Divisione
Urbanistica ed Edilizia Privata
Direzione
n. ord. 41
2009 08489/125
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 22
MARZO 2010
(proposta dalla G.C. 22 dicembre 2009)
Convocato il Consiglio
nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo
Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco CHIAMPARINO
Sergio, i Consiglieri:
ANGELERI Antonello BONINO Gian Luigi CALGARO Marco CASSANO Luca CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CERUTTI Monica CUNTRO' Gioacchino CUTULI Salvatore FERRANTE Antonio FURNARI Raffaella |
GALASSO Ennio Lucio GALLO Domenico GANDOLFO Salvatore GENISIO Domenica GENTILE Lorenzo GIORGIS Andrea GRIMALDI Marco LAVOLTA Enzo LEVI-MONTALCINI Piera LO RUSSO Stefano MAURO Massimo |
MORETTI Gabriele OLMEO Gavino RATTAZZI Giulio Cesare RAVELLO Roberto Sergio SALINAS Francesco SILVESTRINI Maria Teresa TEDESCO Giuliana TROIANO Dario TROMBINI Claudio TRONZANO Andrea ZANOLINI Carlo |
In
totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 35 presenti, nonché gli Assessori:
ALTAMURA Alessandro - SESTERO Maria Grazia - VIANO Mario.
Risultano assenti i
Consiglieri: BUSSOLA Cristiano - CANTORE Daniele - CAROSSA Mario - COPPOLA
Michele - CUGUSI Vincenzo - FERRARIS Giovanni Maria - GALLO Stefano - GHIGLIA
Agostino - GOFFI Alberto - LONERO Giuseppe - LOSPINUSO Rocco - PETRARULO
Raffaele - PORCINO Gaetano - SALTI Tiziana - SCANDEREBECH Federica - VENTRIGLIA
Ferdinando.
Con la partecipazione del Vicesegretario Generale PICCOLINI
dr.ssa Carla.
SEDUTA PUBBLICA
OGGETTO: ASSOCIAZIONE URBAN CENTER
METROPOLITANO. APPROVAZIONE NUOVO STATUTO.
Proposta dell'Assessore Viano.
- promuovendo
conoscenza, partecipazione e dialogo tra i vari soggetti sulle maggiori trasformazioni
a scala urbana e metropolitana;
- accompagnando
Amministrazioni Pubbliche e soggetti privati nella programmazione, concezione e
gestione dei principali progetti di trasformazione.
In data 27 settembre
2005 il protocollo d'intesa è stato sottoscritto dalla Città, dalla Compagnia
di San Paolo, dall'Associazione S.I.T.I. e dall'Associazione Torino
Internazionale.
Ha preso così avvio la
nuova fase del progetto Urban Center finalizzata a consentire lo svolgimento
dell'attività di promozione entro un orizzonte territoriale più ampio dei
limiti comunali ed in termini più estesamente riferiti all'insieme degli attori
delle trasformazioni in atto e non, identificabili con la sola Amministrazione
comunale di Torino.
Sotto questo profilo
l'Associazione Torino Internazionale si è confermata come il soggetto più
adatto per raggiungere gli scopi indicati, in particolare nella fase di avvio
del secondo Piano Strategico, nel quale il tema della qualità urbana (già
presente nel primo Piano Strategico) si accompagna ad una forte sottolineatura
della questione metropolitana e della necessità di coinvolgere nella
definizione ed attuazione del piano stesso tutti gli enti e gli organismi
operanti alla scala territoriale.
Torino Internazionale,
per le sue caratteristiche istituzionali e statutarie, si è configurata come
soggetto autonomo ma strumentale rispetto alle attività del Comune di Torino
che si è potuto avvalere della struttura operativa dell'Associazione per
raggiungere le proprie finalità programmatiche.
In questa linea si è
posto anche il citato protocollo di intesa che ha previsto l'impegno della
Città di Torino a mettere a disposizione del nuovo Urban Center costituito
presso Torino Internazionale, "supporti tecnici operativi" ed a
contribuire finanziariamente al suo funzionamento.
L'Urban Center
Metropolitano è stato costituito presso l'Associazione Torino Internazionale ma
in un quadro di autonomia contabile ed operativa (gestione contabile separata).
