Settore Partecipazioni Comunali
n. ord. 70
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 24 MAGGIO 2010
(proposta dalla G.C. 13 aprile 2010)
Convocato il Consiglio nelle
prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo Civico,
oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco CHIAMPARINO Sergio, i
Consiglieri:
ANGELERI Antonello BONINO Gian Luigi BRUNO Giuseppe Maurizio CALGARO Marco CAROSSA Mario CASSANO Luca CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CERUTTI Monica CUGUSI Vincenzo CUNTRO' Gioacchino CUTULI Salvatore FERRANTE Antonio FURNARI Raffaella |
OLMEO Gavino GALLO Domenico GALLO Stefano GENISIO Domenica GENTILE Lorenzo GHIGLIA Agostino GIORGIS Andrea GOFFI Alberto GRIMALDI Marco LEVI-MONTALCINI Piera LO RUSSO Stefano LONERO Giuseppe MAURO Massimo MORETTI Gabriele |
PETRARULO Raffaele PORCINO Gaetano RATTAZZI Giulio Cesare RAVELLO Roberto Sergio SALINAS Francesco SCANDEREBECH Federica SILVESTRINI Maria Teresa TEDESCO Giuliana TROIANO Dario TROMBINI Claudio TRONZANO Andrea VENTRIGLIA Ferdinando ZANOLINI Carlo |
In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 43 presenti,
nonché gli Assessori: BORGIONE Marco - DEALESSANDRI Tommaso - FERRARIS Giovanni
Maria - MANGONE Domenico - PASSONI Gianguido - SBRIGLIO Giuseppe - VIANO Mario.
Risultano assenti i
Consiglieri: BUSSOLA Cristiano - CANTORE Daniele - COPPOLA Michele - GALASSO
Ennio Lucio - GANDOLFO Salvatore - LAVOLTA Enzo - LOSPINUSO Rocco - SALTI
Tiziana.
Con la partecipazione del Segretario Generale REPICE dr.
Adolfo.
SEDUTA PUBBLICA
Proposta del Vicesindaco Dealessandri.
- Regione Piemonte n. 1.472.000 azioni
pari al 25,36% del capitale;
- Città di Torino n. 1.315.000 azioni pari
al 22,65% del capitale;
- Camera di Commercio di Torino n. 811.904
azioni pari al 13,99% del capitale;
- altri soci
privati per una restante quota pari al 38,00% del capitale (tra i soci privati
con partecipazioni più rilevanti vi sono Fiat Partecipazioni S.p.A., Unione
Industriale e ANFIA che detengono rispettivamente il 18,95%, il 9,30% e l'8,89%
del capitale sociale).
Detta società opera come centro fieristico, ai sensi
dell'articolo 15 della Legge Regionale 7 settembre 1987 n. 47 ed ha, tra
l'altro, lo scopo di gestire e sviluppare anche per conto di terzi ed anche
territorialmente, le attività, le strutture ed i servizi fieristico-espositivi
e di promozione, nonché lo scopo di gestire la struttura immobiliare e gli
impianti del Centro Congressi del Lingotto - di proprietà di Fiat
Partecipazioni S.p.A. - organizzare e promuovere, in nome proprio e per conto
terzi, convegni, congressi ed ogni altro tipo di evento esercitando altresì
tutte quelle attività collaterali connesse al raggiungimento di tale fine.
Con deliberazione n. 118 del Consiglio Comunale del 7
aprile 2006 (mecc. 2006 02489/064), esecutiva dal 24 aprile 2006, veniva
approvata l'operazione di acquisizione da parte della Città di Torino di una
partecipazione nella società "Expo 2000 S.p.A." da attuarsi mediante
la sottoscrizione di un primo aumento di capitale sociale - riservato
interamente alla Città - al valore nominale di Euro 499.700,00 pari al 22,65%
del capitale.
L'acquisizione della partecipazione della Città di Torino
in Expo 2000 si inseriva nell'ambito di un'operazione strategica da sviluppare
sia sul piano societario che su quello proprietario, condivisa da Regione
Piemonte, Città di Torino e Camera di Commercio, volta a preservare e
potenziare la vocazione congressuale, convegnistica e fieristica del territorio
regionale, beneficiando dell'enorme azione promozionale determinata dai Giochi
Olimpici Invernali.
