Divisione Corpo di Polizia Municipale
Settore Servizi Integrati
n. ord. 5
2009 08695/048
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 18 GENNAIO 2010
(proposta dalla G.C. 10 dicembre 2009)
Convocato
il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del
Palazzo Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco
CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:
ANGELERI Antonello BUSSOLA Cristiano CALGARO Marco CANTORE Daniele CAROSSA Mario CASSANO Luca CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CERUTTI Monica CUGUSI Vincenzo CUNTRO' Gioacchino CUTULI Salvatore FERRANTE Antonio FERRARIS Giovanni Maria FURNARI Raffaella |
GALASSO Ennio Lucio GALLO Domenico GALLO Stefano GANDOLFO Salvatore GENISIO Domenica GENTILE Lorenzo GHIGLIA Agostino GIORGIS Andrea GOFFI Alberto GRIMALDI Marco LAVOLTA Enzo LEVI-MONTALCINI Piera LO RUSSO Stefano LONERO Giuseppe MAURO Massimo |
OLMEO Gavino PETRARULO Raffaele PORCINO Gaetano RATTAZZI Giulio Cesare RAVELLO Roberto Sergio SALINAS Francesco SALTI Tiziana SCANDEREBECH Federica SILVESTRINI Maria
Teresa TEDESCO Giuliana TROIANO Dario TROMBINI Claudio TRONZANO Andrea VENTRIGLIA Ferdinando ZANOLINI Carlo |
In totale, con il Presidente ed il Sindaco,
n. 47 presenti, nonché gli Assessori: BORGIONE Marco - MANGONE
Domenico - SBRIGLIO Giuseppe - TRICARICO Roberto - VIANO Mario.
Risultano assenti i
Consiglieri: BONINO Gian Luigi - COPPOLA Michele - LOSPINUSO Rocco - MORETTI
Gabriele.
Con la partecipazione del Segretario Generale REPICE dr.
Adolfo
SEDUTA PUBBLICA
Proposta dell'Assessore Mangone, comprensiva dell'emendamento approvato nella presente seduta.
E' noto che una delle azioni maggiormente efficace per il
perseguimento di tali obiettivi è quella connessa con lo sviluppo delle
tecniche di gestione e composizione dei conflitti. Conflitti che, a causa
dell'accresciuta carenza di meccanismi di regolazione naturale, interni alle
comunità familiari e sociali, sono sempre più di difficile gestione. Prova ne è
la crescente richiesta di interventi alle Forze dell'Ordine, da parte dei
cittadini, per risolvere le situazioni conflittuali che si presentano sempre
più complesse.
Queste problematiche vengono gestite da anni sia direttamente
da servizi comunali come il Nucleo di Prossimità del Corpo di Polizia
Municipale, sia attraverso la fattiva collaborazione di associazioni di
volontariato che hanno assunto una specifica competenza specializzata nel
settore.
Tale attività si colloca in modo coerente con gli obiettivi di
contenimento dell'escalation della violenza e di prevenzione dei reati contro
la persona, obiettivi che sono propri della polizia di prossimità.
Le procedure, finora attuate sperimentalmente, si sono
dimostrate idonee ed efficaci nel raggiungimento delle finalità preposte. Ora i
tempi possono considerarsi maturi per una legittimazione formale di tali procedure.
Vista l'importanza e la rilevanza di dette azioni nell'ambito
della più generale attività di tutela della sicurezza del territorio, risulta
fondamentale poter disporre anche dello strumento normativo regolamentare che
consenta una azione ancora più efficace ed incisiva, in quanto coperta da una
specifica normativa dettata nell'ambito del regolamento di polizia urbana.
Più in particolare è necessario disporre di uno strumento di
accordo procedimentale che impegni le parti nel rispetto dei contenuti dell'accordo
medesimo, con previsione di specifica sanzione in caso di mancato rispetto
degli impegni assunti. Infatti poiché tale accordo non sia semplicemente una
buona intenzione tra le parti in conflitto, occorre ancorarlo ad un preciso
sistema sanzionatorio che garantisca la serietà dell'impegno assunto e ne
punisca l'eventuale violazione.