Ora, con un anno di
proroga dalla scadenza (novembre 2008) prevista dal succitato Protocollo
d'Intesa, è prevista, il prossimo 31 dicembre, la chiusura della fase di
incubazione del progetto Urban Center presso Torino Internazionale e, per
assicurare continuità alle attività della struttura, è necessaria la
costituzione di Associazione autonoma denominata "Urban Center
Metropolitano", con sede in Torino, costituita a tempo indeterminato, i
cui soci fondatori sono: la Città di Torino, la Compagnia di San Paolo e
l'Associazione Torino Internazionale.
Si propone
l'approvazione dello Statuto dell'Associazione Urban Center Metropolitano,
allegato alla presente e parte integrante della stessa (allegato 1).
Tutto ciò
premesso,
Dato
atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma
palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
2) di
dare atto che, in applicazione degli articoli 28, comma 3 e 42, comma 10 dello
Statuto della Città di Torino, è garantita la trasmissione dei progetti di
bilancio preventivo e consuntivo dell'Associazione, nonché della versione
finale di tali documenti così come approvata dagli organi dell'Associazione;
3) di dare atto che il presente provvedimento
non comporta impegno di spesa;
4) di
dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese e unanime,
il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134,
comma 4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
F.to Viano
Si esprime
parere favorevole sulla regolarità tecnica.
IL DIRETTORE
F.to Virano
Si esprime
parere favorevole sulla regolarità contabile.
per
IL VICE DIRETTORE GENERALE
RISORSE
FINANZIARIE
Il
Dirigente Delegato
F.to
Tornoni
Il Presidente pone in votazione il
provvedimento.
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei modi di regolamento.
Risultano
assenti dall'aula, al momento della votazione, i Consiglieri Angeleri
Antonello, Ferrante Antonio, Furnari Raffaella, Ravello Roberto Sergio,
Silvestrini Maria Teresa e Tronzano Andrea.
Esprimono voto favorevole, oltre al Sindaco Chiamparino Sergio, i Consiglieri Bonino Gian Luigi, Calgaro Marco, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Cerutti Monica, Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore, Gallo Domenico, Gandolfo Salvatore, Genisio Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Lavolta Enzo, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mauro Massimo, Moretti Gabriele, Olmeo Gavino, Rattazzi Giulio Cesare, Salinas Francesco, Tedesco Giuliana, Troiano Dario, Trombini Claudio e Zanolini Carlo.
Il Presidente dichiara approvata la proposta della Giunta con il seguente risultato:
PRESENTI 29
Si astengono, oltre al Presidente Castronovo Giuseppe, i Consiglieri Cassano Luca e Galasso Ennio Lucio.
ASTENUTI 3
VOTANTI 26
VOTI FAVOREVOLI 26
VOTI CONTRARI /
Il Presidente pone in
votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei modi di
regolamento, ai sensi di legge.
Risultano assenti dall'aula, al momento della votazione, i Consiglieri Angeleri Antonello, Ferrante Antonio, Furnari Raffaella, Ravello Roberto Sergio, Silvestrini Maria Teresa e Tronzano Andrea.
Esprimono voto favorevole, oltre al Sindaco Chiamparino Sergio, i Consiglieri Bonino Gian Luigi, Calgaro Marco, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Cerutti Monica, Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore, Gallo Domenico, Gandolfo Salvatore, Genisio Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Lavolta Enzo, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mauro Massimo, Moretti Gabriele, Olmeo Gavino, Rattazzi Giulio Cesare, Salinas Francesco, Tedesco Giuliana, Troiano Dario, Trombini Claudio e Zanolini Carlo.
Il
Presidente dichiara approvata l'immediata eseguibilità del provvedimento con il
seguente risultato:
PRESENTI 29
Si astengono, oltre al Presidente Castronovo Giuseppe, i Consiglieri Cassano Luca e Galasso Ennio Lucio.
ASTENUTI 3
VOTANTI 26
VOTI FAVOREVOLI 26
VOTI CONTRARI /
In originale firmato:
IL SEGRETARIO
Piccolini
IL PRESIDENTE
Castronovo
ASSOCIAZIONE
URBAN CENTER METROPOLITANO
STATUTO
Articolo
1 - Costituzione, sede, durata, Soci
È costituita un'Associazione
denominata "URBAN CENTER METROPOLITANO", siglabile "UCM",
con sede in Torino.
L'Associazione è
costituita a tempo indeterminato.
I soci fondatori sono
la Città di Torino, la Compagnia di San Paolo e l'Associazione Torino
Internazionale.