Detta acquisizione inoltre si collocava all'interno
dell'iter legislativo, allora in corso di definizione presso la Regione, volto
all'attuazione di disposizioni in materia di rilancio delle attività
convegnistica e congressuale, confluito, in un secondo tempo, nella Legge
Regionale n. 20/2006 del 24 maggio 2006, pubblicata sul Bollettino Ufficiale 1
giugno 2006 n. 22, portante l' "Attuazione di iniziative finalizzate al
rilancio dell'attività convegnistica e congressuale". Con il citato
provvedimento legislativo, la Regione Piemonte individuava due distinti
soggetti giuridici ai quali attribuire rispettivamente la proprietà e la
gestione del Centro Congressi di Torino. In particolare, per quanto riguarda la
società di gestione, l'articolo 3 della predetta Legge Regionale disponeva:
- al comma 1
"la gestione dell'attività convegnistica e congressuale all'interno del
Centro è affidata alla società Expo 2000 S.p.A., previa modificazione del suo
statuto, ridefinizione del suo oggetto sociale e congrua
ricapitalizzazione";
- al comma 2
"il nuovo assetto azionario della società contempla l'ingresso nella
compagine sociale della Città di Torino in qualità di socio di controllo,
nonché la permanenza di una significativa quota in capo alla Regione ed alla
Camera di Commercio di Torino";
- al comma 3
"nel caso di trasformazione in società consortile lo statuto può
prevedere, ai sensi dell'articolo 2615 ter comma 2 Codice Civile, l'obbligo per
i soci di contribuire finanziariamente al funzionamento dell'organizzazione
consortile".
Al fine di dare attuazione a quanto delineato dalla sopra citata deliberazione del Consiglio Comunale del 7 aprile 2006 (mecc. 2006 02489/064), con successiva deliberazione, la Giunta Comunale in data 19 dicembre 2006 (mecc. 2006 10859/008) approvava la concessione, a canone meramente ricognitivo della proprietà, a favore della Società "Expo 2000 S.p.A." dell'immobile sito in Torino presso l'area scalo Lingotto, denominato "PalaOval" della superficie di mq. 20.000 circa, per la durata di anni cinque con decorrenza dalla data di effettiva consegna fatta constatare da apposito verbale.
Il citato impianto era stato realizzato presso lo scalo
ferroviario Torino Lingotto, a Nord del sottopasso di corso Giambone, su aree
di proprietà della Società Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., a seguito di
apposito accordo fra quest'ultima e la Città di Torino, approvato con
deliberazione del Consiglio Comunale del 28 ottobre 2002 (mecc. 2002 05974/009).
A tal proposito si ricorda che la Città di Torino è titolare del possesso su
tali aree in forza del protocollo d'intesa attuativo della già richiamata
deliberazione consiliare del 28 ottobre 2002 (mecc. 2002 05974/009) e della
successiva consegna delle aree alla Città, avvenuta con verbale del 3 marzo
2003.
Detta concessione consentiva alla società Expo 2000 di
collocare Torino nel gruppo delle realtà più forti come meta di destinazione di
eventi congressuali ed espositivi, nelle more della formalizzazione dei
rapporti tra il Comune e la Società Rete Ferroviaria Italiana S.p.A..
Successivamente, al fine di dare attuazione al
provvedimento della Regione Piemonte (Legge Regionale 20/2006), con
deliberazione n. 14 del Consiglio Comunale del 12 febbraio 2007 (mecc. 2006
07755/064) veniva approvata la trasformazione della società Expo 2000 da
società per azioni a società consortile per azioni, con l'adozione del nuovo
testo di statuto sociale, rinviando ad un nuovo provvedimento della Giunta
Comunale l'incremento della quota di partecipazione della Città di Torino, fino
al raggiungimento della quota di controllo, come previsto nella precedente
deliberazione n. 118, constatato l'impegno della Regione Piemonte di permanere
nella società di gestione del Centro Congressi.
