Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata

Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche  

n. ord. 211

2009 05953/009

CITTÀ DI TORINO

 

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 21 DICEMBRE 2009

(proposta dalla G.C. 22 settembre 2009)

 

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

 

Sessione Ordinaria

 

Convocato il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:

 

ANGELERI Antonello

BONINO Gian Luigi

CALGARO Marco

CANTORE Daniele

CAROSSA Mario

CASSANO Luca

CASSIANI Luca

CENTILLO Maria Lucia

CERUTTI Monica

COPPOLA Michele

CUNTRO' Gioacchino

CUTULI Salvatore

FERRANTE Antonio

FERRARIS Giovanni Maria FURNARI Raffaella

GALASSO Ennio Lucio

GALLO Domenico

GANDOLFO Salvatore

GENISIO Domenica

GENTILE Lorenzo

GHIGLIA Agostino

GIORGIS Andrea

GOFFI Alberto

GRIMALDI Marco

LAVOLTA Enzo

LEVI-MONTALCINI Piera

LO RUSSO Stefano

LONERO Giuseppe

MAURO Massimo

OLMEO Gavino

PETRARULO Raffaele

PORCINO Gaetano

RATTAZZI Giulio Cesare

RAVELLO Roberto Sergio

SALINAS Francesco

SALTI Tiziana

SCANDEREBECH Federica

SILVESTRINI Maria Teresa

TEDESCO Giuliana

TROIANO Dario

TROMBINI Claudio

TRONZANO Andrea

VENTRIGLIA Ferdinando

 

In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 45 presenti, nonché gli Assessori: PASSONI Gianguido - SBRIGLIO Giuseppe - VIANO Mario.

 

Risultano assenti i Consiglieri: BUSSOLA Cristiano - CUGUSI Vincenzo - GALLO Stefano - LOSPINUSO Rocco - MORETTI Gabriele - ZANOLINI Carlo.

 

Con la partecipazione del Segretario Generale REPICE dr. Adolfo.

 

SEDUTA PUBBLICA

 

OGGETTO: VARIANTE PARZIALE N. 187 AL P.R.G., AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R., CONCERNENTE GLI IMMOBILI UBICATI IN VIA VELA 9 ED IN VIA MAGENTA 29. ADOZIONE.

          Proposta dell'Assessore Viano. 

 

          Il presente provvedimento riguarda immobili, di proprietà privata, ubicati nella Circoscrizione 1, rispettivamente in via Vela n. 9 ed in via Magenta n. 29 entrambi caratterizzati dalla vicinanza, dalla stessa destinazione urbanistica e dalla richiesta di variazione urbanistica che, seppur formulata in tempi diversi, è orientata ad insediare attività di carattere terziario.

          Il Piano Regolatore Generale destina le aree in oggetto a "zone a verde privato con preesistenze edilizie", inserite nell'area normativa SP dei servizi privati di interesse pubblico contraddistinta dalla lettera "a", per la quale sono ammesse destinazioni di servizi per l'istruzione, attrezzature sociali ed assistenziali, per residenze collettive, per attività sanitarie, sportive, culturali. Gli immobili sono compresi nella "Zona Urbana Storico Ambientale" n. III, normata dall'articolo 11 delle N.U.E.A. e soggetta alle prescrizioni della Tavola Normativa n. 2 delle N.U.E.A..

          Gli edifici, segnalati nel testo "Beni culturali ambientali nel Comune di Torino" (1984) a cura del Politecnico di Torino, Dipartimento di Casa-Città, vengono inseriti nel complesso residenziale pianificato a ville tra corso Vittorio Emanuele II, corso Ferraris, corso Stati Uniti, corso Re Umberto, esempio di pianificazione a tipologia edilizia mista della fine dell'800, su parte dell'ex piazza d'Armi.

