Consiglio Comunale
C I T T À D I T O R I N O
ORDINE
DEL GIORNO
Approvato dal Consiglio Comunale in data 4
novembre 2009
OGGETTO: "ACQUISIZIONE DI 131 CACCIABOMBARDIERI JSF DA PARTE DEL
GOVERNO ITALIANO" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CERUTTI E ALTRI IN DATA 2
LUGLIO 2009.
"Il
Consiglio Comunale di Torino,
che entro il 31
dicembre 2009 il Governo Italiano deve decidere sul programma pluriennale
relativo all'acquisizione del sistema d'arma Joint Strike Fighter (JSF) e
l'associata linea di assemblaggio finale a Cameri in provincia di Novara;
CONSIDERATO
che dopo le fasi di
sviluppo e preindustrializzazione il Governo si accinge a passare alla fase di
acquisizione di 131 cacciabombardieri JSF, completi di relativi
equipaggiamenti, supporto logistico iniziale e approntamento delle basi
operative nazionali (4 aeroporti ed 1 portaerei). Tutto per circa 12,9 miliardi
di Euro nel periodo 2009-2026. A ciò va aggiunta la realizzazione sul suolo
nazionale (Cameri) di un centro europeo di manutenzione, revisione, riparazione
e modifica dei velivoli al costo di 605,5 milioni di Euro, da consegnare entro
il 2012. A queste spese va aggiunto il miliardo di Euro già investito per la
fase di sviluppo, arrivando così a circa 15 miliardi di Euro;
VERIFICATO
che il Joint Strike
Fighter (JSF) è un aereo da combattimento monomotore, monoposto, in grado di
operare alla velocità del suono, ma con velocità di crociera subsonica. E'
ottimizzato per il ruolo aria terra (quindi per l'attacco) ed ha due stive
interne per le bombe che possono essere anche di tipo nucleare. E' un velivolo
di tipo stealth, cioè a bassa rilevabilità da parte dei sistemi radar e di
altri sensori. L'aereo dovrebbe assolvere un ampio ventaglio di funzioni
operative dell'Aeronautica Militare e della Marina Militare, e andrà a
sostituire gli AV-B della componente imbarcata della Marina e gli AM-X ed i
Tornado della componente aeronautica. A questo progetto partecipano diversi
paesi, dove la ditta capocommessa è l'americana Lokheed Martin Aero e l'impresa
italiana maggiormente coinvolta è l'Alenia Aeronautica;
CONVINTI
che oltre alle
perplessità relative all'utilizzo di un aeromobile con caratteristiche di
attacco, che mal si concilia con le missioni di pace a cui partecipa il nostro
Paese e a cui sono chiamate le nostre forze armate, si sovrappongono le
perplessità relative all'enorme costo economico, in una fase economica di crisi
come l'attuale;
RITENUTO
che il rilancio
dell'economia non può passare attraverso investimenti come questo che non si
caratterizzano certo né per sostenibilità, né tanto meno per eticità. L'idea
che l'industria degli armamenti possa rappresentare un vettore di ripresa e di
sviluppo economico e sociale fa parte dell'archeologia politica, se pensiamo a
come questa strada è miseramente fallita negli Stati Uniti d'America, con le
conseguenze che conosciamo e che oggi sono sotto gli occhi di tutti;
CONSIDERATO CHE
- si sta
vivendo un momento di grave crisi economica e finanziaria che colpisce le
famiglie ed i lavoratori cosa che richiede massicci interventi contro la
povertà e la disoccupazione;
- è necessario
trovare risorse economiche in tempi rapidi per la ricostruzione dell'Abruzzo;
- un solo
cacciabombardiere costa come 300 asili nido o come l'indennità annuale di
disoccupazione per 15mila precari;
- l'articolo 11
della Costituzione ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle
controversie di crisi;
- accogliendo
le proposte della "Rete italiana per il disarmo" e della campagna
"Sbilanciamoci!" si potrebbe chiedere al Governo Italiano di bloccare
la costruzione dei cacciabombardieri F-35 e di utilizzare le risorse stanziate
- pari a circa 15 miliardi di Euro - per finanziare ad esempio:
- costruire
3.000 asili nido.
Costo 1
miliardo di Euro con beneficiari 90.000 bambini da 0 a 3 anni e 50.000
famiglie.
Posti di lavoro creati: 20.000;
- mettere in
sicurezza 1.000 scuole.
Costo 3 miliardi di Euro con beneficiari 380.000 studenti.
Posti di lavoro creati: 15.000;
- installare 10
milioni di pannelli solari.
Costo 8,5 miliardi di Euro con beneficiarie 300.000
famiglie.
Posti di lavoro creati: 80.000;
- dare
indennità di disoccupazione di 700 Euro per 6 mesi ai precari con reddito
inferiore ai 20.000 Euro.
Costo 2,5
miliardi di Euro con beneficiarie 800.000 persone oppure (al posto di
quest'ultima);
- ristrutturare
il centro storico dell'Aquila, 5.000 case inagibili, l'ospedale e la casa dello
studente.
Costo 2,5 miliardi di Euro con beneficiarie 30.000 persone.
Posti di lavoro creati: 2.000;
SOLLECITA
il Governo italiano a
rivedere la scelta di aderire al programma pluriennale relativo
all'acquisizione del sistema d'arma Joint Strike Fighter (JSF) e l'associata
linea di assemblaggio e ad utilizzare gli stanziamenti pluriennali di 15
miliardi di Euro per politiche attive di sostegno ai lavoratori che in questo
periodo di crisi sono a rischio disoccupazione e per opere di ampio interesse
sociale;
E INVITA
il Sindaco:
- a trasmettere
questo Ordine del Giorno al Presidente della Repubblica, al Presidente del
Consiglio dei Ministri, ai Presidenti di Camera e Senato, ai Ministri della
Repubblica italiana, ai Deputati e ai Senatori italiani, ai Presidenti delle
Regioni;
- ad avviare
iniziative di informazione sul territorio comunale, provinciale, regionale e
nazionale sulla posizione del Consiglio Comunale di Torino in relazione alla
scelta del Governo italiano di aderire al programma pluriennale relativo
all'acquisizione del sistema d'arma Joint Strike Fighter (JSF);
- ad informare
tempestivamente il Consiglio Comunale sugli sviluppi delle iniziative sopra
citate."