Divisione Urbanistica ed Edilizia
Privata
Coordinamento Edilizia Privata
Settore Permessi di
Costruire
n. ord. 140
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 12
OTTOBRE 2009
(proposta dalla G.C. 26 maggio 2009)
Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2
del Regolamento del Consiglio Comunale
Convocato il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:
ANGELERI Antonello BONINO Gian Luigi BUSSOLA Cristiano CANTORE Daniele CAROSSA Mario CASSANO Luca CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CERUTTI Monica COPPOLA Michele CUGUSI Vincenzo CUNTRO' Gioacchino CUTULI Salvatore FERRANTE Antonio FERRARIS Giovanni Maria |
GALASSO Ennio Lucio GALLO Domenico GALLO Stefano GANDOLFO Salvatore GENISIO Domenica GENTILE Lorenzo GHIGLIA Agostino GIORGIS Andrea GOFFI Alberto GRIMALDI Marco LAVOLTA Enzo LEVI-MONTALCINI Piera LO RUSSO Stefano LONERO Giuseppe LOSPINUSO Rocco |
MAURO Massimo MORETTI Gabriele PETRARULO Raffaele PORCINO Gaetano RATTAZZI Giulio Cesare RAVELLO Roberto Sergio SALINAS Francesco SCANDEREBECH Federica SILVESTRINI Maria Teresa TEDESCO Giuliana TROIANO Dario TROMBINI Claudio TRONZANO Andrea VENTRIGLIA Ferdinando ZANOLINI Carlo |
In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 47 presenti, nonché gli Assessori: MANGONE Domenico - PASSONI Gianguido - SBRIGLIO Giuseppe - SESTERO Maria Grazia - TRICARICO Roberto - VIANO Mario.
Risultano
assenti i Consiglieri: CALGARO Marco - MINA Alberto - OLMEO Gavino - SALTI
Tiziana.
Con la partecipazione del Segretario Generale REPICE dr. Adolfo.
SEDUTA PUBBLICA
Proposta dell'Assessore Viano.
Detto articolo disciplina le modalità d'intervento su immobili
riconosciuti di valore storico-documentario esterni alla Zona Urbana Centrale
Storica, consentendo di realizzare interventi edilizi in aggiunta a quelli
indicati nella tabella dei tipi d'intervento contenuta nell'articolo 26 e
relativo Allegato A delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del Piano
Regolatore Generale, ordinariamente non superiori alla ristrutturazione
edilizia, limitatamente agli edifici "di particolare interesse
storico" dei gruppi 3, 4 e 5 e agli edifici "caratterizzanti il
tessuto storico", a condizione che il progetto sia approvato dal Consiglio
Comunale, avendo preventivamente acquisito il parere della Soprintendenza per i
Beni Ambientali ed Architettonici del Piemonte.
La normativa consente, in sostanza, di andare oltre le
limitazioni d'intervento fissate dal Piano, orientate alla conservazione e
valorizzazione delle preesistenze, sulla base di un progetto edilizio che sia
riconosciuto migliorativo rispetto alle indicazioni del Piano Regolatore
Generale, in quanto capace di delineare soluzioni architettoniche innovative ma
organiche e pertinenti, finalizzate in primo luogo alla qualificazione del
contesto urbano e ambientale, in cui la preesistenza costituita dall'edificio
"caratterizzante" è inserita.
Del lotto in oggetto, oltre all'edificio a due piani fuori
terra costruito intorno al 1915 e classificato dal Piano Regolatore Generale
come "caratterizzante il tessuto storico", fa parte un edificio a due
piani fuori terra costruito intorno agli anni '60, utilizzato come uffici di
pertinenza del basso fabbricato artigianale, che copre quasi totalmente il cortile.
Il progetto
prevede la demolizione degli edifici esistenti con il mantenimento della
facciata dell'edificio di via Cantalupo n. 5 e la costruzione di un nuovo
fabbricato.
In particolare,
il fronte strada del lotto, corrispondente alla facciata principale, può di
fatto essere diviso in due differenti ambiti: quello a sinistra, dove insiste
la preesistenza "baffata" e quello, invece, situato a destra, dove
attualmente ha sede la palazzina degli anni sessanta priva di specifici valori
storico ambientali.
In tale
contesto si è deciso di dar vita a due soluzioni distinte, una per la parte
"baffata" e una per la costruzione in sostituzione della palazzina
esistente.
Per quanto
concerne l'edificio "caratterizzante il tessuto storico", il progetto
prevede il mantenimento della facciata esistente, che subisce modesti
adeguamenti di alcune parti murarie dovute alle nuove esigenze planimetriche,
ripristinando però il disegno originale della casa e la continuazione in
elevazione della facciata secondo una logica che si potrebbe definire
"mimetica" del corpo di due piani attualmente esistente.
La nuova
elevazione riprende, infatti, sulla facciata su strada le scansioni e le
partiture architettoniche della preesistenza, continuandone la composizione e
il carattere; il rivestimento esterno è previsto a intonaco di calce
tinteggiato, balconi con ringhiere in ferro, i serramenti e le persiane tipo
gelosie in legno tinteggiato.