In data 6 marzo 2007 (mecc. 2007 01320/064) la Giunta
Comunale prendeva atto dell'approvazione del nuovo testo statutario di Expo da
parte del Consiglio Comunale con la citata deliberazione n. 14 e quindi del
verificarsi della condizione apposta nella deliberazione n. 118, autorizzando
così il rappresentante dell'Ente a partecipare alla convocanda Assemblea
Straordinaria di Expo per deliberare l'aumento di capitale sociale che avrebbe
consentito al Comune di Torino di acquisire la quota di controllo nella
società.
L'assemblea straordinaria di Expo del 23 marzo 2007, giusta
verbale del Notaio Andrea Ganelli di Torino, deliberò solo l'aumento di
capitale sociale da Euro 2.205.930,40 ad Euro 3.530.230,40, peraltro mai
sottoscritto e versato, e non anche l'adozione del nuovo testo di statuto
sociale che prevedeva la trasformazione della società da società per azioni a
società consortile per azioni.
Pertanto, il Comune di Torino non poté sottoscrivere
l'aumento di capitale sociale in quanto non si era verificata la condizione
della previa adozione del nuovo testo statutario: la predetta deliberazione n.
14 del Consiglio Comunale del 12 febbraio 2007 (mecc. 2006 07755/064) non venne
attuata.
Parallelamente, anche l'operazione, avviata con precedente
deliberazione n. 119 del Consiglio Comunale del 7 aprile 2006 (mecc. 2006
02524/064), relativa all'assetto proprietario del Centro Congressi, non trovava
attuazione: detta operazione consisteva nell'acquisto in capo alla società
"Nuova Immobiliare Tre S.p.A.", a socio unico Fiat Partecipazioni
S.p.A., del Centro Congressi ubicato presso il Complesso Polifunzionale del
Lingotto sito in via Nizza n. 294 a Torino.
In data 9 novembre 2007 il Presidente e l'Amministratore
Delegato della società Expo 2000 informavano il Consiglio d'Amministrazione di
Expo che Fiat Partecipazioni S.p.A. aveva formalizzato, con lettera del 26
ottobre 2007, il proprio interesse all'acquisto del ramo aziendale relativo
alla gestione del "Centro Congressi Lingotto", prospettando, eventualmente,
anche la stipula di un contratto d'affitto di ramo d'azienda, nelle more del
perfezionamento dell'iter amministrativo necessario per la cessione definitiva.
Con la proposta di affitto del ramo d'azienda veniva così
superata l'intenzione di Fiat Partecipazioni S.p.A. di cedere la proprietà del
Centro Congressi e quindi di dare attuazione all'operazione descritta nella
predetta deliberazione n. 119 approvata dal Consiglio Comunale in data 7 aprile
2006 (mecc. 2006 02524/064).
In data 20 dicembre 2007 il Consiglio d'Amministrazione
della società Expo 2000 deliberava di affittare il ramo "Centro
Congressi" alla società "Fiat Attività Immobiliari S.p.A." e con
atto a rogito del notaio Francesca Cilluffo del 21 dicembre 2007 rep.
23492/11270 la società "Expo 2000 S.p.A." sottoscriveva con la
società "Fiat Attività Immobiliari S.p.A." il contratto di affitto di
uno dei suoi due rami di azienda, in particolare quello relativo alle attività
legate alla gestione degli eventi congressuali.
Con deliberazione n. 74 del Consiglio Comunale del 22
maggio 2008 (mecc. 2008 02359/064) veniva approvata, tra l'altro, la cessione
del ramo di azienda relativo alla gestione del "Centro Congressi
Lingotto", già oggetto del contratto di affitto, oltre la revoca della deliberazione
del Consiglio Comunale (mecc. 2006 02524/064).
Con la cessione del predetto ramo d'azienda veniva previsto
in capo a "Fiat Attività Immobiliari S.p.A." (o comunque in capo ad
una società del Gruppo Fiat) la gestione diretta degli eventi congressuali
delle società del Gruppo Fiat, nonché di soggetti terzi all'interno della
struttura del Centro Congressi, con riserva in capo ad "Expo 2000
S.p.A." dell'attività di organizzazione di congressi ed eventi a favore di
terzi, presso qualsiasi luogo, nonché della gestione dell'attività
fieristica-congressuale all'interno della struttura denominata
"PalaOval".
