e con l'edificio residenziale a 5 piani f.t.
di altra proprietà;
- la realizzazione di un'autorimessa
interrata a 3 livelli e l'allestimento di un giardino pensile nella corte
interna all'isolato.
I
dati del progetto prevedono una S.L.P. di 13.360 mq., di cui 9.230 mq. di nuova
edificazione e 4.130 mq. in ristrutturazione con sopraelevazione, a fronte di
una S.L.P. esistente pari a 10.466 mq. con un incremento in progetto di 2.894
mq..
Il
progetto, che prevede di insediare negli immobili, coerentemente con il tessuto
circostante, usi prevalentemente residenziali ed attività di servizio alle
persone ed alle imprese (ASPI) e terziario fino al primo piano, proponendo
sostanzialmente una riplasmazione dei volumi in cortina edilizia, risulta
tuttavia difforme rispetto agli interventi eccedenti quelli oggi ammessi dal
Piano - con particolare riguardo a quelli da attuarsi sull'edificio segnalato
per il fronte caratterizzante ambienti urbani e per l'incremento della S.L.P.
esistente relativamente all'area terziaria e di quella in progetto
relativamente all'area da trasformare.
Il
riuso proposto dalla proprietà persegue gli obiettivi e gli indirizzi generali
del P.R.G. volti sia alla tutela architettonica ed ambientale sia alla
riqualificazione dell'ambiente storico -anche attraverso demolizioni e
costruzioni di nuovi edifici - con l'integrazione e la valorizzazione del
tessuto costruito e della maglia degli isolati, perseguendo la continuità dei
fronti su strada.
Al fine di
dare attuazione agli orientamenti sopra espressi, la variante prevede di
apportare le seguenti modifiche ed integrazioni:
A) il
cambiamento di destinazione urbanistica della porzione a sud del complesso
immobiliare di proprietà IRIDE S.p.A., ubicata tra corso Siccardi e le vie
Giuseppe Bertola e San Dalmazzo (per la superficie territoriale pari a mq.
3.043), da Area TE -Aree o complessi di edifici a destinazione terziaria, ad
Area AT - Aree da trasformare comprese nella zona centrale storica, in cui sono
consentiti gli interventi e le destinazioni d'uso descritte nell'articolo 10
delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione e nell'apposita scheda;
B) la
sostituzione nel fascicolo II delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione
del P.R.G. della scheda normativa n. 20, relativa all'area da trasformare nella
Zona Urbana Centrale Storica denominata "Via S. Maria angolo via S.
Dalmazzo", con una nuova scheda puntualmente descritta nell'elaborato
tecnico allegato al presente provvedimento;
C) la conseguente
modifica dell'area da trasformare n. 20 nell'elenco del fascicolo II delle
Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G. - schede normative;
D) l'inserimento all'articolo
10, comma 37, del fascicolo I delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione
del P.R.G. dell'Area da Trasformare n. 20 tra quelle da attuarsi con permesso
di costruire convenzionato ai sensi dell'articolo 49, quinto comma della L.U.R.
;
E) la modificazione
della Tavola n. 1 - Azzonamento alla scala 1:5.000, estendendo il perimetro
dell'Area da trasformare nella Zona Urbana Centrale Storica agli adiacenti
edifici del tessuto consolidato destinati a "TE", Aree o complessi di
edifici a destinazione terziaria;
F) la conseguente
modificazione della Tavola n. 3 - Zona Urbana Centrale Storica. Tipi di
intervento alla scala 1:1.000 da "Edifici recenti" e da "Edifici
del periodo tra le due guerre" ad "Area da Trasformare n. 20".
In data 19
giugno 1997 con DCR n. 388-9126 è stato approvato il Piano Territoriale
Regionale (P.T.R.); successivamente in data 16 dicembre 2008 è stato adottato
il nuovo P.T.R. con DGR n. 16-10273, in corso di approvazione, che fornisce gli
indirizzi generali ad ogni livello per garantire la tutela e la valorizzazione
del patrimonio edilizio, la continuità del ruolo e dell'identità culturale di
tutti i centri storici della Regione. Entrambi i Piani non dettano prescrizioni
di carattere specifico per l'immobile oggetto del provvedimento.
In data 4
agosto 2009 è stato adottato con DGR n. 53-11975 il Piano Paesaggistico
Regionale (P.P.R.); tale Piano, pur non dettando prescrizioni di carattere
specifico per l'area in oggetto, fornisce le direttive per i piani locali
relativamente agli interventi nei "Centri e nuclei storici" (articolo
24 delle Norme di Attuazione). In particolare tutela gli spazi urbani con
attenzione alle modalità di completamento in coerenza con i caratteri di
impianto, soprattutto per quanto riguarda tipologie edilizie, orientamenti e
dimensioni degli edifici, caratteri costruttivi.
