Divisione Urbanistica ed Edilizia
Privata
Settore Procedure Amm.ve
Urbanistiche
n. ord. 110
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 13
SETTEMBRE 2010
(proposta dalla G.C. 2 marzo 2010)
Convocato
il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del
Palazzo Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco
CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:
ANGELERI Antonello BONINO Gian Luigi BRUNO Giuseppe Maurizio BUSSOLA Cristiano CALGARO Marco CAROSSA Mario CASSANO Luca CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CERUTTI Monica CUNTRO' Gioacchino CUTULI Salvatore FERRANTE Antonio |
GALLO Domenico GALLO Stefano GANDOLFO Salvatore GENISIO Domenica GENTILE Lorenzo GHIGLIA Agostino GIORGIS Andrea GRIMALDI Marco LAVOLTA Enzo LEVI-MONTALCINI Piera LOSPINUSO Rocco MORETTI Gabriele |
OLMEO Gavino PETRARULO Raffaele RATTAZZI Giulio Cesare SALINAS Francesco SALTI Tiziana SCANDEREBECH Federica SILVESTRINI Maria Teresa TEDESCO Giuliana TROIANO Dario TROMBINI Claudio TRONZANO Andrea ZANOLINI Carlo |
In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 39 presenti,
nonché gli Assessori: BORGIONE Marco - DEALESSANDRI Tommaso - LEVI Marta -
MANGONE Domenico - TRICARICO Roberto - VIANO Mario.
Risultano assenti i
Consiglieri: CANTORE Daniele - COPPOLA Michele - CUGUSI Vincenzo - FURNARI
Raffaella - GALASSO Ennio Lucio - GOFFI Alberto - LO RUSSO Stefano - LONERO
Giuseppe - MAURO Massimo - PORCINO Gaetano - RAVELLO Roberto Sergio -
VENTRIGLIA Ferdinando.
Con la partecipazione del Segretario Generale Reggente
PICCOLINI dr.ssa Carla.
SEDUTA PUBBLICA
Proposta
dell'Assessore Viano, comprensiva dell'emendamento approvato nella presente
seduta.
Il fabbricato edificato nel XVII secolo
sul sedime occupato da precedenti edificazioni, pur avendo subito
rimaneggiamenti nei secoli successivi, conserva ancora leggibili i caratteri
dell'epoca. Lo stesso si sviluppa su 4 piani fuori terra intorno ad una corte
centrale, sulla quale si affacciano porticati sul lato di via delle Orfane e
sul lato opposto.
Attualmente il "Palazzo San
Giorgio di Biandrate" ospita esclusivamente funzioni connesse con
l'attività della Reale Mutua Assicurazioni, in particolare, in alcuni locali
del piano terra è stato ricavato il Museo Storico della stessa Reale Mutua.
Il vigente Piano Regolatore Generale
ricomprende l'edificio nella "Zona Urbana Centrale Storica", normata
dall'articolo 10 delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione (N.U.E.A.),
all'interno della quale gli interventi sono finalizzati alla tutela
dell'architettura e dell'ambiente attraverso una corretta lettura dei valori
storici, delle trasformazioni urbane e delle vicende che, nel tempo, hanno
plasmato la città.
L'immobile in oggetto è destinato dal P.R.G. ad "Area
R5", Isolati o cellule edilizie residenziali compresi nella zona urbana
centrale storica corrispondenti a palazzi rappresentativi (articolo 8, punto 5
delle N.U.E.A), ed è, inoltre, individuato tra gli "Edifici di rilevante
interesse" (articolo 10, comma 6 delle N.U.E.A.) per cui gli interventi
edilizi, sono ammessi fino al restauro conservativo.
Il predetto edificio è vincolato ai
sensi della previgente Legge 1089/1939 oggi D.Lgs. n. 42/2004 e s.m.i.
"Codice dei beni culturali e del paesaggio", con notifica
ministeriale del 16 ottobre 1946, come si evince anche dall'Allegato
tecnico n. 14 del P.R.G. "Immobili soggetti a vincolo ai sensi delle Leggi
n. 1089 del 1 giugno 1939 e n. 1497 del 20 giugno 1939".
Per quanto attiene il profilo
archeologico, l'immobile è tutelato in quanto ricompreso nell'"Area
centrale storica" nonchè è segnalato per il suo valore storico-artistico
ed ambientale quale esempio di palazzo seicentesco dal testo "Beni culturali
ambientali nel Comune di Torino" (1984) a cura del Politecnico di Torino,
Dipartimento di Casa-Città.
La Società Reale Mutua di Assicurazioni ha manifestato
l'intenzione di ampliare i propri uffici all'interno dei locali del
"Palazzo San Giorgio di Biandrate" presentando, in tal senso, istanza
di cambio di destinazione urbanistica, dall'attuale destinazione residenziale
ad area normativa terziaria.