Tenuto conto della cessione del ramo d'azienda del
"Centro Congressi Lingotto", al fine di valorizzare l'attività di
Expo 2000, con il predetto provvedimento del 22 maggio 2008 (mecc. 2008
02359/064) il Consiglio Comunale demandava a successivo provvedimento
deliberativo dell'organo competente, la valutazione della modificazione della
durata della concessione in essere dell'immobile "PalaOval", nonché
la valutazione di un canone relativo alla concessione, dando mandato ad Expo
2000 di attuare tutte le strategie volte ad ottenere la massima valorizzazione
del PalaOval, da realizzarsi anche mediante procedure ad evidenza pubblica.
La Giunta Comunale con deliberazione del 7 ottobre 2008
(mecc. 2008 06361/064), uniformandosi agli indirizzi del Consiglio Comunale
contenuti nella deliberazione del 22 maggio 2008 (mecc. 2008 02359/064),
approvava la revoca della concessione vigente, della durata di anni cinque,
della struttura PalaOval a favore di Expo 2000 S.p.A. e conferiva ad Expo
stessa il mandato con rappresentanza per la selezione con procedure di evidenza
pubblica, per conto della Città e secondo le modalità previste dalla normativa
in materia, di un soggetto cui concedere la gestione della struttura del
PalaOval nonché per la vendita del ramo di azienda "Fiere" di
proprietà della medesima Expo 2000 S.p.A..
Il valore del ramo d'azienda condotto da Expo 2000 relativo
alla gestione delle attività fieristico-congressuali svolte presso il PalaOval
veniva valutato in Euro 1.100.000,00 dalla perizia del Dott. Stefano Marzari.
In data 2 febbraio 2009 veniva aggiudicata, in via
provvisoria, la gara alla società GL Events Sa con sede a Lione.
In data 24 giugno 2009 veniva aggiudicata la gara in via
definitiva a GL Events e alla sua partecipata "Lingotto Fiere
S.r.l.". Nella stessa data Expo 2000 S.p.A. cedeva alla "Lingotto
Fiere S.r.l." il ramo d'azienda avente ad oggetto lo scopo di gestire e
sviluppare le attività, le strutture ed i servizi fieristico-espositivi e di
promozione, giusta scrittura privata autenticata nelle firme dal Notaio
Francesca Cilluffo debitamente registrata.
Il prezzo pattuito di Euro 1.100.000,00 dovuto dalla parte
acquirente alla società Expo 2000 S.p.A. sarà versato in otto rate di importo
pari ad Euro 110.000,00 cadauna, oltre l'ultima di Euro 220.000,00 con cadenza
semestrale dal 1 luglio 2009 al 30 giugno 2013. A garanzia dei pagamenti dal 31
dicembre 2009 al 30 giugno 2013 per un totale di Euro 990.000,00 (esclusa la
prima rata pagata contestualmente alla firma della scrittura) la Parte
acquirente ha rilasciato a favore di Expo 2000 S.p.A. una fideiussione bancaria
da parte di Credit Industriel et Commercial SA, con sede in Parigi, in nome e
per conto della Lyonnaise De Banque con sede in Lione.
In data 10 settembre 2009, in sede di assemblea ordinaria
degli azionisti di Expo 2000, il Presidente del Consiglio di Amministrazione
riferiva sulla conclusione della gara ed in merito al contratto di cessione del
ramo d'azienda stipulato, evidenziando la necessità di informare ed attivare,
soprattutto gli azionisti pubblici, per assumere decisioni sul futuro della
società. In detta sede il Presidente richiedeva altresì agli azionisti di dare
eventualmente mandato per dar corso alla procedura di scioglimento anticipato e
messa in liquidazione.
Da un punto di vista giuridico, la procedura di
scioglimento e liquidazione di una società, disciplinata dagli articoli 2484 -
2496 Codice Civile, prevede (i) una prima fase in cui si verifica una causa di
scioglimento, da accertare e pubblicizzare con l'iscrizione al registro delle
imprese, (ii) una seconda fase caratterizzata dalla liquidazione, gestita
dal/dai liquidatore/i, durante la quale la società continua ad esistere ma il
suo fine diventa quello di soddisfare i creditori sociali e distribuire fra i
soci l'eventuale residuo attivo (bilancio finale ed eventuale riparto
dell'attivo) (iii) ed una terza fase in cui si procede alla cancellazione della
società dal registro delle imprese.