In data 14 aprile 2009 è stato
predisposto dalla Giunta Provinciale con deliberazione n. 16644 lo Schema di
Piano Obiettivi e strategie generali del Piano Territoriale di Coordinamento
(PTC2); in data 20 luglio 2010 è stato predisposto con deliberazione del
Consiglio Provinciale n. 644-49411/2009 il Progetto Preliminare del PTC2 che,
pur non formulando prescrizioni di carattere specifico per l'ambito interessato
dal provvedimento, individua prescrizioni generali relative ai Centri storici
(articolo 15) ed al Fabbisogno residenziale (articolo 16). La presente variante
risulta in linea con le strategie di attuazione degli obiettivi del citato PTC2
che mirano al "riuso degli stock edilizi inutilizzati/sottoutilizzati"
ed a "promuovere la qualità urbanistica ed edilizia".
In riferimento alla deliberazione
della Giunta Regionale n. 12-8931 del 9 giugno 2008 (pubblicata sul BUR n. 24
del 12 giugno 2008), inerente il D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ""Norme in
materia ambientale". Primi indirizzi operativi per l'applicazione delle
procedure in materia di Valutazione ambientale strategica di piani e
programmi", si evidenzia che, ai sensi di tali indirizzi, sono di norma
escluse dal processo di valutazione ambientale
le varianti parziali "non riguardanti interventi soggetti a
procedure di VIA, che non prevedano la realizzazione di nuovi volumi, se non
ricadenti in contesti già edificati, ovvero che riguardino modifiche non
comportanti variazioni al sistema delle tutele ambientali previste dallo
strumento urbanistico vigente o che non interessino aree vincolate ai sensi
degli articoli 136, 142 e 157 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., nonché ambiti
sottoposti a misure di salvaguardia e protezione ambientale derivanti da
specifici disposti normativi".
La presente variante interessa un'area attualmente già
costruita, situata in un contesto edificato classificato di categoria A) ai
sensi del D.M. 1444/1968 ed è finalizzata, come già precisato, a consentire la
riplasmazione edilizia dell'isolato, attraverso interventi di demolizione,
ricostruzione, ristrutturazione e sopraelevazione, in larga misura già
consentiti dal P.R.G. vigente, ammettendo inoltre incrementi di Superficie
Lorda di Pavimento (S.L.P.).
In tal senso, pertanto, con determinazione dirigenziale n.
2010 42178/126 del 16 agosto 2010 il Settore Ambiente e Territorio della Città,
ha escluso, con alcune prescrizioni, a cui sono
in ogni caso soggetti
gli interventi attuativi, il presente provvedimento dal processo di valutazione
ambientale strategica.
Il presente provvedimento ha rilevanza esclusivamente
comunale, non presenta incompatibilità con piani sovracomunali vigenti, non
comporta decremento della dotazione di servizi pubblici e costituisce variante
parziale al P.R.G. vigente, ai sensi dell'articolo 17, comma 7, della Legge
Urbanistica Regionale n. 56/1977 e s.m.i..
Si specifica inoltre che, per effetto
di tutte le varianti parziali al P.R.G. vigente adottate ed approvate
successivamente alla data di approvazione del P.R.G., compreso il presente
provvedimento, non si producono gli effetti di cui al comma 4 dell'articolo 17
della Legge Urbanistica Regionale n. 56/1977 e s.m.i..
Successivamente all'approvazione del presente
provvedimento, si procederà all'aggiornamento del Foglio 9A della Tavola n. 1
del P.R.G. e del Foglio 9 della Tavola n. 3 del P.R.G. , ed alla modifica
dell'articolo 10, comma 37, del fascicolo I delle N.U.E.A. del P.R.G.,
dell'elenco delle aree da trasformare e della scheda normativa n. 20 del
fascicolo II delle N.U.E.A. del P.R.G., in conformità alla variante
precedentemente descritta.
La presente
deliberazione è stata trasmessa, ai sensi degli articoli 43 e 44 del
Regolamento del Decentramento, al Consiglio della Circoscrizione 1 per
l'acquisizione del relativo parere.
Il predetto Consiglio Circoscrizionale, con deliberazione del 20 ottobre 2010 (all. 2 - n. ), ha espresso parere favorevole suggerendo di "valutare la possibilità di inserire alberi di altezza idonea nella corte interna all'isolato, progettata a verde, e di aprirla alla frequentazione della cittadinanza".