L'ipotesi progettuale prevede la realizzazione di sale
riunioni e l'ampliamento dell'attuale Museo Storico di Reale Mutua al piano
terra, funzioni di alta rappresentanza al primo piano ed uffici al secondo e
terzo piano attraverso il recupero e la trasformazione dei 300 mq. ad uso
residenziale, che risultano ad oggi non utilizzati e non utilizzabili con gli
usi previsti dal Piano Regolatore vigente.
Il P.R.G. vigente ammette tali interventi di
riqualificazione verso usi terziari limitatamente ai piani interrato, terreno,
ammezzato e primo, mentre ai piani superiori è prescritto l'uso residenziale.
Sono in ogni caso sempre consentiti interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria. Nel caso di specie, sarebbero ammissibili la quasi totalità
degli interventi, con esclusione della trasformazione ad uso uffici dei locali
ubicati al terzo piano f.t. di circa 300 mq. adibiti in passato a funzioni
residenziali.
Considerata l'immagine storicizzata di Palazzo San Giorgio
quale sede della Società Reale Mutua di Assicurazioni e gli usi terziari già
consolidati nella maggior parte dei locali del Palazzo, si ritiene, di
interesse favorire l'incremento di tale attività, anche per le conseguenti
ricadute favorevoli di potenziale sviluppo economico e sociale derivanti dal
consolidamento della Sede legale-amministrativa dell'importante compagnia
assicurativa in Città.
Le trasformazioni progettuali proposte, limitate al restauro
e riuso dell'immobile, soggette in ogni caso al preventivo parere favorevole
della competente Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio,
risultano inoltre compatibili con le caratteristiche morfologiche e costruttive
dell'immobile e con la sua stretta interdipendenza con l'edificio di via Corte
d'Appello n. 11 e risultano coerenti con gli obiettivi più generali di
riqualificazione degli ambiti storici.
Tutto ciò premesso l'Amministrazione, ritenendo che vi siano
i presupposti perché il presente provvedimento rivesta carattere di pubblica
utilità, ha ritenuto di provvedere alla modifica dello strumento urbanistico
generale, nei termini sopra indicati, mediante l'approvazione di una variante
urbanistica al Piano Regolatore Generale ai sensi dell'articolo 17, comma 7,
della Legge Urbanistica Regionale.
In relazione a quanto sopra la presente
variante prevede:
A) il cambiamento di destinazione urbanistica
dell'area oggetto della presente variante, come meglio descritta negli
elaborati planimetrici, da area normativa "R5", Isolati o cellule
edilizie residenziali compresi nella zona urbana centrale storica
corrispondenti a palazzi rappresentativi, ad area normativa "TE",
Aree o complessi di edifici a destinazione terziaria;
B) la conseguente attribuzione dei parametri
urbanistici ed edilizi della zona normativa di appartenenza afferenti all'Area
normativa "TE", Aree o complessi di edifici a destinazione terziaria;
C) l'assoggettamento degli immobili oggetto
della variante ai disposti dell'articolo 10 - Zona Urbana Centrale Storica e
dell'allegato A delle stesse Norme.
In riferimento alla deliberazione della Giunta Regionale del
9 giugno 2008, n. 12-8931 inerente i primi indirizzi operativi per
l'applicazione delle procedure in materia di Valutazione ambientale strategica
di piani e programmi, si evidenzia che sono di norma escluse dal processo di
valutazione ambientale le varianti parziali "non riguardanti interventi
soggetti a procedure di VIA, che non prevedano la realizzazione di nuovi
volumi, se non ricadenti in contesti già edificati, ovvero che riguardino
modifiche non comportanti variazioni al sistema delle tutele ambientali
previste dallo strumento urbanistico vigente o che non interessino aree
vincolate ai sensi degli articoli 136, 142 e 157 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.,
nonché ambiti sottoposti a misure di salvaguardia e protezione ambientale
derivanti da specifici disposti normativi".
In relazione a quanto sopra, si precisa
che la presente variante interessa un immobile vincolato ai sensi del D.Lgs.
42/2004 e s.m.i., così come sopra richiamato, situato in un contesto edificato
classificato di categoria A) ai sensi del D.M. 1444/1968, ed è volto unicamente
a consentire la modifica della destinazione d'uso, fermo restando che
permangono, tra gli interventi ammessi, esclusivamente quelli di restauro
conservativo, nel rispetto delle indicazioni della competente Soprintendenza.
In coerenza con le previsioni degli artt. 1 e 2 della Legge
241/1990 e s.m.i., che fa divieto alla Pubblica Amministrazione di aggravare il
procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze, si ritiene,
pertanto, che la variante non richieda l'attivazione del processo valutativo
derivante dalla deliberazione della Giunta Regionale del 9 giugno 2008, n.
12-8931.
