Consiglio Comunale
C I T T À D I T O R I N O
MOZIONE N. 8
Approvata dal Consiglio Comunale in data 25 gennaio 2010
OGGETTO: LE POLITICHE DI SAGAT SU LOW COST, DISMISSIONE QUOTE DI ALTRI AEROPORTI E ENERGIE RINNOVABILI.
Il Consiglio
Comunale di Torino,
PREMESSO CHE
- il Comune di
Torino possiede il 38,0014% delle azioni di Sagat S.p.A.e con gli altri due
soci pubblici, Provincia (5,0023%) e Regione (8,0013%), rappresenta l'azionista
di maggioranza;
- Sagat S.p.A.
possiede tramite Aeroporti Holding S.r.l. quote degli aeroporti di Firenze (AdF
S.p.A.) e di Bologna (SAB S.p.A.);
RILEVATO CHE
- con gli
ampliamenti infrastrutturali "olimpici", la potenzialità
dell'aeroporto di Torino è notevolmente accresciuta, determinando solo un
aggravio di costi di gestione, se il traffico aereo non riesce ad aumentare
significativamente;
- in questi
ultimi mesi sono emerse criticità rispetto alle politiche di sviluppo del
traffico aereo, soprattutto in corrispondenza alla localizzazione di nuove basi
low cost;
- le quote
possedute degli altri scali non hanno finora determinato significative
"politiche di network", ad esempio nella definizione delle relazioni
con i fornitori. Un ambito significativo è quello del risparmio energetico e di
tutela ambientale, che vede l'aeroporto di Bologna all'avanguardia con un
impianto fotovoltaico, già realizzato nel 2001, e l'avvio di un nuovo progetto
per la realizzazione di un impianto di
trigenerazione (per la produzione congiunta di energia
elettrica, termica e frigorifera);
- anche altri
aeroporti italiani, come Bari, hanno già realizzato impianti fotovoltaici. Il
tema della sostenibilità ambientale degli aeroporti e del risparmio energetico,
come immediato guadagno dovuto alla conseguente riduzione dei costi gestionali,
sono al centro di una serie di iniziative avviate dall'ENAC;
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta a:
1) definire con
Provincia e Regione un indirizzo sulle politiche di sviluppo del traffico
aereo, che individui rapidamente all'interno del piano industriale la strada da
percorrere nell'ambito low cost, anche alternativa al bando;
2) verificare
l'ipotesi della dismissione delle quote possedute negli aeroporti di Firenze e Bologna,
in modo da poter impiegare le risorse liberate;
3) promuovere
l'elaborazione di un "energy business plan" e la sua applicazione,
che preveda specifici progetti correlati, come impianti fotovoltaici,
usufruendo sia degli incentivi previsti che dell'esperienza di altre società
partecipate.