Vice Direzione Generale Gabinetto del Sindaco

Settore Relazioni Internazionali 

 n. ord. 129

2009 03881/072

CITTÀ DI TORINO

 

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 14 SETTEMBRE 2009

 

(proposta dalla G.C. 23 giugno 2009)

 

Sessione Ordinaria

 

Convocato il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:

 

ANGELERI Antonello

BUSSOLA Cristiano

CALGARO Marco

CANTORE Daniele

CAROSSA Mario

CASSANO Luca

CASSIANI Luca

CENTILLO Maria Lucia

CERUTTI Monica

COPPOLA Michele

CUGUSI Vincenzo

CUNTRO' Gioacchino

CUTULI Salvatore

FERRANTE Antonio

FERRARIS Giovanni Maria

GALASSO Ennio Lucio

GALLO Domenico

GALLO Stefano

GANDOLFO Salvatore

GENISIO Domenica

GENTILE Lorenzo

GHIGLIA Agostino

GIORGIS Andrea

GOFFI Alberto

GRIMALDI Marco

LAVOLTA Enzo

LEVI-MONTALCINI Piera

LO RUSSO Stefano

LONERO Giuseppe

LOSPINUSO Rocco

MAURO Massimo

MORETTI Gabriele

OLMEO Gavino

PETRARULO Raffaele

PORCINO Gaetano

RATTAZZI Giulio Cesare

RAVELLO Roberto Sergio

SALINAS Francesco

SALTI Tiziana

SCANDEREBECH Federica

SILVESTRINI Maria Teresa

TEDESCO Giuliana

TROIANO Dario

TROMBINI Claudio

TRONZANO Andrea

VENTRIGLIA Ferdinando

ZANOLINI Carlo

 

In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 49 presenti, nonché gli Assessori: BORGIONE Marco - DEALESSANDRI Tommaso - DELL'UTRI Michele MANGONE Domenico - SBRIGLIO Giuseppe - SESTERO Maria Grazia - TRICARICO Roberto.

 

Risultano assenti i Consiglieri: BONINO Gian Luigi - MINA Alberto.

 

Con la partecipazione del Segretario Generale REPICE dr. Adolfo.

 

SEDUTA PUBBLICA

 

OGGETTO: RAPPORTI INTERNAZIONALI DELLA CITTA' DI TORINO. ISTITUZIONE ALBO. INDIVIDUAZIONE INDIRIZZI E CRITERI.

 

       Proposta dell'Assessore Dell'Utri.  

 

       La Città di Torino ha una vasta e complessa rete di rapporti internazionali che si sono sviluppati nel tempo e che, molto incrementati dall'evento olimpico del 2006, hanno proiettato una nuova immagine della Città sul panorama mondiale.

       Le tipologie di rapporti sono differenti fra loro, a seconda degli eventi che hanno determinato l'origine della relazione. Torino ha instaurato rapporti di gemellaggio con numerose città del mondo, sia europee che extraeuropee; ha stipulato accordi di cooperazione internazionale con Città dei Paesi in via di sviluppo o in via di transizione; infine la Città ha sottoscritto diversi accordi di collaborazione ed avviato relazioni istituzionali significative scaturite da progetti specifici (europei, regionali o altro) con numerose realtà locali estere.

       Pertanto, dall'analisi della situazione esistente, si possono delineare diverse categorie di rapporti internazionali:

-      gemellaggi;

-      accordi di cooperazione allo sviluppo;

-      accordi di collaborazione;

-      partenariati per progetti europei;

-      iniziative internazionali congiunte;

-      incontri di avvicinamento istituzionale.

       I gemellaggi definiscono un partenariato stabile e duraturo fra due città, generalmente non hanno limite di tempo e non hanno un oggetto specifico di azione. Le ragioni che hanno determinato i gemellaggi della Città di Torino sono state molto differenti tra loro. Relativamente ai gemellaggi con le città europee i legami storici e il processo di integrazione europea furono le ragioni fondanti. Le motivazioni possono scaturire anche da affinità di carattere industriale, urbanistico, sociale e culturale. Per quanto riguarda i gemellaggi con le città dei paesi in via di sviluppo, le ragioni che li hanno determinati riguardano soprattutto il richiamo ai valori della pace, della libertà, della giustizia, della cooperazione e dello sviluppo umano.

       Gli accordi di cooperazione allo sviluppo promossi con città dei paesi in via di sviluppo  o in via di transizione hanno invece una durata limitata nel tempo e hanno come oggetto aspetti su cui le due città misurano il loro partenariato, con modalità operative generalmente esplicitate nell'accordo stesso. In alcuni casi si individua una ONG o un organismo internazionale che faciliti le relazioni tra le due città (il c.d. soggetto "accompagnatore", ovvero l'ente che mette a disposizione della Civica Amministrazione storia, competenze, abilità e saperi per la migliore riuscita delle attività di cooperazione decentrata), in altri casi esiste una vera e propria procedura attuativa dei singoli interventi (soprattutto nei casi di cooperazione decentrata). In questa categoria possono ritenersi inquadrati tutti gli accordi che hanno tali caratteristiche, per quanto il nomen juris  cambi a seconda delle situazioni. Possiamo infatti trovare "accordo di amicizia", "protocollo di cooperazione", "dossier di progetto", etc.