L'avvio dello scioglimento, nelle società per azioni, ha
inizio con la deliberazione da parte dell'assemblea straordinaria dei soci e
con gli adempimenti pubblicitari al registro delle imprese da parte del notaio o
degli amministratori o dei liquidatori, se nominati.
L'analisi della situazione patrimoniale della società al 30
settembre 2009 evidenzia la progressiva dismissione dei due rami di azienda
principali.
Le immobilizzazioni materiali ed immateriali sono azzerate.
Le immobilizzazioni finanziarie sono invece iscritte allo stesso valore alla
chiusura di bilancio al 31 dicembre 2008.
L'attivo circolante è rappresentato da crediti verso
clienti per Euro 1.048.068,00 che una parte dei quali la società ritiene di
dubbia esigibilità (53.437,40). La liquidità, costituita da depositi bancari
ammonta ad Euro 490.246,00.
Tutto ciò a fronte di debiti in essere per Euro 159.579,00
ed un patrimonio netto che nel corso degli anni è andato diminuendo a causa
delle perdite portate a nuovo.
Ad oggi quindi la situazione patrimoniale della Società
appare in grado di soddisfare i creditori sociali in maniera congrua.
Pertanto, ad oggi, considerato che in esito al contratto di
cessione del ramo "Fiere" alla società GL Events SA, la società Expo
2000 S.p.A. non ha più a disposizione la struttura necessaria per il
conseguimento del proprio oggetto sociale, pare opportuno e necessario:
- prendere atto
che si è verificata la causa di scioglimento di cui all'articolo 2484 comma 1
n. 2, (sopravvenuta impossibilità di conseguire l'oggetto sociale);
- approvare lo
scioglimento della società Expo 2000 S.p.A. e la sua messa in liquidazione,
nonché autorizzare il Sindaco o un legale rappresentante dell'ente a
partecipare alla convocanda Assemblea straordinaria che delibererà in merito
allo scioglimento ed all'adozione dei provvedimenti necessari per avviare la
procedura di liquidazione della società stessa, ivi compresi la nomina del/i
liquidatore/i e i criteri di liquidazione, dando altresì mandato al Presidente
del Consiglio di Amministrazione di provvedere alla dovuta comunicazione al
competente Ufficio del Registro delle Imprese;
- approvare sin d'ora la nuova
denominazione sociale di Expo 2000 S.p.A. che, in esito all'approvazione dello
scioglimento da parte della convocanda Assemblea Straordinaria, sarà "Expo
2000 S.p.A. in liquidazione";
- demandare a successivi provvedimenti dell'organo competente l'approvazione, in sede di assemblea, del bilancio finale di liquidazione, contenente l'eventuale piano di riparto dell'attivo ai soci dopo il pagamento dei creditori sociali, nonché l'adozione dei provvedimenti per la chiusura della liquidazione, ivi compresa la cancellazione della società dal Registro delle Imprese.
Tutto ciò premesso,
Dato atto che i pareri di cui
all'articolo 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla
regolarità tecnica;
favorevole sulla
regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
2) di prendere
atto che la società Expo 2000 S.p.A. vanta un credito, nascente dal contratto
di cessione del ramo d'azienda formalizzato in data 24 giugno 2009, nei
confronti della società acquirente "Lingotto Fiere S.r.l." per Euro
990.000,00 garantito da fideiussione bancaria da parte di Credit Industriel et
Commercial SA, con sede in Parigi, in nome e per conto della Lyonnaise De
Banque con sede in Lione;
3) di prendere
atto, per le motivazioni indicate in narrativa e che qui integralmente si
richiamano, che in esito alla cessione del ramo d'azienda "Fiere" si
è verificata per la società Expo 200 S.p.A. la causa di scioglimento
consistente nella "sopravvenuta impossibilità di conseguire l'oggetto
sociale" ai sensi dell'articolo 2484, comma 1, n. 2, Codice Civile;
4) di autorizzare
la Città di Torino, quale socio della società "Expo 2000 S.p.A.", e
per essa il Sindaco o un suo delegato, a partecipare alla convocanda Assemblea
Straordinaria della società per discutere e deliberare in merito
all'approvazione dello scioglimento della società ed all'adozione degli atti
necessari per avviare la procedura di liquidazione della società stessa;
5) di approvare,
sin d'ora, la nuova denominazione sociale di Expo 2000 S.p.A. che in esito
all'approvazione dello scioglimento della società, da parte della convocanda
Assemblea Straordinaria, sarà "Expo 2000 S.p.A. in liquidazione";
6) di demandare a
successivi provvedimenti dell'organo competente l'approvazione, in sede di
assemblea, del bilancio finale di liquidazione, contenente l'eventuale piano di
riparto dell'attivo ai soci dopo il pagamento dei creditori sociali, nonché
l'adozione dei provvedimenti per la chiusura della liquidazione, ivi compresa
la cancellazione della società dal Registro delle Imprese;
7) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134, comma 4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
F.to
Dealessandri
Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.