Con provvedimento
all'unanimità del Consiglio Direttivo, possono essere ammessi altri fondatori.
Possono far parte
dell'Associazione Enti, Istituzioni, Organizzazioni economiche, culturali e
sociali, pubbliche e private, di rilevante interesse.
Articolo
2 - Finalità
L'Associazione, che
non ha fini di lucro ed opera prevalentemente nell'ambito della Regione
Piemonte, ha il compito di supportare sotto il profilo scientifico-culturale i
processi di trasformazione di Torino e dell'area metropolitana, nonché di promozione
e formazione volte a diffondere la cultura e la conoscenza su temi
dell'architettura e dell'urbanistica.
In tale attività,
ricerca e sviluppa forme di collaborazione e sinergia con ogni altra
associazione culturale o scientifica che persegue analoghe finalità e promuove
il coordinamento generale tra di esse al fine anche di evitare duplicazioni e
sovrapposizioni.
Nell'ambito delle sue
finalità l'Associazione, anche in collaborazione con terzi:
- accompagna,
offrendo i necessari supporti tecnico-scientifici e culturali, le
Amministrazioni Pubbliche, nonchè le Istituzioni ed i soggetti privati che lo
richiedano, nella programmazione, elaborazione definizione di quegli interventi
che per dimensione, localizzazione, valenza strategica, rilevanza
storico-architettonica o ambientale richiedano e meritino particolare
attenzione; in questa attività di accompagnamento alle trasformazioni,
particolare attenzione sarà dedicata all'analisi e all'implementazione delle progettualità
complesse che coinvolgono l'area metropolitana torinese, in modo da favorire
anche lo sviluppo di azioni di governance alla scala metropolitana;
- promuove la
conoscenza, la partecipazione ed il dialogo fra tutti gli attori della scena
urbana sulle maggiori trasformazioni ed interventi su scala urbana e
metropolitana, anche attraverso confronti con analoghi processi in corso nelle
maggiori aree urbane italiane e straniere;
- documenta e
informa sugli interventi in corso, approfondendo altresì i grandi temi del
dibattito urbano attraverso il ricorso a specifici strumenti quali esposizioni,
pubblicazioni, dibattiti, presentazioni e workshop;
- promuove e
coordina la raccolta e conservazione di documenti relativi all'architettura e
all'urbanistica moderna e contemporanea e gli archivi dei professionisti, enti
e imprese del mondo della costruzione, promuove la costituzione di centri
territoriali di documentazione per l'architettura, e in collaborazione con gli
enti preposti sviluppa la rete informativa nazionale degli archivi di
architettura.
L'Associazione può
svolgere ogni altra attività ausiliaria, connessa, strumentale, affine,
complementare, aggiuntiva o comunque utile o solo opportuna al perseguimento
delle proprie finalità.
Articolo
3 - Patrimonio
Il patrimonio
dell'Associazione è costituito dalle somme e dai beni di cui la stessa è stata
dotata in sede di costituzione e durante gli esercizi di svolgimento
dell'attività, come risulta dai bilanci regolarmente approvati.
Il patrimonio potrà
essere in seguito incrementato da:
- beni mobili o
immobili che perverranno a qualsiasi titolo all'Associazione, ivi inclusi
eventuali conferimenti di beni in natura da parte dei soci fondatori, nonché
donazioni, offerte e disposizioni testamentarie, con le modalità e nel rispetto
delle disposizioni di legge, da parte di enti o di privati, con espressa
destinazione al patrimonio;
- elargizioni,
contributi o erogazioni di quanti, enti o privati, apprezzino e condividano gli
scopi dell'Associazione ed abbiano volontà di contribuire al loro
conseguimento, purché espressamente destinati ad incrementare il patrimonio
dell'Associazione;
- somme derivanti
e prelevate dai redditi che il Consiglio Direttivo dell'Associazione delibererà
di destinare ad incrementare il patrimonio.
Le rendite derivanti
dalla gestione del patrimonio mobiliare ed immobiliare, nonché le eventuali
donazioni, offerte e disposizioni non specificatamente destinate ad incremento
del patrimonio saranno interamente devolute agli scopi dell'Associazione nell'esercizio
in cui le rendite o le liberalità si riferiscono o in esercizi successivi. Il
Consiglio Direttivo potrà disporre che tutte o parte delle rendite di uno o più
esercizi vengano attribuite al patrimonio.