          I fabbricati sono, inoltre, classificati dalla Tavola n. 2 del P.R.G. tra gli "Edifici di particolare interesse storico", appartenenti al gruppo 2 - "edifici di rilevante valore storico", per i quali vigono le norme di tutela ed i tipi di intervento particolari riportati all'articolo 26 delle N.U.E.A.. Nello specifico, la "Tabella dei tipi di intervento" ammette per tali edifici interventi fino al risanamento conservativo (RIS) nell'ambito delle prescrizioni dell'articolo 4 - lettera c), secondo le definizioni contenute nell'allegato A delle N.U.E.A..

          Con riguardo all'immobile di via Vela, la palazzina, a tre piani fuori terra, ha caratteristiche architettoniche di matrice tardo-neoclassica con inserimento di elementi decorativi ridondanti di "stile umbertino" tipici di fine ottocento - inizio novecento, e rappresenta appieno il modello residenziale unifamiliare di prestigio distribuito su più livelli, composto da ambienti e spazi di rilevanti dimensioni e collegamenti verticali, costituiti da uno scalone principale originario sino al primo piano e scala di servizio sino al piano secondo per l'accesso ai locali destinati alla servitù.

          Le variazioni d'uso subite dall'edificio nel tempo, da quella residenziale originaria a quella scolastica per l'infanzia, derivata dal cambio di destinazione autorizzato nel 1984,  recepito dal Piano Regolatore vigente, sono da riferire alla situazione attuale che vede l'immobile inutilizzato da tempo,  in quanto il locatario non è più riuscito a sostenere i costi della struttura scolastica anche a causa degli adeguamenti normativi che avrebbe dovuto effettuare sulla struttura.

          La Proprietà ha, pertanto, manifestato l'esigenza di poter locare l'intero edificio per usi privatistici che,  in parte,  sono già consentiti dalle attuali norme limitatamente al piano terreno ed al piano primo; più precisamente la variazione richiesta è quella di ammettere la destinazione riferita alle attività terziarie riportando gli immobili alla destinazione d'uso originale, contraddistinte dalla sigla TE, largamente presente nella zona particolarmente sul tratto corrispondente di corso Galileo Ferraris e, nelle adiacenze, sul corso Stati Uniti. Tale destinazione presuppone la possibilità di eseguire interventi di restauro conservativo sulle facciate e di ristrutturazione interna per gli adeguamenti conseguenti la precedente destinazione scolastica.

          La predetta variazione offre adeguate risposte insediative, correlate alle caratteristiche di pregio particolare dell'edificio, a studi professionali, sedi di rappresentanza, banche, società di intermediazione finanziaria, ecc., favorendo la presenza di attività nel settore direzionale in una parte della città qualificata da un tessuto urbano di rilevante pregio ambientale, connotato dalla integrazione tra il verde pubblico strutturato sui grandi viali alberati e la diffusione del verde privato.

          Con riguardo all'immobile di via Magenta, lo stesso insiste su un lotto originario sul quale sono presenti altri due edifici edificati in epoche diverse, in particolare  lo stabile all'angolo tra via Magenta e corso Galileo Ferraris, costruito all'inizio del XX secolo e parzialmente ricostruito dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, era stato concesso in comodato nel 1986 alla "Società Cooperativa L'Arca S.r.l." per l'esclusivo esercizio e gestione del liceo ginnasio legalmente riconosciuto denominato "Principessa Clotilde di Savoia".

          Alla data di scadenza della proroga del contratto di comodato, la Società comodataria non ha ritenuto di proseguire l'attività ad indirizzo didattico ivi svolta cessando, pertanto, il comodato nel 2002. Attualmente i locali dell'edificio risultano liberi e disponibili oltre che in buono stato di conservazione.

          La Proprietà ha verificato che non sussiste la possibilità di localizzare nell'area altra attività scolastica ed ha, inoltre, verificato la possibilità di insediare altre attività, di natura socio-assistenziali e riconducibili ai Servizi Privati, senza però trovare riscontri.

          E' ora intendimento della Proprietà locare l'edificio per usi di studio professionale, destinazione già ammessa dalle attuali norme per quanto riguarda il piano terreno e il primo piano ma attualmente preclusa per il piano secondo ed il piano sottotetto abitabile.

