Vice Direzione Generale Servizi Tecnici - Ambiente - Edilizia Residenziale Pubblica - Sport
Divisione Edilizia Residenziale Pubblica
Settore Convenzioni e Contratti
n. ord. 141
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 12 OTTOBRE 2009
(proposta dalla G.C. 7 luglio 2009)
Convocato il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:
ANGELERI Antonello BONINO Gian Luigi BUSSOLA Cristiano CANTORE Daniele CAROSSA Mario CASSANO Luca CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CERUTTI Monica COPPOLA Michele CUGUSI Vincenzo CUNTRO' Gioacchino CUTULI Salvatore FERRANTE Antonio FERRARIS Giovanni Maria |
GALASSO Ennio Lucio GALLO Domenico GALLO Stefano GANDOLFO Salvatore GENISIO Domenica GENTILE Lorenzo GHIGLIA Agostino GIORGIS Andrea GOFFI Alberto GRIMALDI Marco LAVOLTA Enzo LEVI-MONTALCINI Piera LO RUSSO Stefano LONERO Giuseppe LOSPINUSO Rocco |
MAURO Massimo MORETTI Gabriele PETRARULO Raffaele PORCINO Gaetano RATTAZZI Giulio Cesare RAVELLO Roberto Sergio SALINAS Francesco SCANDEREBECH Federica SILVESTRINI Maria Teresa TEDESCO Giuliana TROIANO Dario TROMBINI Claudio TRONZANO Andrea VENTRIGLIA Ferdinando ZANOLINI Carlo |
In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 47 presenti, nonché gli Assessori: MANGONE Domenico - PASSONI Gianguido - SBRIGLIO Giuseppe - SESTERO Maria Grazia - TRICARICO Roberto - VIANO Mario.
Risultano assenti i Consiglieri: CALGARO Marco - MINA Alberto - OLMEO Gavino - SALTI Tiziana.
Con la partecipazione del Vicesegretario Generale PICCOLINI dr.ssa Carla.
SEDUTA PUBBLICA
Proposta dell'Assessore Tricarico.
Inoltre, il Consiglio Comunale, in attuazione dell'articolo 11
della Legge 493/1993, ha approvato un piano per il recupero urbano di via Artom,
che, successivamente ha interessato la demolizione di due fabbricati per
complessivi 200 alloggi e la ricollocazione di 175 nuclei attraverso l'acquisto
di alloggi sul territorio cittadino, nei quali trasferire direttamente le
famiglie da movimentare o atti, comunque, a rimpiazzare gli alloggi di risulta
del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica esistente, utilizzati per
detta movimentazione.
Per fare fronte a tale necessità dall'anno 2000 ad oggi sono
stati emessi 2 bandi pubblici, approvati dal Consiglio Comunale, per l'acquisto
sul mercato privato di alloggi da destinare all'E.R.P..
La Regione Piemonte,
per l'acquisto di detti alloggi, con specifiche deliberazioni, ha attribuito
alla Città due finanziamenti per complessivi Euro 9.885.824,47, ad oggi
esauriti, che hanno permesso all'Amministrazione Comunale di acquisire
complessivamente 79 alloggi e 44 box.
Ciò precisato permane
comunque l'obiettivo dell'Amministrazione Comunale di incrementare il
patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica anche attraverso un programma di
acquisti di immobili sul mercato privato, sistematico e continuativo nel tempo,
destinando a tal fine risorse comunali, regionali e statali.
Contestualmente
l'Amministrazione Comunale, in attuazione della Legge 560/1993, ha da anni
approvato un piano di vendita di stabili di Edilizia Residenziale Pubblica ai
legittimi assegnatari. Tale piano ricomprende, tra l'altro, n. 2.903 alloggi,
costruiti o acquisiti con i fondi di leggi speciali, ubicati nei comuni
dell'area metropolitana e dall'anno 2002, per disposizione regionali, non più
assegnabili dal Comune di Torino, ancorché proprietario degli stessi.
I proventi derivanti
dalla vendita di detti alloggi sono destinati all'incremento del patrimonio di
E.R.P., nonché alla sua manutenzione.
Sul territorio cittadino la domanda abitativa è sempre più
complessa ed articolata e necessita di risposte nuove e diversificate.
Permane la necessità
di incrementare il patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica promuovendo nel
contempo, attraverso interventi finalizzati alla creazione di un mix sociale,
politiche volte a contrastare fenomeni di emarginazione e ghettizzazione, che
avevano caratterizzato negli ultimi decenni del secolo scorso lo sviluppo delle
periferie cittadine.
