Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
Coordinamento Edilizia Privata
Coordinamento Pianificazione Urbanistica
n. ord. 107
2009 03234/009
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 6 LUGLIO 2009
(proposta dalla G.C. 26 maggio 2009)
Sessione Ordinaria
Convocato il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:
ANGELERI Antonello BONINO Gian Luigi BUSSOLA Cristiano CALGARO Marco CANTORE Daniele CAROSSA Mario CASSANO Luca CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CERUTTI Monica COPPOLA Michele CUGUSI Vincenzo CUNTRO' Gioacchino FERRANTE Antonio FERRARIS Giovanni Maria |
GALASSO Ennio Lucio GALLO Domenico GALLO Stefano GANDOLFO Salvatore GENISIO Domenica GENTILE Lorenzo GIORGIS Andrea GOFFI Alberto GRIMALDI Marco LAVOLTA Enzo LEVI-MONTALCINI Piera LO RUSSO Stefano LONERO Giuseppe LOSPINUSO Rocco OLMEO Gavino |
PETRARULO Raffaele PORCINO Gaetano RATTAZZI Giulio Cesare RAVELLO Roberto Sergio SALINAS Francesco SALTI Tiziana SBRIGLIO Giuseppe SCANDEREBECH Federica SILVESTRINI Maria Teresa TEDESCO Giuliana TROIANO Dario TRONZANO Andrea VENTRIGLIA Ferdinando ZANOLINI Carlo |
In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 46 presenti, nonché gli Assessori: CURTI Ilda - DEALESSANDRI Tommaso - TRICARICO Roberto - VIANO Mario.
Risultano assenti i Consiglieri: CUTULI Salvatore - GHIGLIA Agostino - MAURO Massimo - MINA Alberto - MORETTI Gabriele.
Con la partecipazione del Segretario Generale REPICE dr. Adolfo.
SEDUTA PUBBLICA
OGGETTO: "MUSEO DELLE ANTICHITA' EGIZIE". PRESA D'ATTO DEL PROGETTO DI AMPLIAMENTO, RIFUNZIONALIZZAZIONE E MESSA IN SICUREZZA, AI SENSI DELL'ARTICOLO 81 DEL D.P.R. N. 616/1977 E S.M.I. ED APPROVAZIONE DELLA RELATIVA VARIANTE.
Proposta dell'Assessore Viano.
Il presente
provvedimento riguarda il complesso del "Museo delle Antichità
Egizie" ubicato tra via Maria Vittoria,
via Eleonora Duse, via Principe Amedeo e via dell'Accademia delle Scienze.
Il Palazzo che
ospita il predetto Museo si trova nella zona aulica della Città, in cui si
concentravano i luoghi di comando del governo sabaudo (Palazzo Madama, Palazzo
Reale, Palazzo Carignano), in posizione baricentrica e strategica all'interno
del percorso di visita del centro storico.
Si tratta di quattro blocchi edilizi, di cui tre alti con
caratteri coerenti tra loro ed uno più basso, "Ala Schiaparelli" che,
nel loro insieme, definiscono una corte interna di forma rettangolare
allungata.
Il Piano Regolatore Generale vigente individua il complesso
immobiliare nella "Zona Urbana Centrale Storica" compreso tra le
"Aree a Servizi Pubblici - Servizi Sociali ed Attrezzature di Interesse
generale" (ex articolo 22 della Legge Urbanistica Regionale), ed in
particolare nella cartografia di piano l'area è contraddistinta dalla lettera
"z - altre attrezzature di interesse generale" (articolo 19 delle
Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione).
Il fabbricato è classificato ai sensi dell'articolo 10 delle
N.U.E.A. come:
Edificio di gran prestigio (gruppo 1):
- fronti di
architettura uniforme, fronti di notevole pregio (di tipo a);
- spazi di cortile e giardino privato improntati ad un disegno
architettonico di prestigio (di tipo a);
- androni
collegati con cortili e giardini privati (di tipo a);
- interni di
edifici vincolati ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004 e s.m.i. - Codice dei beni
culturali e del paesaggio - già Legge
n. 1089/1939 - (di tipo a).