          L'utilizzo della palazzina ai fini terziari potrà prevedere, dal punto dì vista funzionale attuale, una fascia di pertinenza d'uso minore rispetto all'estensione del nuovo lotto destinato a TE, in modo da garantire ai bambini frequentanti le attività scolastiche nella restante parte del lotto, in adiacenza all'area oggetto della variante, la massima area di gioco.

          Trattandosi dunque, anche secondo l'attuale P.R.G.C., di tipologia riconducibile alla palazzina storica isolata in "zona a verde privato con preesistenze edilizie", la proposta dì ridefinizione del nuovo lotto TE avviene con l'intenzione di mantenere, nei limiti delle condizioni attuali che vedono parte del lotto occupata da due palazzine realizzate negli anni '50 del XX secolo, questa caratteristica.

          La variante riguarda, conseguentemente, la variazione di destinazione urbanistica da Area normativa per "Servizi privati" ad Area normativa per "Attività Terziarie" gli immobili oggetto del presente provvedimento sempre nell'ambito delle Zone a verde privato con preesistenze edilizie.

          Ritenuto che vi siano i presupposti di pubblica utilità, l'Amministrazione intende ora adottare la variante urbanistica ai sensi dell'articolo 17, comma 7 della Legge Urbanistica Regionale, assegnando una destinazione urbanistica coerente con le caratteristiche intrinseche degli edifici e dei tessuti urbanistico-edilizi consolidati circostanti.

          I vantaggi conseguenti all'approvazione della variante determinerebbero la possibilità di avviare in tempi brevi un processo di recupero e valorizzazione delle palazzine storiche che, in caso contrario, potrebbero invece restare inutilizzate per un tempo indefinito nonché la possibilità di ottenere in tempi brevi, attraverso la locazione, un introito fisso che, nel caso della palazzina di via Magenta, concorrerebbe al mantenimento dell'uso attuale degli altri due stabili, anch'essi dedicati all'istruzione e la contestuale garanzia di adeguata conservazione dell'immobile.

          Al fine di dare attuazione agli orientamenti sopra espressi la variante prevede:

A)      la modifica di destinazione urbanistica degli immobili di via Vela angolo corso Galileo Ferraris e di via Magenta angolo corso Galileo Ferraris, così come meglio illustrate nella tavola 1- Azzonamento destinazioni d'uso e aree normative in scala 1:5.000 del P.R.G. -  da aree destinate a  "Zona a verde privato con preesistenze edilizie" - area normativa "SP" - lettera a), a "Zona a verde privato con preesistenze edilizie" - area normativa Attività terziarie TE;

B)      la conseguente attribuzione alle aree oggetto della variante dei parametri di trasformazione urbanistici ed edilizi  afferenti all'area normativa TE ed alla Zona di appartenenza e della tavola normativa n. 1.

          In relazione al maggior valore indotto dalla Variante de qua, le proprietà si sono rese disponibili a contribuire con risorse aggiuntive per consentire la realizzazione di opere a favore della Città. L'impegno da parte delle proprietà verrà formalizzato attraverso la stipula di apposito atto unilaterale d'obbligo, da perfezionarsi prima dell'approvazione della presente variante.

          In riferimento alla deliberazione della Giunta Regionale del 9 giugno 2008, n. 12-8931, inerente i primi indirizzi operativi per l'applicazione delle procedure in materia di Valutazione ambientale strategica di piani e programmi, sono di norma escluse dal processo di valutazione ambientale le varianti parziali "non riguardanti interventi soggetti a procedure di V.I.A., che non prevedano la realizzazione di nuovi volumi, se non ricadenti in contesti già edificati, ovvero che riguardino modifiche non comportanti variazioni al sistema delle tutele ambientali previste dallo strumento urbanistico vigente o che non interessino aree vincolate ai sensi degli articoli 136, 142 e 157 del D.Lgs 42/2004 e s.m.i., nonché ambiti sottoposti a misure di salvaguardia e protezione ambientale derivanti da specifici disposti normativi".