L'esperienza delle
politiche per la casa attuate in questi ultimi anni, ha dimostrato come
entrambi i suddetti obiettivi risultino perseguibili attraverso programmi di
incremento del patrimonio pubblico di Edilizia Sociale attuati con
l'acquisizione di immobili sul mercato privato. Tale modalità consente infatti
di non concentrare in singoli quartieri cittadini centinaia di alloggi di
Edilizia Pubblica, distribuendo gli stessi in modo variegato sul territorio
cittadino, in ambiti ove si registri la circostante presenza di diverse
tipologie edilizie e classi sociali.
Gli immobili da
acquistare dovranno corrispondere alle caratteristiche di E.R.P. stabilite
dalla vigente normativa.
Si richiamano a tal
proposito le indicazioni fornite dalla Regione Piemonte con la Deliberazione
della Giunta n. 13-28573 del 15 novembre 1999 e già recepite con la
deliberazione del Consiglio Comunale 22 marzo 2001 (mecc. 2001 01876/12),
esecutiva il 6 aprile 2001, che approvava il su richiamato bando pubblico con
particolare riguardo ai seguenti aspetti:
- requisiti e dimensioni
dell'intervento;
- tipologia degli
alloggi;
- costo dell'intervento;
- modulo di
presentazione delle offerte;
- modalità di
ricevimento delle proposte.
Il criterio relativo a
"Requisiti e dimensioni dell'intervento" stabilisce che gli alloggi
debbano essere liberi e privi di ipoteche e limitazioni all'uso. Inoltre, è
prescritto che debba essere data priorità agli alloggi che risultino
immediatamente assegnabili o che richiedano il minor numero di interventi di manutenzione,
come risulta dall'istruttoria tecnico-amministrativa da parte dei competenti
uffici tecnici.
Con riferimento alla
"Tipologia degli alloggi" la suddetta normativa impone che gli stessi
abbiano caratteristiche di tipo economico-popolare e non di lusso e che abbiano
una superficie utile abitativa, ovvero superficie di pavimento, misurata al
netto dei muri perimetrali e di quelli interni, di norma non inferiore a 45 mq.
e non superiore a mq. 110.
Un ulteriore criterio
indicato nella citata Deliberazione regionale è relativo al "Costo
dell'intervento". Esso precisa che il prezzo di acquisto degli alloggi è
stabilito ai sensi dell'articolo 13 della Legge 30 aprile 1999, n. 136, in base
al prezzo di mercato, valutato dall'Ufficio Tecnico Comunale. La Regione fissa
tuttavia dei massimali di costo aggiornati periodicamente che costituiscono il
limite oltre il quale non interviene il finanziamento regionale.
In considerazione di
quanto sopra esposto si ritiene di garantire continuità alla politica degli
acquisti di alloggi sul mercato privato con l'emissione di un nuovo bando
pubblico.
Le finalità di esso
sono volte all'acquisizione sia di idonei alloggi immediatamente disponibili e
quindi nell'ambito di immobili già esistenti, sia all'eventuale acquisto di
immobili in corso di realizzazione.
Nel caso di acquisto
di alloggi in corso di realizzazione si configura una specifica fattispecie
negoziale.
Infatti, in esito a
tale procedura, la Città procederà alla formalizzazione di un contratto
preliminare di acquisto di cosa futura, in cui, tra l'altro, verrà stabilito il
prezzo di cessione determinato dal Civico Ufficio Tecnico ai sensi
dell'articolo 13 della Legge 30 aprile 1999, n. 136, nei limiti massimi sopra
indicati; le unità immobiliari, successivamente realizzate dagli Operatori,
saranno oggetto di compravendita definitiva solamente a seguito di verifica, da
parte dell'Amministrazione Comunale, della conformità degli immobili realizzati
alle prescrizioni tecniche specificate nel bando suddetto, nel rispetto del
termine massimo di consegna degli stessi, pari a 24 mesi dall'inizio dei
lavori.
In merito alla scelta
dell'istituto della compravendita di cosa futura occorre evidenziare che la
finalità della Città è quella di acquisire, in tempi ragionevolmente brevi,
unità immobiliari aventi le caratteristiche dell'E.R.P. da destinare a nuclei
familiari in possesso dei requisiti per l'accesso all'edilizia sociale,
stabiliti dalla Legge Regionale 28 marzo 1995, n. 46 e s.m.i., al fine di
sopperire alle esigenze determinate dall'emergenza abitativa.
Il ricorso
all'istituto della compravendita di cosa futura è motivato dalla carenza, nel
territorio cittadino, di aree di proprietà comunale, diverse da quelle già
inserite nella programmazione comunale di concessioni all'A.T.C. di Torino, da
destinare a nuove costruzioni, e dalla necessità di evitare eccessive
concentrazioni di edilizia sovvenzionata (che possono comportare effetti di
emarginazione), assicurando, invece, una più equilibrata distribuzione nell'ambito
comunale.