L'area in
oggetto risulta, inoltre, gravata da vincolo archeologico ai sensi del suddetto
D.Lgs. 42/2004 e s.m.i..
Ai sensi
dell'articolo 10 e dell'Allegato A delle N.U.E.A. del Piano Regolatore Generale
il massimo intervento ammesso su tutte le parti (l'esterno degli edifici su
spazi pubblici, il sistema distributivo, i cortili e giardini privati e le
fronti verso tali spazi ed infine l'interno dei corpi di fabbrica) è il
"restauro conservativo" finalizzato a conservare ciascun edificio
nella sua caratterizzazione tipologica, strutturale, formale e ornamentale
originaria o storicamente consolidata, con opere finalizzate all'adattamento a
nuove esigenze d'uso ammesse dal piano, all'eliminazione delle superfetazioni
incongrue, alla reintegrazione degli elementi architettonici e decorativi, con
l'impiego di materiali uguali e coerenti rispetto ai caratteri storico e
architettonici degli edifici.
La Fondazione del "Museo per le Antichità Egizie",
ritenendo ormai inadeguate per gli attuali flussi di visitatori le strutture
che ospitano il Museo, dopo aver vagliato la possibilità di abbandonare la sede
storica di via dell'Accademia delle Scienze, ha optato per la realizzazione di
un grande intervento di ristrutturazione ed adeguamento della sede attuale.
Il progetto
proposto, di cui si allega estratto (all. 1 - n. ), ha come obiettivo la valorizzazione della dimensione
storica dell'edificio, liberando la struttura architettonica più autentica
dalle stratificazioni operate nel tempo ed, inoltre, la conservazione e
fruibilità delle Collezioni, con strutture espositive contemporanee che
attraggano e documentino visitatori e studiosi.
La formazione
del Progetto ha visto il coinvolgimento attivo della Direzione del Museo e
delle Soprintendenze preposte, in modo da ottenere esiti condivisi in tutte le
fasi progettuali, riuscendo ad affrontare, in modo tecnologicamente innovativo,
sia le esigenze di conservazione delle Collezioni, sia quelle di soddisfazione
degli utenti.
L'organizzazione
dei flussi di visitatori ed il riallestimento degli ambienti sono i grandi temi
che, insieme a quelli del restauro architettonico, hanno determinato le linee
guida del progetto.
Il
progetto prevede, in sintesi, i seguenti interventi:
- realizzazione di due piani ipogei nell'area del cortile, il
primo livello destinato ad atrio di smistamento dei visitatori, il secondo
livello destinato ad ospitare gli apparati tecnici del complesso;
- valorizzazione dello "Scalone
Mazzucchetti", mediante l'eliminazione delle rampe trasversali che lo
collegano con il piano terra - liberando una via di fuga di collegamento tra
l'androne voltato dell'ingresso principale di via dell'Accademia delle Scienze
ed il portone settentrionale su piazza Carignano - e prolungamento dello
scalone stesso fino al piano interrato;
- valorizzazione della cosiddetta "Ala Schiaparelli"
mediante l'inserimento dei collegamenti verticali con il primo piano ipogeo e
la riplasmazione dei volumi, finalizzata alla creazione di una caffetteria/area
relax al piano terzo fuori terra con sovrastante copertura piana sistemata a
tetto giardino in cui verrà collocata una serra vetrata;
- riorganizzazione dei flussi di visitatori mediante inserimento
di nuovi elementi di collegamento verticale;
- riallestimento degli spazi museali, anche mediante la
demolizione di superfetazioni relativamente recenti, come alcuni solai interni
e la creazione di soppalchi/solai al piano terzo fuori terra della manica su
via dell'Accademia delle Scienze, determinando, complessivamente, una riduzione
della volumetria virtuale del complesso.
L'elemento
cardine del nuovo Museo è la grande corte ipogea che accoglie i visitatori e li
introduce al percorso espositivo, assolvendo ad alcune funzioni ora sparse nel
palazzo: la biglietteria, il luogo di raccolta per visite guidate, il bookshop,
il guardaroba, i servizi igienici, un laboratorio didattico e gli spazi per
allestimenti temporanei.
