Consiglio
Comunale
2009 07012/002
CITTĀ DI TORINO
ORDINE DEL GIORNO
Approvato dal Consiglio Comunale in data 8
febbraio 2010
OGGETTO: SOSTEGNO
ALLA FIOM PER IL CONTRATTO NAZIONALE, IL SALARIO, LA DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI
LAVORO.
Il Consiglio Comunale di
Torino,
- la Fim-Cisl e la Uilm-Uil hanno firmato da
sole, senza la FIOM, un accordo separato che disdetta il CCNL firmato
unitariamente a gennaio 2008 ed in vigore fino al 2011;
- tale accordo
separato recepisce integralmente le nuove regole sulla contrattazione, imposte
da Governo e Confindustria con l'accordo separato del 15 aprile non firmato
dalla CGIL;
CONSIDERATO CHE
- con tale accordo
Fim-Cisl e Uilm-Uil accettano le possibilitā di deroga al CCNL, i vincoli
all'autonomia della contrattazione aziendale e l'istituzione dell'Ente
Bilaterale;
- viene inoltre
svalutato il salario, con una vera e propria programmazione della riduzione del
suo valore reale, senza dare alcuna risposta alla crisi;
- la FIOM č organizzazione maggioritaria
nelle fabbriche italiane;
RITENUTO CHE
- l'accordo
separato di Fim-Cisl e Uilm-Uil nega la democrazia nei luoghi di lavoro,
aumenta la precarietā e la flessibilitā degli orari, diminuisce il potere di acquisto
dei salari ed i diritti del lavoro;
- sia invece
necessario in questo momento di crisi introdurre misure di sostegno al lavoro,
in particolare, come proposto dalla FIOM, bloccare i licenziamenti per due anni
ed estendere a tutte/i gli ammortizzatori sociali;
VERIFICATO
che in molte fabbriche
metalmeccaniche, dopo l'accordo separato, le/i lavoratrici/ori, nonostante la
crisi, hanno messo in atto iniziative di lotta a fianco della FIOM, che rifiuta
l'ipotesi di accordo separato e chiede che sia sottoposto tramite referendum al
voto di tutte/i le metalmeccaniche e i metalmeccanici per ripristinare la
democrazia sindacale nei luoghi di lavoro;
CONVINTO
che il CCNL non possa
essere disdettato da un accordo separato con solo alcune organizzazioni sindacali,
e che, per superare la crisi, sia necessario sostenere i salari, sospendere i
licenziamenti, contrastare la precarietā del lavoro, estendere gli
ammortizzatori sociali, garantire la democrazia sui luoghi di lavoro;
ESPRIME
il proprio sostegno e
solidarietā alla FIOM ed alle sue proposte di referendum e di contrasto alla
crisi.