Articolo
4 - Entrate
Per l'adempimento dei
suoi compiti, l'Associazione dispone delle seguenti entrate:
- rendite derivanti dalla gestione del
patrimonio di cui all'articolo 3;
- ogni eventuale
contributo, erogazione, offerta o donazione da parte di soggetti terzi,
compresi enti pubblici o privati, destinati all'attuazione degli scopi
statutari e non espressamente destinati all'incremento del patrimonio;
- - contributi
straordinari e finanziamenti attribuiti all'Associazione da soggetti, enti
pubblici o privati, che patrocinano e finanziano singoli eventi, manifestazioni
o progetti per l'attuazione dei fini istituzionali, che non siano espressamente
destinati al patrimonio.
I Soci si impegnano a
corrispondere un contributo annuo determinato con deliberazione assunta
all'unanimità dal Consiglio Direttivo in sede di predisposizione del bilancio
preventivo.
Articolo
5 - Destinazione degli utili
L'Associazione non può
distribuire utili anche in modo indiretto e ha l'obbligo di impiegare gli utili
e gli avanzi di gestione per il raggiungimento delle finalità istituzionali e
di quelle ad esse direttamente connesse.
Articolo
6 - Organi
Sono Organi
dell'Associazione:
- l'Assemblea;
- il Presidente;
- il Consiglio Direttivo;
- il Revisore.
Articolo
7 - Soci e Assemblea
L'Assemblea è composta
dai rappresentanti dei soci dell'Associazione. L'Assemblea è convocata e
presieduta dal Presidente o, in assenza o impedimento da altro membro del
Consiglio Direttivo.
L'Assemblea si
riunisce almeno due volte all'anno, per l'approvazione del bilancio preventivo
e del bilancio consuntivo.
L'Assemblea si
riunisce inoltre tutte le volte che il Consiglio Direttivo lo ritenga opportuno
o vi sia la richiesta di almeno un terzo dei soci. La convocazione deve essere
fatta con avviso spedito ai soci, a mezzo raccomandata o fax o posta
elettronica almeno cinque giorni prima della data fissata per l'adunanza o, in
caso di comprovata urgenza, con preavviso di almeno due giorni.
Nell'avviso di
convocazione devono essere indicati il giorno, l'ora e il luogo della riunione
nonché l'ordine del giorno. Sono ammesse, nel rispetto di legge, le Assemblee
in audio - video conferenza.
Le deliberazioni
dell'assemblea sono prese a maggioranza di voti e con la presenza di almeno la
metà degli associati. Ogni componente dell'Assemblea ha diritto ad un voto.
Le deliberazioni di
approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo e quelle
riguardanti le modificazioni dello Statuto e lo scioglimento dell'Associazione
sono assunte con la presenza di almeno tre quarti degli associati e il voto
favorevole dei due terzi dei presenti.
Delle riunioni
dell'Assemblea si redige processo verbale firmato dal Presidente e dal
segretario all'uopo nominato.
L'Assemblea ha i
seguenti poteri:
- approva il bilancio preventivo entro il 30
novembre;
- approva il bilancio consuntivo entro il 30
aprile;
- delibera sulle
linee fondamentali di attività dell'Associazione conformemente agli scopi
previsti nello Statuto;
- delibera
l'ammissione dei soci e le quote di adesione con le modalità previste all'articolo
4, ultimo comma;
- nomina i
componenti del Consiglio Direttivo diversi dal Presidente tra i soggetti
indicati ai sensi dell'articolo 9;
- nomina il
Revisore e ne delibera il compenso.
La qualità di socio si
perde per recesso o esclusione. Ciascun socio può recedere dall'Associazione
comunicandolo per scritto al Presidente che ne prende atto.
L'esclusione viene
deliberata dall'Assemblea a maggioranza dei due terzi dei suoi componenti
qualora siano accertate persistenti violazioni da parte del socio agli obblighi
statutari o altri comportamenti contrastanti con gli scopi dell'Associazione. I
soci receduti o esclusi sono obbligati a pagare il contributo dell'anno in
corso e cessano con effetto al 31 dicembre dello stesso anno.
Articolo
8 - Presidente
Presidente
dell'Associazione è il Sindaco pro-tempore della Città di Torino, o un suo
delegato permanente.
Al Presidente spetta
la legale rappresentanza dell'Associazione. Egli, inoltre, presiede, con
diritto di voto, le adunanze del Consiglio Direttivo, stabilendo l'ordine del
giorno.