L'intervento attuativo sarà realizzato da operatori privati
in un ambito di intervento privato. Aprire il cortile interno alla
frequentazione pubblica rimane facoltà degli stessi operatori che potranno
valutare tale possibilità. Circa il suggerimento inerente la messa a dimora di
alberi sulla corte interna si terrà conto in sede di attuazione degli
interventi edilizi che dovranno in ogni caso rispettare le prescrizioni
regolamentari in merito al verde privato.
Tutto ciò premesso,
Dato atto che i pareri di
cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla
regolarità tecnica;
Con voti
unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si
richiamano:
1) di adottare la
variante parziale n. 211 al vigente Piano Regolatore Generale di Torino, ai
sensi dell'articolo 17, comma 7 della L.U.R., concernente il complesso edilizio
compreso tra via Bertola, via San Dalmazzo, via Santa Maria e corso Siccardi
(all. 1 - n. );
2) di dare atto
che il presente provvedimento è integrato dal parere inerente la coerenza con
la "Nuova Proposta di Classificazione Acustica del Territorio del Comune
di Torino" (all. 3 -
n. ).
Viene dato atto che non
è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non
comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
3) di dichiarare,
attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il
presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma
4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
F.to
Viano
Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.
IL
DIRIGENTE SETTORE
PROGETTI
E STRATEGIE URBANE
F.to
Grognardi
IL
DIRETTORE DELLA DIVISIONE
URBANISTICA
ED EDILIZIA PRIVATA
F.to
Virano
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei modi di regolamento.
Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione:
Bruno Giuseppe Maurizio, il Presidente Castronovo Giuseppe, Cugusi Vincenzo, Cutuli Salvatore, Ferrante Antonio, Galasso Ennio Lucio, Lonero Giuseppe, Salinas Francesco, Troiano Dario, Tronzano Andrea
Non partecipano alla votazione:
Angeleri Antonello, Boero Valter, Brescia Mario, Cantore Daniele, Cassano Luca, Fiorino Salvatore, Furnari Raffaella, Lospinuso Rocco, Salti Tiziana, Savini Manuela, Scanderebech Federica, Silvestrini Maria Teresa
PRESENTI 26
VOTANTI 25
ASTENUTI 1:
il Vicepresidente Ventriglia Ferdinando
FAVOREVOLI 24:
Bonino Gian Luigi, Calgaro Marco, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, il Sindaco Chiamparino Sergio, Cuntrò Gioacchino, Gallo Domenico, Gallo Stefano, Gandolfo Salvatore, Genisio Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Lavolta Enzo, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Moretti Gabriele, Olmeo Gavino, Petrarulo Raffaele, Porcino Gaetano, Rattazzi Giulio Cesare, Tedesco Giuliana, Trombini Claudio, Zanolini Carlo
CONTRARI 1:
Mauro Massimo.
Il Presidente dichiara approvato il provvedimento nel testo quale sopra emendato.
Il Presidente pone in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento.
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione
nei modi di regolamento, ai sensi di legge.
Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione:
Bruno Giuseppe Maurizio, il Presidente Castronovo Giuseppe, Cugusi
Vincenzo, Ferrante Antonio, Fiorino Salvatore, Galasso Ennio Lucio, Lonero
Giuseppe, Lospinuso Rocco, Mauro Massimo, Salinas Francesco, Scanderebech
Federica, Troiano Dario, Tronzano Andrea
Non partecipano alla votazione:
Angeleri Antonello, Boero Valter, Brescia Mario, Cantore Daniele,
Cassano Luca, Furnari Raffaella, Salti Tiziana, Savini Manuela, Silvestrini
Maria Teresa
PRESENTI 26
VOTANTI 26
FAVOREVOLI 26:
Bonino Gian Luigi, Calgaro Marco, Cassiani Luca, Centillo Maria
Lucia, il Sindaco Chiamparino Sergio, Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore,
Gallo Domenico, Gallo Stefano, Gandolfo Salvatore, Genisio Domenica, Gentile
Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Lavolta Enzo, Levi-Montalcini Piera,
Lo Russo Stefano, Moretti Gabriele, Olmeo Gavino, Petrarulo Raffaele, Porcino
Gaetano, Rattazzi Giulio Cesare, Tedesco Giuliana, Trombini Claudio, il
Vicepresidente Ventriglia Ferdinando, Zanolini Carlo
Il Presidente dichiara
concessa l'immediata eseguibilità del provvedimento.
In originale firmato:
IL SEGRETARIO
Penasso
IL PRESIDENTE
Ventriglia