In considerazione della carenza di interesse diretto delle Circoscrizioni e visto il parere favorevole dell'Assemblea dei Presidenti, si dà atto che non è risultato necessario provvedere alla richiesta del parere previsto dall'articolo 43 del Regolamento per il Decentramento, ai sensi del combinato disposto degli articoli 43, comma 1, e 44, comma 3, dello stesso Regolamento.
Tutto ciò premesso,
Dato atto che i pareri di
cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con
voti unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
2) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134, comma 4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
L'ASSESSORE ALLA POLIZIA MUNICIPALE
F.to Mangone
Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.
IL DIRIGENTE
POLIZIA MUNICIPALE
F.to Loiacono
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei modi di regolamento.
Non partecipano al voto i Consiglieri Cantore Daniele, Cassano Luca, Ferrante Antonio, Furnari Raffaella, Ghiglia Agostino, Ravello Roberto Sergio, Salti Tiziana, Silvestrini Maria Teresa, Tronzano Andrea e Ventriglia Ferdinando.
Risultano assenti dall'aula, al momento della votazione, i Consiglieri Angeleri Antonello, Bussola Cristiano, Carossa Mario, Gandolfo Salvatore e Lonero Giuseppe.
Esprimono voto favorevole, oltre al Sindaco Chiamparino Sergio, i Consiglieri Calgaro Marco, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Cerutti Monica, Cugusi Vincenzo, Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore, Ferraris Giovanni Maria, Gallo Domenico, Gallo Stefano, Genisio Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Lavolta Enzo, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mauro Massimo, Olmeo Gavino, Petrarulo Raffaele, Porcino Gaetano, Rattazzi Giulio Cesare, Salinas Francesco, Tedesco Giuliana, Troiano Dario, Trombini Claudio e Zanolini Carlo.
Al termine della votazione il Presidente proclama
il seguente risultato:
PRESENTI 32
Si astengono, oltre al Presidente Castronovo Giuseppe, i Consiglieri Galasso Ennio Lucio, Goffi Alberto e Scanderebech Federica.
ASTENUTI 4
VOTANTI 28
VOTI FAVOREVOLI 28
VOTI CONTRARI /
Per l'esito della votazione che precede il Presidente dichiara approvato il provvedimento nel testo quale sopra emendato.
Il Presidente pone in votazione l'immediata eseguibilità
del provvedimento.
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei modi di regolamento, ai sensi di legge.
Non partecipano al voto i Consiglieri Cantore Daniele, Cassano Luca, Ferrante Antonio, Furnari Raffaella, Ghiglia Agostino, Ravello Roberto Sergio, Salti Tiziana, Silvestrini Maria Teresa, Tronzano Andrea e Ventriglia Ferdinando.
Risultano assenti dall'aula, al momento della votazione, i Consiglieri Angeleri Antonello, Bussola Cristiano, Carossa Mario, Gandolfo Salvatore e Lonero Giuseppe.
Esprimono voto favorevole, oltre al Sindaco Chiamparino Sergio, i Consiglieri Calgaro Marco, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Cerutti Monica, Cugusi Vincenzo, Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore, Ferraris Giovanni Maria, Gallo Domenico, Gallo Stefano, Genisio Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Lavolta Enzo, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mauro Massimo, Olmeo Gavino, Petrarulo Raffaele, Porcino Gaetano, Rattazzi Giulio Cesare, Salinas Francesco, Tedesco Giuliana, Troiano Dario, Trombini Claudio e Zanolini Carlo.
Il Presidente dichiara approvata l'immediata eseguibilità del provvedimento con il seguente risultato:
PRESENTI 32
Si astengono, oltre al Presidente Castronovo Giuseppe, i Consiglieri Galasso Ennio Lucio, Goffi Alberto e Scanderebech Federica.
ASTENUTI 4
VOTANTI 28
VOTI FAVOREVOLI 28
VOTI CONTRARI /
E' stato approvato il seguente emendamento all'allegato 1.