I collegamenti
verticali sono posizionati nella cosiddetta "Ala Schiaparelli", che recuperando
l'immagine storica dell'edifico, attraverso una riplasmazione delle
superfetazioni, utilizzando materiali più leggeri e trasparenti, assume nuova
importanza divenendo atrio scenografico, biblioteca e caffetteria.
Il nuovo spazio ipogeo, carico di valenze simboliche,
costituisce il nuovo elemento distributivo principale finalizzato ad
indirizzare, attraverso nuovi percorsi, sia la salita immediata all'ultimo
piano con scale mobili che le discese pedonali nonché i percorsi lineari,
costruiti all'insegna della massima comprensione e valorizzazione delle
Collezioni.
La nuova
organizzazione dei percorsi, prevede la distinzione dei flussi delle
scolaresche da quello degli altri visitatori, rendendo più razionale il
percorso verso la biglietteria e poi verso la visita alle sale espositive,
diminuendo i tempi d'attesa ed evitando il sovraffollamento.
L'ingresso
principale per i visitatori ordinari continua a rimanere quello attuale, da via
dell'Accademia delle Scienze attraverso l'atrio voltato.
La rilevante
portata delle opere da realizzare ed il pregio architettonico del complesso
edilizio ha reso necessaria, da parte della Fondazione "Museo delle
Antichità Egizie", l'attivazione di una procedura d'intesa Stato-Regione,
ai sensi dell'articolo 81 del D.P.R. 24 luglio 1977 n. 616 e s.m.i., per
l'ottenimento del parere di conformità urbanistica delle opere in progetto.
L'adozione da
parte del Consiglio Comunale della presente deliberazione di presa d'atto,
dell'esito della Conferenza dei Servizi, rappresenta l'ultimo passo prima
dell'emissione del provvedimento autorizzativo finale dell'intervento, da parte
del Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche del Piemonte e della
Valle d'Aosta.
Il progetto di adeguamento del Museo,
configurandosi come intervento edilizio di "ristrutturazione e
ampliamento" eccede, quindi, il tipo di intervento massimo ammissibile dal
vigente Piano Regolatore Generale che, come sopra riportato, risulta essere
"restauro conservativo".
Occorre,
pertanto, procedere ai sensi dell'articolo 81 D.P.R. 616/1977 all'approvazione
del progetto in difformità, rispetto alle previsioni, dello strumento
urbanistico.
In data 15 luglio 2008 la Fondazione "Museo delle
Antichità Egizie" ha inoltrato al Provveditorato Interregionale per le
Opere Pubbliche del Piemonte e della Valle d'Aosta la documentazione per
l'avvio della procedura d'intesa Stato - Regione, ai sensi del citato
articolo 81, per l'ottenimento del parere di conformità urbanistica delle
opere in progetto.
In data 29 ottobre 2008 il predetto Provveditorato ha
convocato apposita Conferenza di Servizi nella quale i rappresentanti dei vari
Enti coinvolti hanno evidenziato alcuni contrasti con la normativa vigente e la
necessità di procedere in parziale difformità dagli strumenti urbanistici
vigenti relativamente ai tipi di intervento ammessi ai sensi della tabella dei
tipi di intervento di cui all'articolo 10 ed ai sensi dell'allegato A) delle
Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del Piano Regolatore Generale e
relativamente ai seguenti articoli del Regolamento Edilizio:
- articolo 13 in quanto,
nell'Ala Schiaparelli, in seguito alla riplasmazione dei volumi ed alla
collocazione della serra vetrata sulla copertura, si determina un incremento
dell'altezza del fronte verso via Eleonora Duse, oltre l'altezza massima
regolamentare di metri 9,00 (altezza in progetto circa metri 16,20);
- articolo 30 comma 3, in quanto non prevista un'area a verde su
terrapieno;
- articolo 31 commi 6 e
7, in quanto non sono previsti appositi locali riservati alla raccolta
differenziata dei rifiuti;
- articolo 48 comma 2,
in quanto non sono previsti appositi spazi per il deposito delle biciclette.