Il Presidente ha tutti
i poteri per l'ordinaria amministrazione dell'Associazione, ad eccezione dei
poteri attribuiti espressamente al Consiglio Direttivo ed, in particolare, ha
facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione ed il
raggiungimento delle finalità statutarie.
Articolo
9 - Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo
è composto dal Presidente e da altri due membri eletti dall'Assemblea come
segue:
- uno su indicazione della Compagnia di San
Paolo;
- uno su indicazione dell'Associazione
Torino Internazionale;
I membri del Consiglio
Direttivo, diversi dal Presidente, durano in carica tre esercizi e sono
rieleggibili.
Il Consiglio Direttivo
si è regolarmente costituito e in carica allorché tutti i membri designati
abbiano accettato la carica in occasione dell'insediamento del primo Consiglio
Direttivo. Il Consigliere che intenda dimettersi ne dà comunicazione scritta al
Presidente ed al Revisore.
Il Consigliere che
cessi dalla carica per qualsiasi causa, viene sostituito, applicando quanto
previsto dal primo comma del presente articolo. Il Presidente provvede senza
indugio a sollecitare la designazione da parte del Socio che aveva designato il
Consigliere dimissionario.
Le designazioni, in
ogni caso, dovranno essere soggette ad approvazione da parte dell'Assemblea.
La carica è gratuita
salvo il diritto al rimborso delle spese sostenute in forza del mandato.
Articolo
10 - Il Consiglio Direttivo: convocazione e quorum
Il Consiglio Direttivo
è convocato dal Presidente dell'Associazione ogni qualvolta questi lo ritenga
necessario o ne sia fatta richiesta motivata da almeno la metà dei suoi membri
e, comunque, almeno due volte l'anno.
Il Consiglio Direttivo
è presieduto dal Presidente o, in caso di sua assenza, dal Consigliere da lui
delegato ai sensi dello statuto.
Per la validità delle
deliberazioni del Consiglio occorre la presenza della maggioranza dei
Consiglieri ed il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
Per la proposta di
modificazioni dello statuto, la proposta di liquidazione dell'Associazione e
l'approvazione dei progetti di bilanci preventivi e consuntivi occorre il
parere favorevole di almeno i due terzi dei Consiglieri presenti alla seduta.
In caso di parità di
voti prevale il voto del Presidente.
Le deliberazioni sono
fatte constare da apposito verbale redatto sotto la responsabilità del
Presidente che lo sottoscrive unitamente al Segretario incaricato della
verbalizzazione dallo stesso Presidente.
Le riunioni del
Consiglio Direttivo si possono svolgere anche per audioconferenza o
videoconferenza, alle seguenti condizioni di cui si darà atto nei relativi
verbali:
a. che siano
presenti nello stesso luogo il presidente ed il segretario della riunione, se
nominato, che provvederanno alla formazione e sottoscrizione del verbale,
dovendosi ritenere svolta la riunione in detto luogo;
b. che sia
consentito al presidente della riunione di accertare l'identità degli
intervenuti, regolare lo svolgimento della riunione, constatare e proclamare i
risultati della votazione;
c. che sia
consentito al soggetto verbalizzante di percepire adeguatamente gli eventi
della riunione oggetto di verbalizzazione;
d. che sia consentito
agli intervenuti di partecipare alla discussione ed alla votazione simultanea
sugli argomenti all'ordine del giorno, nonchè di visionare, ricevere o
trasmettere documenti.
Articolo 11 - Attribuzioni del Consiglio
Direttivo
Al Consiglio Direttivo
spettano tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione occorrenti
per il conseguimento dei fini dell'Associazione salvo quanto attribuito
all'Assemblea.
Il Consiglio Direttivo
per lo svolgimento dell'attività si deve avvalere di una struttura operativa di
riferimento.
Competono altresì al
Consiglio Direttivo:
a. l'attribuzione di deleghe e poteri
nell'ambito del Consiglio Direttivo;
b. la predisposizione dei Regolamenti di
funzionamento;
c. la nomina e la
revoca del Direttore e del Segretario Generale, nonchè la determinazione delle
relative attribuzioni e compensi;
d. il
trasferimento della sede nell'ambito della città;
e. la redazione
dei programmi di attività e dei progetti di bilancio preventivo e consuntivo;
f. ogni altra
attività non riservata espressamente ad altri organi.