          La presente variante non riguarda interventi assoggettati a V.I.A., interessa due aree già edificate nelle quali si prevedono, come sopra richiamato, usi ad attività terziarie ma nel contempo viene mantenuta la caratterizzazione originaria di edificazione a villini - "zone a verde privato con preesistenze edilizie", per le quali sono consentiti interventi solo all'interno della struttura esistente preservando in ogni caso l'impianto costruito e del verde privato. Gli immobili sono tra l'altro ricompresi in contesto edificato classificato di categoria B ai sensi del D.M. 1444/1968 ed all'interno del centro abitato ai sensi dell'articolo 81 della Legge Urbanistica Regionale.

          In relazione a quanto sopra la variante non rientra in alcuna delle altre fattispecie individuate nella D.G.R. sopra citata e più in generale non comporta alcuna modifica sostanziale rispetto al  P.R.G. vigente, pertanto non richiede l'attivazione del processo di valutazione ambientale.

          Si specifica inoltre che, per effetto di tutte le varianti parziali al P.R.G. vigente adottate ed approvate successivamente alla data di approvazione del P.R.G., compreso il presente provvedimento, non si producono gli effetti di cui al comma 4 dell'articolo 17 della Legge Urbanistica Regionale.

          Il presente provvedimento ha rilevanza esclusivamente comunale, non presenta incompatibilità con i Piani sovracomunali vigenti e costituisce variante parziale al P.R.G. vigente ai sensi dell'articolo 17, comma 7 della Legge Urbanistica Regionale.

          Successivamente all'approvazione del presente provvedimento, si procederà all'aggiornamento del Foglio 9A della tavola n. 1 di P.R.G. in conformità alla variante precedentemente descritta.

          La presente deliberazione è stata trasmessa ai sensi degli articoli 43 e 44 del Regolamento del Decentramento, al Consiglio della Circoscrizione 1 per l'acquisizione del relativo parere.

          Il predetto Consiglio Circoscrizionale, con deliberazione del 28 ottobre 2009 (all. 2 - n.      ) ha espresso parere favorevole. 

          Tutto ciò premesso,

 

LA GIUNTA COMUNALE  

 

          Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

          Vista la D.G.R. n. 12-8931 del 9 giugno 2008 in attuazione del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. "Norme in materia ambientale";

          Visto il P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;

          Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;

          Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:

          favorevole sulla regolarità tecnica;

          favorevole sulla regolarità contabile;

          Con voti unanimi, espressi in forma palese; 

 

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

 

per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si richiamano:

1)      di adottare la variante parziale n. 187 al vigente Piano Regolatore Generale di Torino, ai sensi dell'articolo 17, comma 7, della L.U.R., concernente gli immobili ubicati in via Vela 9 ed in via Magenta 29 (all. 1 - n.             );

2)      di dare atto che il presente provvedimento è integrato dal parere del Settore Ambiente e Territorio inerente la coerenza con la "Nuova Proposta di Classificazione Acustica del Territorio del Comune di Torino e che prima dell'approvazione della variante si provvederà ad avviare l'iter di adeguamento con il Piano di Classificazione Acustica (all. 3 - n.           ).

Viene dato atto che è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;

3)      di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134, comma 4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.   

 

L'ASSESSORE ALL'URBANISTICA

F.to Viano

 

Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.

 

IL DIRIGENTE COORDINATORE

PIANIFICAZIONE URBANISTICA

F.to Gilardi

 

IL DIRETTORE DELLA DIVISIONE

URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA

F.to Virano

 

Si esprime parere favorevole sulla regolarità contabile.

 

per IL VICE DIRETTORE GENERALE

RISORSE FINANZIARIE

Il Dirigente Delegato

F.to Tornoni

 

 

In originale firmato:

IL SEGRETARIO                                                                                                  

IL PRESIDENTE

         Repice                                                                                                           

Coppola