IL
DIRIGENTE
SETTORE
PARTECIPAZIONI COMUNALI
F.to
Mora
Si esprime parere
favorevole sulla regolarità contabile.
per
IL VICE DIRETTORE GENERALE
RISORSE
FINANZIARIE
Il
Dirigente Delegato
F.to
Tornoni
Il Presidente pone in votazione il provvedimento.
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei modi di regolamento.
Non partecipano al voto i Consiglieri Angeleri Antonello, Carossa Mario, Furnari Raffaella, Lonero Giuseppe e Ventriglia Ferdinando.
Risultano assenti dall'aula, al momento della votazione, i Consiglieri Bruno Giuseppe Maurizio, Cassiani Luca, Ghiglia Agostino, Goffi Alberto, Porcino Gaetano, Ravello Roberto Sergio, Scanderebech Federica, Troiano Dario e Tronzano Andrea.
Esprimono voto favorevole, oltre al Presidente Castronovo Giuseppe ed al Sindaco Chiamparino Sergio, i Consiglieri Bonino Gian Luigi, Calgaro Marco, Cassano Luca, Centillo Maria Lucia, Cerutti Monica, Cugusi Vincenzo, Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore, Ferrante Antonio, Gallo Domenico, Gallo Stefano, Genisio Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mauro Massimo, Moretti Gabriele, Olmeo Gavino, Rattazzi Giulio Cesare, Salinas Francesco, Silvestrini Maria Teresa, Tedesco Giuliana, Trombini Claudio e Zanolini Carlo.
Il Presidente dichiara approvata la proposta della Giunta con il seguente risultato:
PRESENTI 29
Si astiene il Consigliere Petrarulo Raffaele.
ASTENUTI 1
VOTANTI 28
VOTI FAVOREVOLI 28
VOTI CONTRARI /
Il Presidente pone in
votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei modi di
regolamento, ai sensi di legge.
Non partecipano al voto i Consiglieri Angeleri Antonello, Carossa Mario, Furnari Raffaella, Lonero Giuseppe, Scanderebech Federica e Ventriglia Ferdinando.
Risultano assenti dall'aula, al momento della votazione, i Consiglieri Cassiani Luca, Ghiglia Agostino, Goffi Alberto, Porcino Gaetano, Ravello Roberto Sergio, Troiano Dario e Tronzano Andrea.
Esprimono voto favorevole, oltre al Presidente Castronovo Giuseppe ed al Sindaco Chiamparino Sergio, i Consiglieri Bonino Gian Luigi, Bruno Giuseppe Maurizio, Calgaro Marco, Cassano Luca, Centillo Maria Lucia, Cerutti Monica, Cugusi Vincenzo, Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore, Ferrante Antonio, Gallo Domenico, Gallo Stefano, Genisio Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mauro Massimo, Moretti Gabriele, Olmeo Gavino, Rattazzi Giulio Cesare, Salinas Francesco, Silvestrini Maria Teresa, Tedesco Giuliana, Trombini Claudio e Zanolini Carlo.
Il
Presidente dichiara approvata l'immediata eseguibilità del provvedimento con il
seguente risultato:
PRESENTI 30
Si astiene il Consigliere Petrarulo Raffaele.
ASTENUT 1
VOTANTI 29
VOTI FAVOREVOLI 29
VOTI CONTRARI /
In originale firmato:
IL SEGRETARIO
Repice
IL PRESIDENTE
Castronovo