Il presente provvedimento ha rilevanza esclusivamente
comunale, non presenta incompatibilità con piani sovracomunali vigenti e
costituisce variante parziale al P.R.G. vigente, ai sensi dell'articolo 17,
comma 7 della Legge Urbanistica Regionale n. 56/1977 e s.m.i..
Si specifica inoltre che, per effetto
di tutte le varianti parziali al P.R.G. vigente adottate ed approvate
successivamente alla data di approvazione del P.R.G., compreso il presente
provvedimento, non si producono gli effetti di cui al comma 4 dell'articolo 17
della Legge Urbanistica Regionale n. 56/1977 e s.m.i..
La variante urbanistica in oggetto non
comporta modifica della dotazione di servizi pubblici e risulta, altresì,
compatibile e coerente con il "Piano di Classificazione acustica"
avviato dalla Giunta Comunale con deliberazione del 26 agosto 2008 (mecc. 2008
05372/126), così come risulta dal parere espresso dalla Divisione Ambiente -
Settore Ambiente e Territorio prot. n. 8926 del 27 luglio 2009.
Successivamente all'approvazione del
presente provvedimento, si procederà all'aggiornamento del Foglio 9A della
Tavola n. 1 del Piano Regolatore Generale in conformità alla variante sopra
descritta.
La presente deliberazione è stata trasmessa, ai sensi degli
articoli 43 e 44 del Regolamento sul Decentramento, al Consiglio della
Circoscrizione 1 per l'acquisizione del relativo parere.
Il
predetto Consiglio Circoscrizionale ha espresso parere favorevole (all. 2 -
n. ).
Tutto ciò premesso,
Visto il P.R.G., approvato
con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Vista la
Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i;
Dato atto
che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla
regolarità tecnica;
Con voti
unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si
richiamano:
1) di adottare la
variante parziale n. 186 al vigente Piano Regolatore Generale di Torino, ai
sensi dell'articolo 17, comma 7, della L.U.R., concernente l'immobile
denominato "Palazzo San Giorgio" ubicato in via delle Orfane n. 6
(all. 1 -
n. ).
Viene dato
atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il
presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
2) di dichiarare,
attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese, il presente
provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del
Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
F.to
Viano
Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.
IL
DIRIGENTE COORDINATORE
PIANIFICAZIONE
URBANISTICA
F.to
Gilardi
IL
DIRETTORE DELLA DIVISIONE
URBANISTICA
ED EDILIZIA PRIVATA
F.to
Virano
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei modi di regolamento.
Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione:
Bussola Cristiano, Carossa Mario, Gandolfo Salvatore, Ghiglia
Agostino, Lospinuso Rocco, Salti Tiziana, Tronzano Andrea
Non partecipano alla votazione:
Angeleri Antonello, Scanderebech Federica
PRESENTI 30
VOTANTI 26
ASTENUTI 4:
Cassano Luca, il Presidente Castronovo Giuseppe, Ferrante Antonio,
Silvestrini Maria Teresa
FAVOREVOLI 26:
Bonino Gian Luigi, Bruno Giuseppe Maurizio, Calgaro Marco,
Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Cerutti Monica, il Sindaco Chiamparino
Sergio, Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore, Gallo Domenico, Gallo Stefano,
Genisio Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Lavolta
Enzo, Levi-Montalcini Piera, Moretti Gabriele, Olmeo Gavino, Petrarulo
Raffaele, Rattazzi Giulio Cesare, Salinas Francesco, Tedesco Giuliana, Troiano
Dario, Trombini Claudio, Zanolini Carlo
Il Presidente dichiara
approvato il provvedimento nel testo quale sopra emendato.
Il Presidente pone in
votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento.
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione
nei modi di regolamento, ai sensi di legge.
Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione:
Bussola Cristiano, Carossa Mario, Gandolfo Salvatore, Ghiglia
Agostino, Lospinuso Rocco, Salti Tiziana, Tronzano Andrea
Non partecipano alla votazione:
Angeleri Antonello, Scanderebech Federica
PRESENTI 30
VOTANTI 26
ASTENUTI 4:
Cassano Luca, il Presidente Castronovo Giuseppe, Ferrante Antonio,
Silvestrini Maria Teresa
FAVOREVOLI 26:
Bonino Gian Luigi, Bruno Giuseppe Maurizio, Calgaro Marco, Cassiani
Luca, Centillo Maria Lucia, Cerutti Monica, il Sindaco Chiamparino Sergio,
Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore, Gallo Domenico, Gallo Stefano, Genisio
Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Lavolta Enzo,
Levi-Montalcini Piera, Moretti Gabriele, Olmeo Gavino, Petrarulo Raffaele,
Rattazzi Giulio Cesare, Salinas Francesco, Tedesco Giuliana, Troiano Dario,
Trombini Claudio, Zanolini Carlo
Il Presidente dichiara
approvata l'immediata eseguibilità del provvedimento.
In originale firmato:
IL SEGRETARIO
Piccolini
IL PRESIDENTE
Castronovo