A pagina 1, Articolo 58 ter - accordi e patti, al termine del comma 1., inserire il seguente testo:
"L'accordo può prevedere specifiche misure mirate alla eliminazione/riparazione delle conseguenze di comportamenti disturbanti, quando si ritengano le stesse più consone al ravvedimento del trasgressore, in specie se minore, ed utili a rimediare il danno patito dalla collettività. Il provvedimento dovrà essere motivato con particolare riguardo alla ponderazione tra danno e misure adottate.".
In originale firmato:
IL SEGRETARIO
Repice
IL PRESIDENTE
Castronovo
Allegato 1
TITOLO VII BIS - LA RICOMPOSIZIONE DEI CONFLITTI
Articolo
58 bis - Disposizioni generali
1. La Città di Torino, in un'ottica di sicurezza urbana partecipata ed integrata, promuove e favorisce la ricomposizione alternativa dei conflitti relativi a problematiche di convivenza civile attraverso gli strumenti della mediazione.
2. La ricomposizione dei conflitti di cui al presente articolo può essere effettuata per tutti i casi in cui i motivi delle dispute o dei disagi lamentati siano riconducibili a comportamenti disciplinati dai regolamenti comunali o più in generale attinenti a problemi di convivenza civile.
3. La ricomposizione dei conflitti è proposta ed attuata dal personale della Polizia Municipale che può avvalersi anche della collaborazione di esperti in mediazione o, nei casi in cui l'azione conciliativa necessiti di specifiche competenze, inviare le parti presso idonee agenzie di mediazione.
4. La ricomposizione dei conflitti può essere svolta una sola volta con le stesse parti e per lo stesso motivo e solo nel caso in cui non siano ipotizzabili reati perseguibili d'ufficio o non siano state presentate querele.
Articolo
58 ter - Accordi e patti
1. In esito alla
ricomposizione, viene redatto un verbale sull'accordo raggiunto ("Accordo
di Ricomposizione") che, sottoscritto dalle parti, costituisce per esse
formale impegno al rispetto.
L'accordo può prevedere specifiche misure mirate alla eliminazione/riparazione delle conseguenze di comportamenti disturbanti, quando si ritengano le stesse più consone al ravvedimento del trasgressore, in specie se minore, ed utili a rimediare il danno patito dalla collettività. Il provvedimento dovrà essere motivato con particolare riguardo alla ponderazione tra danno e misure adottate.
2. Nell'ottica di prevenzione di comportamenti disturbanti che possano incidere sulla vivibilità della Città e nella tutela di interessi comuni, è prevista la possibilità di stipula di patti tra categorie di esercenti e Pubblica Amministrazione.
Il "patto di bar" di cui sopra
stabilisce i comportamenti dei soggetti interessati e costituisce impegno
formale.
3. Gli
accordi/patti possono essere stipulati solo nel caso in cui non siano
ipotizzabili reati perseguibili d'ufficio o non siano state presentate querele.
4. La ricomposizione che sia svolta da personale appartenente alla Polizia Municipale che riscontri l'esito positivo dell'incontro, opportunamente verbalizzata con indicazione degli impegni presi dalle parti in questione, comporterà la sospensione del procedimento sanzionatorio fino al termine previsto per l'attuazione ed in ogni caso per un periodo non superiore a 60 giorni. Il verbale di accordo costituisce a tutti gli effetti di legge atto interruttivo dei termini di prescrizione e decadenza per il procedimento sanzionatorio. In caso di adempimento delle parti conseguirà di diritto l'estinzione delle sanzioni derivanti da violazioni amministrative previste dal presente regolamento commesse dai soggetti e direttamente ricollegabili al conflitto, sulla base delle risultanze della verbalizzazione.
5. L'estinzione di cui al precedente comma rimane in ogni caso subordinata al pieno rispetto degli impegni assunti dalle parti e verbalizzati nell'ambito dell'accordo.
6. In caso di mancato adempimento si procederà all'accertamento delle violazioni e all'applicazione delle relative sanzioni. Inoltre, il mancato adempimento comporterà l'autonoma sanzione pecuniaria da un minimo di Euro 25,00 ad un massimo di Euro 500,00.
7. Fino a che non si sia perfezionato l'accertamento di una violazione amministrativa la Polizia Municipale promuove tentativi di ricomposizione.