La
successiva Conferenza di Servizi, tenutasi in data 18 febbraio 2008,
confermando la non conformità dell'intervento alle prescrizioni urbanistiche ed
edilizie, visti gli atti, ha approvato il progetto, sulla base dei pareri
pervenuti ed illustrati, comprese le dichiarazioni verbali ed ha condiviso ed
assentito, inoltre, la richiesta della Fondazione "Museo Antichità
Egizie" di poter procedere allo scavo archeologico del cortile,
propedeutico alla edificazione dei volumi ipogei, nelle more dell'emanazione
del provvedimento finale.
Alla luce di quanto esposto, il Provveditore ha autorizzato la
suddetta Fondazione a procedere nella realizzazione degli scavi archeologici
anticipatori dell'intervento complessivo.
Il Provveditorato, con nota del 15 aprile 2009 ha trasmesso il
verbale d'intesa del 9 aprile 2009, con cui i rappresentanti delegati dello Stato
e della Regione Piemonte, hanno dichiarato conseguita e perfezionata l'intesa
Stato - Regione sull'opera in oggetto ai sensi dell'articolo 81 D.P.R.
616/1977.
Pertanto,
al fine di consentire l'emissione del provvedimento autorizzativo finale,
occorre prendere atto dell'esito della Conferenza di Servizi relativa
all'intesa Stato - Regione e conseguentemente, acconsentire alle deroghe degli
articoli 13, 30 comma 3, 31 commi 6 e 7 e 48 comma 2 del Regolamento Edilizio
ed adeguare il Piano Regolatore Generale vigente in relazione alle variazioni
apportate con l'approvazione del progetto ed in particolare, all'articolo
10 comma 22 delle Norme Urbanistico
Edilizie di Attuazione dopo la frase
"Fanno eccezione gli immobili ubicati in via Bertola 64-68, Scuola
Professionale "ENGIM CSF ARTIGIANELLI", per i quali sono ammessi gli
interventi aggiuntivi espressamente consentiti con specifico Accordo di
Programma - ai sensi dell'articolo 34 del D.Lgs. n. 267/2000" eliminare il
"."ed inserire il seguente periodo "e gli immobili ubicati in via Accademia delle Scienze n. 6 - Museo
delle Antichità Egizie - per i quali sono ammessi gli interventi aggiuntivi
espressamente consentiti con specifica intesa Stato -Regione ai sensi dell'articolo
81 del D.P.R. n. 616/1977 e s.m.i. ." (vedi elaborato tecnico di variante
allegato 2).
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA COMUNALE
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Visto il
P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21
aprile 1995;
Vista la Legge
Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;
Visto il D.P.R.
616/1977 art. 81 e s.m.i.
Dato atto che i
pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole
sulla regolarità tecnica
Con voti
unanimi espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si
richiamano:
1) di prendere atto dell'intesa Stato-Regione ai sensi dell'art. 81
del D.P.R. 616/1977 e s.m.i, relativa al progetto di ampliamento,
rifunzionalizzazione e messa in sicurezza del "Museo delle Antichità
Egizie", depositato agli atti degli Uffici dell'Edilizia Privata e della
relativa necessità di procedere in parziale difformità dalle previsioni del
vigente P.R.G. ed in deroga agli articoli 13, 30 comma 3, 31 commi 6 e 7 e 48
comma 2 del Regolamento Edilizio, come meglio precisato in narrativa;
2) di approvare la relativa variante urbanistica concernente le
modifiche all'articolo 10 comma 22 delle Norme Urbanistico Edilizie di
Attuazione, così come descritto in narrativa e più in dettaglio nell'elaborato
tecnico di variante, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento
(all. 2 - n. );
3) di dare atto che l'efficacia dell'intesa Stato -Regione decorre
dall'emissione autorizzativo finale.
Viene dato atto che non è richiesto il parere
di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti
diretti o indiretti sul bilancio;
4) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
L'ASSESSORE ALL'URBANISTICA
F.to Viano
Si esprime parere favorevole sulla
regolarità tecnica.
IL DIRIGENTE COORDINATORE
PIANIFICAZIONE URBANISTICA
F.to Gilardi
IL DIRIGENTE COORDINATORE
EDILIZIA PRIVATA
F.to Cortese
IL DIRETTORE DELLA DIVISIONE
URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA
F.to Virano
In originale firmato:
IL SEGRETARIO
Repice
IL PRESIDENTE
Castronovo