Si dà inoltre atto che
la Corte dei Conti, con sentenza n. 16 del 15 febbraio 1993, ha indicato le
condizioni che consentono alla Pubblica Amministrazione di ricorrere all'acquisto
di cosa futura e che lo strumento giuridico messo a punto dalla Città ed
oggetto del presente provvedimento soddisfa tali condizioni, in considerazione
delle seguenti circostanze:
1) la già ricordata
carenza di aree comunali disponibili e l'inopportunità di ricorrere
all'esproprio di aree private, a causa di tempi lunghi e degli oneri connessi a
tale procedura rispetto alla necessità della Città di acquisire con
tempestività unità immobiliari da destinare ad E.R.P.;
2) l'accertamento
preventivo della conformità delle opere agli strumenti urbanistici, garantito
nella fase istruttoria a seguito della ricezione delle offerte, nonché nella
fase dell'ultimazione dei lavori;
3) la modulazione delle
concessioni edilizie sulla particolare destinazione degli immobili, assicurata
dalle verifiche preventive da effettuarsi nella fase istruttoria, sia per
quanto riguarda gli interventi eventualmente già iniziati, sia per quelli che
dovranno avere inizio nei ristretti termini stabiliti dal bando; tali verifiche
saranno condotte in considerazione delle norme particolari richiamate nel bando
e sulla base del capitolato tecnico descrittivo, prodotto dall'operatore ed
approvato dagli uffici tecnici comunali, nonché del preliminare di acquisto;
4) la valutazione precisa,
da parte dell'Amministrazione acquirente, delle proprie esigenze allocative,
definite sia dal taglio degli alloggi richiesto dal bando sia dai dettagli
costruttivi indicati;
5) la sottoscrizione del
preliminare di vendita di cosa futura, il cui schema sarà approvato con
specifica deliberazione della Giunta Comunale, sulla base dei criteri indicati
nel presente atto deliberativo. Detto preliminare conterrà precise sanzioni in
caso di inosservanza degli obblighi contrattuali oltre alla possibilità che la
Città non formalizzi l'acquisto definitivo nel caso le unità ultimate non
corrispondano alle caratteristiche prescritte, inoltre il prezzo di vendita è
definito in sede di formalizzazione del preliminare.
Le risorse attivabili
per procedere a tale programma di acquisto consistono nei proventi derivanti
dalla vendita di alloggi di E.R.P. ai sensi della Legge 560/1993, che ne
vincola a tal fine il ricavato, nei fondi derivanti dalla trasformazione del
diritto di superficie in piena proprietà, di cui alla Legge 448/1998, o da
eventuali programmi regionali e/o statali finalizzati all'incremento del
patrimonio di E.R.P..
I moduli di
presentazione della proposta di vendita e delle modalità di ricevimento della
stessa saranno approvati con successivo provvedimento dirigenziale.
Il bando verrà chiuso
con deliberazione della Giunta Comunale ove si registri l'insussistenza di
fondi da destinarsi a tali finalità o si valuti perseguito il soddisfacimento
degli obiettivi posti.
Tutto ciò premesso,
Dato
atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
2) di demandare a
specifica deliberazione della Giunta Comunale l'approvazione dello schema di
preliminare di vendita di cosa futura sulla base dei criteri e delle modalità
indicate nel presente atto deliberativo;
3) di demandare a
specifici provvedimenti dirigenziali l'approvazione del bando che contenga le
indicazioni e gli indirizzi del presente provvedimento nonché la relativa
modulistica per l'attuazione di quanto approvato con il presente provvedimento;
4) di dare atto
che le risorse necessarie per procedere a tali acquisti sono costituite dai
proventi delle alienazioni di parte del patrimonio comunale di Edilizia
Residenziale Pubblica, ai sensi della Legge 560/1993 del 24 dicembre 1993, dai
proventi derivanti da trasformazioni del diritto di superficie in diritto di
proprietà su aree comunali di edilizia convenzionata, nonché da finanziamenti
regionali e/o statali;
5) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
PER L'AMBIENTE E PER LA
CASA
F.to Tricarico
Si esprime parere
favorevole sulla regolarità tecnica.
IL DIRIGENTE SETTORE
CONVENZIONI E CONTRATTI
F.to Fonseca
Si esprime parere
favorevole sulla regolarità contabile.
per IL VICE DIRETTORE GENERALE
RISORSE FINANZIARIE
Il Dirigente Delegato
F.to Tornoni
In originale firmato:
IL SEGRETARIO
Piccolini
IL PRESIDENTE
Coppola