Articolo
12 - Direttore
Il Direttore viene
nominato dal Consiglio Direttivo ed è il responsabile della direzione e della
corretta esecuzione delle attività dell'Associazione e del coordinamento operativo
nel rispetto di quanto deliberato dal Consiglio Direttivo. Partecipa, senza
diritto di voto, alle riunioni del Consiglio Direttivo e dell'Assemblea e può
nominare un Vice Direttore che lo coadiuvi nella gestione dell'Associazione.
Articolo
13 - Il Segretario Generale
Il Segretario
Generale, cura la gestione amministrativa e finanziaria dell'Associazione nei
limiti di spesa fissati dal Consiglio Direttivo e la tenuta dei libri sociali
dell'Associazione, predispone e verifica l'attuazione dei piani di attività e
predispone il bilancio preventivo e quello consuntivo da sottoporre al
Consiglio Direttivo.
Egli partecipa senza
diritto di voto alle riunioni del Consiglio Direttivo e dell'Assemblea di cui
svolge le funzioni di Segretario.
Articolo
14 - Revisore
Il Revisore è nominato
dall'Assemblea dei Soci.
Il Revisore deve
essere in possesso dei requisiti professionali per l'esercizio del controllo
legale dei conti, dura in carica quanto il Consiglio Direttivo e scade con
esso.
Esso può essere rinominato.
Al Revisore spetta,
oltre al rimborso delle spese occasionate dalla carica, un compenso annuo
determinato dall'Assemblea.
Il Revisore vigila
sulla gestione finanziaria , accerta la regolare tenuta delle scritture
contabili e sul rispetto dello Statuto ed esprime il proprio parere, mediante
apposite relazioni annuali, sul bilancio consuntivo da presentare
all'Assemblea.
Articolo
14 - Esercizio e bilancio
L'esercizio ha inizio
il 1° gennaio e si conclude il 31 dicembre di ogni anno.
Al termine di ogni
esercizio, e comunque entro il 31 marzo di ogni anno, il Segretario Generale
predispone il bilancio d'esercizio da sottoporre al Presidente e
successivamente al Consiglio Direttivo affinché questi lo presenti
all'assemblea per l'approvazione e la relativa relazione sull'attività svolta,
avendo cura di attenersi alle regole di ordinata contabilità nonchè a quanto
previsto, per quanto applicabile, dal Codice Civile in materia di redazione del
bilancio.
Entro il 31 ottobre
dell'anno in corso il Segretario Generale predispone il bilancio preventivo da
sottoporre al Presidente e successivamente al Consiglio Direttivo affinché
questo lo presenti all'Assemblea per l'approvazione.
L'Associazione nei
propri bilanci preventivi e consuntivi dovrà evidenziare separatamente i costi
di funzionamento comprensivi dell'accompagnamento ai progetti e della
comunicazione di carattere ordinario da tutti gli altri costi di specifiche
iniziative sia di accompagnamento progettuale che di comunicazione.
Articolo
15 - Informativa
I progetti di bilancio
preventivo e consuntivo, prima di essere approvati dal Consiglio Direttivo,
nonchè la versione finale del bilancio preventivo e consuntivo, così come
approvata dal Consiglio medesimo, dovranno essere inviati a tutti i Soci.
Il Presidente
trasmette ai Soci i documenti di volta in volta da loro richiesti relativamente
a qualsiasi iniziativa e/o procedura dell'Associazione.
L'Associazione è
soggetta ai vincoli di informativa previsti ai sensi degli Statuti, dei
Regolamenti e delle Norme degli Enti Fondatori.
Articolo
16 - Scioglimento
L'Associazione viene
sciolta e posta in liquidazione nei casi previsti dal Codice Civile. Per
deliberare lo scioglimento dell'Associazione e la devoluzione del patrimonio
occorre la presenza dei tre quarti degli associati e il voto favorevole di
almeno i due terzi dei presenti.
I Soci fondatori
nominano un liquidatore per l'esecuzione di quanto necessario alla liquidazione
dell'Associazione.
I beni che residuano
al termine della liquidazione sono devoluti per scopi analoghi a quelli
dell'Associazione comunque nel rispetto delle norme del codice Civile.
Articolo
17 - Disposizioni finali
Per quanto non
espressamente contemplato nel presente statuto sono richiamate le norme di
legge.