La testata
laterale, che nell'edificio esistente è cieca, viene arricchita da nuove aperture
(luci legali) che sono, a loro volta, inserite in un "trompe l'oeil",
con la rappresentazione di palmizi e scimmiette che caratterizza l'intera
facciata.
La Commissione
Edilizia, nella seduta del 19 giugno 2008, in relazione alla testata laterale,
ha ritenuto eccessivo l'apparato decorativo della stessa ed in data 3 luglio
2008 ha espresso parere favorevole alla soluzione D tra le quattro alternative
proposte dai richiedenti.
Tale soluzione
prevede la sostituzione dell'apparato decorativo della testata cieca, peraltro
già valutato positivamente dall'Urban Center e dalla Soprintendenza per i Beni
Architettonici e il Paesaggio del Piemonte, con un "trompe l'oeil"
con effetto cielo.
E' da
sottolineare che l'Ufficio Tecnico del Settore Permessi di Costruire ritiene
che la soluzione approvata dall'Urban Center e dalla Soprintendenza sia la più
adeguata al contesto.
La Commissione Edilizia ha, inoltre, espresso in data 1 luglio 2009 parere favorevole alla soluzione presentata in data 23 giugno 2009, che prevede, rispetto alla precedente, la realizzazione a 5 piani fuori terra dell'edificio non caratterizzante, al fine di assicurare la continuità della linea di gronda e di colmo e conseguire un miglior inserimento ambientale.
Per quanto
concerne le facciate interne vi è una sorta di omogeneizzazione dei due diversi
interventi, con l'adozione di soluzioni compositive simili.
Per la parte da
realizzarsi "ex novo", "non baffata", la facciata verso via
viene prevista con rivestimento in pietra chiara d'Istria, balconi in cristallo
leggermente fumè, serramenti in legno tinteggiati ed avvolgibili in plastica
grigio perla.
L'area oggetto
di intervento è compresa nella Zona Urbana Storico Ambientale n. 22, Area
Normativa Misto M1 (isolati misti prevalentemente residenziali), con indice
fondiario di mq. 2,00 S.L.P./mq S.F. e, come sopra indicato, comprende un
immobile classificato dal Piano
Regolatore come "caratterizzante il tessuto storico" disciplinato
dall'articolo 26 e dall'Allegato A delle Norme Urbanistico Edilizie di
Attuazione del Piano Regolatore Generale in base alla quale, in via ordinaria,
sono consentiti interventi fino al risanamento conservativo verso l'esterno su
spazi pubblici e nel sistema distributivo e interventi di ristrutturazione
edilizia nei cortili, giardini privati e fronti verso tali spazi e nell'interno
dei corpi di fabbrica.
L'intervento si
qualifica come completamento di tipo f2 ai sensi dell'articolo 4 delle Norme
Urbanistico Edilizie di Attuazione del Piano Regolatore Generale e, pertanto,
supera quello massimo ammesso dalle norme di Piano per gli edifici
"caratterizzanti il tessuto storico".
L'intervento
consiste specificamente in:
- demolizione completa dell'edificio
esistente in via Cantalupo 7 e demolizione parziale, con mantenimento del
fronte su via per l'edificio di via Cantalupo 5;
- costruzione di edificio residenziale a
cinque piani fuori terra e sottotetti abitabili più due piani interrati e silos
meccanizzato ad uso autorimessa.
L'Urban Center
Metropolitano, con nota del 27 settembre 2006, ha espresso parere favorevole,
sottolineando che la soluzione architettonica in progetto è il risultato di una
attenta valutazione dell'ambiente urbano circostante, caratterizzato da edifici
che si affacciano sul fronte via con prospetti relativamente stretti, che ha
portato alla decisione di dar vita a due soluzioni distinte per la parte
"baffata" e per la costruzione della nuova palazzina.
La
Soprintendenza per i Beni Ambientali e per il Paesaggio del Piemonte ha espresso
parere favorevole in data 4 marzo 2008 con prot. n. DB/22899.
L'istruttoria tecnica si è conclusa con esito positivo
con proposta di provvedimento del Settore Permessi di Costruire del 6 luglio
2009, previo parere favorevole della Commissione Edilizia nella seduta del 1
luglio 2009, con proposta di approvazione
dell'intervento con deliberazione del Consiglio Comunale ai sensi dell'articolo
26 comma 23bis delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del Piano
Regolatore Generale.
Tutto ciò
premesso,
Visto
il P.R.G. approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21
aprile 1995;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1997 n. 56 e s.m.i.;
Dato atto che i pareri di cui all'articolo 49 del suddetto
Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
Viene dato
atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il
presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
2) di dichiarare, attesa l'urgenza, in
conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134, comma 4, del Testo Unico
delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18
agosto 2000 n. 267.
E ALL'EDILIZIA PRIVATA
F.to Viano
Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.
IL DIRIGENTE COORDINATORE
EDILIZIA PRIVATA
F.to Cortese
IL SEGRETARIO
Repice
IL PRESIDENTE
Castronovo