Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli 18,
oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI Roberto, CAPUTO
Valentina, CAVALLARI Paolo, CLARICI Laura, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio,
CAVONE Nicola, COLLURA Anna Maria, DEL BIANCO Marianna, DOMINESE Stefano,
FONTANA Marco, LAVECCHIA Felice, LAZZARINI Massimiliano, FARANO Nicola, MAFFEI
Maurizio, NOVO Valerio, PEPE Annunziata, RABELLINO Renzo, Davide TROIANO, VALLE
Mauro.
In totale n. 21 Consiglieri
OGGETTO: C.4 PARERE (ARTT. 43 E 44 DEL REGOLAMENTO DEL DECENTRAMENTO)
AVENTE AD OGGETTO: "COMITATO PARI OPPORTUNITÀ. ADOZIONE DEL REGOLAMENTO
DI DISCIPLINA DELL'ATTIVITÀ DEL COMITATO PARI OPPORTUNITÀ".
Il Presidente Guido
Alunno, di concerto con il Coordinatore della I^ Commissione Paolo Cavallari,
riferisce.
In ottemperanza alle disposizioni contenute nell'articolo 7
del Decreto del Presidente della Repubblica n. 268 del 1987 avente ad oggetto
“Norme risultanti dalla disciplina prevista dall'accordo sindacale, per il
triennio 1985-87, relativo al comparto del personale degli enti locali”,
al fine di consentire una reale parità uomini-donne, il Comune di Torino
ha istituito nel 1988 il Comitato Pari Opportunità, con deliberazione n.
4758 (n. mecc. 8812673/01) assunta dal Consiglio Comunale in data 21 novembre
1988 ed esecutiva dal 29 dicembre 1988, e con le successive deliberazioni ha
definito la sua composizione e stabilito apposito regolamento: deliberazione
della Giunta Comunale del 14 gennaio 1992 (n. mecc. 9200099/23), esecutiva dal 4
febbraio 1992 e deliberazione della Giunta Comunale del 1 settembre 1997 (n.
mecc. 9705544/49), esecutiva dal 10 settembre 1997.
Il Regolamento, oltre a
disciplinare l'attività del Comitato Pari Opportunità nel suo
complesso, assicura condizioni e strumenti idonei all'adeguato funzionamento
dello stesso.
Nel Regolamento sono indicati le funzioni ed i compiti del
Comitato, definiti, altresì, la composizione e la durata in carica, le
procedure di convocazione dello stesso nonché la nomina dei singoli
componenti.
Nel corso degli anni si sono susseguiti importanti dettati
legislativi e regolamentari che hanno sostenuto ed ampliato le attività
dei Comitati per le Pari Opportunità. Possiamo citare, tra i più
significativi, la Legge 125/1991 “Azioni positive per la realizzazione
della parità uomo - donna nel lavoro”, la Circolare della
Presidenza del Consiglio dei Ministri del 24 marzo 1993, n. 12 “Gestione
delle risorse umane e pari - opportunità. Indirizzi applicativi direttive
CE e del Decreto Legislativo 3 febbraio 1993, n. 29”, il Decreto
Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull'ordinamento del
lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, il D. Lgs 11
aprile 2006, n. 198 avente ad oggetto il “Codice delle pari
opportunità tra uomo e donna” e la recente Direttiva sulle
“Misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e
donne nelle amministrazioni pubbliche” emanata dal Ministro per le riforme
e le innovazioni nella pubblica amministrazione di concerto con la Ministra per
i diritti e le pari opportunità nel 2007.
Al Comitato per le pari
opportunità sono state annesse, in occasione della revisione del
regolamento, anche le funzioni del Comitato per la tutela dal mobbing, previsto
dalla recente contrattazione collettiva. Infatti, agli articoli 8,
rispettivamente del C.C.N.L./04 del personale del Comparto delle Regioni e delle
Autonomie Locali ed il C.C.N.L./06 dell'area dirigenziale del Comparto delle
Regioni e delle Autonomie Locali, nell'ambito delle forme di partecipazione e
raffreddamento dei conflitti, istituiscono entrambi Comitati paritetici sul
fenomeno del mobbing.
Conseguentemente, alla luce di quanto su esposto,
anche attraverso il lavoro istruttorio e di analisi dei contenuti contrattuali,
regolamentari e normativi, raffrontati con la realtà aziendale e con
l’esperienza pluriennale sia del Comitato Pari Opportunità sia
della Consigliera di Fiducia, l’Amministrazione, per motivi di
opportunità connessi con la speditezza delle procedure, con la
semplificazione delle attività amministrative e per ultimo ma non per
questo meno importante con l’esperienza, come già accennato,
maturata da un organo specifico quale il Comitato, più volte menzionato,
ha deciso di concentrare, previa apposita revisione della composizione, nel
Comitato Pari Opportunità, le funzioni previste dalle normative
suindicate.
In tal modo si sono unificate le competenze e le funzioni al
fine di prevenire e risolvere in maniera più organica e compiuta gli
eventi, gli atteggiamenti ed i comportamenti legati alle fattispecie su
indicate, creando un unico Organismo denominato CO.PO.MO.
Ai sensi
degli articoli 43 e 44 del Regolamento del Decentramento la presente proposta di
deliberazione viene trasmessa alle Circoscrizioni per l'espressione del parere
di competenza.
Alla luce di quanto sopra, il Dirigente Settore Pari
Opportunità e Politiche di Genere, con lettera in data 1° aprile
2010, n. prot. 4587, ha trasmesso copia della proposta di deliberazione con la
quale si intende approvare la nuova stesura del Regolamento di disciplina
dell’attivitàù del Comitato Pari
opportunità.
La I^ Commissione, competente per materia, ha
esaminato la proposta di deliberazione avente ad oggetto la nuova stesura del
Codice di comportamento per la tutela della dignità delle lavoratrici e
dei lavoratori del Comune di Torino nella seduta del 15 aprile
2010.
Tutto ciò premesso,