Consiglio
Comunale
2010 03571/002
CITTÀ DI TORINO
MOZIONE N. 55
Approvata dal Consiglio Comunale in data 8
novembre 2010
OGGETTO: SOSTENERE LO SVILUPPO DELLE
SPONDE DEL PO.
Il Consiglio
Comunale di Torino,
PREMESSO CHE
- le sponde del
Po rappresentano una occasione straordinaria di sviluppo sostenibile e
rigenerazione urbana;
- la Città di
Torino è da tempo impegnata in un articolato progetto di promozione e
valorizzazione dell'area dei Murazzi del Po; le deliberazioni del 15 novembre 1994
(mecc. 9408478/21) e del 28 aprile 1998 (mecc. 9803374/16) analizzavano già il
tema di riqualificazione dell'ambito;
- non vi è dubbio
alcuno che il Complesso dei Murazzi del Po rappresenti un patrimonio di
rilevanza unica sotto molteplici aspetti rivestendo un valore
monumentale-architettonico oltre che fondamentale punto di ritrovo e di uso nel
tempo libero, ormai consolidato, da parte della popolazione;
- il parco del
Valentino, grazie ai tanti sforzi pubblici ed alla presenza di tanti operatori
privati che hanno tenuto acceso il parco anche nelle ore più buie della notte
rendendolo più sicuro e popolato anche nelle ore crepuscolari, è diventato il
simbolo di una città sempre più europea;
- i prati dello
stesso sono diventati un luogo di aggregazione, di lettura e svago senza pari
in città;
- il divieto di
entrata per i mezzi privati e l'utilizzo di navette elettriche pubbliche come
lo Star night rappresentano una buona occasione di decongestionamento delle
aree parco;
- i Murazzi del
Po continuano a soffrire della mancata attuazione delle linee esecutive del
piano d'ambito;
- come possiamo
leggere dai documenti del Consiglio Comunale i Murazzi sono tornati ad essere
un luogo centrale della città a partire
dalla seconda metà degli anni settanta, quando fu intrapresa una politica di
forte rilancio dell'area;
SI EVINCE DAL PIANO
D'AMBITO CHE
- lungo il fronte del COMPLESSO DEI MURAZZI DEL PO non sono
ammesse coperture autonome. Dovrà essere utilizzata solo la copertura unitaria
di proprietà pubblica;
- lungo l'argine:
- gli elementi di copertura dei dehors dovranno essere di piccole
dimensioni (di diametro o lato non superiore a 2,5 metri), leggeri, facilmente
rimovibili, non collegati tra loro. Sono consigliati ombrelloni a sostegno
centrale;
- eventuali elementi di copertura con caratteristiche diverse dai
precedenti possono essere adottati solo a protezione dall'irraggiamento solare,
per attrezzature di servizio e relativi addetti (banchi gelateria,
somministrazione, ecc.). Tali elementi potranno essere collocati solo se i
dehors sono utilizzati durante le ore diurne. Il loro progetto deve essere
sottoposto a parere obbligatorio e vincolante della Commissione prevista
all'articolo 4 del presente regolamento;
- l'illuminazione dei dehors lungo il fronte del COMPLESSO DEI
MURAZZI DEL PO dovrebbe essere riflessa dall'intradosso della copertura
generale tramite apparecchi collocati in corrispondenza dell'architrave delle
aperture di facciata;
- sia i dehors sia i padiglioni potranno presentare una versione
galleggiante, opportunamente ormeggiata. La chiatta, per dimensioni e
collocazione, permette un maggior grado di libertà per la gestione delle
attività, a condizione che siano rispettati tutti i requisiti per la sicurezza
posti dagli enti competenti;
- è prevista, anche ai fini dell'applicazione del regolamento, la
costituzione di un consorzio tra i concessionari. L'adesione al consorzio è
obbligatoria e deve essere prevista nel disciplinare di concessione. Tale
adesione è obbligatoria anche per i proprietari delle arcate non di proprietà
pubblica nel momento in cui intendano utilizzare il suolo pubblico ai sensi del
regolamento;
CONSTATATO
ALTRESÌ CHE
- negli ultimi anni anche dopo le nuove assegnazioni non si è
raggiunto l'obiettivo di creare un consorzio tra i locatari e gestori e le
istituzioni pubbliche della Città;
- è necessario che tutti i vincitori di assegnazioni tengano fede
ai loro impegni sapendo che il mancato raggiungimento degli impegni presi può
costringere l'Amministrazione Comunale a recedere i contratti;
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta a:
- costituire nel più breve tempo possibile la società consortile
("Consorzio Murazzi") succitata;
- utilizzare le entrate derivanti dai canoni versati dai concessionari
per sostenere il patrimonio societario del suddetto Consorzio;
- prevedere per il Parco del Valentino una affiliazione analoga
in forma consortile di tutti i gestori e concessionari di strutture nelle
sponde del parco;
- attuare il Progetto Integrato d'Ambito nelle parti più
importanti e a consegnare al Consiglio Comunale una deliberazione nuova sui
punti non attuabili dello stesso come la destinazione ad attività gestite dalla
Città delle grandi esedre collocate in corrispondenza delle scale dei Murazzi
del Po, e delle aree in corrispondenza delle aperture lungo la fascia esterna
verso il Po;
- farsi carico di un nuovo progetto di riqualificazione e
rigenerazione dell'area, inserendo come previsto un nuovo progetto di
copertura, illuminazione e videocontrollo dell'area;
- aumentare le attività diurne e commerciali, in special modo per
il periodo invernale, al fine di evitare, come peraltro già accade, il completo
abbandono dell'area;
- aumentare la sicurezza attraverso un maggior impegno di pattuglie
interforze;
- riprogettare l'organizzazione della pulizia generale dell'area
esterna ai dehors in collaborazione con il Consorzio;
- in caso di mancato adempimento degli obblighi del contratto
siglato con la Città da parte dei concessionari esigere entro 120 giorni la
restituzione immediata del bene impregiudicato il risarcimento degli eventuali
danni conseguenti all'inadempimento;
- prevedere per le esondazioni un piano di pulizia straordinario
per le sponde del fiume a carico di Amiat;
- dotare le sponde del fiume, dai Murazzi al Valentino, di un
nuovo progetto di arredo urbano;
- far diventare il Po una straordinaria occasione di promozione
turistica della città, anche grazie a progetti di navigabilità dentro la città;
- rendere le succitate sponde in collaborazione con le
Università, le scuole, le biblioteche civiche, l'Edisu Piemonte la prima aula
studio a cielo aperto d'Italia, dotando l'area di wi-fi spot e arredo urbano
utile allo studio ed alla lettura;
- intervenire a partire dalle arcate inutilizzate come la ex
"lega dei Furiosi" con un piano di attività pubbliche (es. aule
studio, centri di protagonismo giovanile, info point, ecc.) e private
(concessione delle arcate non bandite in precedenza) per rendere l'area
protagonista di un nuovo utilizzo consapevole delle sponde del fiume Po.