       La complessità e varietà delle situazioni politiche e sociali delle città straniere con cui Torino si relaziona producono altresì una ricca tipologia e diversi gradi di intensità delle relazioni istituzionali, le quali si riflettono in diversi atti formali. In tal senso sono raggruppati in questa categoria patti istituzionali diversi tra di loro che esprimono un taglio più operativo, circoscritto nel tempo e finalizzato a temi specifici. In questo ambito rientrano atti quali memorandum di intesa, dichiarazioni di intenti, accordi di collaborazione.

       Per altri versi, la Città di Torino spesso coinvolge, per ragioni specifiche, città di tutto il mondo nell'ambito delle proprie manifestazioni ed attività culturali, sociali ed economiche. Allo stesso modo la Città intrattiene con molte città europee rapporti di stretta collaborazione connessi esclusivamente alla comune partecipazione a bandi e progetti europei. Entrambe queste situazioni portano ad un avvicinamento - non sempre duraturo - tra la Città ed alcune città estere, che non sfocia necessariamente nella firma di alcun accordo ufficiale, ma rappresenta una significativa parte del patrimonio di relazioni della Città.

       Infine, l'affermarsi della nostra Città sulla scena internazionale e l'intensa attività economica, culturale, sociale, di aziende, associazioni  ed enti del nostro territorio, rende il terreno dei rapporti internazionali estremamente fertile. Città di tutto il mondo propongono a Torino incontri istituzionali per elaborare congiuntamente progetti di lavoro comune. Tali incontri istituzionali possono essere considerati solo il primo passo di una necessaria fase preliminare di analisi e confronto per la valutazione delle reali possibilità operative e degli effettivi vantaggi strategici derivanti dalla stipula di eventuali accordi.

       Alla luce di questo patrimonio relazionale consolidatosi nel corso degli anni e tenuto conto dell'esperienza accumulata dai diversi percorsi messi in atto di volta in volta, si ritiene opportuno stabilire delle linee guida destinate ad individuare una graduazione nel livello degli accordi istituzionali tra Torino e le Città del mondo.

       Tenuto nella debita considerazione quanto stabilito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dagli Obiettivi del Millennio della Campagna Internazionale promossa dalle Nazioni Unite, dalla Charte Européenne de l'Autonomie Locale, dall'articolo 6, comma 7, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, dagli articoli 2, 3 e 40 dello Statuto della Città di Torino.  

Tutto ciò premesso,

 

LA GIUNTA COMUNALE

 

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:

favorevole sulla regolarità tecnica;

Con voti unanimi, espressi in forma palese;  

 

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1)     di istituire l'Albo dei Rapporti Internazionali, secondo le linee di indirizzo e i criteri qui sotto esplicitati, affinché i Rapporti Internazionali con le città straniere con cui Torino è in contatto, sia quelle con cui vi sono legami pregressi consolidati, sia quelle con cui si sono stabiliti i primi contatti istituzionali, vadano a collocarsi - e pertanto a definirsi - nelle seguenti sezioni:

A.    Città gemellate - in questa categoria saranno annoverate tutte le città che hanno un gemellaggio ufficiale con la Città di Torino, formalmente approvato e sottoscritto dai rispettivi rappresentanti. Il gemellaggio non ha limiti di tempo e non ha un oggetto specifico di azione. Le motivazioni che portano all'eligibilità a detta categoria devono risiedere nelle affinità storiche, sociali, culturali, industriali, urbanistiche e nella comune condivisione e adesione ai valori della pace, della libertà, della giustizia, della cooperazione e dello sviluppo umano; i nuovi gemellaggi devono altresì basarsi su concrete e consitenti attività di collaborazione in corso.

B.   Città partner - in questa categoria saranno annoverate tutte le città che hanno stipulato con Torino accordi di cooperazione allo sviluppo, accordi di collaborazione, nonché altri tipi di intese formalmente approvati e sottoscritti dai rispettivi rappresentanti, tra cui anche la partecipazione congiunta a diversi progetti europei; possono avere durata limitata nel tempo e vertere su aspetti specifici attorno ai quali le città misurano la loro collaborazione con modalità operative generalmente esplicitate nell'accordo stesso.

C.    Città amiche - in questa categoria saranno annoverate tutte le città che hanno con Torino relazioni istituzionali in nuce, frutto di contatti e incontri significativi, o relazioni legate a specifiche iniziative internazionali. Le relazioni con le città amiche non sono contrassegnate necessariamente dall'esistenza di un accordo o di un protocollo specifico; l'eligibilità a detta categoria può essere considerata il primo passo di una necessaria fase di analisi e di confronto per la valutazione delle reali possibilità operative e degli effettivi vantaggi strategici derivanti dalla stipula di eventuali accordi.

Viene datto atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;

2)     di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134, comma 4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.      

 

L'ASSESSORE

AI SERVIZI CIVICI, COOPERAZIONE

E RELAZIONI INTERNAZIONALI

F.to Dell'Utri

 

Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.

 

LA DIRIGENTE DEL SETTORE

RELAZIONI INTERNAZIONALI

F.to Scalisi

 

IL DIRIGENTE COOPERAZIONE

INTERNAZIONALE E PACE

F.to Baradello

 

   

In originale firmato:

IL SEGRETARIO

Repice

IL PRESIDENTE

Castronovo